Sì, forse è proprio davvero il caso...zio ha scritto:
studieró canella prima di scrivere con te...te lo prometto....
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"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Puoi dare di più...alews76 ha scritto:Mi sogni la notte oramai,vero caro amico Canella??
Hai pensato stanotte al conflitto d'interessi??
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credimi...ci sto mettendo molto impegno..CanellaBruneri ha scritto:Puoi dare di più...alews76 ha scritto:Mi sogni la notte oramai,vero caro amico Canella??
Hai pensato stanotte al conflitto d'interessi??
ma trovo piu' ispirazione sul post di Travaglio.
Bisogna rinfrescarlo,e' un pezzettino che non si scrive piu' nulla sul paladino della giustizia.
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Antonchik ha scritto:per cosa?alews76 ha scritto:ho i brividi...
per leggere un contraddittorio culturale?
aspè ti riporto nel tuo mondo...
comunisti mangiabambini, popopopopopoooooooooopo siamo i campioni del mondo....
contraddittorio culturale questo??




trovo piu' intellegente parlare di buchi del culo. Dai dai,forza, forse tra 10anni ritornerai a fare ancora un po' di danni... asta la vista...siempre
come al solito si finisce per difendere un'ideologia.
per cui se io cito la Vandea, subito mi si accuserà di difendere uno schieramento popolare clericale monarchico contro il progresso e contro un disegno per l'uomo che è solidarietà , bene comune, etc.
oppure, nel caso, che gli interessi del proletariato sono stati difesi solo ed esclusivamente dalle teorie marxiste.
il mio appunto invece è altro. e su questo è assolutamente inutile ergersi ad entità culturale superiore, canella, in quanto anche se con ragionamenti sopraffini difendi il nulla, alla fine è solo il nulla che hai tra le mani.
tanto per capirsi, la fine della storia del prof. giapponese Fukuyama non era tanto per affermare il termine della storia come sequenzialità , bensì con il constatare che ormai il liberismo si affermava come unica strada per il bene comune in tutto il mondo. le teorie del "racconto", la marxiana in eccellenza, cioè quelle teorie che rimandavano nel tempo l'affermazione del bene comune come realtà , sembravano al prof. giapponese giunte al punto di fine. e siamo intorno agli anni 90, appena caduto il muro, quando il colosso russo mostrava i piedi di argilla.
a mio parere peró questa affermazione ha qualche contraddizione interna. infatti il liberismo puro, se economicamente sembra vincere, socialmente non rappresenta l'immediata realizzazione del bene comune, ma tende ad ottenerlo progressivamente, con il raggiungimento progressivo di livelli di benessere sociale. quindi in realtà , se la fine della storia coincideva con la fine delle teorie del racconto, essa non è finita affatto. infatti anche il liberismo rimanda nel futuro la realizzazione di un mondo dove benessere e giustizia sociale si affermeranno. in questa ottica se leggiamo l'interventismo nei paesi mediorientali per favorire e sostenere il processo della democrazia rappresentativa, tutto appare chiaro.
ora per me appare chiarissimo che il liberismo, senza meccanismi di correzione tesi alla solidarietà sociale, all'apertura sociale e al sostegno del merito e dell'impresa personale, da solo non riesce nell'intento di rappresentare la strada principale per sviluppare una vera società moderna.
invece noto come ancora si difendano interessi ideologici tesi a far comparire veri e propri massacri come inevitabili forme di compromesso per l'affermarsi della vera società .
nè più nè meno di quello che oggi si rimprovera agli usa. insomma, come al solito difendiamo l'orticello e i nostri armadi, perchè i cattivi sono gli altri.
un pensiero come questo, quello che non aggiorna le categorie di giudizio intorno al marxismo, al socialismo europeo, è destinato a diventare sempre di più una parte piccola di rappresentanza popolare. che finirà per far affermare, senza dialettiche politiche, l'applicazione del liberismo più spinto, che è quello anglosassone. a quella piccola rappresentanza sarà lasciato non il compito di formare una sensibilità diversa, ma lo spazio necessario per opporsi a tutto. e opporsi a tutto rende incapaci di costruire.
questo è quello che penso. a voi decidere se vivere in una riserva o se mettervi in contraddittorio con la modernità . io faccio e penso altro. altro dal vostro pensiero e altro dal pensiero liberista.
per cui se io cito la Vandea, subito mi si accuserà di difendere uno schieramento popolare clericale monarchico contro il progresso e contro un disegno per l'uomo che è solidarietà , bene comune, etc.
oppure, nel caso, che gli interessi del proletariato sono stati difesi solo ed esclusivamente dalle teorie marxiste.
