madball ha scritto:stanno cercando di far diventare il calcio qualcosa che non è mai stato: il calcio non è mai stato la patria dei buoni sentimenti (vado allo stadio da 25 anni credo, e non ho MAI visto MAI, una persona applaudire l'avversario che vince (se non ironicamente contro la nostra squadra che magari perdeva male) , vogliono farediventare il calcio uno spettacolo per famiglie ( l'unico nucleo famigliare nel calcio per me è padre-figlio o cmq tra parenti MASCHI) :
mettetevi in testa che il calcio non è il rugby e tantomeno lo vuole diventare.
Da appassionato di rugby e di calcio ti porterei in trionfo sulle spalle.
Se ho sete di una birra spillata bene vado in un pub.
Se voglio un calice di vino buono, non lo ordino in una birreria.
Non mi sembra poi complicatissimo.
Possono convivere entrambe le passioni, purchè non si mischino tra di loro : di fatti ai giocatori di rugby sta terribilmente sui coglioni leggere commenti del tipo "ah, se il calcio imparasse dal rugby..."
E poi ancora una considerazione... Siamo Europei, non siamo nordamericani : e quindi vaffanculo alle musichette dopo i goal, al tifo telecomandato con l'organietto e le cheerleaders, alle mascotte, ai wewillrockyou sparati dalle casse quando entrano i giocatori, ai calendari assurdi dettati da chi il calcio lo guarda in poltrona, ai nomi dei calciatori urlati come fossero rockstar, ai ristoranti dentro gli stadi, alla progressiva sparizione dei posti non numerati e quelli in piedi.
Peró se ti azzardi a dirlo, passi come quello che vorrebbe che si andasse tutti allo stadio con una lama da 8 cm nascosta nell'anfibio...