Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!
Inviato: 13/04/2019, 23:24
Per una volta concordo entrambi gli schieramenti IMHO sono incapaci di lottare a fondocicciuzzo ha scritto:Ma no vedrai che a breve si ferma tutto....
Per una volta concordo entrambi gli schieramenti IMHO sono incapaci di lottare a fondocicciuzzo ha scritto:Ma no vedrai che a breve si ferma tutto....
Libia: raid aereo su Ain Zara da parte delle forze di Haftar. Che sul terreno sfondano a Sud di Tripoli, prendendo Azizia.
In Libia continua a infuriare la guerra alle porte della capitale. Le forze del generale Khalifa Haftar hanno compiuto il 13 aprile un raid aereo contro un compound delle forze fedeli al governo di unità nazionale nei pressi di Ain Zara, 15 km a Sud Ovest di Tripoli. I caccia non hanno centrato l'obiettivo, colpendo una scuola elementare, oggi chiusa. Sul terreno, le forze del generale continuano ad avanzare: hanno sfondato il fronte a Sud di Tripoli, conquistando el Azizia, circa 50 km dalla capitale. I combattimenti ora si concentrano attorno a Suani ben Adem, circa 25 km da Tripoli. Il bilancio degli scontri, dal 4 aprile a oggi, è di 100 morti - tra i quali 28 bambini - e oltre 500 feriti, mentre sono oltre 13.500 gli sfollati a Tripoli e dintorni.
Egitto, c’è l’ok del parlamento: al Sisi sarà presidente fino al 2030
https://www.lastampa.it/2019/04/16/este ... agina.html
Trump, giravolta libica: il presidente appoggia Haftar, Italia spiazzata
Il capo della Casa Bianca cambia rotta e sceglie di sostenere l’uomo forte di Bengasi che assedia Tripoli: timori che il generale intensifichi l’attacco approfittando della Pasqua
Cambiano i giochi nello scenario libico. Gli Stati Uniti mutano di rotta e scelgono di stare dalla parte di Khalifa Haftar, l’uomo forte di Bengasi che dal 4 aprile sta dirigendo l’attacco militare contro le milizie alleate al governo di Fayez Sarraj a Tripoli.
La Casa Bianca annuncia che il presidente Donald Trump all’inizio della settimana ha parlato per telefono con Haftar «riconoscendogli il merito di avere un ruolo significativo nella lotta al terrorismo e mettere al sicuro le risorse petrolifere libiche». Nel comunicato si specifica che i due hanno anche «discusso un quadro comune per costruire la transizione libica verso un sistema politico stabile e democratico». In questo modo gli Stati Uniti si allineano assieme ad Egitto, Arabia Saudita, Emirati, Francia e Russia che, pur se con modalità diverse, sostengono Haftar. Una mossa che invece isola l’Italia, rimasta fedele alla politica delle Nazioni Unite nel sostenere la legittimità del governo Sarraj assieme alla condanna della scelta repentina di abbandonare il tavolo dei negoziati e passare al linguaggio della forza. Le mosse americane necessitano di ulteriori letture. Nella prima fase della crisi, il Dipartimento di Stato si era infatti allineato all’Onu nel condannare l’attacco di Haftar. E ancora negli ultimi giorni l’inviato speciale dell’Onu in Libia, Ghassan Salamé, ha ribadito la necessità di tornare al tavolo delle trattative usando parole molto dure contro l’uomo forte della Cirenaica. A Tripoli non si esclude neppure che le scelte di Trump non possano subire ulteriori modifiche, come per esempio è avvenuto di recente sullo scenario siriano, dove l’annuncio di abbandonare i curdi al loro destino si è poi tramutato nel permanere del sostegno armato americano alla loro enclave nel nord-est del Paese. Sul terreno in Libia c’è adesso il timore che Haftar si senta legittimato a rilanciare l’offensiva bellica. Alcuni osservatori ritengono che potrebbe approfittare della pausa pasquale della diplomazia internazionale per intensificare i bombardamenti su Tripoli nei prossimi due o tre giorni. D’altro canto, non è neppure da escludere che le sue forze militari siano rimaste spiazzate dalla resistenza offerta delle milizie e abbiano bisogno di più tempo per riorganizzarsi. Già da almeno tre giorni i combattimenti attorno alla capitale languono e le due forze contrapposte sembrano equivalersi provocando uno stallo militare che a questo punto danneggia Haftar e invece offre nuovi spazi di manovra a Sarraj.
Credo che il governo Lega 5 stelle avrà la forza per difendere gli interessi italiani in Libia, non a caso Salvini era andato subito la scorsa estate in Libia a tessere gli accordi di collaborazione. Inoltre grazie alla collaborazione con gli americani ci faremo difendere dai tentativi di invasione dei francesi che stiamo prendendo a mazzate da un anno a questa parte, e se lo meritano. Bene così, capolavoro dell’autarchia diplomatica italianaOSCAR VENEZIA ha scritto:Io sono tranquillo.
L’italia ha la Mogherini che dall’ UE parlera’ finalmente a nome degli Stati membri con una voce sola.
Mica siamo piu’ come quando queste cose non esistevano e si risolveva tutto con le guerre.
Quando afferma “ non abbiamo alternativa al dialogo “ ti fa sentire orgoglioso di essere italiano ed europeo perché ne avverti l’autorevolezza.
Ho saputo che un mio conoscente è in vacanza proprio in Sri Lanka. è anche pieno di grana quindi non sarebbe strano che alloggiasse in uno di quegli Hotel di lusso. è anche uno che non salterebbe mai la messa pasquale (almeno quando è a casa, non so se in vacanza è così ligio come sembra qua). Speriamo bene.Enrico Pallazzo ha scritto:sembrerebbe che l'Islam abbia dato la buona Pasqua ai cristiani in Sri Lanka
Enrico Pallazzo ha scritto:sembrerebbe che l'Islam abbia dato la buona Pasqua ai cristiani in Sri Lanka
Haftar è andato dalla TOTAL:Libia, Oms: 510 morti e 2.467 feriti nel conflitto a Tripoli. Oltre 75.000 gli sfollati per gli scontri in atto dal 4 aprile
Roma, 20 mag. (askanews) – E’ di 510 morti e 2.467 feriti l’ultimo bilancio delle vittime del conflitto in atto dal 4 aprile scorso a Tripoli, in Libia. E’ quanto riporta oggi la sede in Libia dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Nei giorni scorsi, l’Ufficio Onu per gli Affari umanitari (Ocha) ha riferito di oltre 75.000 persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa dei combattimenti, di cui si stima che oltre il 48% siano bambini e il 51% donne.
Haftar a Macron: “In Libia non ci sono le condizioni per un cessate il fuoco”
https://www.lastampa.it/2019/05/22/este ... agina.html