il mio appunto invece è altro. e su questo è assolutamente inutile ergersi ad entità culturale superiore, canella, in quanto anche se con ragionamenti sopraffini difendi il nulla, alla fine è solo il nulla che hai tra le mani.
tanto per capirsi, la fine della storia del prof. giapponese Fukuyama non era tanto per affermare il termine della storia come sequenzialità , bensì con il constatare che ormai il liberismo si affermava come unica strada per il bene comune in tutto il mondo. le teorie del "racconto", la marxiana in eccellenza, cioè quelle teorie che rimandavano nel tempo l'affermazione del bene comune come realtà , sembravano al prof. giapponese giunte al punto di fine. e siamo intorno agli anni 90, appena caduto il muro, quando il colosso russo mostrava i piedi di argilla.
a mio parere peró questa affermazione ha qualche contraddizione interna. infatti il liberismo puro, se economicamente sembra vincere, socialmente non rappresenta l'immediata realizzazione del bene comune, ma tende ad ottenerlo progressivamente, con il raggiungimento progressivo di livelli di benessere sociale. quindi in realtà , se la fine della storia coincideva con la fine delle teorie del racconto, essa non è finita affatto. infatti anche il liberismo rimanda nel futuro la realizzazione di un mondo dove benessere e giustizia sociale si affermeranno. in questa ottica se leggiamo l'interventismo nei paesi mediorientali per favorire e sostenere il processo della democrazia rappresentativa, tutto appare chiaro.
ora per me appare chiarissimo che il liberismo, senza meccanismi di correzione tesi alla solidarietà sociale, all'apertura sociale e al sostegno del merito e dell'impresa personale, da solo non riesce nell'intento di rappresentare la strada principale per sviluppare una vera società moderna.
invece noto come ancora si difendano interessi ideologici tesi a far comparire veri e propri massacri come inevitabili forme di compromesso per l'affermarsi della vera società .
nè più nè meno di quello che oggi si rimprovera agli usa. insomma, come al solito difendiamo l'orticello e i nostri armadi, perchè i cattivi sono gli altri.
un pensiero come questo, quello che non aggiorna le categorie di giudizio intorno al marxismo, al socialismo europeo, è destinato a diventare sempre di più una parte piccola di rappresentanza popolare. che finirà per far affermare, senza dialettiche politiche, l'applicazione del liberismo più spinto, che è quello anglosassone. a quella piccola rappresentanza sarà lasciato non il compito di formare una sensibilità diversa, ma lo spazio necessario per opporsi a tutto. e opporsi a tutto rende incapaci di costruire.
questo è quello che penso. a voi decidere se vivere in una riserva o se mettervi in contraddittorio con la modernità . io faccio e penso altro. altro dal vostro pensiero e altro dal pensiero liberista.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Opportuno Anton. Del resto non è mica un caso che certe leggi si facciano in contemporanea alle partite della magggica nazionale, nè che lo psiconano sia il capo d'itaglia.Antonchik ha scritto:
aspè ti riporto nel tuo mondo...
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no, il fatto che dovrebbe preoccuparti seriamente è che quando mi segavo ho anche di pensato di incularti, e godevi come un pazzo.alews76 ha scritto:..quello che mi preoccupa seriamente,e' che penso veramente che tu stanotte ti sia fatto un bel segone pensando al conflitto d'interessi e cagate simili..Drogato_ di_porno ha scritto:no, mi sono fatto una sega pensando al conflitto d' interessi.alews76 ha scritto:Tu scopato stanotte?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Fukuyama ha preso una cantonata paurosa. Il signor Bin Laden, o CHI PER LUI, avrebbe dovuto togliere ogni dubbio in proposito.zio ha scritto:tanto per capirsi, la fine della storia del prof. giapponese Fukuyama non era tanto per affermare il termine della storia come sequenzialità , bensì con il constatare che ormai il liberismo si affermava come unica strada per il bene comune in tutto il mondo.
Non contento, il piccolo Francis ha corretto il tiro: la storia non si è effettivamente chiusa nel 1989, ma si chiuderà quando l' intero pianeta sarà "democratico", il che coinciderà con la storia della Fine e non con la fine della Storia.
il laissez-faire laissez-passer ha mostrato storicamente i suoi limiti in Inghilterra e USA. La teoria ottimistica della "mano invisibile" di Smith è stata smascherata da Ricardo che ha aperto diverse crepe nel presunto "ordine naturale" smithiano.infatti il liberismo puro, se economicamente sembra vincere, socialmente non rappresenta l'immediata realizzazione del bene comune, ma tende ad ottenerlo progressivamente, con
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”