le prostitute cinesi-prima esperienza

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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1831 Messaggio da dostum »

Tla moglie e malito non mettel dito
(antichissimo detto confuciano)



Scopre che l'ex marito, che a lei non ha mai versato un centesimo per il mantenimento dei figli, si è messo in affari, insieme alla nuova moglie cinese, gestendo uno strano giro di appartamenti che, secondo alcune voci, verrebbero utilizzati come case di prostituzione. Così decide di segnalare la cosa alla Guardia di Finanza e, dal suo esposto, parte un'inchiesta che scoperchia effettivamente un giro di squillo.

Nell’inchiesta, che viene poi svolta dalla Squadra Mobile, si scopre che l'uomo svolge effettivamente un'attività di procacciatore di appartamenti: a Vercelli, ma anche a Termoli e in Liguria. Contatta le agenzie, cerca i locali ritenuti adatti all'attività e prende accordi con i proprietari. A firmare i contratti di affitto, però, è la moglie cinese che poi utilizza i locali come case di appuntamenti nei quali fa prostituire giovani asiatiche. I clienti vengono contattati attraverso annunci pubblicati su siti di incontri e giornali locali: poi, attraverso un numero telefonico viene concordato l'orario dell'incontro. Quando la Polizia chiude l'inchiesta a finire nei guai con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione è proprio la donna cinese, oggi 53enne, che deve rispondere di queste accuse davanti al Tribunale di Vercelli.

Una volta acquisito il nome della cinese ed effettuati gli accertamenti sul traffico transitato dalle utenze telefoniche riconducibili alla stessa, gli uomini della Mobile mettono sotto controllo l'appartamento di Vercelli, regolarmente affittato in via Bodo attraverso la mediazione di un’agenzia, e organizzano poi una trappola. Uno degli agenti, fingendosi cliente, entra nell'alloggio facendo poi intervenire i colleghi quando è stato del tutto chiaro il tipo di attività che vi si svolge. A riceverlo sono due donne, una delle quali non dice una parola di italiano: gli accertamenti stabiliranno poi che anche i documenti in suo possesso sono falsi. L'altra donna, invece, è la moglie del vercellese: lei parla correttamente italiano ed è la donna che risponde al telefono e organizza gli appuntamenti. Nella successiva perquisizione gli uomini della Questura trovano parecchi contanti: mille euro nascosti in un forno, altri in una fodera e trovano i contratti stipulati con un bisettimanale per gli annunci personali. Da successivi approfondimenti svolti con l'agenzia pubblicitaria che aveva raccolto l'inserzione, gli agenti verificano poi che la donna aveva utilizzato un documento parzialmente contraffatto, in cui la foto non corrispondeva al nome dell'intestataria.

A confermare il giro di squillo che frequentava il locale è anche un cliente, fermato dagli uomini della Mobile all’esterno dell’alloggio: “Avevo trovato l’annuncio su un sito di incontri personali e poi, attraverso il numero telefonico pubblicato, ho preso accordi per un appuntamento nella casa di Vercelli”. Costo della prestazione? “40 euro” ha detto il giovane, rispondendo alle domande del pm.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1832 Messaggio da dostum »

Gluppo sociale siculezza ulbana

In quel centro massaggi in zona Tuscolana c'era sempre un via vai di persone, anche fuori dall'orario di apertura. Arrivavano persone di tutte le età, dai 20 ai 70 anni, ma i servizi che ricevevano erano ben più di semplici massaggi rilassanti. Quel centro in realtà nascondeva un vero e proprio giro di prostituzione che la polizia locale di Roma Capitale è riuscita a smantellare. Dopo mesi di attività investigative, gli agenti del Gssu (Gruppo sociale sicurezza urbana), hanno posto fine all'attività gestita da una donna cinese di 34 anni. Sequestrato il centro, mentre per la donna è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Avevano sui trent'anni le due ragazze cinesi che elargivano pratiche sessuali ai clienti in cambio di un pagamento extra.
Una rete composta da oltre 50 persone, di nazionalità italiana, cinese e bengalese, i quali, simulando di frequentare la struttura per fruire di massaggi rilassanti e terapeutici, si recavano sul posto per usufruire di altri servizi. Il compenso delle prestazioni, concordato tra la maitresse e la clientela, si andava ad aggiungere a quello del tariffario corrispondente alle pratiche del massaggio. Per la sfruttatrice, la Procura della Repubblica di Roma ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari eseguiti questa mattina dagli agenti, i quali hanno anche proceduto al sequestro dell'esercizio.

