E' la prima cosa che viene detta ai bambini più introversi e riflessivi ( chissà perchè poi ). Se quando si è piccoli non si ha voglia di essere all'interno di un branco, si scelgono singolarmente le amicizie e si hanno interessi diversi dagli altri ci si becca del frocio. Stranamente a me non l'hanno mai detto, ci provó uno in prima superiore e cominció a tartassarmi a sangue. Un giorno mi portó nel centro storico della mia città e mi strinse perchè voleva che gli facessi un pompino. Lo presi per il collo e gli sputai in faccia. Ci rimase di merda, poi mi dispiacque perchè seppi che comunque aveva problemi familiari molto gravi.Mavco Pizellonio ha scritto:io al liceo venivo preso in giro, mi davano del "frocio".
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l'unica cosa che si addice ad un insegnante, spiegare, se riesce, perchè quello che ha fatto l'alunno è sbagliato. Ed è l'unico modo: non si possono trattare i ragazzi come soldatini deficenti, "ho ragione io perchè sono il prof e tu adesso paghi". Che l'insegnante abbia ragione non è affatto scontato, mai (anzi); se crede di aver ragione deve saperlo dimostrare, e se ci sarà riuscito l'alunno, forse, capirà qualcosa. Se l'insegnante pretende di aver ragione "perchè è l'insegnante", il bullo imparerà ancora meglio le regole del gioco del potere. Non crederà di aver sbagliato, ma penserà "io ho utilizzato il mio potere contro il più debole; la prof., che è più forte di me, ha utilizzato il suo per umiliare me; io diventeró ancora più forte e non mi faró più umiliare da nessuno". Sia il comportamento del bullo verso il più debole, sia quello dell'insegnante - non bisogna essere Freud per capirlo - sono comportamenti mossi dalla paura. L'insegnante ha punito proprio perchè impotente. Di fronte alla violenza del sopruso ha perso il controllo, ed è ricorsa lei stessa ad un sopruso. E queste non sono le regole della scuola, ma di qualsiasi convivenza. Solo che il prof., a scuola, puó ignorare di dovere "dimostrare" le proprie ragioni, perchè ha il potere per fare rispettare la sua verità con l'autorità : ed ecco venuti meno i pochi, fondamentali principi che la scuola puó sperare di trasmettere.
Il mio stile è vecchio
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peró non vorrei essere frainteso: mi fanno vomitare tutte quelle stronzate da scienziati dell'educazione secondo i quali non si puó dire niente all'allievo per non traumatizzarlo, svincolandolo così dalla responsabilità . E' una questione un po' complessa.
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mia zia insegnava alle elemtari in sezioni speciali (figli di carcerati, drogati..etc )..classi difficilissime..che le si prendeva e portava avanti con serenita'.
alcuni sono morti..altri spariti..ma qualcuno dopo 25 anni.(..) ancora si fa sentire..
no e' facile..per niente..una punizione cosi in una classe del genere non avrebbe senso
ora pero' non credo che si abbia a che fare con un ragazzo prblermatico..semplicmente e' il classico idota figlio di idoti deresponsabilizzati che alberga nelle scuole degli anni 2000
(in cina le elementari sono di 60 alunni x classe.non vola una mosca..e non si picchia......dicesi autorita'..altro che rivoluzione)
alcuni sono morti..altri spariti..ma qualcuno dopo 25 anni.(..) ancora si fa sentire..
no e' facile..per niente..una punizione cosi in una classe del genere non avrebbe senso
ora pero' non credo che si abbia a che fare con un ragazzo prblermatico..semplicmente e' il classico idota figlio di idoti deresponsabilizzati che alberga nelle scuole degli anni 2000
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Come vedresti se avessi letto il mio intervento la penso così anche io.Mavco Pizellonio ha scritto:io al liceo venivo preso in giro, mi davano del "frocio". Uno dei pochi periodi della mia vita in cui ho fatto a botte.
A quanto pare sono l'unico a pensare che il comportamento della prof. è stato grave. Di fronte al ragazzino che utilizza il suo potere sul compagno più debole, lei risponde utilizzando il suo di potere per umiliare - perchè di questo si tratta, un'umiliazione - il bullo con un atto di nessuna utilità educativa e soprattutto, non meno dell'insulto che voleva punire, lesivo della dignità dell'alunno. Evitando di mantenere la questione sul piano del ragionamento e accanendosi in modo, secondo me, violento e illegittimo, ha dimostrato di aver perso il controllo della situazione. E' passata dalla parte del torto per punire un torto.
