(OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Quindi, la tesi è che Mattarella impone Colao, ma quando Conte da picche a convoca gli stati generali, Mattarella non dice nulla.
Bella logica che avete.
Sta di fatto che Colao (e guarda che a me sta sul cazzo) ha fatto un programma, che i contribuenti hanno pagato, ed ecco che viene ignorato e/o possibilmente ridiscusso agli "stati generali" (ancora a spese del contribuente), mentre esiste un organo competente in materia, la sede legislativa (il parlamento)
Per essere contrari al MES non serve essere sovranisti, basta saper leggere sia le carte che la situazione politica. L'italia nel MES significherebbe che qualunque porta di rinegozioazione con Bruxelles sarebbe chiusa per sempre. Una garanzia per tenere l'italia vincolata all'europa e per martellare qualunque governo sgradito. La totale perdità di sovranità popolare (anche se la destra vincesse con il 70%, non potrebbe attuare un cazzo di quello che vorrebbe)
E' una guerra idologica che va oltre il volere dei cittadini. Un referendum EUROEXIT o ITALEXIT, in questo preciso momento storico, finirebbe molto probabilmente con un "exit", ma l'ideologià pidiota vuole blindare l'italia nel "no exit" anche contro il volere popolare.
Quì non si tratta di sovranismo o populismo, ma di semplice idelogià di pochi contro il volere di molti, la perdita del valore del proprio voto
Il resto sono noccioline da intellettuali di cui faccio volentieri a meno
Bella logica che avete.
Sta di fatto che Colao (e guarda che a me sta sul cazzo) ha fatto un programma, che i contribuenti hanno pagato, ed ecco che viene ignorato e/o possibilmente ridiscusso agli "stati generali" (ancora a spese del contribuente), mentre esiste un organo competente in materia, la sede legislativa (il parlamento)
Per essere contrari al MES non serve essere sovranisti, basta saper leggere sia le carte che la situazione politica. L'italia nel MES significherebbe che qualunque porta di rinegozioazione con Bruxelles sarebbe chiusa per sempre. Una garanzia per tenere l'italia vincolata all'europa e per martellare qualunque governo sgradito. La totale perdità di sovranità popolare (anche se la destra vincesse con il 70%, non potrebbe attuare un cazzo di quello che vorrebbe)
E' una guerra idologica che va oltre il volere dei cittadini. Un referendum EUROEXIT o ITALEXIT, in questo preciso momento storico, finirebbe molto probabilmente con un "exit", ma l'ideologià pidiota vuole blindare l'italia nel "no exit" anche contro il volere popolare.
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Giorgio...di quale destra parli?? forse nn lo sai ma in Italia sul mes la destra è totalmente spaccata...i sovranisti sono contro mentre Silvio dice che bisogna assolutamente accettarlo xchè è un'occasione che nn possiamo lasciarci sfuggire....praticamente lo stesso identico ragionamento dei pidioti che tu disprezzi tanto...
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Come se fossero una novità i contrasti tra governi (che puntano al consenso) e PDR (garanti con Bruxelles). Senza dimenticare le accuse di "comunismo" rivolte dalla destra ai vari Scalfaro, Napolitano ecc. (peccato che la destra sembra faccia di tutto per non essere al governo quando c'è da eleggere il nuovo PDRgiorgiograndi ha scritto: ↑12/06/2020, 13:35Quindi, la tesi è che Mattarella impone Colao, ma quando Conte da picche a convoca gli stati generali, Mattarella non dice nulla.
Bella logica che avete.

Non si contano i "tecnici" lautamente pagati per produrre "piani" finiti nel cesso. basti pensare alla mitica "spending reviù" (Giarda, Perotti, Cottarelli ecc.)giorgiograndi ha scritto: ↑12/06/2020, 13:35Sta di fatto che Colao (e guarda che a me sta sul cazzo) ha fatto un programma, che i contribuenti hanno pagato, ed ecco che viene ignorato e/o possibilmente ridiscusso agli "stati generali" (ancora a spese del contribuente), mentre esiste un organo competente in materia, la sede legislativa (il parlamento)
Ecco bravo, allora dovrebbero piacerti Grillini e Mazzucato, dato che si oppongono al MES.giorgiograndi ha scritto: ↑12/06/2020, 13:35Per essere contrari al MES non serve essere sovranisti, basta saper leggere sia le carte che la situazione politica. L'italia nel MES significherebbe che qualunque porta di rinegozioazione con Bruxelles sarebbe chiusa per sempre. Una garanzia per tenere l'italia vincolata all'europa e per martellare qualunque governo sgradito. La totale perdità di sovranità popolare (anche se la destra vincesse con il 70%, non potrebbe attuare un cazzo di quello che vorrebbe)
E' una guerra idologica che va oltre il volere dei cittadini. Un referendum EUROEXIT o ITALEXIT, in questo preciso momento storico, finirebbe molto probabilmente con un "exit", ma l'ideologià pidiota vuole blindare l'italia nel "no exit" anche contro il volere popolare.
