[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ma quello che mi fa più schifo è la totale assenza del senso del ridicolo degli elettori del pdl.un vecchio miliardario rincoglionito che cerca di pararsi il culo da 15 anni si circonda di belle fighe a pago,racconta balle alla questura per scagionare una minorenne che ha inculato varie volte e che succede?qualunque altro movimento serio lo farebbe destituire poichè palesemente inadeguato per il ruolo che dovrebbe ricoprire,ed i suoi elettori per primi dovrebbero chiedere le sue dimissioni, invece no.fanno fortino.invocano al complotto cattoislamicocomunista .
ovviamente il 13 febbraio a milano ci sarà la solita sfilata di decerebrati e casi umani e paraculi che farebbero resuscitare hitler piuttosto che solo immaginare una maggioranza di centrosx , che sfileranno in corteo accompagnati da puttane e mignottone di regime mentre invocheranno le solite cagate strademagogiche sulla libertà che vomitano da oltre un decennio.
ovviamente il 13 febbraio a milano ci sarà la solita sfilata di decerebrati e casi umani e paraculi che farebbero resuscitare hitler piuttosto che solo immaginare una maggioranza di centrosx , che sfileranno in corteo accompagnati da puttane e mignottone di regime mentre invocheranno le solite cagate strademagogiche sulla libertà che vomitano da oltre un decennio.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
sanji_san ha scritto:avrà lasciato l'invito anche alle bimbe?!Drogato_ di_porno ha scritto:![]()
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pensate un pò che il ragazzo è stato fermato. ovviamente rilasciato subito...

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Meno male che esiste la Zanicchi, finalmente mi sono messo nei panni del povero Silvio!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Bonaventura, avevi posto le domande in maniera secca e io ti ho risposto in modo sintetico, sono convinto dell'esattezza di quello che ho detto, però non posso andare oltre nel dettaglio della procedura penale perchè non la conosco.
Quando ci sono questioni tecniche decisive ai fini del giudizio ci si avvale di perizie tecniche e l' "acustica", la valutazione delle onde sonore del parlato, è una questione tecnica.
La legittimità dell'intercettazione no, è una questione legale.
Quando ci sono questioni tecniche decisive ai fini del giudizio ci si avvale di perizie tecniche e l' "acustica", la valutazione delle onde sonore del parlato, è una questione tecnica.
La legittimità dell'intercettazione no, è una questione legale.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Scusate,
qualcuno ha mai sentito parlare di Mata Hari?
Se non vogliamo fare considerazioni di tipo etico-morale vi rendete conto che il nostro Presidente del Consiglio potrbbe essere in mano a servizi segreti stranieri? I quali probabilmente hanno un'intera videoteca "S.B.".
E poi qualcuno ha mai sentito parlare del gas di scisto? Che non è meteorismo ma la considerazione che nei prossimi anni pagheremo il gas mooooolto di più degli altri Paesi occidentali che stanno rinegoziando i contratti, mentre l'ENI grazie agli accordi blindati con Putin non può farlo.....
http://it.wikipedia.org/wiki/Scisto_bituminoso
http://www.eurasia-rivista.org/7227/sha ... el-corsera
qualcuno ha mai sentito parlare di Mata Hari?
Se non vogliamo fare considerazioni di tipo etico-morale vi rendete conto che il nostro Presidente del Consiglio potrbbe essere in mano a servizi segreti stranieri? I quali probabilmente hanno un'intera videoteca "S.B.".
E poi qualcuno ha mai sentito parlare del gas di scisto? Che non è meteorismo ma la considerazione che nei prossimi anni pagheremo il gas mooooolto di più degli altri Paesi occidentali che stanno rinegoziando i contratti, mentre l'ENI grazie agli accordi blindati con Putin non può farlo.....
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Nella guerra tra te ed il mondo, stai con il mondo (Franz Kafka)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
oh, ma questa l'avevate vista?

