(OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

Scatta il fluido erotico...

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cicciuzzo
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2746 Messaggio da cicciuzzo »

Gran giornata per il forum oggi.... :-)
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

giorgiograndi
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2747 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
16/06/2020, 21:56
giorgiograndi ha scritto:
16/06/2020, 14:43
walter84 ha scritto:
16/06/2020, 14:36
Credi di essere solo tu ad aver lavorato in vita tua?? E cmq la mia domanda era un'altra... cioè cosa proponevano i sovranisti x lui e la sua famiglia.... xchè di tutta sta roba che hai elencato nn ho mai sentito nulla da parte loro...
Scusa ma adesso mi sto annoiando non ho tempo di riportare i programmi politici della destra per spiegarti che sono più di sinistra di quelli del PD.
Comunque:

L'operaio che si sveglia alle 5, vuole che i figli vadano a scuola tranquilli per conto loro, senza marmarglia che li importuna, come facevamo noi da ragazzini, che andavamo a scuola per cazzi nostri e d'estate eravamo in giro fino alle 2 di notte a 13 anni e pomiciavamo sotto il portico della fidanzatina, nella parte più buia
/Decreto sicurezza/

L'operaio non vuole il mutuo al 2% di interesse con garanzie immobiliari per ottenerlo, vuole il mutuo senza garanzie anche pagando il 5 o il 7.
/La liretta/

L'operaio vuole andare al supermercato e riempire il carrello, andare in vacanza al mare con la famiglia per 3 settimane.
/Opinione personale

L'operaio vuole che il proprio figlio possa scegliere in che scuola andare
/Parità tra scuola pubblica e privata

L'operaio vuole fare straordinari, magari detassati
/detassare straordinari

L'operaio vuole passare da operaio a capoturno per merito, non perchè ha la tessera del sindacato
/i sindacati devono contare di meno

L'operaio vuole fare qualche lavoretto in nero nel fine settimana pagato per contanti per comprarsi la moto che non ha mai avuto o per comprare il salotto nuovo.
/non elimare il contante

ciao, tempo esaurito, tanto il problema non sono i fatti, è l'ideologia che è troppo radicata
Gli operai passati a capoturno perché appartenenti al sindacato non la sentivo dire dagli anni ‘90. Ormai chi li considera più i sindacati, poveracci
I sindacati contano eccome, infatti le "parti sociali" sono sempre invitate ad ogni tavolo di negoziazione politica,
Ho un paio di amici che lavorano in fabbrica (sicurezza sul lavoro, quindi a diretto contatto con i sindacati) e secondo entrambi, di operai con titolo di studio "professionale" che passano capo-turno, senza tessera del sindacato, non ce ne sono.
Dai un'occhiata al miei toys: THEWONDERTOYS.COM

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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2748 Messaggio da Drogato_ di_porno »

giorgiograndi ha scritto:
16/06/2020, 14:17
Gualtieri, ministro dell'economia è laureato in lettere, dottorato in Scienze storiche e un passato nel parito comunista
Vi fareste mai operare al cuore da un lattoniere del PD? No
Ma va bene mettere nelle mani di uno storico i soldi italiani, ma che idiozia.
Ma ripigliatevi e smettetela di rompere il cazzo come se non esistessero alternativi ai politici del PD.
Borghi (che tanto odiota e di cui condivido poco) sarebbe molto più qualificato: almeno è laurato in economia
Stessa cosa per tremonti, tria: se vuoi te ne trovo altre di alternative che almeno hanno una laurea inerente al posto che coprono.
Vorrei tornare un attimo su questa cosa di Gualtieri che non è "laureto in economia". Discorso che si faceva anche con Ciampi (laureato in lettere e giurisprudenza).

A parte che, come già detto, anche Tremonti è laureato in giurisprudenza (ricordo una sua intervista da Fazio dove disse che il ministro dell'economia deve essere più un politico che un economista, e criticava Padoa-Schioppa per il suo approccio troppo poco politico). Ma transeat. Prendo spunto da questo tweet di Stefano Feltri
Immagine
L'economista non è necessariamente un laureato in economia. Cito da wikipedia alla voce "Formazione dell' economista": https://it.wikipedia.org/wiki/Economista
Una grande quantità di economisti si sono formati anche in altre facoltà appartenenti all'area delle scienze sociali. In generale molti tra i più noti protagonisti dell'economia italiana provengono tradizionalmente soprattutto dalle facoltà di Giurisprudenza, nella maggior parte dei casi discutendo una tesi di laurea in economia: tra questi possiamo citare alcuni tra i più prestigiosi economisti dell'Italia quali Luigi Einaudi, Francesco Forte, Paolo Sylos Labini, Carlo Azeglio Ciampi, Paolo Leòn, Romano Prodi, Domenico Siniscalco e Guido Carli, Michele Boldrin, Carlo Cottarelli molti manager aziendali e imprenditori di primo piano quali Alberto Pirelli, Gianni Agnelli, Antonio D'Amato, Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo e Silvio Berlusconi nonché importanti banchieri come Enrico Cuccia, Giovanni Bazoli e Giuseppe Guzzetti. Il più noto Ministro dell'Economia e delle Finanze dell'Italia della II Repubblica, insieme al già citato Carlo Azeglio Ciampi, è altresì stato Giulio Tremonti, avvocato tributarista e professore universitario di diritto finanziario e tributario.
Credo che la lista dei nomi basti e avanzi. Il tanto osannato Luigi Einaudi era laureato in giurisprudenza.