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“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
I grillini non sanno nemmeno quello che stanno facendo, sono una gruppetto di laureati che non saprebbero far funzionare nemmeno una gelateria. Pensare che Di Maio si potrebbe confrontare un giorno con Mike Pompeo ti da l'idea del livello di pericolosità grillina. Qualcuno tiene fede al proprio programma, la maggior parte non vuole nemmeno la poltrona, non hanno semplicemente l'esperienza necessaria per coprire il loro ruolo.
Per quanto riguarda il PD, bhe mi ripeto nel dire che sono senza vergogna
Vedi, la cosa che tu non hai capito è che io non sono ne per l'uscita dall'euro, ne per l'uscita dall'europa ne per la lega, io sto dalla parte dei diritti basilari della democrazia. L'europa è una cozzaglia di nazioni messe insieme alla cazzo, quelle senza euro fanno quello che cazzo vogliono, quelle con l'euro devono sottostare a regole.
L'europa è una cosa, la valuta è un altra.
Il MES è una forma di controllo, non sono soldi in prestito. Ti faresti dare un prestito dalla tua banca per poi averli nel consiglio di amministrazione della tua aziende o peggio se presuppone un accordo sindacale?
Uno che ha gestito almeno una gelateria risponderebbe "Ma fai a fare in culo"
Il debito pubblico è una cambiale che passa di mano in mano, non è un debito per le generazioni future, ma un investimento PER le generazioni future. Certo i soldi andrebbero usati per fare investimenti e non per scambiare sussidi con voti come PD e 5S hanno fatto e hanno intenzione di fare.
Capisco che a certi radical chic piddini istruiti, che non hanno mai gestito une gelateria, la cosa non entra nella zucca. Purtroppo qualcuno li ha votati e quelli vi ritrovate.
Fino a prova contraria programmi e idee diverse non sono confutabili per "pregiudizio ideologico", come uscire dall'euro.
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Vedi, la cosa che tu non hai capito è che io non sono ne per l'uscita dall'euro, ne per l'uscita dall'europa ne per la lega, io sto dalla parte dei diritti basilari della democrazia. L'europa è una cozzaglia di nazioni messe insieme alla cazzo, quelle senza euro fanno quello che cazzo vogliono, quelle con l'euro devono sottostare a regole.
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Il MES è una forma di controllo, non sono soldi in prestito. Ti faresti dare un prestito dalla tua banca per poi averli nel consiglio di amministrazione della tua aziende o peggio se presuppone un accordo sindacale?
Uno che ha gestito almeno una gelateria risponderebbe "Ma fai a fare in culo"
Il debito pubblico è una cambiale che passa di mano in mano, non è un debito per le generazioni future, ma un investimento PER le generazioni future. Certo i soldi andrebbero usati per fare investimenti e non per scambiare sussidi con voti come PD e 5S hanno fatto e hanno intenzione di fare.
Capisco che a certi radical chic piddini istruiti, che non hanno mai gestito une gelateria, la cosa non entra nella zucca. Purtroppo qualcuno li ha votati e quelli vi ritrovate.
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Guerre Spaziali
OMA. La decisione del governo è di qualche giorno fa, finora non divulgata. Ed è un salto nelle guerre del futuro. Anche l’Italia, infatti, avrà il suo Comando operativo spaziale, incardinato nell’ambito dello Stato maggiore Difesa. Era un obiettivo del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e del generale Enzo Vecciarelli, già al vertice dell’Aeronautica, attuale Capo di Stato maggiore Difesa, particolarmente sensibile alle nuove frontiere del rischio tecnologico.