è veramente da professional

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E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ahahahaha rufus, da morire, ma chi è sto pazzo?
bellissime:
brunetta MIDGET
la minetti ORAL (HYGIENE)
bondi BDSM SLAVE
e fede lele VOYEUR
GENI ASSOLUTI
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Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
chi sia non lo so, ma la parola genio una volta tanto non è usata a sproposito!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
lo aveva postato il fede..e mi ripeto..fantastica
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
lo immaginavo, era troppo forte per passare inosservatqanik978 ha scritto:lo aveva postato il fede..e mi ripeto..fantastica
però prima di postarla ho guardato le ultime 10/12 pagine (e si arrivava a mercoledì notte...) e non c'era
è che questo topic ormai è fuori controllo...
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- danny_the_dog
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Masi penoso.
Ha tirato in ballo Costituzione e Capo dello Stato per poi non riuscire a controbattere Santoro, che tristezza.

Ha tirato in ballo Costituzione e Capo dello Stato per poi non riuscire a controbattere Santoro, che tristezza.



"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
Esponente del "Salutoconiglismo (cit. fritz)"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
"dai masi cazzo...ma preparala la telefonata prima di farla...santoro in freestyle ti ha scassato".. (cit.)danny_the_dog ha scritto:Masi penoso.
Ha tirato in ballo Costituzione e Capo dello Stato per poi non riuscire a controbattere Santoro, che tristezza.
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Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Lo scambio tra Masi e Santoro andrà annoverato tra le perle televisive di quest'anno. Il mio modo di vedere le cose:
Il Direttore Generale Rai , ormai sputtanato come uomo di Silvio come e più di Minzolini, chiama, evidentemente dietro ordine preciso di Bungasconi, in diretta. Chiaramente sta leggendo un messaggio preparato a tavolino e studiato nei minimi particolari. Immagino le nottate passate dai legali rai e dai legali di Bung Bunga a spremersi le meningi per confezionare quelle michiate che sono state lette: frasi cesellate, per evitare di essere tacciati di servilismo ecc.
Santoro risponde piatto e tranchant: MASI, sei il D.G. rai, prenditi le tue responsabilità e se ritieni, invece di sparare cazzate, sospendi con effetto immediato il programma, chè ne hai poteri e facoltà.
Risposta tranchant, e per questo spiazzante. Il povero Masi, visibilmente smerdato, farfuglia e rimedia una figura di merda di proporzioni galattiche. Non immaginava di arrivare a qusto punto, ed il suo cervellino piatto rimbalza ossessivamente nella scatola cranica alla ricerca di una risposta, di qualcosa da dire. Niente da fare: all'automa preimpostato non si può chiedere tanto.
Lezione di dialettica di Santoro, vittoria e umiliaizone dell'interlocutore, avanti il prossimo.
Il Direttore Generale Rai , ormai sputtanato come uomo di Silvio come e più di Minzolini, chiama, evidentemente dietro ordine preciso di Bungasconi, in diretta. Chiaramente sta leggendo un messaggio preparato a tavolino e studiato nei minimi particolari. Immagino le nottate passate dai legali rai e dai legali di Bung Bunga a spremersi le meningi per confezionare quelle michiate che sono state lette: frasi cesellate, per evitare di essere tacciati di servilismo ecc.
Santoro risponde piatto e tranchant: MASI, sei il D.G. rai, prenditi le tue responsabilità e se ritieni, invece di sparare cazzate, sospendi con effetto immediato il programma, chè ne hai poteri e facoltà.
Risposta tranchant, e per questo spiazzante. Il povero Masi, visibilmente smerdato, farfuglia e rimedia una figura di merda di proporzioni galattiche. Non immaginava di arrivare a qusto punto, ed il suo cervellino piatto rimbalza ossessivamente nella scatola cranica alla ricerca di una risposta, di qualcosa da dire. Niente da fare: all'automa preimpostato non si può chiedere tanto.
