pan ha scritto:
Altrettanto evidente è che da noi in Italia questa cultura non ha mai avuto modo di manifestarsi perchè sempre sono stati visti come tu li vedi, ma in altre regioni d'Europa le cose sono andate molto diversamente. In Andalucia, per esempio, dove produssero un secolo e mezzo fa, nelle fraguas, la cultura flamenca, oggi è motivo di vanto potersi dichiarare e dimostrare Gitanos, visto che c'è gente che si tinge i capelli e si mette nomi d'arte gitani per meglio presentarsi al pubblico.
Adesso vado un po' di fretta e potremo continuare il discorso con calma in altro momento.
pan... in andalucia sono tutt'altro che ben visti
ne hanno molta paura dato che gestiscono parte del traffico di droga e prostituzione. poi lì l'immigrazione è ancora più libera che da noi quindi puoi immaginare quanto non siano felici della loro presenza.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
Forse perchè all'estero se fanno i furbi li fanno passare un pó di tempo al fresco o gli accompagnano al confine? E' mai venuto questo dubbio? L'impunità diffusa in Italia ''stimola'' a lasciarsi andare a determinati comportamenti che in altre nazioni sarebbero pura utopia.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
Gerda ha scritto:parak, nessuno sta difendendo gli zingari.. l'ho già scritto che c'è un problema che va risolto
non aggiungo altro a quello che ho detto nelle ultime pagine del topic sennó diventerei troppo ripetitivo
stiamo discutendo per cercare una soluzione o qualcosa che gli assomigli
se peró partiamo dal presupposto che non c'è soluzione e che l'unica cosa è bruciarli, è inutile che stiamo a discutere..
rimaniamo delle nostre idee e fanculo mondo!!!!
gerda...il fatto è: LORO vogliono cambiare?!
non puoi avere\dare\concepire soluzione se LORO non vogliono essere soluzionati ( ) ...
personalmente quando vedo lo zinquen (a BG si dice così) non stó tranquillo...PERSONALMENTE non gli permetterei di accamparsi nella mia città e gli farei capire che con i loro modi non sono ben accetti...
sono sempre piu' convinto che per loro il delinquere sia una sorta di passaggio obbligato e a tempo determinato...poi crescono, fanno famiglia, 23 figli e saranno loro a delinquere per portare la pagnotta a casa...
hellover ha scritto:
pan sei una persona intelligente, smettila di fare sempre il compagno buonista, progressista, dando dei forcaioli agli altri
Hai mai vissuto vicino agli zingari? Io si', mi hanno anche rubato in casa se ti interessa. Che cazzo li difendi!
Non ce n'è uno che lavora, vivono di carita' e di furti.
Vivi certe realta' prima di parlare, invece di parlare alla cazzo, standotene nella tua bella casettina senza rotture di scatole.
Ne ho veramente pieni i coglioni di gente che ama tutti, senza pensare a chi sconta sulla propria pelle le malefatte di certa gente
Potrei risponderti che sei persona sensibile e non ti crederei capace di arrostire nemmeno un coniglietto o che non mi sembra di essere così buonista o che del forcaiolo te lo sei dato da solo.
Per la cronaca: 01.06/1995 : Alle 9 di mattina sento distintamente dei rumori nello studio adiacente la stanza in cui dormivo, all'inizio penso si tratti della donna delle pulizie e mi riappisolo, ma poi i rumori diventano chiarissimi: uno scatto di chiavi nella serratura mi fa capire che c'è un ladro. Fuori c'è una fiera e io avevo lasciato il portone socchiuso perchè aspettavo una visita. Nel tiretto del comodino tenevo una pistola.
Penso: se lo sorprendo con la pistola in mano e lui fa una mossa sbagliata devo sparare, altrimenti puó essere che lui fa fuori me. Nel cassetto della scrivania dove stava armeggiando c'erano 1.350 dollari che mi servivano per un viaggio in Iran. La vita di un uomo vale 1.350 dollari ? No, in nessun caso. E allora mi limito a produrre dei rumori restando a letto con la pistola in mano. Mentre fugge lo vedo dalla finestra. E' uno zingarello sui 15 anni. Chiamo la polizia che arriva, compie i rilievi e si complimenta con me per non aver usato l'arma evitandomi un sacco di guai. Ma non era per quello che non l'avevo usata.
