mi permetto di riportare il suo ultimo post nel blog
leggetelo con attenzione
e' esattamente quello che provo io..per molte ragioni..
al 100%
Cari Amici
sono rimasto in Cina quattro anni, ho imparato molte cose, ho conosciuto persone straordinarie, ho studiato per aggiornarmi, mi sono divertito perchè questo Paese ti obbliga a usare la testa in ogni istante.
Me ne vado, con tutta sincerità , che ho capito poco di un mondo, comunque, straordinario. E credo che sia un buon segno: come si fa, del resto, a capire la Cina? La Cina va vissuta, seguita, incoraggiata, criticata. La Cina ti induce al dubbio, ti obbliga a ridiscutere le tue convinzioni. Non si deve avere la pretesa di chiuderla in una gabbia. Quando sento dire: della Cina ho capito che...della cultura cinese ho capito che... Ebbene resto perplesso. La Cina non è misteriosa. La Cina è la Cina: orgogliosa, sveglia, attenta. Che ci sia un regime o che ve ne sia un altro. Di immediato, da capire c'è solo che è una nazione con un gran voglia di vivere, di recuperare il tempo perduto, di conservare la sua cultura, di aggiornarla. Si lascia scrutare. Ma entrare nella testa e nel cuore della Cina è maledettamente complicato. Una sfida importante ed emozionante.
A volte sono caduto in errore: gli stereotipi culturali non muoiono. I cinesi mi hanno insegnato che le verità assolute non esistono, non possono esistere. Tanto meno con questo Paese e con questa civiltà . Vivere a Pechino è stato esaltante nonostante le mie difficoltà "pratiche". Mi sono spesso arrabbiato vedendo certo prepotenze quotidiane, osservando la burocrazia, subendone l'intromissione, mi sono irritato di fronte alle violenze dello Stato e del partito. Come fanno i cinesi a sopportare, a tollerare? Perchè, al momento giusto, il corso degli eventi muterà . Pensare di forzarlo e di contraddirlo complica l'esistenza. Non la risolve.
Io non sono un sinologo e non ho mai avuto la pretesa di diventarlo. Sono un giornalista, testimone di un grande evento della Storia. Onestamente, penso, mi sono sempre messo in discussione. Mi porteró la Cina dentro e continueró a studiarla. Tornandovi di tanto in tanto. Un po' perchè si è obbligati per professione e molto perchè alla Cina, meglio, ai cinesi non si puó non volere bene.
Il blog credo che sia stato un modo interessante di dialogare. Ho lasciato campo aperto alle critiche, utili per sondare gli umori e per non essere travolti dal proprio infinito "ego". Ho raccolto qualcosa come 3000 commenti e post. Finirà che li useró per un libro.
Ora sono a Londra, avvieró a breve un blog dal titolo Big Ben. Anche da qui si puó discutere di Cina. Non è mica obbligatorio occuparsi solo di Titanboa, di Beckham, di monarchi e via cantando. Il Regno Unito vive un momento particolarmente interessante. La prospettiva politica di un ribaltone di maggioranza, la necessità di ridiscutere un modello di crescita rendono la situazione "elettrizzante". Avere alle spalle un'esperienza come quella cinese mi aiuterà . E guiderà . Continueremo a parlare e a litigare. Perchè anche a voi, che vivete in Cina o che dall'Italia volete sapere della Cina, apparirà utile un confronto di più ampio raggio. Sta a noi farlo in modo utile e intelligente.
http://lanostracina.corriere.it/2009/02 ... g_ben.html
so che non e' facile da comprendere a molti qui non piace leggerlo,ma ribadisco..non potete capire..e mi fa piacere che tutti gli italiani che vivono qui a lungo si facciano una opinione pressoche' identica (ci sara' un motivo..no?)