Lezione di dialettica di Santoro, vittoria e umiliaizone dell'interlocutore, avanti il prossimo.
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
è tutto qui, con questo si spiegano le uscite idiote di certi personaggi (presenti anche in questo forum) e le scelte imbecilli degli italiani.
Quel fango su tutti noi
di ROBERTO SAVIANO
PER VEDERE quello che abbiamo davanti al naso - scriveva George Orwell - serve uno sforzo costante. Capire cosa sta avvenendo in Italia sembra cosa semplice ed è invece cosa assai complessa. Bisogna fare uno sforzo che coincide con l'ultima possibilità di non subire la barbarie. Perché, come sempre accade, il fango arriva. La macchina del fango sputa contro chiunque il governo consideri un nemico. Ieri è toccato al pm di Milano Ilda Boccassini.
L'obiettivo è un messaggio semplice: siete tutti uguali, siete tutti sporchi. Nel paese degli immondi, nessuno osi criticare, denunciare. La macchina del fango, quando ti macina nel suo ingranaggio, ti fa scendere al livello più basso. Dove, ricordiamocelo, tutti stiamo. Nessuno è per bene, tutti hanno magagne o crimini da nascondere. L'intimidazione colpisce chiunque. Basta una condizione sufficiente: criticare il governo, essere considerato un pericolo per il potere. Il fango sulla Boccassini viene pianificato, recuperando una vicenda antica e risolta che nulla ha a che vedere con il suo lavoro di magistrato. Quattro giorni fa il consigliere della Lega al Csm chiede il fascicolo sulla Boccassini. Ieri "il Giornale" organizza e squaderna il dossier. Il pm, che fa il suo mestiere di servitore dello Stato e della giustizia, viene "macchiato" solo perché sta indagando su Berlusconi. Sta indagando sul Potere.
C'è un'epigrafe sulla macchina del fango. Questa: "Qualunque notizia sul tuo privato sarà usata, diramata, inventata, gonfiata". E allora quando stai per criticare una malefatta, quando decidi di volerti impegnare, quando la luce su di te sta per accendersi per qualcosa di serio... beh allora ti fermi. Perché sai che contro di te la macchina del fango è pronta, che preleverà qualsiasi cosa, vecchissima o vicina, e la mostrerà in pubblico. Con l'obiettivo non di denunciare un crimine o di mostrare un errore, ma di costringerti alla difesa. Come fotografarti in bagno, mentre sei seduto sulla ceramica. Niente di male. E' un gesto comune, ma se vieni fotografato e la tua foto viene diffusa in pubblico chiunque assocerà la tua faccia a quella situazione. Anche se non c'è nulla di male. Si chiama delegittimazione. Quello che in queste ore la "macchina" cerca di affermare è semplice. Fai l'amore? Ti daranno del perverso. Hai un'amante? Ti daranno del criminale. Ti piace fare una festa? Potranno venire a perquisirti in casa. Terrorizzare i cittadini, rovesciando loro addosso le vicende del premier come una "persecuzione" che potrebbe toccare da un momento all'altro a uno qualsiasi di loro. Eppure il paragone non è l'obiettivo della macchina del fango. Non è mettere sulla bilancia e poi vedere il peso delle scelte. Ma semplicemente serve per cercare di equiparare tutto. Non ci si difende dicendo non l'ho fatto e dimostrandolo, ma dicendo: lo facciamo tutti. Chi critica invece lo fa e non lo dice.
