[OT] Signore e signori: la guerra.

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dostum
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#226 Messaggio da dostum »

Blif ha scritto:Eh, lo storicismo marxista e i suoi epigoni... :)
In realtà avevo stoccato gli Obamitler per la Siria ma tanto primaopoi torneranno utili
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OSCAR VENEZIA
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#227 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Blif ha scritto:
OSCAR VENEZIA ha scritto:Se un power e' soft non lo rispetta nessuno
Non giochiamo con le parole: il potere è potere, soft significa che non si basa sulla forza.
Può venire dalle risorse, dal denaro, dalla conoscenza, dalle relazioni, e così via.
Se il papa decide di rovinarti la vita, può farlo senza tagliarti la gola.
Se Berlusconi decide che non vuole andare in prigione, può farlo senza assassinare giudici e poliziotti.
Se un paese si mette in condizioni di pesare, può farlo anche senza i megabotti di Capodanno.
Che non vuol dire essere disarmati, vuol solo dire scegliersi una strategia consona.
Consona a cosa ? Sicuramente a qualcosa di insufficiente.
Quello che tu proponi l'ho capito benissimo e non e' affarto una novita'è qualcosa che l'Italia fa da sempre, con scarso successo.
Pensa alle missioni di pace da trent'anni a questa parte ( per quelle non siamo poveri?) esagerate per numero , lunghezza del l'impegno, costanza ecc.
Sono anche il tentativo un po furbesco di ottenere dei riconoscimenti internazionali senza correre i pericoli eccessivi e responsabilità'.
Non ha funzionato in ambito ONU avrebbero dovuto trattarci con i guanti bianchi ed invece quando abbiamo detto che la vicenda dei Maro' era un problema internazionale ci hanno risposto che era un problema bilaterale. Per chi ha saputo cogliere e' stato devastante. La sconfessione di tutto l'approccio internazionalista italiano , la sostanziale inutilità' dei nostri sforzi di decenni di farci togliere le castagne dal fuoco dalla comunità' internazionale , ed una conferma che i conflitti fra stati hanno anche una dimensione non sovranazionale, conferma che arriva proprio dal nostro feticcio (ONU).questo e' soft power , e non funziona o funziona poco perché' è' soft.
L'altra definizione di soft power e' nozze con i fichi secchi o moglie piena e botte ubriaca.

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Kowalski
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#228 Messaggio da Kowalski »

intanto pare che Putin sia nella lista dei candidati per il Nobel per la pace 2014, assieme a papa Francesco :-D

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Drogato_ di_porno
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#229 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Un paio di articoli interessanti sui moventi economici della crisi ucraina: in pratica il paese è una puttana squattrinata pronta a vendersi al miglior offerente (USA, UE, Russia).

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... uffatrice/

Le banche italiane sono le più esposte dopo quelle austriache

http://www.liberoquotidiano.it/news/115 ... hiano.html
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Blif
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#230 Messaggio da Blif »

OSCAR VENEZIA ha scritto: Consona a cosa ? Sicuramente a qualcosa di insufficiente.
Quello che tu proponi l'ho capito benissimo e non e' affarto una novita'è qualcosa che l'Italia fa da sempre, con scarso successo.
Pensa alle missioni di pace da trent'anni a questa parte ( per quelle non siamo poveri?) esagerate per numero , lunghezza del l'impegno, costanza ecc.
Sono anche il tentativo un po furbesco di ottenere dei riconoscimenti internazionali senza correre i pericoli eccessivi e responsabilità'.
Non ha funzionato in ambito ONU avrebbero dovuto trattarci con i guanti bianchi ed invece quando abbiamo detto che la vicenda dei Maro' era un problema internazionale ci hanno risposto che era un problema bilaterale. Per chi ha saputo cogliere e' stato devastante. La sconfessione di tutto l'approccio internazionalista italiano , la sostanziale inutilità' dei nostri sforzi di decenni di farci togliere le castagne dal fuoco dalla comunità' internazionale , ed una conferma che i conflitti fra stati hanno anche una dimensione non sovranazionale, conferma che arriva proprio dal nostro feticcio (ONU).questo e' soft power , e non funziona o funziona poco perché' è' soft.
L'altra definizione di soft power e' nozze con i fichi secchi o moglie piena e botte ubriaca.
Consona alle dimensioni, popolazione e risorse del paese, che non è la Cina, il Brasile e neppure la Francia.

Ne avevamo già parlato ai tempi del festeggiamento per il centocinquantesimo:
la miglior classe dirigente che abbiamo avuto si mangiò l'Italia del Nord con l'aiuto della Francia
quella del Sud con l'aiuto dell'Inghilterra e il Veneto con l'aiuto della Prussia, poi raggiunse il pareggio di bilancio
e dopo qualche anno la lira valeva più dell'oro con cui era fatta.
Ovviamente, fu un mezzo massacro sociale, ma i frutti si vedevano.

Poi, siccome ci sentivamo grandi e forti, ci siamo fatti una prima guerra mondiale guadagnando meno di quello
che avremmo ottenuto mercanteggiando la neutralità e una seconda parteggiando per un alleato folle e pericoloso,
dove probabilmente avremmo ottenuto parecchio con la neutralità.