Dapprima lo Stato maggiore Difesa, nell’ambito delle sue competenze, ha dato vita a un Ufficio generale spazio. Ma il passo successivo è la nascita di un Comando. Così come ha fatto Donald Trump nel dicembre scorso, seguito in questi mesi da Francia, Giappone, Israele, per non dire di Russia, Cina e India che da tempo hanno una linea di comando specifica per le «guerre stellari», anche l’Italia, insomma, ha messo un piede nel futuro.
La materia è poco nota ed è un peccato, perchè in questo campo gli italiani sono all’avanguardia. Assieme ai francesi, siamo gli unici in Europa che possono vantare un’intera filier nazionalea, tecnologica e industriale, che permette l’accesso allo spazio. Tra qualche settimana, per dire, decollerà il lanciatore tricolore Vega con una cinquantina di satelliti a bordo, di ogni tipo, italiani e non, commerciali, militari, da osservazione, da telecomunicazioni. Su questo progetto abbiamo investito 2,3 miliardi di euro soltanto un anno fa. Ebbene, questa capacità di accesso allo spazio è un fiore all’occhiello dell’industria e della ricerca italiana. E giustamente il governo se lo coccola.
A palazzo Chigi c’è all’opera un Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali, di cui è segretario l’ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare del premier. Il responsabile politico è il sottosegretario alla Presidenza, Riccardo Fraccaro, che dice: «La sicurezza dello spazio è sempre più importante e l’Italia vuol farsi trovare pronta rispetto alle nuove sfide legate a una dimensione così congestionata e contesa. Siamo consapevoli delle possibili minacce, accidentali o intenzionali, ai danni delle infrastrutture dello spazio che hanno enorme valenza economica e geopolitica, oltre che in termini di servizi e applicazioni civili. Per questo l’idea di un Comando delle Operazioni Spaziali rientra nell’ambito delle priorità che abbiamo individuato con la Strategia nazionale di sicurezza per lo spazio. Sarà lo scudo dell’Italia a tutela degli asset spaziali strategici, che ci consentirà di relazionarci con le omologie realtà di altri Stati e di conservare il nostro vantaggio competitivo in un settore fondamentale per lo sviluppo di tutto il Paese».
Il punto è che siccome lo spazio muove miliardi di euro, non soltanto va coltivato, ma anche difeso. Ecco dunque che nei documenti ufficiali del governo italiano (vedi il recente rapporto di palazzo Chigi intitolato Strategia nazionale di sicurezza per lo spazio) si può leggere: «Il crescente numero di oggetti in orbita rende lo spazio un ambiente operativo sempre più a rischio di incidenti naturali e accidentali, a cui si aggiungono minacce intenzionali». Sono queste a preoccupare i nostri militari: le possibili aggressioni di nuova generazione.
Lo slogan del governo italiano giallo-rosso è: difendersi nello spazio, difendersi dallo spazio. A livello di ministri della Difesa dell’Alleanza atlantica, ne avevano già parlato nell’inverno scorso. Il ministro Guerini, poi, nelle sue Linee programmatiche, aveva considerato ormai maturo il «dominio spaziale», come anche il «dominio cibernetico», alla stregua dei più tradizionali domini terrestre, aereo e navale. Ciascuno merita una forza armata specifica. Per lo spazio non avremo una forza armata ad hoc, anche perché per fortuna le guerre stellari sono ancora un tema da fiction. Ma non sarà così ancora per molto.
Rapida carrellata di quanto emerge sulla stampa specializzata. Americani, russi e cinesi hanno sperimentato con successo i primi razzi ipersonici (in grado di viaggiare tra i 5mila e i 25mila km orari, faranno impallidire i vecchi missili balistici intercontinentali: in pratica, cadrebbero dal cielo a una velocità tale da non poter essere intercettati). Gli indiani hanno annunciato di avere costruito un missile che può danneggiare o distruggere un satellite (con ovvie ricadute militari: se i satelliti venissero messi fuori uso, un Paese si troverebbe senza occhi elettronici e senza la possibilità di comunicare con le proprie truppe). Proseguono inoltre i voli sperimentali nello spazio di un misterioso drone statunitense, l’X-37B della Boeing, che sembra tanto essere un missile-spia, evoluzione degli aerei-spia, il cui progenitore fu il famoso U-2 abbattuto dai sovietici nel 1962. Ecco, un Comando operazioni spaziali dovrà innanzitutto porsi il problema di come ripararci da questi rischi.
