DISOCCUPATO

[Miro88]

700 euro al mese per far le schiave in uno studio di notai, dopo aver studiato come folli dev'essere veramente avvilente. Se poi si sono anche laureate con voto alto e in una facoltà blasonata dev'essere ancora peggio.

[cinico]

700 euro al mese per far le schiave in uno studio di notai, dopo aver studiato come folli dev'essere veramente avvilente. Se poi si sono anche laureate con voto alto e in una facoltà blasonata dev'essere ancora peggio.

Ancor più avvilente quando vedranno passarsi avanti il figlio del notaio...

[Drogato_ di_porno]

Alle superiori il mio compagno di banco era un ragazzo calabrese, figlio di immigrati. Suo padre era analfabeta, sua mamma invece aveva un discreto lavoro. Sia lui che i suoi genitori erano molto ambiziosi, volevano riscattare la povertà da cui venivano. Avevano costruito una bella casa e comprato una bella macchina (una monovolume).

Io a scuola non avevo mai voglia di fare un cazzo (già vittima della depressione più nera a 16 anni), lui invece era uno sgobbone. Mi prendeva sempre in giro per questo, ma bonariamente, con indulgenza, gli volevo bene. Si è laureato alla Bocconi con il massimo dei voti in economia, e per qualche anno siamo rimasti in contatto dopo il liceo. Poi ci siamo persi di vista. Mi parlava sempre dei suoi progetti, che voleva diventare un manager, il suo idolo era Colaninno. Era molto determinato.

Ai primi di agosto entro in un "Brico Center" (i centri di bricolage) in un paesino vicino al mio, perchè mi servivano dei listelli di legno. E quando vado alla cassa chi ti vedo a far da cassiere? Lui, con un berrettino in testa.

Mi fermo qui.

[Pim]

Alle superiori il mio compagno di banco era un ragazzo calabrese, figlio di immigrati. Suo padre era analfabeta, sua mamma invece aveva un discreto lavoro. Sia lui che i suoi genitori erano molto ambiziosi, volevano riscattare la povertà da cui venivano. Avevano costruito una bella casa e comprato una bella macchina (una monovolume).

Io a scuola non avevo mai voglia di fare un cazzo (già vittima della depressione più nera a 16 anni), lui invece era uno sgobbone. Mi prendeva sempre in giro per questo, ma bonariamente, con indulgenza, gli volevo bene. Si è laureato alla Bocconi con il massimo dei voti in economia, e per qualche anno siamo rimasti in contatto dopo il liceo. Poi ci siamo persi di vista. Mi parlava sempre dei suoi progetti, che voleva diventare un manager, il suo idolo era Colaninno. Era molto determinato.

Ai primi di agosto entro in un "Brico Center" (i centri di bricolage) in un paesino vicino al mio, perchè mi servivano dei listelli di legno. E quando vado alla cassa chi ti vedo a far da cassiere? Lui, con un berrettino in testa.

Mi fermo qui.

...ok la carriera notarile si sa è un calvario , ma per il resto ..non fosse altro per le società di revisione i bocconiani li ti prendono , vabbè per sballottarti a destra e a manca...

[Antonchik]

non metteteci proprio il pensiero... chi ha i soldi fa altri soldi, altrimenti buonanotte ai suonatori, si sopravvive.

[Miro88]

Certo che, voglio sperare, l'esempio del bocconiano è proprio al limite. Non conosco nessuno, eccezion fatta per i laureati in facoltà strane e-o inutili, che abbia avuto tanta sfortuna o comunque una sorte simile.

Sì cinico, quando passerà avanti il figlio del notaio sarà il top dell'amarezza, anche se si sa perfettamente che ciò accadrà.

[Pim]

Certo che, voglio sperare, l'esempio del bocconiano è proprio al limite. Non conosco nessuno, eccezion fatta per i laureati in facoltà strane e-o inutili, che abbia avuto tanta sfortuna o comunque una sorte simile.

Sì cinico, quando passerà avanti il figlio del notaio sarà il top dell'amarezza, anche se si sa perfettamente che ciò accadrà.

ti quoto in toto.


drogato racconta

[Husker_Du]

cosa sarebbe il dilemma del prigioniero?

