mi trovo a circa 40km dall'epicentro,eppure mi sono svegliato con il letto che tremava (5-10 secondi buoni) i gatti sono scappati terrorizzati
non un solo lampadario che tremava in tutta la casa, strano!
non ne avevo sentito nemmeno uno dei vari, nei giorni scorsi, nonostante gli epicentri fossero nelle vicinanze (quasi tutti tra 2.0 e 2.9)
Scossa di terremoto nel Catanese: panico e danni a Santa Maria di Licodia
Il sisma di magnitudo 4,8, è stata registrato alle 2,34 e ha avuto come epicentro la zona sulla fascia pedemontana meridionale dell’Etna
Notte di paura nel Catanese per una forte scossa di terremoto che ha anche provocato danni contenuti ad alcuni edifici storici e alcune persone sono finite in ospedale con ferite lievi o per malori, tutte medicate nell’ospedale di Biancavilla.
La scossa, che l’osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha stimato di magnitudo 4,8, è stata registrata alle 2,34 e ha avuto come epicentro una zona poco fuori l’abitato di Santa Maria di Licodia, sulla fascia pedemontana meridionale dell’Etna. Dopo, si è verificata una unica scossa di replica, alle 2,59 con magnitudo 2,5 e stesso epicentro, a meno di due chilometri dal paese.
Proprio a Santa Maria di Licodia, ma anche nei vicini paesi di Biancavilla e di Adrano, si segnalano cadute di cornicioni da diversi edifici antichi. A Biancavilla alcuni grossi pezzi di pietra bianca si sono staccati dalla chiesa della Madonna dell’Idria e dalla ex sede del comune di palazzo Ardizzone. In questi, come in molti altri comuni della zona come Paternò e Belpasso, la gente è scesa in strada e ha preferito trascorrere la notte in auto.
La macchina della protezione civile, con i vigili del fuoco, si è messa subito in moto per una prima verifica dei danni e per mettere in sicurezza le strade, alcune delle quali sono state transennate. Il sisma è stato avvertito in tutta la Sicilia orientale, da Catania a Messina, da Siracusa a Gela.
Secondo gli esperti, si è trattato di una scossa di origine tettonica e l’Ingv di Catania nella notte ha emesso un comunicato nel quale riferisce di una profondità del sisma di 8,6 km, il che spiega perché sia stato avvertito distintamente anche a molta distanza dall’epicentro. Escluso un collegamento diretto con l’Etna che da alcune settimane registra attività eruttiva ai crateri sommitali. Secondo il vulcanologo dell’Ingv di Catania Marco Neri, il sisma è avvenuto “in una zona tettonica nota, un sistema di faglie nell’area Ragalna-Biancavilla, e con una sismicità tipica per quella zona”. In quella stessa area nel 1818 si verificò un forte terremoto di magnitudo 6,3.