la cultura non la fai in tv. è dai tempi di Pasolini che ormai ci abbiamo rinunciato. al massimo fai divulgazione.Drogato_ di_porno ha scritto:La produzione della cultura ce l'ha in mano Silvio con le sue televisioni. La MAGGIORANZA degli italiani guarda la tv, non legge i saggi di Nando Dalla Chiesa.zio ha scritto:sono quelli che hanno in mano l'università dal dopoguerra e la produzione di cultura.
Su 10 persone che incontri al bar quante leggono la "produzione culturale di sinistra"? Al mattino vado al bar ma non sento parlare di Garcìa Màrquez. E neppure del Tg3. Sento parlare molto di figa, calcio, tradimenti, soldi ecc. eppure non ho mai sentito nominare Garcìa Màrquez.
Se la sinistra da 60 anni domina la cultura, perchè non ha mai avuto la maggioranza politica? Ma come, passiamo la domenica pomeriggio a leggere il Manifesto e poi votiamo a destra? Schizofrenici![]()
È Silvio che si è impadronito delle "casematte del potere". Silvio è l'unico vero gramsciano in circolazione:
"Troppi sono oggi i fattori ansiogeni. La mia sarà una tv ottimista." (Silvio Berlusconi, 1977).
la tv commerciale non ha questo scopo. è ovvio.
non dico che sia un bene. ma non è certo il male assoluto.
la gestione della cultura invece forma un popolo. il popolo poi sceglie cosa fare, dove andare, etc.
è indubbio che l'educazione culturale del popolo italiano del dopoguerra non sia nè di destra nè cattolica, ma in larga aprte è stata gestita dalla sinistra.idem per la produzione della cultura e cioè per l'università, per le arti in genere.
non è certo un cliscè dire che se volevi far carriera negli anni 90 dovevi essere De sinistra.
la sinistra non vince le elezioni perchè non ha un progetto convincente. tutto qui. desolatamente qui. guarda oggi: un suo candidato non riesce neanche a vincere le primarie e se le vince viene fatto decadere per vizi di malavita. ma la supposizione di essere gli unici detentori della cultura italiana rimane.
ma è poi proprio vero o si tratta semmai di dialettica e soprattutto di cavalcare luoghi comuni e categorie di giudizio ormai vecchie ma sempre vincenti?