Gualtieri si è spesso occupato di economia nelle sue ricerche storiche, a partire dalla tesi di dottorato: http://www.mef.gov.it/ministro-uffici/m ... rto_CV.pdf

e si notino anche le funzioni svolte all'interno dell'UE dal 2009 al 2014. Diamoci un taglio una volta per tutte.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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dostum
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2749 Messaggio da dostum »

Ma certo è solo scarso a far di conto!
https://www.cagliaripost.com/gualtieri- ... -3-giorni/

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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2750 Messaggio da Drogato_ di_porno »

dos non voglio difendere l'operato di Gualtieri. Mi interessava smontare la boiata che per essere ministro ed economista devi aver conseguito la laurea in economia.

Tremonti mi stava sulle palle e non condividevo i suoi provvedimenti ma non l'ho mai accusato di non capire un cazzo di economia.
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2751 Messaggio da apache »

Germania Egitto prendono per il culo.
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2752 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Colmo uccello balbuziente prendere per il cuculo.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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GeishaBalls
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2753 Messaggio da GeishaBalls »

Drogato_ di_porno ha scritto:
18/06/2020, 1:33
dos non voglio difendere l'operato di Gualtieri. Mi interessava smontare la boiata che per essere ministro ed economista devi aver conseguito la laurea in economia.

Tremonti mi stava sulle palle e non condividevo i suoi provvedimenti ma non l'ho mai accusato di non capire un cazzo di economia.
Ottimo tentativo, documentato, chiaro e preciso: grazie. Credo che la conoscenza che hai portato durerà almeno un giorno o due. Poi saremo di nuovo daccapo.

Mi ricordo lo scandalo del presidente del consiglio “non eletto da nessuno” applicato da Monti in poi. Suonava così bene che anche quando c’erano parlamentari o segretari dei più grandi partiti non c’era verso di spiegare che nella nostra democrazia parlamentare funziona così. Poi è arrivato Conte, nemmeno votato capo di un circolo di partito e andava tutto bene.

Nobile tentativo

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2754 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Toh! I governatori leghisti vogliono il MES

forse perchè la realtà di chi amministra quotidianamente è un pò più cocciuta di chi passa il tempo a cagare sui social

da schiantarsi dal ridere
I governatori tentati dal fondo. E i leghisti spingono per il sì
Tra i presidenti dei centrodestra prevale il pragmatismo. Le aperture di Fontana, Zaia e Toti


https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 62021.html
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2755 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/06/2020, 0:45
Toh! I governatori leghisti vogliono il MES

forse perchè la realtà di chi amministra quotidianamente è un pò più cocciuta di chi passa il tempo a cagare sui social

da schiantarsi dal ridere
I governatori tentati dal fondo. E i leghisti spingono per il sì
Tra i presidenti dei centrodestra prevale il pragmatismo. Le aperture di Fontana, Zaia e Toti


https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 62021.html
Moriremo tutti dal ridere
https://benedettomineo.altervista.org/r ... propriati/

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2756 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Anche Zaia e Fontana?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2757 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/06/2020, 0:56
Anche Zaia e Fontana?
E cosa cazzo cambia?
https://it.insideover.com/economia/quan ... l-mes.html

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2758 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Cambia che fino a stamattina i leghisti dicevano che il MES era il male assoluto

adesso sono i primi a chiederlo
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2759 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
19/06/2020, 1:05
Cambia che fino a stamattina i leghisti dicevano che il MES era il male assoluto

adesso sono i primi a chiederlo
Assolutamente nulla se era pessimo tale rimane ti ricordo che anche in Grecia i comunisti erano gli unici ad opporsi sul serio gettando nel panico la borghesia compradora.Il governo di destra che vi è adesso spallegiato da "Alba Dorata" che fa sempre comodo raccoglie quanto seminato da Tsipras,i leghisti tentano la stessa manovra.

La puzza di austerità che viene da Villa Pamphili…

di Dante Barontini

Stati generali a porte chiuse. E se non è difficile capire il “clima” delle discussioni, c’è invece una blindatura molto severa sul “cosa” si stia discutendo lì dentro.