E' ovvio che il fatto mi fece incazzare, ma dopo un po' ne fui felice.
Chiedi a el Diablo se ci sono zingari dalle nostre parti.
Nella metà degli anni 80 ho lavorato anche nei servizi sociali in zone ad alta densità zingaresca e ci fu anche un neonato che fu chiamato con il mio nome per gratitudine.
Ti racconto pure perchè gli zingari rubano.
Secondo una leggenda tzigana uno di essi era presente alla Crocefissione e nel tentativo di evitarla provó a sottrarre i chiodi, ma riuscì a prenderne solo uno. Questo sarebbe il motivo per cui nell'iconografia i due piedi del Salvatore sono trafitti da un solo chiodo. In cambio - continua la leggenda - il Signore diede loro la licenza di rubare.
Per farti un'idea della cultura rom ci sono in rete siti meravigliosi.
Altrettanto evidente è che da noi in Italia questa cultura non ha mai avuto modo di manifestarsi perchè sempre sono stati visti come tu li vedi, ma in altre regioni d'Europa le cose sono andate molto diversamente. In Andalucia, per esempio, dove produssero un secolo e mezzo fa, nelle fraguas, la cultura flamenca, oggi è motivo di vanto potersi dichiarare e dimostrare Gitanos, visto che c'è gente che si tinge i capelli e si mette nomi d'arte gitani per meglio presentarsi al pubblico.
Adesso vado un po' di fretta e potremo continuare il discorso con calma in altro momento.
in Andalusia ci sono stato anch'io,ho visto come si sono integrati e lo ho apprezzato. A Quel punto ci si puo' avvicinare e godere delle loro particolarità , della loro modo di essere ecc.
Pero' i gitani spagnoli con gli zingari italiani non hanno nulla da spartire. Il giorno in cui vedro' una comunita' che fa uno sforzo per integrarsi e,anche se volesse mantenere il proprio stile di vita, non facesse del male agli altri io non avrei nessun tipo di problema
Se ci fai caso è tutto il giorno che sto attento a non nominare la parola extracomunitari eppure ci sono forumisti che cercano di tirarmi dentro, sottointendendo che io voglio dare fuoco a tutti gli emarginati.Mai detto.
Poi ci sono discorsi alla MiniMe che parla di camorra, governo ladro e chi piu' ne ha piu'ne metta, mancavano solo il terremoto e la fame nel mondo ed eravamo a posto, come a dire: c'è di peggio. Allora teniamoci questa gentaglia tanto c'è di peggio...
Io guarda penso una cosa:
tu puoi essere di qualsiasi religone desideri ma se applichi queste due massime:
vivi e lascia vivere
non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te
hai gia' risolto il 90% del lavoro
non mi sembra di chiedere la luna
Ultima modifica di hellover il 13/11/2009, 19:33, modificato 1 volta in totale.
Gerda ha scritto:parak, nessuno sta difendendo gli zingari.. l'ho già scritto che c'è un problema che va risolto
non aggiungo altro a quello che ho detto nelle ultime pagine del topic sennó diventerei troppo ripetitivo
stiamo discutendo per cercare una soluzione o qualcosa che gli assomigli
se peró partiamo dal presupposto che non c'è soluzione e che l'unica cosa è bruciarli, è inutile che stiamo a discutere..
rimaniamo delle nostre idee e fanculo mondo!!!!
Quoto.
Da Guida al Cinema:
Dboon - mi interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare
Cianbellano - ti interessava l'argomento visto che narra di un gruppo di ragazze minorenni che decidono di farsi ingravidare?
Non è un cattivo insegnamento ma si tratta della collettivizzazione dei capitali operato in modo creativo, il compagno Pan è uno che guarda avanti......
O.T.:
Pan come sta la mia ''agente del KGB''? Quella della barca Potiemkin? Spero bene...........
Fine O.T.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
hellover ha scritto:
in Andalusia ci sono stato anch'io,ho visto come si sono integrati e lo ho apprezzato. A Quel punto ci si puo' avvicinare e godere delle loro particolarità , della loro modo di essere ecc.