Tornando all’Italia, si è deciso che l’Aeronautica militare, i cui velivoli viaggiano ad un massimo di 20 km di altitudine, continuerà ad occuparsi dello spazio aereo fino alla Linea di Karman, ossia fino ai 100 km di altitudine, in una fascia detta di «aerospazio». Per volare così in alto, al limite dell’atmosfera, però, nel cosiddetto volo sub-orbitale dove si gode di microgravità, è chiaro che dovrà esserci una rivoluzione tecnologica.
Oltre la Linea di Karman, invece, cioè dove lo spazio è davvero lo spazio, non c’è l’attrito dell’atmosfera, e le regole del volo cambiano radicalmente, lì sarà il «dominio» del Comando operativo spaziale, in sigla COS. Secondo lo schema predisposto dal generale Vecciarelli, il COS dipenderà direttamente dal Capo di stato maggiore della Difesa e sarà allineato al COI (Comando operativo interforze, che sovraintende alle missioni all’estero in forma congiunta tra Esercito Marina e Aeronautica) e al COFS (Comando operativo forze speciali, che dispone l’uso delle teste di cuoio delle tre forze armate più i carabinieri) .
«Questo Comando – scrive il generale Vecciarelli nel suo Concetto Strategico, documento di indirizzo per le forze armate - dovrà essere in grado di assicurare la protezione degli assetti spaziali nazionali e contribuire alla protezione di quelli europei e Nat, attraverso l’acquisizione della piena capacità di accedere ed operare (sino a sviluppare vere e proprie capacità offensive-space-operations) nell’ambiente spaziale, requisito vitale per la difesa del Paese e degli interessi vitali nazionali».
Non è fantascienza. Nel settembre scorso si è tenuta presso il Center for Innovation dell’azienda Lockheed-Martin a Suffolk, negli Usa, la sesta edizione dell'esercitazione Global Sentinel 2019, per la prima volta organizzata dal neo-costituito US Space Command degli Stati Uniti. «L'evento – ne scriveva la nostra Aeronautica - rappresenta la principale iniziativa internazionale nel contesto della Space Situational Awareness (Monitoraggio della situazione spaziale, ndr) e ha visto la partecipazione di una delegazione della Difesa italiana presieduta dal generale di brigata aerea Andrea Di Pietro, capo del Reparto Pianificazione dello Strumento Aerospaziale dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare». Le nuove armi e i nuovi eserciti, insomma, sono dietro l’angolo. Fanno abbastanza paura. E costeranno uno sproposito.

OMA. La decisione del governo è di qualche giorno fa, finora non divulgata. Ed è un salto nelle guerre del futuro. Anche l’Italia, infatti, avrà il suo Comando operativo spaziale, incardinato nell’ambito dello Stato maggiore Difesa. Era un obiettivo del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e del generale Enzo Vecciarelli, già al vertice dell’Aeronautica, attuale Capo di Stato maggiore Difesa, particolarmente sensibile alle nuove frontiere del rischio tecnologico.
Dapprima lo Stato maggiore Difesa, nell’ambito delle sue competenze, ha dato vita a un Ufficio generale spazio. Ma il passo successivo è la nascita di un Comando. Così come ha fatto Donald Trump nel dicembre scorso, seguito in questi mesi da Francia, Giappone, Israele, per non dire di Russia, Cina e India che da tempo hanno una linea di comando specifica per le «guerre stellari», anche l’Italia, insomma, ha messo un piede nel futuro.
La materia è poco nota ed è un peccato, perchè in questo campo gli italiani sono all’avanguardia. Assieme ai francesi, siamo gli unici in Europa che possono vantare un’intera filier nazionalea, tecnologica e industriale, che permette l’accesso allo spazio. Tra qualche settimana, per dire, decollerà il lanciatore tricolore Vega con una cinquantina di satelliti a bordo, di ogni tipo, italiani e non, commerciali, militari, da osservazione, da telecomunicazioni. Su questo progetto abbiamo investito 2,3 miliardi di euro soltanto un anno fa. Ebbene, questa capacità di accesso allo spazio è un fiore all’occhiello dell’industria e della ricerca italiana. E giustamente il governo se lo coccola.