Questo ambiente è piuttosto sospetto Dottor Watson!
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1833 Messaggio da dostum »

Lozzano

Costretta a prostituirsi nel finto centro massaggi a Rozzano

ROZZANO – In via Tevere al civico 29, la 45enne di origine cinese gestiva un finto centro massaggi, dove un’altra donna, un’asiatica di 49 anni, veniva costretta a prostituirsi, a vendere rapporti sessuali in cambio di 30 euro. La cifra veniva consegnata direttamente nelle mani della 45enne che aveva creato all’interno dell’appartamento un finto centro massaggi, abusivo, dietro cui si nascondeva l’attività illecita e lo sfruttamento sessuale della 49enne.

Le indagini dei carabinieri

Il via vai di clienti e le segnalazioni degli abitanti avevano insospettito i carabinieri di Rozzano, guidati dal luogotenente Massimiliano Filiberti, che hanno così deciso di vederci chiaro. Sono iniziati gli appostamenti e la raccolta delle testimonianze, anche degli stessi clienti, sorpresi mentre uscivano dal finto centro massaggi, pubblicizzato attraverso diversi annunci in rete su siti specializzati in pubblicità di attività.

Denunciata la 45enne e sequestrati i locali

I carabinieri sono così riusciti a ricostruire e a fare luce sulla vicenda: la 49enne, irregolare in Italia, era costretta tutti i giorni a consumare i rapporti con i clienti, il cui guadagno veniva gestito direttamente dalla sua sfruttatrice. I militari hanno denunciato la 45enne cinese, che dovrà ora rispondere dell’accusa di sfruttamento della prostituzione. In più, hanno sequestrato i locali usati come centro massaggi abusivo e la somma di 400 euro, ritenuta provento dell’attività di prostituzione.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1834 Messaggio da dostum »

Se tu le calte mangiale poi digelile male
Sun Tzu


La Polizia di Stato chiude una casa di appuntamenti in via Perpignano. Luci soffuse, pareti rosse, centinaia di profilattici e olii per massaggio sono stati trovati all’interno dell’appartamento dai poliziotti del Commissariato “Zisa-Borgonuovo che sono intervenuti dopo diverse segnalazioni dei vicini che lamentavano l’inusuale “via vai” di uomini. Nel corso di un controllo è stato anche identificato un uomo appena uscito dalla casa, che ha ammesso di aver consumato un rapporto sessuale.

I poliziotti hanno accertato che i clienti venivano adescati tramite numeri telefonici pubblicati in rete. Contattando uno dei numeri veniva fissato un appuntamento e, solamente previo pagamento, i clienti avrebbero potuto usufruire delle prestazione sessuali pattuite.

Dentro l’appartamento lavoravano due cittadine cinesi. Una, al momento del blitz, si trovava abiti particolarmente succinti, l’altra era invece, intenta a conteggiare gli incassi e detenere – nascoste – le banconote frutto dell’attività, circostanze da cui è apparso chiaro il suo ruolo di “sfruttatrice”. La stessa, peraltro, ha tentato di distruggere parte dei fogli annotati masticandoli nel tentativo di ingerirli.

Sia la donna ritenuta “sfruttatrice”, sia i tre proprietari palermitani dell’appartamento sono stati denunciati per il reato di sfruttamento della prostituzione, mentre nei confronti di entrambe le cittadine cinesi, poiché “irregolari” sul territorio nazionale, è stato adottato un provvedimento di espulsione dallo Stato.

Ambiente sospetto Dottore Montalbano?
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1835 Messaggio da dostum »

Lolex

SAN BENEDETTO - Attraverso persone di fiducia compiacenti, prendevano in affitto appartamenti in varie città da San Benedetto del Tronto a Pescara, San Salvo e Sulmona e poi li utilizzavano per far prostituire giovani connazionali, che diventavano delle vere e proprie schiave del sesso. Le ragazze dovevano solo lavorare e ubbidire. Persino per andare a dormire, dovevano chiedere il permesso. A gestire il vasto giro di prostituzione, tre cinesi: una donna di 49 anni: K.D. e due uomini: K.Y, di 52 anni e M.D., di 60 anni. I primi due residenti a Chieti Scalo, il terzo a Modena. Quest'ultimo è risultato locatario, dal 2015 al 2019, di 21 immobili in vari comuni del centro-nord Italia oltre che amministratore di due società e titolare di un'impresa che lavora nel mondo dei massaggi. Per tutti e tre, a seguito di indagini condotte dai carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara ed avviate cinque mesi fa, si sono spalancate le porte del carcere. Le accuse da cui devono ora difendersi sono di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione.

