[O.T.] Tabacco & Celluloide (il salotto buono di SZ)
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E' bello sentire voi giovini (come dicono le vecchiette delle mie parti) fare progetti per il futuro.
Vi auguro davvero di poter trovare la vostra via. In fondo ció che conta è riuscire a fare qualcosa che piaccia.
Ma anche così si riesce a malapena a galleggiare. Non oso pensare a chi deve vivere tutta una vita costretto a fare qualcosa che non gli piace.
Anch'io prenoto Mavco come insegnante per mio figlio (per mia figlia ci devo ancora pensare...).
Il suo buon gusto (su SZ per i bei culi) non puó che trasmettersi anche nelle altre materie.
E magari insegnerà a Bologna, che mi torna pure comodo. Mio figlio, se non lo bocciano prima o se non farà il manovale dopo la scuola dell'obbligo, andrà al liceo tra nove anni.
Fai un fischio, Mavco, eh?
Vi auguro davvero di poter trovare la vostra via. In fondo ció che conta è riuscire a fare qualcosa che piaccia.
Ma anche così si riesce a malapena a galleggiare. Non oso pensare a chi deve vivere tutta una vita costretto a fare qualcosa che non gli piace.
Anch'io prenoto Mavco come insegnante per mio figlio (per mia figlia ci devo ancora pensare...).
Il suo buon gusto (su SZ per i bei culi) non puó che trasmettersi anche nelle altre materie.
E magari insegnerà a Bologna, che mi torna pure comodo. Mio figlio, se non lo bocciano prima o se non farà il manovale dopo la scuola dell'obbligo, andrà al liceo tra nove anni.
Fai un fischio, Mavco, eh?
"Sapeva molte cose, ma tutte male"
Mavco Pizellonio ha scritto:Quanto a me, sto cercando di convincermi che non saró mai un grande storico, nè un grande accademico, ma un oscuro e onesto insegnante di liceo.

ecco qui il mio Professore di Storia e Filosofia ...
sì quello che dava sempre 8 alle fighe e 6 e 1/2 ai cazzi ...
oggi, intanto, sarebbe diventato Vice-Preside e si è "Berlusconizzato" il look ...
quando lo vedo per strada mi verrebbe da ridergli in faccia ora...
"Prof. Prof. che voto mi daresti oggi?"
uhhh cazzo sono precipitato a picco ... così d'improvviso mi piace cadere e vedere quasi il pavimento spappolarmi la faccia eppoi riaprire le ali e volare ...
ed intanto mentre osservo le mie stelle e mi torna in mente
francesco penso dai ci siamo quasi ...
poi mi ricordo che oggi sarei ad un bivio
ho quattro cinque strade dinanzi ...
una mi porterebbe dalle tue parti a convivere con la mia ragazza magari in una riconversione professionale ...
cazzo un grosso passo indietro...
perderei di certo ...
una mi farebbe percorrere la strada della libertà ...
mi immaginerei a vivere da solo guardando al tramonto la costiera sorrentina con il mio drink in mano e la sigaretta nelle labbra...
una casa a due livelli come quelle che amo ed un grande terrazzo ...
niente più droga in ambo i casi Prof. ... niente più compulsioni ... forse niente più web ... fanculo il pc che ancora mi guarda e non l'ho ancora massacrato con un martello ... sogno di frantumarlo da molto tempo ... come quando da piccolo mi tirai la tv addosso gigante... e meno male che schivai il suo peso se no mi ci voleva un pool di psichiatri ...



una strada opposta invece mi vedrebbe ancora ad irrobustirmi ... ad andare a celarmi ancora sotto qualche ala protettiva ... sì ad essere entusiasta ... a sentirla scemare dentro a poco a poco con il trascorrere dei mesi senza alcuna carota verde e nemmeno bianca porcaccia ... e così la pigrizia napoletana e sì andiamo un pó a cazzeggiare che si fottano loro e lo studio ...
oppure è la volta buona che inizi a studiare qualche lingua e vada via ... oppure forse ...
fanculo ...beati i vecchi che possono scegliere poco ...
ora mi fumo una siga e vado a letto...
siete fortunati ...