L'altro obiettivo della macchina del fango è intimidire. In Italia il gossip è lo strumento di controllo e intimidazione più grande che c'è. Nella declinazione cartacea e in quella virtuale. L'obiettivo è controllare la vita delle persone note a diversi livelli, in modo da poterne condizionare le dichiarazioni pubbliche. E quando serve, incassarne il silenzio. Persone che non commettono crimini affatto, ma semplicemente non vogliono che la foto banalissima con una persona non sia fatta perché poi devono giustificarla ai figli, o perché non gli va di mostrarsi in un certo atteggiamento. Nulla di grave. Nessuna di queste persone spesso ha responsabilità pubbliche, né viene colta in chissà quale situazione. Eppure arrivano a pagare alle agenzie le foto, prezzi esorbitanti per difendere spesso l'equilibrio della propria vita. Su questo meccanismo si regge il timore di fare scelte, di criticare o di mutare un investimento. Sul ricatto. Il gossip oggi è una delle varianti più redditizie e potenti del racket. Perché il Paese non si accorge di tutto questo?
Berlusconi fa dichiarazioni che in qualsiasi altro paese avrebbero portato a una crisi istituzionale, come quando disse: "Meglio guardare una bella ragazza che essere gay". Oppure quando fece le corna durante le foto insieme ai capi di stato. Eppure in Italia queste goliardate vengono percepite come manifestazioni di sanità mentale da parte di un uomo che sa vivere. Chi queste cose non le fa, e dichiara di non approvarle, viene percepito come un impostore, uno che in realtà sogna eccome di farle, ma non ha la schiettezza e il coraggio di dirlo pubblicamente. Il Paese è profondamente spaccato su questa logica. Quel che si pensa è che in fondo Berlusconi, anche quando sbaglia, lo fa perché è un uomo, con tutte le debolezze di un uomo, perché è "come noi", e in fondo "anche noi vorremmo essere come lui". Gli altri, sono degli ipocriti, soprattutto quando pensano e affrontano un discorso in maniera corretta: stanno mentendo.
Bisogna essere chiari. Le vicende del premier non hanno niente di privato. Riguardano il modo con cui si seleziona la classe politica, con cui si decide come fare carriera. Riguardano come tenere sotto estorsione il governo italiano. Se questo lo si considera un affare privato ecco che chiunque racconti cosa accade è come se stesse entrando nella sfera privata. Che siano sacri i sentimenti di Berlusconi, e speriamo che si innamori ogni giorno, questo riguarda solo lui. Ma l'inchiesta di Milano riguarda altro. La macchina del fango cerca di capovolgere la realtà, la verità. Chi ha creato ricatti cerca di passare per ricattato, chi commette crimini pubblici, cerca di dichiarare che è solo una vicenda privata, chi tiene mezzo paese nella morsa del ricatto delle foto, delle informazioni, delle agenzie, del pettegolezzo, dichiara di essere spiato. L'ha fatto con Boffo, lo sta facendo con Fini, cerca di farlo con la procura di Milano. Il fango è redditizio, dimostra fedeltà al potere e quindi automatica riconoscenza. A questo si risponde dicendo che non si ha paura. Che i lettori l'hanno ormai compreso, che non avverrà il gioco semplice di parlare ad un paese incattivito che non vede l'ora di vedere alla gogna chiunque abbia luce per poter giustificare se stesso dicendosi: ecco perché non ottengo ciò che desidero, perché non sono uno sporco. Questo gioco, che impone di riuscire nelle cose solo con il compromesso, la concessione, perché così va il mondo, e perché tutti in fondo si vendono se vogliono arrivare da qualche parte, l'abbiamo compreso e ogni giorno parlandone lo rendiamo meno forte.
Ho imparato a studiare la macchina del fango dalla storia dei regimi totalitari, come facevano in Albania o in Unione Sovietica con i dissidenti. Nessuno chiamato a rispondere a processi veri, ognuno diffamato, dossierato e condannato in ogni modo per il solo raccontare la verità. Nelle democrazie il meccanismo è diverso, più complesso ed elastico. Quello che è certo è che la macchina del fango non si fermerà. A tutto questo si risponde non sentendosi migliori, ma, con tutte le nostre debolezze e i nostri errori, sentendosi diversi. Sentendoci parte dell'Italia che non ne può più di questo racket continuo sulla vita di chi viene considerato nemico del governo.