A disporre gli arresti, il gip Antonella Di Carlo su richiesta del pm Marina Tommolini. Per pubblicizzare gli incontri a luci rosse con le ragazze, il gruppetto si serviva di svariati siti internet, dove erano indicate le utenze da contattare. Le telefonate non giungevano direttamente alle prostitute, ma ad una sorta di call center gestito dalla coppia di Chieti Scalo. I due, subito dopo, provvedevano a contattare la ragazza più vicina al luogo da cui il cliente aveva chiamato per avvertirla della prestazione sessuale da effettuare di lì a breve e fornendole inoltre indicazioni sui prezzi da praticare. Di solito gli introiti venivano divisi a metà con le giovani, a cui però venivano decurtate le spese per alimenti, farmaci e quant'altro di necessità. Quindi alla fine, restava loro ben ben poco. Al termine della prestazione sessuale, avevano l'obbligo di chiamare i gestori così da poterne ricevere subito un altro. Stando a quanto emerso dalle indagini, le ragazze non avevano autonomia su niente. Per riposare, veniva concesso loro solo qualche ora durante la notte. Quanto al denaro che i gestori incassavano, in parte veniva inviato in Cina in occasione di viaggi di loro parenti o conoscenti, ai quali affidavano anche costosi Rolex e gioielli che acquistavano con i proventi del meretricio. Altra parte, la più consistente, veniva affidata a soggetti che ne curavano di accreditarne il controvalore in Cina nella valuta locale, al netto delle commissioni.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1836 Messaggio da dostum »

Susanna tutta panna

Follonica: A conclusione delle attività d’indagine, condotte dai Carabinieri di Follonica, riguardanti un giro di prostituzione svolta da cittadine cinesi, sono state eseguite su ordine del GIP del Tribunale di Grosseto, alcune ordinanze di custodia cautelare, con arresti domiciliari e la perquisizione del centro estetico “da Susanna”, utilizzato come attività di copertura.

“La persona arrestata, – dice una nota del comando dei Carabinieri di Follonica - è X.S. 48enne, di nazionalità cinese. La cittadina extracomunitaria, anagraficamente residente a Milano, ma da tempo con dimora a Follonica, era la titolare del centro estetico, nel quale assieme ad altre connazionali, venivano effettuate prestazioni sessuali a pagamento, offerte a clienti tramite annunci sui siti di incontri”.

Nel corso delle indagini è emerso, che il centro estetico specializzato in massaggi, ubicato nella centralissima via Bicocchi a Follonica, e vicinissimo alla stazione ferroviaria, in realtà era una vera e propria “casa di appuntamenti”.

“Le attività investigative condotte, - prosegue la nota dei Carabinieri - hanno documentato, attraverso diversi appostamenti e altre attività tecniche investigative, un consistente giro di clienti, i quali usufruivano delle prestazioni sessuali anche non protette. Spesso si trattava di clienti abituali gestiti esclusivamente dalla donna tratta in arresto che poi indirizzava verso la ragazza di turno, con “tariffario” dai 35 ai 100 euro in base al tipo di prestazione”.

La donna cinese, è stata arrestata e successivamente condotta agli arresti domiciliari presso un’abitazione di Follonica. A suo carico sono inoltre state avviate le procedure amministrative per la revoca della licenza del centro estetico.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1837 Messaggio da apache »

Cinesi invaso ormai tutto. ? Anche mercato prostituzione
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1838 Messaggio da dostum »

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1839 Messaggio da dostum »

Prostituzione nel centro massaggi a Sesto, "in vendita" anche la figlia della titolare

Le prenotazioni al telefono erano abbastanza esplicite, con quel "finale" che lasciava intendere tutto. E i clienti fermati all'uscita, loro malgrado, non hanno potuto far altro che confermare che i sospetti degli agenti erano più che fondati.

Giovedì mattina la polizia ha arrestato un uomo e una donna - cinquantatré anni e thailandese lei, cinquantotto anni e italiano lui - accusati di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione per aver fatto prostituire alcune ragazze all'interno di un centro massaggi cinese di via Oslavia a Sesto San Giovanni.

Nel locale, che è stato chiuso, lavoravano "tre giovani donne e due transgender, tutti tahilandesi", scrive in una nota la polizia, che nell'indagine è stata affiancata dalla Locale. I compiti dei due gestori erano ben delineati: l'uomo si occupava di organizzare e finanziare il lavoro, mentre alla donna spettavano le pratiche per la guida "operativa".