A palazzo Chigi c’è all’opera un Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali, di cui è segretario l’ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare del premier. Il responsabile politico è il sottosegretario alla Presidenza, Riccardo Fraccaro, che dice: «La sicurezza dello spazio è sempre più importante e l’Italia vuol farsi trovare pronta rispetto alle nuove sfide legate a una dimensione così congestionata e contesa. Siamo consapevoli delle possibili minacce, accidentali o intenzionali, ai danni delle infrastrutture dello spazio che hanno enorme valenza economica e geopolitica, oltre che in termini di servizi e applicazioni civili. Per questo l’idea di un Comando delle Operazioni Spaziali rientra nell’ambito delle priorità che abbiamo individuato con la Strategia nazionale di sicurezza per lo spazio. Sarà lo scudo dell’Italia a tutela degli asset spaziali strategici, che ci consentirà di relazionarci con le omologie realtà di altri Stati e di conservare il nostro vantaggio competitivo in un settore fondamentale per lo sviluppo di tutto il Paese».
Il punto è che siccome lo spazio muove miliardi di euro, non soltanto va coltivato, ma anche difeso. Ecco dunque che nei documenti ufficiali del governo italiano (vedi il recente rapporto di palazzo Chigi intitolato Strategia nazionale di sicurezza per lo spazio) si può leggere: «Il crescente numero di oggetti in orbita rende lo spazio un ambiente operativo sempre più a rischio di incidenti naturali e accidentali, a cui si aggiungono minacce intenzionali». Sono queste a preoccupare i nostri militari: le possibili aggressioni di nuova generazione.
Lo slogan del governo italiano giallo-rosso è: difendersi nello spazio, difendersi dallo spazio. A livello di ministri della Difesa dell’Alleanza atlantica, ne avevano già parlato nell’inverno scorso. Il ministro Guerini, poi, nelle sue Linee programmatiche, aveva considerato ormai maturo il «dominio spaziale», come anche il «dominio cibernetico», alla stregua dei più tradizionali domini terrestre, aereo e navale. Ciascuno merita una forza armata specifica. Per lo spazio non avremo una forza armata ad hoc, anche perché per fortuna le guerre stellari sono ancora un tema da fiction. Ma non sarà così ancora per molto.
Rapida carrellata di quanto emerge sulla stampa specializzata. Americani, russi e cinesi hanno sperimentato con successo i primi razzi ipersonici (in grado di viaggiare tra i 5mila e i 25mila km orari, faranno impallidire i vecchi missili balistici intercontinentali: in pratica, cadrebbero dal cielo a una velocità tale da non poter essere intercettati). Gli indiani hanno annunciato di avere costruito un missile che può danneggiare o distruggere un satellite (con ovvie ricadute militari: se i satelliti venissero messi fuori uso, un Paese si troverebbe senza occhi elettronici e senza la possibilità di comunicare con le proprie truppe). Proseguono inoltre i voli sperimentali nello spazio di un misterioso drone statunitense, l’X-37B della Boeing, che sembra tanto essere un missile-spia, evoluzione degli aerei-spia, il cui progenitore fu il famoso U-2 abbattuto dai sovietici nel 1962. Ecco, un Comando operazioni spaziali dovrà innanzitutto porsi il problema di come ripararci da questi rischi.
Tornando all’Italia, si è deciso che l’Aeronautica militare, i cui velivoli viaggiano ad un massimo di 20 km di altitudine, continuerà ad occuparsi dello spazio aereo fino alla Linea di Karman, ossia fino ai 100 km di altitudine, in una fascia detta di «aerospazio». Per volare così in alto, al limite dell’atmosfera, però, nel cosiddetto volo sub-orbitale dove si gode di microgravità, è chiaro che dovrà esserci una rivoluzione tecnologica.
Oltre la Linea di Karman, invece, cioè dove lo spazio è davvero lo spazio, non c’è l’attrito dell’atmosfera, e le regole del volo cambiano radicalmente, lì sarà il «dominio» del Comando operativo spaziale, in sigla COS. Secondo lo schema predisposto dal generale Vecciarelli, il COS dipenderà direttamente dal Capo di stato maggiore della Difesa e sarà allineato al COI (Comando operativo interforze, che sovraintende alle missioni all’estero in forma congiunta tra Esercito Marina e Aeronautica) e al COFS (Comando operativo forze speciali, che dispone l’uso delle teste di cuoio delle tre forze armate più i carabinieri) .