Prof., te, mi raccomando non mettermi il rapporto se no in qualità di rappresentante di istituto proporró la didattica gita in Germania per visitare i campi di sterminio e così il corso di spagnolo "Assimil" che ti sei smulettato dovrai riascoltarlo per un altro anno e la movida del Maremagnum la potrai solo vedere su google

Aufidersen

Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-
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Mavco Pizellonio ha scritto:Te lo auguro sinceramente.figlia ha scritto:
sono una grande stronza.
ma ora so una cosa : )
che se faró la liutaia.
saró una delle liutaie più famose del mondo.
Ma il rischio - a voler essere a tutti i costi i migliori al mondo - è sempre "quello", anche se non hai bisogno che te lo dica io.
Non sarà che la liuteria per te (e la storia per me) sono semplicemente due ambiti un po' meno competitivi rispetto alla pratica strumentale? e che per loro natura (non il qui e ora dell'esecuzione, ma il lavoro a lungo termine) ci consentono di coltivare con minor rischio i nostri sogni di gloria, o almeno ci permettono di rimandare più o meno ad libitum il momento della verità ?
Quanto a me, sto cercando di convincermi che non saró mai un grande storico, nè un grande accademico, ma un oscuro e onesto insegnante di liceo. Quanto più sapró abituarmi ad accettare qualsiasi cosa mi riservi il futuro,tanto più rischieró di essere felice. Altra banalità , ma fondamentale.
Accidenti Mavco! Mi hai toccato nel vivo.
Due volte nella vita ho incontrato donne dall'esistenza sconvolta per aver lasciato lo strumento e ad alcune finissime considerazioni non ero mai arrivato. E nemmeno loro, credo.
I miei figli(entrambi maschi) , la cui madre è la prima di cui sopra, te li mando volentieri, per lezioni di Vita.
Siete di strada,
la sera avvicino il naso ai vetri opachi.
Ogni volta esagero,
si accorge la punta del naso -come un gatto- indietreggia lasciando una traccia.
così succede che lascio umori ogni sera.
sui vostri vetri.
del mio naso.
ma è chiuso,
poche palle Ade, è chiuso.
e anche se fosse,
tu non vuoi fare la ballerina.
ma guardati,
la treccia sfatta, i pantaloni, le bretelle...
Entrerei portando del latte.
chiedendo della grappa.
latte.
Proseguo per la via di casa pensando a cercarmi un lavoro canticchiando:
http://www.youtube.com/watch?v=mVt3t2CsBSM
la sera avvicino il naso ai vetri opachi.
Ogni volta esagero,
si accorge la punta del naso -come un gatto- indietreggia lasciando una traccia.
così succede che lascio umori ogni sera.
sui vostri vetri.
del mio naso.
ma è chiuso,
poche palle Ade, è chiuso.
e anche se fosse,
tu non vuoi fare la ballerina.
ma guardati,
la treccia sfatta, i pantaloni, le bretelle...
Entrerei portando del latte.
chiedendo della grappa.
latte.
Proseguo per la via di casa pensando a cercarmi un lavoro canticchiando:
http://www.youtube.com/watch?v=mVt3t2CsBSM
Ultima modifica di figlia il 25/07/2008, 13:46, modificato 1 volta in totale.
- Posso sedermi?
- [silenzio...]
- Allora posso?
-
- Beh io prendo uno scotch... e tu?
-
- Mandelbrot, vuoi portarci due scotch per favore?
-
- Alla tua salute... e alla mia!
-
- Non hai voglia di parlare con un vecchio alcolizzato
-
- Lo capisco
-
- A volte anche solo... mi parlo addosso
-
- Mi rispondo... e rispondo alle risposte
-
- No. Mai capitato di non essere d'accordo
-
- Quanti anni ci separano?