"Dalle intercettazioni è emerso che le prenotazioni e richieste di informazioni da parte dei clienti - chiarisce ancora la Questura - prevedevano oltre al massaggio classico una prestazione sessuale a pagamento, indicata spesso con la frase massaggio con finale", come è poi stato confermato da alcuni clienti agli investigatori del commissariato di Sesto, guidati dal dirigente Daniele Barberi.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1840 Messaggio da dostum »

Solo DUE ANNI di indagini Blitz della polizia

Con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in danno di più persone, ieri pomeriggio, a Firenze, è finita in manette una cittadina cinese di 56 anni.

Secondo quanto emerso nelle indagini, condotte dal Commissariato di Rifredi e coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, la donna avrebbe preso in affitto un fondo commerciale tra via Landini e via Cassia, adibendolo a “Centro Massaggi”; all’interno dello stesso avrebbe poi favorito e sfruttato l’attività di prostituzione di numerose cittadine di nazionalità cinese, alcune anche prive di regolare titolo di soggiorno e alle quali sarebbe stato dato tuttavia alloggio.

Le indagini sono partite nell’ottobre del 2018 a seguito di un esposto che paventava proprio lo svolgersi di una sospetta attività di prostituzione presso il centro massaggi cinese.

Dai primi accertamenti è subito emerso che l’attività dell’esercizio era pubblicizzata anche su Internet con esplicite allusioni sessuali sia nel titolo, dove si parlava di “sex escort”, sia nel testo, dove invece apparivano altri chiari riferimenti come “preliminari lunghissimi”, ragazza “hot sexy” con “corpo vulcanico”, “fondo schiena mozzafiato”, ecc.

Acquisendo il contratto di affitto, la Polizia è risalita rapidamente all’indagata e, nei mesi successivi, una serie di servizi di osservazione hanno consentito ai poliziotti di identificare e acquisire le dichiarazioni di diversi clienti del centro massaggi.

Dalle testimonianze è emerso subito che quest’ultimi - la maggior parte dopo aver chiamato il numero dell’esercizio ed aver fissato un appuntamento - avevano consumato prestazioni sessuali di vario tipo dietro compenso di somme di denaro tra i 30 e i 50 euro.

Gli accertamenti sono continuati nel tempo è hanno così permesso agli Agenti di identificare anche alcune ragazze che lavoravano nella struttura, avendo conferma, almeno da una, che la titolare dell’esercizio le aveva consentito di “lavorare” e dormire all’interno del centro massaggi e che i proventi delle sue prestazioni sessuali venivano consegnati alla 56enne cinese.

Secondo quanto emerso, in un mese una ragazza “impiegata” nel centro avrebbe consegnato alla donna la somma di circa 1500 euro.

Alla luce di quanto emerso in mesi di attività investigativa, il GIP presso il Tribunale di Firenze ha disposto la custodia cautelare in carcere per la cittadina cinese, gravemente indiziata dei reati di favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e per aver dato alloggio a cittadine straniere irregolari sul territorio italiano.

Il GIP ha inoltre disposto il sequestro del fondo commerciale di via Landini ritenendo che lasciare la libera disponibilità dell’immobile avrebbe potuto determinare un aggravamento o una protrazione delle conseguenze dei reati ipotizzati o la commissione di altri.

Le misure sono state entrambe eseguite ieri pomeriggio dagli Agenti della Squadra Amministrativa del Commissariato di Rifredi che, dopo aver rintracciato la destinataria del provvedimento, l’hanno accompagnata in carcere.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1841 Messaggio da Philip »

dostum ha scritto:Susanna tutta panna

Follonica: A conclusione delle attività d’indagine, condotte dai Carabinieri di Follonica, riguardanti un giro di prostituzione svolta da cittadine cinesi, sono state eseguite su ordine del GIP del Tribunale di Grosseto, alcune ordinanze di custodia cautelare, con arresti domiciliari e la perquisizione del centro estetico “da Susanna”, utilizzato come attività di copertura.

“La persona arrestata, – dice una nota del comando dei Carabinieri di Follonica - è X.S. 48enne, di nazionalità cinese. La cittadina extracomunitaria, anagraficamente residente a Milano, ma da tempo con dimora a Follonica, era la titolare del centro estetico, nel quale assieme ad altre connazionali, venivano effettuate prestazioni sessuali a pagamento, offerte a clienti tramite annunci sui siti di incontri”.

Nel corso delle indagini è emerso, che il centro estetico specializzato in massaggi, ubicato nella centralissima via Bicocchi a Follonica, e vicinissimo alla stazione ferroviaria, in realtà era una vera e propria “casa di appuntamenti”.