«Questo Comando – scrive il generale Vecciarelli nel suo Concetto Strategico, documento di indirizzo per le forze armate - dovrà essere in grado di assicurare la protezione degli assetti spaziali nazionali e contribuire alla protezione di quelli europei e Nat, attraverso l’acquisizione della piena capacità di accedere ed operare (sino a sviluppare vere e proprie capacità offensive-space-operations) nell’ambiente spaziale, requisito vitale per la difesa del Paese e degli interessi vitali nazionali».
Non è fantascienza. Nel settembre scorso si è tenuta presso il Center for Innovation dell’azienda Lockheed-Martin a Suffolk, negli Usa, la sesta edizione dell'esercitazione Global Sentinel 2019, per la prima volta organizzata dal neo-costituito US Space Command degli Stati Uniti. «L'evento – ne scriveva la nostra Aeronautica - rappresenta la principale iniziativa internazionale nel contesto della Space Situational Awareness (Monitoraggio della situazione spaziale, ndr) e ha visto la partecipazione di una delegazione della Difesa italiana presieduta dal generale di brigata aerea Andrea Di Pietro, capo del Reparto Pianificazione dello Strumento Aerospaziale dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare». Le nuove armi e i nuovi eserciti, insomma, sono dietro l’angolo. Fanno abbastanza paura. E costeranno uno sproposito.

Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
povera italia mancano politici veri<<< ormai italiani provato tutte le varianti SX DX CENTRO SX CENTRO DX 5 STELLE . MANCANO LE SARDE PARTITO DEL CONTE
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
povera italia mancano politici veri<<< ormai italiani provato tutte le varianti PAPPALARDI GILET ARANCIONI DIBATTISTI . MANCANO I FORCONI PARTITO DEL EMANUELE FILI-ABORTO
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
É che ci vorrebbe qualcuno che si occupi delle partite Iva, dei cassaintegrati, degli imprenditori, dei portuali, degli operai, dei disoccupati, degli agricoltori, dei pastori, delle casalinghe, dei professionisti, dei commercianti, degli extracom... Ah no, quelli non interessano... 

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
secondo me invece basterebbe possedere un semplicissimo strumento x risolvere tutto, accontentare tutti e rimettere tutto a posto in un battibaleno...


"Ladies and gentlemen, please stand up for the National Anthem of the German Democratic Republic:
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- Salieri D'Amato
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Eh no che non basterebbe! Almeno non una sola.
Ci sarebbero altre polemiche ... e quelli hanno avuto 3 tocchi di bacchetta magica, noi ne abbiamo avuti solo 2 ... e loro si possono permettere escort di lusso mentre noi siamo quasi alla soglia delle stradali .... e noi dovremmo avere il reddito di cittadinanza privilegiato, non quello base come la categoria dei fancazzisti cronici ....
Ci sarebbero altre polemiche ... e quelli hanno avuto 3 tocchi di bacchetta magica, noi ne abbiamo avuti solo 2 ... e loro si possono permettere escort di lusso mentre noi siamo quasi alla soglia delle stradali .... e noi dovremmo avere il reddito di cittadinanza privilegiato, non quello base come la categoria dei fancazzisti cronici ....
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
no problem!!! su amazon le vendono in serie..Salieri D'Amato ha scritto: ↑13/06/2020, 14:39Eh no che non basterebbe! Almeno non una sola.
Ci sarebbero altre polemiche ... e quelli hanno avuto 3 tocchi di bacchetta magica, noi ne abbiamo avuti solo 2 ... e loro si possono permettere escort di lusso mentre noi siamo quasi alla soglia delle stradali .... e noi dovremmo avere il reddito di cittadinanza privilegiato, non quello base come la categoria dei fancazzisti cronici ....


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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Conte sfida le opposizioni: “Convincano i Paesi Visegrad”, ma è gelo dal centrodestra
giusto, almeno servano a qualcosa
giusto, almeno servano a qualcosa

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Tiene ragione salvini. Meglio fare da soli. Conte non combina nulla solo farci inculare senza vasellina
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
interessante...fare da soli che cosa?? così giusto x sapere...
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