Due criminali vengono accusati di aver commesso un reato. Gli investigatori li arrestano entrambi e li chiudono in due celle diverse impedendo loro di comunicare. Ad ognuno di loro vengono date due scelte: confessare l'accaduto, oppure non confessare. Viene inoltre spiegato loro che:

1. se solo uno dei due confessa, chi ha confessato evita la pena; l'altro viene però condannato a 7 anni di carcere.
2. se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 6 anni.
3. se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 1 anno.

Mi sa che ti ricordi male le pene. Dato che con queste alternative è palesemente la scelta migliore non confessare per entrambi

Ora non mi ricordo quelle proposte da nash, ma te lo imposto come più o meno deve essere

1. se solo uno dei due confessa, e l'altro no, chi convessa viene condannato a 4
2. se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 3 anni.
3. se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 5 anno

In questo caso si pone il dilemma, dato che non confessando rischi nessuna pena o la pena più alta, in base unicamente alla scelta che farà l'altro.

Ho provato a risolvere il gioco come l'hai scritto e sulla base dei payoffs che descrivi non hai nessun equilibrio di nash in strategie pure (per ogni giocatore e' ottimale fare sempre l'opposto dell'atro), Ovviamente esiste un equilibrio in strategie miste (come sempre).
Quindi non hai piu' il dilemma del prigioniero classico.

L'idea del dilemma del prigioniero e' che se uno confessa e l'altro no, chi confessa prende meno anni di galera di ogni altro case mentre chi non confessa viene condannato a piu' anni di galera di qualunque altro caso. Inoltre se entrambi non confessano ottengono meno anni di galera che nel caso in cui entrambi confessino (il che e' anche logico).
Cosi', indipendentemente dai numeri che ci metti se soddisfi le proprieta' descritte sopra hai il dilemma del prigioniero classico.

La cosa interessante del gioco non e' comunque nei numeri o nell'uso dell'equilibrio di nash ma nel fatto che e' un esempio in cui persone assolutamente selfish, che pensano solo al loro benessere individuale, che sono totalmente razionali ottengono un risultato sociale (l'insieme dato dalle scelte di entrambi) che e' inefficiente.
Cosa che contrasta con il concetto di mano invisibile del mercato (anche nel mercato gli agenti non hanno bisogno di comunicare tra di loro per prendere decisioni) in cui agenti selfish e razionali nel prendere le proprie decisione dovrebbero arrivare ad una soluaione sociale ottima.

[hoover]

Certo che, voglio sperare, l'esempio del bocconiano è proprio al limite. Non conosco nessuno, eccezion fatta per i laureati in facoltà strane e-o inutili, che abbia avuto tanta sfortuna o comunque una sorte simile.

Sì cinico, quando passerà avanti il figlio del notaio sarà il top dell'amarezza, anche se si sa perfettamente che ciò accadrà.

e ancora peggio sará quando qualche sua collega si scoperá il figlio del notaio per emergere...

[Pim]

cosa sarebbe il dilemma del prigioniero?

Due criminali vengono accusati di aver commesso un reato. Gli investigatori li arrestano entrambi e li chiudono in due celle diverse impedendo loro di comunicare. Ad ognuno di loro vengono date due scelte: confessare l'accaduto, oppure non confessare. Viene inoltre spiegato loro che:

1. se solo uno dei due confessa, chi ha confessato evita la pena; l'altro viene però condannato a 7 anni di carcere.
2. se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 6 anni.
3. se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 1 anno.

Mi sa che ti ricordi male le pene. Dato che con queste alternative è palesemente la scelta migliore non confessare per entrambi

Ora non mi ricordo quelle proposte da nash, ma te lo imposto come più o meno deve essere

1. se solo uno dei due confessa, e l'altro no, chi convessa viene condannato a 4
2. se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 3 anni.
3. se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 5 anno

In questo caso si pone il dilemma, dato che non confessando rischi nessuna pena o la pena più alta, in base unicamente alla scelta che farà l'altro.

Ho provato a risolvere il gioco come l'hai scritto e sulla base dei payoffs che descrivi non hai nessun equilibrio di nash in strategie pure (per ogni giocatore e' ottimale fare sempre l'opposto dell'atro), Ovviamente esiste un equilibrio in strategie miste (come sempre).
Quindi non hai piu' il dilemma del prigioniero classico.

ma tu stai pure a rispondere a bella?????