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -11748809/
Quel fango su tutti noi
di ROBERTO SAVIANO
PER VEDERE quello che abbiamo davanti al naso - scriveva George Orwell - serve uno sforzo costante. Capire cosa sta avvenendo in Italia sembra cosa semplice ed è invece cosa assai complessa. Bisogna fare uno sforzo che coincide con l'ultima possibilità di non subire la barbarie. Perché, come sempre accade, il fango arriva. La macchina del fango sputa contro chiunque il governo consideri un nemico. Ieri è toccato al pm di Milano Ilda Boccassini.
L'obiettivo è un messaggio semplice: siete tutti uguali, siete tutti sporchi. Nel paese degli immondi, nessuno osi criticare, denunciare. La macchina del fango, quando ti macina nel suo ingranaggio, ti fa scendere al livello più basso. Dove, ricordiamocelo, tutti stiamo. Nessuno è per bene, tutti hanno magagne o crimini da nascondere. L'intimidazione colpisce chiunque. Basta una condizione sufficiente: criticare il governo, essere considerato un pericolo per il potere. Il fango sulla Boccassini viene pianificato, recuperando una vicenda antica e risolta che nulla ha a che vedere con il suo lavoro di magistrato. Quattro giorni fa il consigliere della Lega al Csm chiede il fascicolo sulla Boccassini. Ieri "il Giornale" organizza e squaderna il dossier. Il pm, che fa il suo mestiere di servitore dello Stato e della giustizia, viene "macchiato" solo perché sta indagando su Berlusconi. Sta indagando sul Potere.
C'è un'epigrafe sulla macchina del fango. Questa: "Qualunque notizia sul tuo privato sarà usata, diramata, inventata, gonfiata". E allora quando stai per criticare una malefatta, quando decidi di volerti impegnare, quando la luce su di te sta per accendersi per qualcosa di serio... beh allora ti fermi. Perché sai che contro di te la macchina del fango è pronta, che preleverà qualsiasi cosa, vecchissima o vicina, e la mostrerà in pubblico. Con l'obiettivo non di denunciare un crimine o di mostrare un errore, ma di costringerti alla difesa. Come fotografarti in bagno, mentre sei seduto sulla ceramica. Niente di male. E' un gesto comune, ma se vieni fotografato e la tua foto viene diffusa in pubblico chiunque assocerà la tua faccia a quella situazione. Anche se non c'è nulla di male. Si chiama delegittimazione. Quello che in queste ore la "macchina" cerca di affermare è semplice. Fai l'amore? Ti daranno del perverso. Hai un'amante? Ti daranno del criminale. Ti piace fare una festa? Potranno venire a perquisirti in casa. Terrorizzare i cittadini, rovesciando loro addosso le vicende del premier come una "persecuzione" che potrebbe toccare da un momento all'altro a uno qualsiasi di loro. Eppure il paragone non è l'obiettivo della macchina del fango. Non è mettere sulla bilancia e poi vedere il peso delle scelte. Ma semplicemente serve per cercare di equiparare tutto. Non ci si difende dicendo non l'ho fatto e dimostrandolo, ma dicendo: lo facciamo tutti. Chi critica invece lo fa e non lo dice.
L'altro obiettivo della macchina del fango è intimidire. In Italia il gossip è lo strumento di controllo e intimidazione più grande che c'è. Nella declinazione cartacea e in quella virtuale. L'obiettivo è controllare la vita delle persone note a diversi livelli, in modo da poterne condizionare le dichiarazioni pubbliche. E quando serve, incassarne il silenzio. Persone che non commettono crimini affatto, ma semplicemente non vogliono che la foto banalissima con una persona non sia fatta perché poi devono giustificarla ai figli, o perché non gli va di mostrarsi in un certo atteggiamento. Nulla di grave. Nessuna di queste persone spesso ha responsabilità pubbliche, né viene colta in chissà quale situazione. Eppure arrivano a pagare alle agenzie le foto, prezzi esorbitanti per difendere spesso l'equilibrio della propria vita. Su questo meccanismo si regge il timore di fare scelte, di criticare o di mutare un investimento. Sul ricatto. Il gossip oggi è una delle varianti più redditizie e potenti del racket. Perché il Paese non si accorge di tutto questo?