Un conto è dire "questo è sbagliato" e spiegarne il motivo, un conto è ridurre il compito pedagogico all'umiliazione di scrivere "sono un deficente".
La morale è che nel microcosmo sociale in cui vive il ragazzino lui è bruciato agli occhi degli altri, avrà paura per un bel po' solo a dire "a" e cmq tutto questo crea solo astio maggiore.
La punizione in sè è giusta (fermo restando il mio parere sulla scuola: la scuola educa laddove ci sia una base impartita dai genitori, la scuola non fa le veci della famiglia. E lo dico da ex caposcout con corsi alle spalle e da figlio di maestra che ogni tanto rientra a casa con storie che fanno accapponare la pelle) ma la formula "sono un deficente" non significa nulla, è solo un umiliazione.
E' esattamente la stessa cosa che si vorrebbe punire (anzi neanche visto che una frase è lungi dall'essere bullismo) con l'aggravante di esercitare un potere contro il quale il ragazzino non puó nulla.
MA questi sono discorsi che hanno senso tra adulti che vivono in una dimensione adulta in mezzo a gente ragionevole..Forrest Gump ha scritto:Beh peró se ti davano del frocio tu hai risposto con i pugni...
Non è questo passare dalla parte del torto?
(sottolineo che anche io li avrei pestati a sangue... poi ognuno fa cio che crede)
Come si puó far entrare in testa che alzare le mani davanti ad un tartassamento continuo è sbagliato ad un ragazzino che vive le leggi della società in cui vive, fatta di ragazzini come lui che non solo conoscono solamente la lingua dello sfottó e della violenza per risolvere le diatribe, ma che davanti ad un esempio di maturità "adulta" se ne fanno beffe e ti tacciano di vigliaccheria?
Ovvio che quando dico ragazzini intendo dai 12 ai 18.
Mia madre insegna in classi normali ma la percentuale di figli di tossici e carcerati è mostruosamente alta anche lì da qualche anno a questa parte (direi superficialmente che sono i figli dei "figli del 68" e non andrei tanto lontano dalla realtà ahimè).nik978 ha scritto:mia zia insegnava alle elemtari in sezioni speciali (figli di carcerati, drogati..etc )..classi difficilissime..che le si prendeva e portava avanti con serenita'.
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sono contento di sapere che la pensi così, chiedo scusa se nello sfogliare il topic non ho fatto caso alla tua opinione.Lemmy ha scritto: la formula "sono un deficente" non significa nulla, è solo un umiliazione.
E' esattamente la stessa cosa che si vorrebbe punire (anzi neanche visto che una frase è lungi dall'essere bullismo) con l'aggravante di esercitare un potere contro il quale il ragazzino non puó nulla.
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Avete ragione tutti a vostro modo. Alzare le mani è sbagliato. Ma allora come si reagisce a un'umiliazione quando le parole entrano e escono dalle orecchie dell'interlocutore che si pascia dell'altrui civiltà e fa leva sul fatto che "tanto lui è civile, non mi fa paura quindi continuo a offenderlo"? In questo caso, dite quello che volete ma due calci nel culo ci stanno più che bene.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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In effetti, arriva il momento che due calci in culo assumano un valore pedagogico assoluto, soprattuto fra adulti. Nei confronti dei bimbi preferisco un silenzio sordo e ostile, che spinga il fanciullo a chiedersi seriamente il perchè di certe coseIl Fede ha scritto:Avete ragione tutti a vostro modo. Alzare le mani è sbagliato. Ma allora come si reagisce a un'umiliazione quando le parole entrano e escono dalle orecchie dell'interlocutore che si pascia dell'altrui civiltà e fa leva sul fatto che "tanto lui è civile, non mi fa paura quindi continuo a offenderlo"? In questo caso, dite quello che volete ma due calci nel culo ci stanno più che bene.
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Hai ragione da vendere.Il Fede ha scritto:Avete ragione tutti a vostro modo. Alzare le mani è sbagliato. Ma allora come si reagisce a un'umiliazione quando le parole entrano e escono dalle orecchie dell'interlocutore che si pascia dell'altrui civiltà e fa leva sul fatto che "tanto lui è civile, non mi fa paura quindi continuo a offenderlo"? In questo caso, dite quello che volete ma due calci nel culo ci stanno più che bene.