Son d'accordo che il soft power non serve a nulla se non hai un rubinetto da chiudere (soldi, tecnologia, accesso ai salotti),
e che non avremo senza una buona politica e venti o trent'anni di sforzi.
Alla fine, investire sulla forza richiede lo stesso tempo e la stessa dose di buona politica.
Quindi non so: mi sembra tutto un pour parler.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#231 Messaggio da Capitanvideo »

Drogato_ di_porno ha scritto:Un paio di articoli interessanti sui moventi economici della crisi ucraina: in pratica il paese è una puttana squattrinata pronta a vendersi al miglior offerente (USA, UE, Russia).

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... uffatrice/

Le banche italiane sono le più esposte dopo quelle austriache

http://www.liberoquotidiano.it/news/115 ... hiano.html
Qui c'è l'analisi più approfondita che abbia trovato sul web:

http://orizzonte48.blogspot.it/2014/03/ ... -irae.html
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OSCAR VENEZIA
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#232 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Ci sono parecchie cose inesatte , a mio parere fra quello che dici:

La Cina e gli Usa sono distanti e non ci piove.
La Francia ha la stessa nostra popolazione e poche risorse. Ha preso la strada del nucleare e adesso ha energia da vendere.
Quello che fa la differenza con La Francia ed anche con L' Inghilterra, ma anche con paesi molto più piccoli , Israele ad esempio, sono fattori soggettivi, coesione, ambizione, determinazione.
Un posto nel consiglio di sicurezza dell'onuL a Francia l'ha preso anche se nella II guerra mondiale non ha fatto nulla , ma poi una certa sostanza l'assicura.
Non c'entrano i soldi, con il debito pubblico che abbiamo, i soldi sperperati dagli enti locali e dai partiti ci saremmo potuti comprare qualsiasi cosa.
Il problema è che ti metti contro tutti e noi in quelle occasioni ci spacchiamo e non avremo mai avuto la forza di portare a termine un programma nucleare a dispetto degli altri.
La forza l' Italia la usa solo verso il suo interno, per scelta .
La Francia 15 anni fa fece degli esperimenti in polinesia fregandosene che gli altri erano contrari, questa è la differenza.

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#233 Messaggio da Maurizzio33 »

Kowalski ha scritto:intanto pare che Putin sia nella lista dei candidati per il Nobel per la pace 2014, assieme a papa Francesco :-D
secondo me se lo merita di più papa francesco,ma voci di corridoio dicono che lo possa prendere putin

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Blif
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#234 Messaggio da Blif »

Ma sì, l'han preso persino Kissinger e Arafat.
Se era viva la buon'anima di Attila, lo prendeva pure lui, per non aver marciato su Roma.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#235 Messaggio da Blif »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Ci sono parecchie cose inesatte , a mio parere fra quello che dici:

La Cina e gli Usa sono distanti e non ci piove.
La Francia ha la stessa nostra popolazione e poche risorse. Ha preso la strada del nucleare e adesso ha energia da vendere.
Quello che fa la differenza con La Francia ed anche con L' Inghilterra, ma anche con paesi molto più piccoli , Israele ad esempio, sono fattori soggettivi, coesione, ambizione, determinazione.
Un posto nel consiglio di sicurezza dell'onuL a Francia l'ha preso anche se nella II guerra mondiale non ha fatto nulla , ma poi una certa sostanza l'assicura.
Non c'entrano i soldi, con il debito pubblico che abbiamo, i soldi sperperati dagli enti locali e dai partiti ci saremmo potuti comprare qualsiasi cosa.
Il problema è che ti metti contro tutti e noi in quelle occasioni ci spacchiamo e non avremo mai avuto la forza di portare a termine un programma nucleare a dispetto degli altri.
La forza l' Italia la usa solo verso il suo interno, per scelta .
La Francia 15 anni fa fece degli esperimenti in polinesia fregandosene che gli altri erano contrari, questa è la differenza.
Io però non ho mica capito il punto: se ti diamo retta e ci facciamo la bomba atomica, cosa cambia?
Per me, finiamo come il Pakistan, e basta. Mica speri nelle mutazioni genetiche?
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#236 Messaggio da dostum »

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#237 Messaggio da SoTTO di nove »

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#238 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Scusa vengo al punto.
La ragione per la quale non abbiamo energia nucleare a scopi civili (e non avremo mai un deterrente nucleare ) non è ascrivibile a mancanza di risorse finanziarie o popolazione inferiore rispetto a Franciai o Inghilterra.
I motivi non sono di ordine quantitativo ma soggettivo ed ideologico.


P.s. Lo so che tutte le proposte nucleari sono per i motivi anzidetti improponibili e non all'ordine del giorno, il discorso può' servire a far emergere una serie di cazzate che accettiamo per vere pur di non fare i conti fino in fondo con i motivi che sono alla base della nostra debolezza.

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#239 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.

#240 Messaggio da Maurizzio33 »

ma magari,trasformo la mia casa in asilo politico per ogni donzella che espatria.

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