-
- Una vita... forse due?
-
- E ti immagini insegnante
-
- Magari coi miei anni
-
- Questo non lo capisco... giuro su iddio
-
- Studi tanto... la mente ce l'hai bella
-
- Sì cazzo, questo puó farmi incazzare
-
- Coma fai a immaginare la tua vita a rigurgitare quello che hai imparato?
-
- E' quello il cibo che vuoi dare agli altri?
-
- E' questo? E' solo questo?
-
- Non posso crederlo non mi sembra possibile...
-
- Ci prendi in giro!
-
- E poi nessuno nella vita fa mai quello che immagina
-
- Nel tuo caso non te lo auguro nemmeno...
-
- Ma no! Ma che ubriaco... mai stato così lucido... ma non capisci?
-
- E poi non si insegna insegnando... semmai facendo
-
- Sono le basi, cazzo! Lo dice anche il balkanico
-
- Sì, un po' ubriaco lo sono... in whisky veritas
-
- Tra poco sparisco... tranquillo
-
- Sepolto dal senso di colpa di non essere riuscito a farti capire
-
- ... quanto inutile e stupido puó essere insegnare quel poco che sai
-
- E quanto grande avresti potuto essere... dove ti ho detto di andare
-
- Ma sì, passato o futuro... per qualcuno non c'è differenza
-
- Ma se hai paura di quello che puó accadere... allora l'insegnante va bene
-
- L'insegnante di storia va bene
-
- Grazie per lo scotch... mi ha fatto piacere
-
-
- [silenzio...]
- Allora posso?
-
- Beh io prendo uno scotch... e tu?
-
- Mandelbrot, vuoi portarci due scotch per favore?
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- Alla tua salute... e alla mia!
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- Non hai voglia di parlare con un vecchio alcolizzato
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- Lo capisco
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- A volte anche solo... mi parlo addosso
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- Mi rispondo... e rispondo alle risposte
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- No. Mai capitato di non essere d'accordo
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- Quanti anni ci separano?
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- Una vita... forse due?
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- E ti immagini insegnante
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- Magari coi miei anni
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- Questo non lo capisco... giuro su iddio
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- Studi tanto... la mente ce l'hai bella
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- Sì cazzo, questo puó farmi incazzare
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- Coma fai a immaginare la tua vita a rigurgitare quello che hai imparato?
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- E' quello il cibo che vuoi dare agli altri?
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- E' questo? E' solo questo?
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- Non posso crederlo non mi sembra possibile...
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- Ci prendi in giro!
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- E poi nessuno nella vita fa mai quello che immagina
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- Nel tuo caso non te lo auguro nemmeno...
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- Ma no! Ma che ubriaco... mai stato così lucido... ma non capisci?
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- E poi non si insegna insegnando... semmai facendo
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- Sono le basi, cazzo! Lo dice anche il balkanico
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- Sì, un po' ubriaco lo sono... in whisky veritas
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- Tra poco sparisco... tranquillo
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- Sepolto dal senso di colpa di non essere riuscito a farti capire
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- ... quanto inutile e stupido puó essere insegnare quel poco che sai
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- E quanto grande avresti potuto essere... dove ti ho detto di andare
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- Ma sì, passato o futuro... per qualcuno non c'è differenza
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- Ma se hai paura di quello che puó accadere... allora l'insegnante va bene
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- Grazie per lo scotch... mi ha fatto piacere
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- pan
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Mandelbrot si strinse nelle spalle, ritiró i bicchieri, asciugó le poche gocce di whisky cadute dalla parte dov'era stato Berlino e si ritrasse per deporre il tutto nel lavabo.
Prima di di procedere al lavaggio e al riordino di quelle poche cose, trasse da una tasca un fazzoletto bianco e si asciugó le poche lacrime che gli scendevano sulle gote.
Prima di di procedere al lavaggio e al riordino di quelle poche cose, trasse da una tasca un fazzoletto bianco e si asciugó le poche lacrime che gli scendevano sulle gote.