Sul piano politico, la scelta di Conte di mettere in scena una “dieci giorni” di confronto sulle scete economiche da fare nei prossimi mesi è sicuramente un tentativo di mettere al riparo l’esecutivo dalle tensioni quotidiane e perciò dalla perdurante icertezza sulla sua stabilità.

Per riuscirci, è stata convocata “L’Europa” – nelle persone di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, e Cristine Lagarde, alla guiida della Bce. Ma anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il segretario generale dell’Ocse, Ángel Gurría, e la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.

Uscire dalle secche dello sterile battibecco tra deficienti, tipico dello scambio di battute quotidiane della “politica italiana”, era del resto l’unico modo per “alzare l’asticella” della discussione, chiarendo che la posizione dell’Italia è inchiavardata in un sistema internazionale che ne determina sia il destino che le scelte quotidiane.

Non è deto però che alla fine questa scelta sia anche quella giusta perché, sul “cosa” bisogna fare per “far ripartire” questo Paese, dagli ospiti più importanti sono arrivati ammonimenti e velate minacce, più che testimonianze di solidarietà.

La circostanza non è sorprendente, perché solo gli imbecilli che credono alle favole della “informazione mainstream” potevano cullarsi nell’illusione che stessero per arrivare un fiume di soldi a fondo perduto, con cui fare un po’ quello che ti pare. Ma soprattutto perché la comunità di riferimento cui l’Italia è sottomessa – per libera scelta di qualche decennio fa, ma sottomessa – non è affatto un “circolo di amici che si danno una mano”, a un insieme rissoso perché competitivo all’interno. Ossia fra partner che si fregano a vicenda.

Mettiamo in fila gli ammonimenti più seri.

Il governatore della Banca d’ Italia, Ignazio Visco, ha subito smontato il pilastro principale della narrazione ottimistica: “I fondi europei non potranno mai essere ‘gratuiti’: un debito dell’Unione europea è un debito di tutti i paesi membri e l’Italia contribuirà sempre in misura importante al finanziamento delle iniziative comunitarie, perché è la terza economia dell’Unione“.

Detto più cautamente, è quello che andiamo spiegando fin dall’inizio della discussione sul Recovery Fund: i “fondi europei” sono messi direttamente dagli Stati, oppure chiesti in prestito sui “mercati” con la garanzia che saranno gli stessi Stati a restituirli. Non nascono insomma dal nulla. Quindi l’Italia, come tutti gli altri Paesi, con una mano versa fondi dentro il “bilancio europeo” e con l’altra ritira una quota che può essere in tutto o in parte uguale a quella versata (secondo molti calcoli saranno almeno 14 miliardi in meno rispetto al contributo versato).

Il vero problema è che questa “restituzione del versato” non è affatto scontata, perché deve sottostare a condizioni precise e vincolanti poste dall’Unione Europea.

Non è un’illazione “sovranista”, ma quanto spiegato in modo neppure tanto soft da Paolo Gentiloni, ex premier Pd e ora Commissario europeo agli affari economici: “So che il governo italiano è pienamente consapevole che non si tratta di spese facili, tesoretti o libri dei sogni ma di un impegno che ci metterà alla prova”, ha commentato il commissario Gentiloni.

“Ora dobbiamo dirci che queste ingenti risorse metteranno alla prova tanto la Commissione che il sottoscritto nelle sue responsabilità, quanto i singoli Paesi e governi. Per l’Italia si tratta di un’occasione irripetibile per riforme che eliminano le strozzature che hanno limitato la crescita e per investimenti per rendere l’Italia più competitiva. Si tratta di risorse senza precedenti”.

Insomma, quei soldi che saranno versati anche dall’Italia torneranno (in parte) indietro sotto forma di “fondi europei” se, e solo se, saranno effettuate quelle “riforme” che la stessa Ue pretende da molti prima che il coronavirus facesse strage e aprisse ufficialmente lo stato di crisi.

Nulla è cambiato, se non la tempistica con cui si chiedono “riforme” e “aggiustamento di bilancio”.

Altrettanto esplicita Christine Lagarde: “Il recovery fund raggiungerà il suo pieno potenziale solo se sarà saldamente inserito in riforme strutturali concepite e attuate a livello nazionale”.

“Le raccomandazioni specifiche per l’Italia” stilate dalla Commissione Ue identificano “gli investimenti in infrastrutture digitali per l’istruzione e la formazione, la promozione della produzione di energia rinnovabile, lo sviluppo di modelli di e-business e la modernizzazione della pubblica amministrazione. Queste riforme sono indispensabili per capitalizzare questo momento”.

