Perché l'esponenziale crescente è veloce e il margine sui posti letto è piuttosto piccolo.Salieri D'Amato ha scritto:Mi associo in linea di massima al tuo pensiero.Blif ha scritto:Cercherò di essere sintetico: il coronavirus è in aumento esponenziale, e non si sa ancora quando si fermerà.
Se si ferma presto, farà lo stesso ordine di grandezza di morti della normale influenza (migliaia),
ma li farà in un tempo molto più breve, e sovraccaricando gli ospedali.
Se non si ferma presto, ne farà di più, anche molti, perché le strutture sanitarie non saranno più sufficienti.
Nessuno sa ora come andrà a finire, ma la cosa si decide nel giro di pochi giorni, settimane al massimo.
Nessuno sa niente perché i processi esponenziali possono evolvere in modo molto diverso in base a piccolissime modifiche iniziali.
L'influenza normale quest'anno ha avuto un picco molto debole all'inizio dell'inverno, perché faceva caldo
(così sistemiamo anche il Giornale e i suoi 29 morti evitando di dire che ha scritto cazzate: sono stato ingiusto con loro, e mi spiace).
Probabilmente sta avendo altri picchi in queste settimane , ma giustamente al momento a nessuno frega niente
perché è abbastanza stabile, non cresce in modo esponenziale e non fa notizia.
Come non ha senso minimizzare il coronavirus, non ha senso minimizzare le altre malattie per ingigantirlo.
Ma non mi è chiaro un punto, perchè la cosa si dovrebbe decidere nel giro di brevissimo tempo?
Se i casi salgono troppo, finiscono i posti e la cosa diventa più grave per chi la prende male.
E' il solito discorso dello spalmare il picco.