“Le attività investigative condotte, - prosegue la nota dei Carabinieri - hanno documentato, attraverso diversi appostamenti e altre attività tecniche investigative, un consistente giro di clienti, i quali usufruivano delle prestazioni sessuali anche non protette. Spesso si trattava di clienti abituali gestiti esclusivamente dalla donna tratta in arresto che poi indirizzava verso la ragazza di turno, con “tariffario” dai 35 ai 100 euro in base al tipo di prestazione”.

La donna cinese, è stata arrestata e successivamente condotta agli arresti domiciliari presso un’abitazione di Follonica. A suo carico sono inoltre state avviate le procedure amministrative per la revoca della licenza del centro estetico.
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Questa estate ho trascorso le vacanze a Follonica e una sera decisi di provare le cinesine di questo "centro estetico", vi dico solo questo, per la prima volta in vita mia ho rifiutato di salire dopo aver visto la "ragazza" (che in realtà era più una signora). Scena fantastica, per fortuna in quel momento mi suona il telefono e con la scusa di uscire a rispondere, scappo via... Era troppo brutta, credetemi. Sono stato sempre restio a tentare un incontro con ragazze asiatiche proprio per la paura di ritrovarmene una brutta davanti ma per fortuna quando, qualche mese prima, ci provai nella città in cui vivo, l'esperienza non fu proprio malaccio, una era carinissima, l'altra un po' meno e forse era pure quella che gestiva tutto. Mentre mi rivestivo rimasi solo con quella carina e cercai di nascosto di lasciarle il mio numero e di farle capire che la volta dopo avrei preferito andare con lei ma non l'ho più beccata... Vabbuò...
"Avere fede in Dio non significava restare inerti: significava credere nella possibilità di avere successo se si faceva del proprio meglio onestamente e con impegno."
"...nel suo mondo, il sistema migliore per ottenere qualcosa consisteva nel meritarlo, non nell’adulare chi aveva il potere di concederlo."

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1842 Messaggio da dostum »

Cinesi diabolici ma ai calabinieli non si sfugge!

Centro massaggi a luci rosse: blitz della GdF


Formalmente era un centro massaggi ma, di fatto, altro non era che una casa a luci rosse. È quanto è emerso dall’operazione della guardia di finanza di Vicenza che ha portato al sequestro dei locali dell’attività, in strada Marosticana a Vicenza, e alla denuncia di donne per favoreggiamento alla prostituzione.


L’operazione è scattata dopo un’attività di indagine avviata finanzieri sulle frequentazioni del centro massaggio e gli annunci pubblicati dai gestori sulle piattaforme online. Le ipotesi investigative sono state ulteriormente confermate all’atto dalla presenza, all’interno dei locali, di ulteriori elementi di prova quali guanti in lattice e gel lubrificanti per uso intimo. I militari hanno inoltre rilevato un cliente fruitore di prestazioni erotiche da parte di una dipendente.

Al termine delle attività di perquisizione e sequestro due donne di nazionalità cinese, risultate nel corso del tempo conduttrici del “centro massaggi” sono state denunciate alla procura della Repubblica di Vicenza per favoreggiamento della prostituzione. I telefoni cellulari in uso alle due asiatiche sottoposte ad indagini sono stati sequestrati al fine di monitorare il flusso di prenotazioni delle prestazioni illecite erogate dal “centro massaggi” e fornire altri elementi probatori sulle attività illecite.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1843 Messaggio da Dogbert »

dostum ha scritto:Le ipotesi investigative sono state ulteriormente confermate all’atto dalla presenza, all’interno dei locali, di ulteriori elementi di prova quali guanti in lattice e gel lubrificanti per uso intimo. I militari hanno inoltre rilevato un cliente fruitore di prestazioni erotiche da parte di una dipendente.
Ma quanto sono ridicoli... Secondo i Carabinieri le massaggiatrici si metterebbero i guanti di lattice per farvi una sega?

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1844 Messaggio da Salieri D'Amato »

Dogbert ha scritto:
dostum ha scritto:Le ipotesi investigative sono state ulteriormente confermate all’atto dalla presenza, all’interno dei locali, di ulteriori elementi di prova quali guanti in lattice e gel lubrificanti per uso intimo. I militari hanno inoltre rilevato un cliente fruitore di prestazioni erotiche da parte di una dipendente.
Ma quanto sono ridicoli... Secondo i Carabinieri le massaggiatrici si metterebbero i guanti di lattice per farvi una sega?
Certamente, in regola con le normative sanitarie :awww:
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1845 Messaggio da apache »

Andare in centro massaggi cina per una sega. :DDD soldi nel cesso
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