L'ANGOLO DELLA POESIA
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Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
io torno allo spleen di impronta simbolista.....
mi ci crogiuolo io nelle acque opache e profumate (di un profumo di morte benintesi) dello spleen
I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.
Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
mi ci crogiuolo io nelle acque opache e profumate (di un profumo di morte benintesi) dello spleen
I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.
Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
Ennio Flaiano.
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
simbolismo
Felicien Rops
Pornocrates

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Pornocrates

"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
Ennio Flaiano.
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Sono quella che sono
sono fatta così
se ho voglia di ridere
rido come una matta
amo colui che m’ama
non è colpa mia
se non è sempre quello
per cui faccio follie
sono quella che sono
sono fatta così
che volete ancora da me
Sono fatta per piacere
non c’è niente da fare
troppo alti i miei tacchi
troppo arcuate le reni
troppo sodi i miei seni
troppo truccati gli occhi
e poi
che ve ne importa a voi
sono fatta così
chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
del mio proprio passato
certo qualcuno ho amato
e qualcuno ha amato me
come i giovani che s’amano
sanno semplicemente amare
amare amare…
Che vale interrogarmi
sono qui per piacervi
e niente può cambiarmi.
J. Prevert
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
A ogni uomo che nasce è dato d’amare,pan ha scritto:Un distico folgorante di Majakovskij che tengo sempre pronto:
Sul cuore è infilato il corpo.
Sul corpo la camicia.
Di solito così (tratto da: "A piena voce - Amo")
ma tra impieghi,
proventi
e altro,
giorno per giorno
s’inaridisce il terreno del cuore.
Il cuore è vestito d’un corpo,
il corpo di una camicia.
Ma non basta ancora!
Un tizio –
un idiota!-
inventò i polsini
e prese a inamidar gli sparati.
Invecchiando, di colpo ci si pente.
La donna si trucca.
L’uomo fa come il mulino, metodo Muller.
Ma è tardi.
La pelle si copre di rughe.
L’amore fiorisce appena,
appena,
e subito sfiorisce.
- pan
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Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Quale traduzione è migliore, Lilith?
Io preferisco quella postata da me perché rende meglio l'idea degli schermi progressivamente più artefatti che attutiscono o inibiscono le epifanie della nostra essenza.
Io preferisco quella postata da me perché rende meglio l'idea degli schermi progressivamente più artefatti che attutiscono o inibiscono le epifanie della nostra essenza.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
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Ultima modifica di Blif il 02/05/2010, 12:03, modificato 3 volte in totale.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
@Pan
La tua traduzione è sicuramente migliore ed è anche più vicina allo spirito di Majak.
A ogni nato in dono è stato concesso l'amore,
ma tra impieghi,
entrate
e il resto
giorno per giorno
s'inaridisce il terreno del cuore.
Sul cuore è infilato il corpo,
sul corpo la camicia.
E come se non bastasse
un tale -
un idiota! -
ha fabbricato i polsini
e ha intriso d'amido lo sparato.
Verso la vecchiaia, ci si ripensa di soprassalto.
La donna s'imbelletta,
l'uomo si sbraccia come un mulino, metodo Muller.
Ma è tardi.
La pelle moltiplica le rughe
L'amore fiorisce un po',
fiorisce un po'
e s'aggrinza.
Questa è la traduzione di Grino e Socrate, sospetto che quella di prima è di Ripellino che non amo particolarmente.
La tua traduzione è sicuramente migliore ed è anche più vicina allo spirito di Majak.
A ogni nato in dono è stato concesso l'amore,
ma tra impieghi,
entrate
e il resto
giorno per giorno
s'inaridisce il terreno del cuore.
Sul cuore è infilato il corpo,
sul corpo la camicia.
E come se non bastasse
un tale -
un idiota! -
ha fabbricato i polsini
e ha intriso d'amido lo sparato.
Verso la vecchiaia, ci si ripensa di soprassalto.
La donna s'imbelletta,
l'uomo si sbraccia come un mulino, metodo Muller.
Ma è tardi.
La pelle moltiplica le rughe
L'amore fiorisce un po',
fiorisce un po'
e s'aggrinza.
Questa è la traduzione di Grino e Socrate, sospetto che quella di prima è di Ripellino che non amo particolarmente.
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Chiediamo aiuto all'Angiolier senese,
onde sortir da questa morta gora...
S'i' fosse foco, arderéi 'l mondo;
s' i' fosse vento, lo tempesterei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
s'i' fosse papa, sare' allor giocondo,
ché tutti cristïani imbrigherei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente farìa da mi' madre.
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.
onde sortir da questa morta gora...
S'i' fosse foco, arderéi 'l mondo;
s' i' fosse vento, lo tempesterei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
s'i' fosse papa, sare' allor giocondo,
ché tutti cristïani imbrigherei;
s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente farìa da mi' madre.
S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Questa mi ricorda sempre il Giorno più lungo.tao ha scritto:io torno allo spleen di impronta simbolista.....
mi ci crogiuolo io nelle acque opache e profumate (di un profumo di morte benintesi) dello spleen