- Neil McCauley
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Lavando i due bicchieri, Mandelbrot si chiese come una persona dell' intelligenza di Berlino potesse ridurre
l' insegnamento, quello vero, al rigurgitare su altri quello che si era imparato.
Asciugandoli, poi, si domandó se davvero aveva capito il senso del loro dialogo.
Riponendo i bicchieri, decise, infine, che non erano fatti suoi.
l' insegnamento, quello vero, al rigurgitare su altri quello che si era imparato.
Asciugandoli, poi, si domandó se davvero aveva capito il senso del loro dialogo.
Riponendo i bicchieri, decise, infine, che non erano fatti suoi.
"Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una"(Luca 22,36)
- pan
- Storico dell'impulso
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Mandelbrot non sa nulla dell'intelligenza di Berlino. E' qui per sostituire Dietmar che, come ogni estate, è andato a trovare la vecchia madre nella casetta sulle colline del Tennessee. Sa poco di questo club, ma svolge scrupolosamente il suo lavoro. L'avrà preso per uno di quelli che di tanto in tanto sbroccano qui dentro, come quel tizio per cui si rese necessaria l'eliminazione fisica.
Si è subito distratto, ma qualche frase qua e là a tratti gli arrivava.
In realtà non conosco il motivo delle sue lacrime. Un sentimento di frustrazione riguardo la propria vita, un moto di pietà verso Berlino oppure quella miscela poco diluita di varechina e acido muriatico insolitamente dimenticata da Dietmar nel lavabo?
[In ordine di probabilità crescente, i.m.h.o.]
Il solo dato che abbiamo sono quelle poche gocce sul tavolo frattalicamente riapparse sulle sue gote.
Ma non posso escludere che siano stati i miei occhi lucidi, la notte scorsa, miscelati alla voglia di scrivere qualcosa degna di questo luogo, a generare questa immagine liquida, immaginata creativa e finanche malinconicamente poetica.
Si è subito distratto, ma qualche frase qua e là a tratti gli arrivava.
In realtà non conosco il motivo delle sue lacrime. Un sentimento di frustrazione riguardo la propria vita, un moto di pietà verso Berlino oppure quella miscela poco diluita di varechina e acido muriatico insolitamente dimenticata da Dietmar nel lavabo?
[In ordine di probabilità crescente, i.m.h.o.]
Il solo dato che abbiamo sono quelle poche gocce sul tavolo frattalicamente riapparse sulle sue gote.
Ma non posso escludere che siano stati i miei occhi lucidi, la notte scorsa, miscelati alla voglia di scrivere qualcosa degna di questo luogo, a generare questa immagine liquida, immaginata creativa e finanche malinconicamente poetica.
Ultima modifica di pan il 31/07/2008, 11:52, modificato 1 volta in totale.
la chiazza di vomito di berlino sta indifferente come un ricordo damascato sul pavimento.
quando accidentalmente qualcuno lo attrarversa scompigliandolo, la donna delle pulizie, -che prima di uscire di casa pettina con cura le proprie pantofole peluchate- si guarda in giro e poi si china sulle ginocchia, osservando quel laghetto appena increspato dal suo respiro polacco.
poi legge il futuro di ciascuno di noi in quelle frattaglie e ciccioli di cibo, che si dispongono come pastina a forma di A e di W e di X e di tutte le lettere dell'alfabeto.
perchè quando Asse Trebulet, l'avvinazzato che siede nell'angolo a destra, pronuncia il nome di berlino, e arrotolando la lingua gonfia e viola sbaglia e storpia il suo nome in destino, sbaglia ma solo di pochissimo.
vieni a trovarci più spesso, berl.
