SoTTO di nove ha scritto: ↑19/10/2020, 18:47
Al tour alcune squadre mettevano a tirare come primo uomo (non l'ultimo scudiero) uno che avrebbe vinto sto giretto.
Qua sono venuti solo 2-3 in crisi esistenziale e nomi che al tour non arriverebbero tra i primi 20.
Capisco quello che dici, ma il calendario e la stagione rivoluzionata di quest'anno non aiutano.
Molti hanno preferito il Tour anche solo per prepararsi il mondiale.
C'è anche da dire che due tra i favoriti del Giro hanno abbandonato la corsa, Thomas (Tour 2018) e Yates (Vuelta 2019).
Una riflessione più ampia.
Per parecchi anni le grandi corse a tappe sono state caratterizzate da squadroni come la Sky che, sulla scia della US Postal di Armstrong, poteva contare su 9 corridori che avrebbero potuto fare da capitano in qualunque altra squadra.
In alcune tappe ho visto Wout Poels tirare i propri capitani di turno (Froome, Thomas, Bernal) per decine di chilometri di salita, selezionando il gruppo a 5/6 corridori, a volte anche meno. Kwiatkowski da campione del mondo faceva il gregario.
Anche la Astana con Nibali, Scarponi, Fuglsang e Kangert era di questo livello.
Ora assistiamo ad un livellamento generale delle squadre.
Il tour di quest'anno a livello di squadra è stato dominato dalla Jumbo-Visma con Bennet, Dumoulin e Van Haert a servizio di Roglic, per poi subire la beffa finale da un Pogacar senza squadra.
Al giro la Sunweb sembra quella più attrezzata, ma anche la Deceuninck sta facendo bene, anche se la squadra più forte mi è sempre sembrata la Ineos, vedremo ora se farà corsa per vincere con Geoghegan Hart, come è probabile che sia.
Non c'è una squadra che domina, ma tante buone squadre, e la corsa ha uno svolgimento diverso da quello a cui eravamo abituati.
La Trek di Nibali è veramente messa male, pure Pozzovivo ha una squadra migliore al suo fianco. Al siciliano ha anche detto male che gli sono venuti a mancare Bernard e Brambilla, oltre a Ciccone. In salita quelli accanto a lui erano Jacopo Mosca e suo fratello Antonio, non proprio due fulmini di guerra.