I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.
Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
- jhonnybuccia
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Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali
Un giorno dirò i vostri ascosi nascimenti:
A, nero vello al corpo delle mosche lucenti
Che ronzano al di sopra dei crudeli fetori,
Golfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende,
Lance di ghiaccio, bianchi re, brividi di umbelle;
I, porpore, rigurgito di sangue, labbra belle
Che ridono di collera, di ebbrezze penitenti;
U, cicli, vibrazioni sacre dei mari verdi,
Quiete di bestie ai campi, e quiete di ampie rughe
Che l'alchimia imprime alle fronti studiose.
O, la suprema Tromba piena di stridi strani,
Silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi:
O, l'Omega, ed il raggio violetto dei Suoi Occhi!
le vocali - rimbaud
Un giorno dirò i vostri ascosi nascimenti:
A, nero vello al corpo delle mosche lucenti
Che ronzano al di sopra dei crudeli fetori,
Golfi d'ombra; E, candori di vapori e di tende,
Lance di ghiaccio, bianchi re, brividi di umbelle;
I, porpore, rigurgito di sangue, labbra belle
Che ridono di collera, di ebbrezze penitenti;
U, cicli, vibrazioni sacre dei mari verdi,
Quiete di bestie ai campi, e quiete di ampie rughe
Che l'alchimia imprime alle fronti studiose.
O, la suprema Tromba piena di stridi strani,
Silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi:
O, l'Omega, ed il raggio violetto dei Suoi Occhi!
le vocali - rimbaud
incerto al 76%.
- jhonnybuccia
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Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Per salvare il suo sposo, Savitri fece il voto
di restare tre giorni e tre notti intere
in piedi, senza muovere gamba o busto o palpebra;
rigida - così disse Vyasa - come un palo.
No, Surya, né i tuoi raggi crudeli né il languore
che Chandra a mezzanotte spande sulle vette
fecero vacillare, coi loro sforzi sublimi,
il pensiero e la carne di quella donna di gran cuore.
- Che ci assedi l'Oblìo, nero e tetro assassino,
o ci prenda a bersaglio l'Invidia dal volto amaro,
come Savitri rendiamoci impassibili
ma come lei nutrendo alte aspirazioni.
mahabharata - verlaine
di restare tre giorni e tre notti intere
in piedi, senza muovere gamba o busto o palpebra;
rigida - così disse Vyasa - come un palo.
No, Surya, né i tuoi raggi crudeli né il languore
che Chandra a mezzanotte spande sulle vette
fecero vacillare, coi loro sforzi sublimi,
il pensiero e la carne di quella donna di gran cuore.
- Che ci assedi l'Oblìo, nero e tetro assassino,
o ci prenda a bersaglio l'Invidia dal volto amaro,
come Savitri rendiamoci impassibili
ma come lei nutrendo alte aspirazioni.
mahabharata - verlaine
incerto al 76%.
- pan
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Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
El paso de la siguiriya
Entre mariposas negras,
va una muchacha morena
junto a una blanca serpiente
de niebla.
Tierra de luz,
cielo de tierra.
Va encadenada al temblor
de un ritmo que nunca llega;
tiene el corazón de plata
y un puñal en la diestra.
¿Adónde vas, siguiriya
con un ritmo sin cabeza?
¿Qué luna recogerá
tu dolor de cal y adelfa?
Tierra de luz,
cielo de tierra.
( Federico Garcia Lorca)
Il passo della siguiriya
Tra nere farfalle
va una ragazza mora
insieme a un bianco serpente
di nebbia.
Terra di luce
cielo di terra.
Va incatenata al fremito
di un ritmo che mai arriva;
ha il cuore d'argento
e nella destra un pugnale.
Dove vai, seguiriya
con un ritmo senza capo?
Quale luna raccoglierà
il tuo dolore di calce e olendro?
Terra di luce
cielo di terra.
Entre mariposas negras,
va una muchacha morena
junto a una blanca serpiente
de niebla.
Tierra de luz,
cielo de tierra.
Va encadenada al temblor
de un ritmo que nunca llega;
tiene el corazón de plata
y un puñal en la diestra.
¿Adónde vas, siguiriya
con un ritmo sin cabeza?
¿Qué luna recogerá
tu dolor de cal y adelfa?
Tierra de luz,
cielo de tierra.
( Federico Garcia Lorca)
Il passo della siguiriya
Tra nere farfalle
va una ragazza mora
insieme a un bianco serpente
di nebbia.
Terra di luce
cielo di terra.
Va incatenata al fremito
di un ritmo che mai arriva;
ha il cuore d'argento
e nella destra un pugnale.
Dove vai, seguiriya
con un ritmo senza capo?
Quale luna raccoglierà
il tuo dolore di calce e olendro?
Terra di luce
cielo di terra.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Bentornato Pan.
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
- casta diva
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1598
- Iscritto il: 16/01/2010, 9:47
- Località: molto a nord nel regno delle due sicilie
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
"Vuoi il cazzo? vuoi la lingua? vuoi le dita?
o vuoi un sessantanove laterale?"
Sei la mia sola garanzia di vita,
sei la mia malattia quasi mortale.
Patrizia Valduga - da "Cento quartine e altre storie d'amore"
o vuoi un sessantanove laterale?"
Sei la mia sola garanzia di vita,
sei la mia malattia quasi mortale.
Patrizia Valduga - da "Cento quartine e altre storie d'amore"
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
Re: L'ANGOLO DELLA POESIA
Come due navi nella fitta nebbia,
destini che s'incrociano fugaci.
Suoni la tromba, e via.

destini che s'incrociano fugaci.
Suoni la tromba, e via.

Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)