HB
quando accidentalmente qualcuno lo attrarversa scompigliandolo, la donna delle pulizie, -che prima di uscire di casa pettina con cura le proprie pantofole peluchate- si guarda in giro e poi si china sulle ginocchia, osservando quel laghetto appena increspato dal suo respiro polacco.
poi legge il futuro di ciascuno di noi in quelle frattaglie e ciccioli di cibo, che si dispongono come pastina a forma di A e di W e di X e di tutte le lettere dell'alfabeto.
perchè quando Asse Trebulet, l'avvinazzato che siede nell'angolo a destra, pronuncia il nome di berlino, e arrotolando la lingua gonfia e viola sbaglia e storpia il suo nome in destino, sbaglia ma solo di pochissimo.
vieni a trovarci più spesso, berl.
HB
[size=75][i]Per essere esatti, io non ci sono qui.
Avete semplicemente avuto un'allucinazione. [/i]
R. Chandler , [i]The Big Sleep[/i][/size]
Avete semplicemente avuto un'allucinazione. [/i]
R. Chandler , [i]The Big Sleep[/i][/size]
Considerando l'impegnoBerlino ha scritto:- Posso sedermi?
- [silenzio...]
- Allora posso?
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- Beh io prendo uno scotch... e tu?
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- Mandelbrot, vuoi portarci due scotch per favore?
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- Alla tua salute... e alla mia!
-
- Non hai voglia di parlare con un vecchio alcolizzato
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- Lo capisco
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- A volte anche solo... mi parlo addosso
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- Mi rispondo... e rispondo alle risposte
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- No. Mai capitato di non essere d'accordo
-
- Quanti anni ci separano?
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- Una vita... forse due?
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- E ti immagini insegnante
-
- Magari coi miei anni
-
- Questo non lo capisco... giuro su iddio
-
- Studi tanto... la mente ce l'hai bella
-
- Sì cazzo, questo puó farmi incazzare
-
- Coma fai a immaginare la tua vita a rigurgitare quello che hai imparato?
-
- E' quello il cibo che vuoi dare agli altri?
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- E' questo? E' solo questo?
-
- Non posso crederlo non mi sembra possibile...
-
- Ci prendi in giro!
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- E poi nessuno nella vita fa mai quello che immagina
-
- Nel tuo caso non te lo auguro nemmeno...
-
- Ma no! Ma che ubriaco... mai stato così lucido... ma non capisci?
-
- E poi non si insegna insegnando... semmai facendo
-
- Sono le basi, cazzo! Lo dice anche il balkanico
-
- Sì, un po' ubriaco lo sono... in whisky veritas
-
- Tra poco sparisco... tranquillo
-
- Sepolto dal senso di colpa di non essere riuscito a farti capire
-
- ... quanto inutile e stupido puó essere insegnare quel poco che sai
-
- E quanto grande avresti potuto essere... dove ti ho detto di andare
-
- Ma sì, passato o futuro... per qualcuno non c'è differenza
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- Ma se hai paura di quello che puó accadere... allora l'insegnante va bene
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- L'insegnante di storia va bene
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- Grazie per lo scotch... mi ha fatto piacere
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6--
Ma no, Alda ha ragione... ha espresso in modo sintetico il concetto che il semi-dialogo non è riuscito. I dialoghi sono tra le cose più difficili letterariamente. E quando suonano falsi non c'è niente da fare vanno bocciati.
Anche a me riletto il giorno dopo non piace. Gli darei tranquillamente un 4 e a Berl molti esercizi di stile per le vacanze
Questo comunque è un luogo notturno... ci sono cose che vanno lette e scritte di notte e che come i vampiri perdono di senso all'alba.
Volevo solo dire una cosa a Mavco in modo diretto e indiretto nello stesso tempo. Non ho trovato altro modo.
Boh... that's all.
Anche a me riletto il giorno dopo non piace. Gli darei tranquillamente un 4 e a Berl molti esercizi di stile per le vacanze

Questo comunque è un luogo notturno... ci sono cose che vanno lette e scritte di notte e che come i vampiri perdono di senso all'alba.
Volevo solo dire una cosa a Mavco in modo diretto e indiretto nello stesso tempo. Non ho trovato altro modo.
Boh... that's all.