Pero' i gitani spagnoli con gli zingari italiani non hanno nulla da spartire. Il giorno in cui vedro' una comunita' che fa uno sforzo per integrarsi e,anche se volesse mantenere il proprio stile di vita, non facesse del male agli altri io non avrei nessun tipo di problema
Se ci fai caso è tutto il giorno che sto attento a non nominare la parola extracomunitari eppure ci sono forumisti che cercano di tirarmi dentro, sottointendendo che io voglio dare fuoco a tutti gli emarginati.Mai detto.
Poi ci sono discorsi alla MiniMe che parla di camorra, governo ladro e chi piu' ne ha piu'ne metta, mancavano solo il terremoto e la fame nel mondo ed eravamo a posto, come a dire: c'è di peggio. Allora teniamoci questa gentaglia tanto c'è di peggio...
Io guarda penso una cosa:
tu puoi essere di qualsiasi religone desideri ma se applichi queste due massime:
vivi e lascia vivere
non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te
hai gia' risolto il 90% del lavoro
non mi sembra di chiedere la luna
In Andalucia ci sono stato un paio di volte per lunghi periodi, ma la mia compagna ci ha vissuto complessivamente 4 anni e tuttora è di casa da quelle parti. Hai individuato benissimo nel diverso processo di integrazione, dovuto in gran parte al fatto che durante la guerra civile si schierarono in massima parte con Franco, tant'è che Giovanni Paolo II creó San Zeferino, il primo zingaro santo e falangista, cui ne seguirono altri tra i 498 creati da Ratzinger, la causa della diversità con i rom nostrani che hanno avuto tutt'altra storia e per giunta, provenendo in massima parte dalla Romania, sono comunitari. Non è che con questo voglio giustificare apriori il loro comportamento. I reati vanno perseguiti e puniti, ci mancherebbe, ma la condanna generalizzata e priva di un'analisi storica e sociale non ci fa muovere un passo.
Altro elemento che ha distorto la loro indole è la stanzializzazione indotta da confini, leggi, regolamenti e contigenze varie che li ha privati del loro tratto fondamentale che è sempre stato il nomadismo. Questo fenomeno ha coinvolto anche altre popolazioni nomadi, paradossalmente proprio mentre la filosofia contemporanea (ma Chatwin l'aveva già capito) scopre il valore del nomadismo applicato anche alle singole esistenze (Rosy Braidotti, per dire una caposcuola).
Ricordiamo pure le persecuzioni zariste, le deportazioni sovietiche e gli ottomila finiti nelle camere a gas naziste dopo aver subito l'estirpazione degli occhi da parte di sperimentatori che tentavano di schiarirne il colore.
Chiudo questo OT con le parole di un anonimo poeta mongolo del XVIII secolo che meglio di ogni altro ha saputo esprimere l'Essenza dello Spirito nomade :
Andremo da Dio, lo saluteremo e, se si dimostra ospitale, resteremo con lui; altrimenti monteremo a cavallo e verremo via.
Scusa Pan ma non esiste un San Zeferino, ma Beato Zeferino, e la differenza è importante, ecco la sua storia, molto poco zingaresca:
Il nome di battesimo, Ceferino, è la forma spagnola di Zefirino, il santo del giorno in cui è nato. Ceferino Jiménez Malla, detto El Pelé, è il primo zingaro che la Chiesa pone sugli altari. Nasce nella povertà , che diventa miseria quando suo padre abbandona la famiglia per andarsene con un'altra donna. Ceferino non va a scuola, aiuta in casa come può (fa e vende ceste di vimini) e sui vent'anni si trasferisce a Barbastro, sposando Teresa Jiménez Castro al modo zingaro, senza rito religioso (che sarà celebrato soltanto nel 1912). Non avendo figli, adottano Pepita, una nipote di Teresa.
Figura imponente, espertissimo di cavalli e muli, diventa un mediatore stimato per la sincerità (dote piuttosto rara, in questo mestiere). Ma poi si fa negoziante in proprio, per un gesto che incanta tutta Barbastro: un potente del luogo, malato di tbc, sviene un giorno per strada, tra sbocchi di sangue che fanno scappare tutti, anche chi precedentemente lo riveriva. E soltanto lui, Ceferino, senza paura, accorre, lo aiuta e lo porta sulle spalle a casa. La ricca famiglia del malato lo ringrazia con una somma di denaro, e lui può così avviare un prospero commercio.