Berlusconi fa dichiarazioni che in qualsiasi altro paese avrebbero portato a una crisi istituzionale, come quando disse: "Meglio guardare una bella ragazza che essere gay". Oppure quando fece le corna durante le foto insieme ai capi di stato. Eppure in Italia queste goliardate vengono percepite come manifestazioni di sanità mentale da parte di un uomo che sa vivere. Chi queste cose non le fa, e dichiara di non approvarle, viene percepito come un impostore, uno che in realtà sogna eccome di farle, ma non ha la schiettezza e il coraggio di dirlo pubblicamente. Il Paese è profondamente spaccato su questa logica. Quel che si pensa è che in fondo Berlusconi, anche quando sbaglia, lo fa perché è un uomo, con tutte le debolezze di un uomo, perché è "come noi", e in fondo "anche noi vorremmo essere come lui". Gli altri, sono degli ipocriti, soprattutto quando pensano e affrontano un discorso in maniera corretta: stanno mentendo.
Bisogna essere chiari. Le vicende del premier non hanno niente di privato. Riguardano il modo con cui si seleziona la classe politica, con cui si decide come fare carriera. Riguardano come tenere sotto estorsione il governo italiano. Se questo lo si considera un affare privato ecco che chiunque racconti cosa accade è come se stesse entrando nella sfera privata. Che siano sacri i sentimenti di Berlusconi, e speriamo che si innamori ogni giorno, questo riguarda solo lui. Ma l'inchiesta di Milano riguarda altro. La macchina del fango cerca di capovolgere la realtà, la verità. Chi ha creato ricatti cerca di passare per ricattato, chi commette crimini pubblici, cerca di dichiarare che è solo una vicenda privata, chi tiene mezzo paese nella morsa del ricatto delle foto, delle informazioni, delle agenzie, del pettegolezzo, dichiara di essere spiato. L'ha fatto con Boffo, lo sta facendo con Fini, cerca di farlo con la procura di Milano. Il fango è redditizio, dimostra fedeltà al potere e quindi automatica riconoscenza. A questo si risponde dicendo che non si ha paura. Che i lettori l'hanno ormai compreso, che non avverrà il gioco semplice di parlare ad un paese incattivito che non vede l'ora di vedere alla gogna chiunque abbia luce per poter giustificare se stesso dicendosi: ecco perché non ottengo ciò che desidero, perché non sono uno sporco. Questo gioco, che impone di riuscire nelle cose solo con il compromesso, la concessione, perché così va il mondo, e perché tutti in fondo si vendono se vogliono arrivare da qualche parte, l'abbiamo compreso e ogni giorno parlandone lo rendiamo meno forte.
Ho imparato a studiare la macchina del fango dalla storia dei regimi totalitari, come facevano in Albania o in Unione Sovietica con i dissidenti. Nessuno chiamato a rispondere a processi veri, ognuno diffamato, dossierato e condannato in ogni modo per il solo raccontare la verità. Nelle democrazie il meccanismo è diverso, più complesso ed elastico. Quello che è certo è che la macchina del fango non si fermerà. A tutto questo si risponde non sentendosi migliori, ma, con tutte le nostre debolezze e i nostri errori, sentendosi diversi. Sentendoci parte dell'Italia che non ne può più di questo racket continuo sulla vita di chi viene considerato nemico del governo.
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -11748809/
Scrisser per ogni muro e in ogni via
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”