Inoltre “la mobilitazione degli investimenti richiede soprattutto un quadro economico favorevole alle imprese, con servizi pubblici e privati efficienti e flessibili, adeguate infrastrutture fisiche e digitali, un sistema giudiziario ben funzionante e un settore finanziario forte”.

Tutti obiettivi formalmente asettici, perché generici. Chi potrebbe contestare che infrastrutture digitali o la modernizzazione del diritti civile, per esempio, non siano obbiettivi desiderabili?

I problemi diventano più chiari quando di nominano il “quadro economico favorevole alle imprese”, o “il mercato del lavoro” (ampiamente massacrato nel corso degli ultimi 20 anni, tanto che non esistono praticamente più diritti esigibili).

Non si parla ancora di tagli, ufficialmente, ma dovrebbe suonare sinistramente la notizia che diversi giornali riportano stamattina: “Le pensioni decorrenti dal 1° gennaio 2021 avranno una quota contributiva più leggera. A stabilirlo è stato il decreto 1° giugno 2020 di revisione triennale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo”. Pochi spiccioli in meno, per ora, ma la direzione è chiara…

Qualcuno potrebbe pensare: “Sì, va bene, c’è un prezzo da pagare, però almeno saremo obbligati a fare quel che ci serve e altrimenti non faremmo…”.

E’ sempre la stessa idiozia ripetuta dal 1981 – quaranta anni fa! – quando il ministro Nino Andreatta decretà il “divorzio” tra la Banca d’Italia e il Tesoro, per vietare alla prima di comprare in asta i titoli di Stato emessi da Tesoro stesso; pratica che contribuiva a tenere alto il prezzo e quindi bassi gli interessi da pagare. L’intento era anche lì “virtuoso”; ossia “costringere lo Stato a spendere meno, eliminando sprechi e ruberie”.

Sprechi e ruberie sono rimasti, com’è noto. Sanità, pensioni e istruzione sono state massacrate e sue di loro si adensano altre nubi tempestose.

In ogni caso, ha spiegato Charles Michel, presidente del Consiglio europeo (il certice dei capi di Stato e di governo della Ue), “Vorrei mettere tutti in guardia dal sottovalutare la difficoltà dei negoziati che stanno per iniziare”.

Sul Recovery fund “c’è ancora strada da fare. Come sapete, su vari punti chiave del progetto esistono divergenze significative: sulla dotazione globale, sulla ripartizione tra prestiti e sovvenzioni, sui criteri di distribuzione delle risorse finanziarie, sulle condizioni di assegnazione dei fondi… Ora più che mai, questi negoziati sono irti di difficoltà, poiché costringono tutti gli Stati membri a riconsiderare determinati principi cui sono fedeli da così lungo tempo. Non tutti condividono la stessa interpretazione di cosa sia nel concreto la solidarietà. Così come non tutti sono istintivamente d’accordo sulle implicazioni pratiche che derivano necessariamente dal principio di responsabilità. Potremo riuscire solo se sia gli uni che gli altri faranno lo sforzo di mettersi nei panni dei rispettivi interlocutori”.

Niente è certo, tranne il fatto che le “condizionalità” per avere in prstito parte dei fondi che il Paese deve versare (o impegnarsi a farlo) potranno solo essere peggiori di quelle fin qui prospettate. Olanda, Austria, Finlandia e il “gruppo di Visegrad” (Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria) pretendono infatti che nulla venga “regalato” ai paesi mediterranei. Per ragioni diverse, oltretutto. Perché i prmi tre paesi dovrebbero vesare un po’ di più di quel che riceverebbero; gli altri quattro perché vedrebbero in parte scendere il contributo europeo al loro sviluppo.

Ecco, dato questo contesto, la formulazione di un “Piano nazionale di riforme” – indispensabile per poter cominciare a chiedere ed ottenere almeno la prima rata del Recovery Fund a gennaio (o più in là, probabilmente) – diventa per il governo Conte un letto di Procuste che quanto prima dovrà far vedere i chiodi al posto della pelliccia.

Decisamente, quanti ieri si sono presentati fuori Villa Pamphili per contestare un vertice-fregatura, hanno messo in campo l’unica risposta possibile: l’organizzazione di un fronte di lotta popolare, che unisca i settori sociali, colpiti dalla crisi, che le politiche europee – che Conte chiama a protezione del suo governo – vogliono peggiorare oltre ogni immaginazione

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GeishaBalls
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

#2760 Messaggio da GeishaBalls »

Il MES permette di spendere 37 miliardi di euro ed è debito anche se a basso costo. Austerità? Chi si oppone vuole fare debito a condizioni di mercato, auspicando che la BCE continui a comprare titoli di Stato italiani per far sì che il costo non sia esageratemente diverso.

Sempre di intervento di aiuto europeo si tratta m a si potrebbe far finta di niente

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