Diventa un notabile. Ma soprattutto pratica anche sulle piazze la fede, che ha raggiunto completamente da adulto. Prega per strada, con la corona del Rosario in mano. Gira d'inverno a soccorrere gli zingari più poveri, ma non solo loro. Tutti sono "prossimo" per lui, che costruisce giorno per giorno il capolavoro della sua vita di credente, convalidata dalle opere. Analfabeta, ha ugualmente "letto" gli ammonimenti dell'apostolo Paolo ai Corinzi, e realizza in sé la carità che "tutto copre, tutto crede, tutto sopporta".
E pure le calunnie sopporta, accusato falsamente di furto ("è uno zingaro...") e poi trionfalmente assolto. Torreggia nei gruppi dei "Giovedì eucaristici", della San Vincenzo, del Terz'Ordine francescano... tutti lo vogliono, questo zingaro comunicatore di speranza, questo promotore di gioia. Ancora in vita, c'è chi già lo chiama "santo".
Luglio 1936, guerra civile in Spagna. Ceferino è arrestato da un reparto di anarchici perché, a 75 anni, si è lanciato tra loro per liberare un prete che portavano via. (C'è una strage di clero a Barbastro).
E lui prega a voce alta, a testa alta, non chiede pietà . Quando lo fucilano, alcuni giorni dopo presso il cimitero, l'ultimo suo grido è "Viva Cristo Re!". L'ultimo gesto è quello della mano che tiene alta la coroncina del Rosario come una bandiera. L'indomani si ordina agli zingari di scavare una fossa comune per tutti i fucilati, tra cui c'è El Pelé. Poi sui corpi si butta calce viva. Per questo non c'è la sua tomba.
Il 4 maggio 1997, in Roma, alla presenza di migliaia di zingari, Giovanni Paolo II proclama Ceferino beato. E con lui è beatificato il vescovo Florentino Asensio, ucciso come lo zingaro nell'estate del 1936.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
E' vero che dalla finestra non riusciamo a vedere la luce perchè la notte vince sempre sul giorno e la notte sangue non ne produce.E' vero che la nostra aria diventa sempre più ragazzina e si fa correre dietro lungo strade senza uscita.E' vero che non riusciamo a parlare e che parliamo sempre troppo.
E' vero,sputiamo per terra quando vediamo passare un gobbo,un tredici o un ubriaco.
O quando non vogliamo incrinare il meraviglioso equilibrio di un odiosità senza fine di una felicità senza il peggio.
E' vero che non vogliamo pagare la colpa di non avere colpe e che preferiamo morire.
Piuttosto che abbassare la faccia,è vero,cerchiamo l'amore sempre nelle braccia sbagliata.
E' vero che non vogliamo cambiare il nostro inverno in estate,è vero che i poeti ci fanno paura.Perchè i poeti accarezzano troppo le gobbe,amano l'odore delle amarmi,odiano la fine della giornata.Perchè i poeti aprano sempre la loro finestra anche se noi diciamo che è una finestra sbagliata.
E' vero che non ci capiamo,che non parliamo mai in due la stessa lingua.
E abbiamo paura del buio e anche della luce,è vero,che abbiamo tanto da fare che non facciamo mai niente.
E' vero che spesso la strada sembra un inferno,una voce in cui non riusciamo a stare insieme,dove non riconosciamo mai i nostri fratelli.E' vero che beviamo il sangue dei nostri padri e odiamo tutte le nostre donne e tutti i nostri amici.
Ma ho visto anche degli zingari felici corrersi dietro,far l'amore e rotolarsi per terra.Ho visto anche degli zingari felici in piazza Maggiore a ubriacarsi di luna,di vendetta e di guerra.
No, No. Sulla rete non puoi imbrogliare. Se non hai reputazione e credibilità , ti massacrano.
Ci vogliono le palle per reggere, in rete.
Das Lied der Deutschen!!
Il mio ultimo post è stato scritto con un linguaggio studiato appositamente per irritare gli imbecilli.
Bertrand Russel : se non sei socialista a 20 anni vuol dire che non hai cuore, se non sei conservatore a 50 anni vuol dire che non hai cervello.
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