[Tigerman]

A leggere queste storie mi vien da pensare che il lavoro che ho forse è meglio se me lo tengo stretto... tra un paio di settimane mi danno l'apprendistato... forse 1000 euro... ma come siamo presi?!!!

[Heth]

Alle superiori il mio compagno di banco era un ragazzo calabrese, figlio di immigrati. Suo padre era analfabeta, sua mamma invece aveva un discreto lavoro. Sia lui che i suoi genitori erano molto ambiziosi, volevano riscattare la povertà da cui venivano. Avevano costruito una bella casa e comprato una bella macchina (una monovolume).

Io a scuola non avevo mai voglia di fare un cazzo (già vittima della depressione più nera a 16 anni), lui invece era uno sgobbone. Mi prendeva sempre in giro per questo, ma bonariamente, con indulgenza, gli volevo bene. Si è laureato alla Bocconi con il massimo dei voti in economia, e per qualche anno siamo rimasti in contatto dopo il liceo. Poi ci siamo persi di vista. Mi parlava sempre dei suoi progetti, che voleva diventare un manager, il suo idolo era Colaninno. Era molto determinato.

Ai primi di agosto entro in un "Brico Center" (i centri di bricolage) in un paesino vicino al mio, perchè mi servivano dei listelli di legno. E quando vado alla cassa chi ti vedo a far da cassiere? Lui, con un berrettino in testa.

Mi fermo qui.

Vai avanti!!
Comunque...che storia!! Purtroppo se ne sentono molte così ma addirittura dalla Bocconi...
Che poi non so quanto sia vero il fatto che facciano i test a crocette e che sia un'università moooolto semplificata...un po' ci credo ma dovrei chiedere ad una mia amica che la frequenta
Qualcuno ha info in merito così, per curiosità?

[Husker_Du]

ma tu stai pure a rispondere a bella?????

Avendo studiacchiato game theory non mi tiro indietro di fronte alla possibilita' di risolvere un gioco non cooperativo con informazione perfetta.

Sui giochi Bayesiani invece ho ancora qualche problema.

[Miro88]

Alle superiori il mio compagno di banco era un ragazzo calabrese, figlio di immigrati. Suo padre era analfabeta, sua mamma invece aveva un discreto lavoro. Sia lui che i suoi genitori erano molto ambiziosi, volevano riscattare la povertà da cui venivano. Avevano costruito una bella casa e comprato una bella macchina (una monovolume).

Io a scuola non avevo mai voglia di fare un cazzo (già vittima della depressione più nera a 16 anni), lui invece era uno sgobbone. Mi prendeva sempre in giro per questo, ma bonariamente, con indulgenza, gli volevo bene. Si è laureato alla Bocconi con il massimo dei voti in economia, e per qualche anno siamo rimasti in contatto dopo il liceo. Poi ci siamo persi di vista. Mi parlava sempre dei suoi progetti, che voleva diventare un manager, il suo idolo era Colaninno. Era molto determinato.

Ai primi di agosto entro in un "Brico Center" (i centri di bricolage) in un paesino vicino al mio, perchè mi servivano dei listelli di legno. E quando vado alla cassa chi ti vedo a far da cassiere? Lui, con un berrettino in testa.

Mi fermo qui.

Vai avanti!!
Comunque...che storia!! Purtroppo se ne sentono molte così ma addirittura dalla Bocconi...
Che poi non so quanto sia vero il fatto che facciano i test a crocette e che sia un'università moooolto semplificata...un po' ci credo ma dovrei chiedere ad una mia amica che la frequenta
Qualcuno ha info in merito così, per curiosità?

Io so soltanto che il programma che ho preparato pochi anni fa di diritto privato era il triplo di quello preparato da una bocconiana, che ha poi preso 30 nel suddetto esame.
Che facciano le cose a crocette ne dubito, che la difficoltà dei corsi sia proporzionata al blasone dell'università ne dubito altrettanto.

[Husker_Du]

La Bocconi e' un'ottima universita' solo sulla parte di economia pura e di sienze delle decisioni (che poi e' economia matematica).

Credo che le parti di legge, economia aziendale, marketing etc. etc. siano allo stesso livello di qualsiasi altra universita' italiana se non peggio.
Il dipartimento di Finanza non e' male, ma la bocconi al momento ha reputazione all'estero principalmente per la parte di pure economics.