Come sto dicendo da un po': in ogni ambito ci sono dei comportamenti "efficaci" e funzionali ed altri magari più condivisibili dalla maggioranza ma inutili e spesso deleteri.
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Difatti più che il comportamento del bambino (ma ha ragione il Fede, a un certo punto un paio di calci nel culo ci stanno proprio bene), a me sconvolge il comportamento del giudice e quello dei genitori, bel modello quello che passano al figlio, vai pure il prepotente con i più deboli, tanto poi ci siamo noi e gli avvocati a tirarti fuori dai guai e a non farti "pagare". Si "pagare", perchè anche se bambini devono capire che ci sono dei comportamenti sbagliati da non tenere, altrimenti ci sono delle pene (punizioni nel loro caso) da scontare.......Scorpio ha scritto:trattamento peggiore per il giudice!!dostum ha scritto:Doveva farglielo scrivere 1000 volte e se non basta giu schiaffi!
Siamo ormai l'incredibile itaGlia !
Inutile che una società si dia delle leggi ed aspettarsi che tutti le rispettino se non sono previste anche delle sanzioni......
Mi sa che mi sto incasinando da solo, meglio se mi fermo qua!!

Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. àˆ tempo di morire...
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bof a me l'idea è piaciuta molto che vi devo dire???
non credo di essere un autoritario ne tantomeno un moralista ma il non fare sconti alla coglionaggine dilagante credo sia un dovere civile...
belle visioni educative ( un pó utopistiche ) nulla da dire ma imho un deficente è in primis un deficente e la cosa va fatta notare senza morbidezze o relativismi
non è una questione punitiva ma di onestà e non andrebbe fatto solo coi bimbi...
chiamiamo le cose col loro nome senza troppi relativismi e giustificazioni
BULLETTO OMOFOBO = DEFICENTE bisogna dirglielo in faccia senza sconti
postilla tecnica
gli insegnanti in itaGlia sono i peggio pagati d'europa e sono socialmente disprezzati ( non esite la dignità dell'insegnante è considerato un lavoro sfigato )... in ste condizioni cosa pretendiamo???
non credo di essere un autoritario ne tantomeno un moralista ma il non fare sconti alla coglionaggine dilagante credo sia un dovere civile...
belle visioni educative ( un pó utopistiche ) nulla da dire ma imho un deficente è in primis un deficente e la cosa va fatta notare senza morbidezze o relativismi
non è una questione punitiva ma di onestà e non andrebbe fatto solo coi bimbi...
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Discorso più che condivisibile nella teoria, meno nella pratica. Come ho detto, ero convinto che l'insegnanate sarebbe stata condannata. Mi ha sorpreso la sua assoluzione, perchè, in teoria, l'insegnante ha commesso un abuso. Per questo motivo mi piacerebbe poter leggere le motivazioni della sentenza: se il giudice ha deciso così, credo che abbia valutato la punizione inferta dall'insegnanate proporzionata (anzi, probabailmente sottodimensionata, visto il garantismo imperante) al gesto che aveva compiuto il bulletto. E non credo che quel gesto sia stato un caso isolato. Probabilmente era solo la punta dell'iceberg.Mavco Pizellonio ha scritto:l'unica cosa che si addice ad un insegnante, spiegare, se riesce, perchè quello che ha fatto l'alunno è sbagliato. Ed è l'unico modo: non si possono trattare i ragazzi come soldatini deficenti, "ho ragione io perchè sono il prof e tu adesso paghi". Che l'insegnante abbia ragione non è affatto scontato, mai (anzi); se crede di aver ragione deve saperlo dimostrare, e se ci sarà riuscito l'alunno, forse, capirà qualcosa. Se l'insegnante pretende di aver ragione "perchè è l'insegnante", il bullo imparerà ancora meglio le regole del gioco del potere. Non crederà di aver sbagliato, ma penserà "io ho utilizzato il mio potere contro il più debole; la prof., che è più forte di me, ha utilizzato il suo per umiliare me; io diventeró ancora più forte e non mi faró più umiliare da nessuno". Sia il comportamento del bullo verso il più debole, sia quello dell'insegnante - non bisogna essere Freud per capirlo - sono comportamenti mossi dalla paura. L'insegnante ha punito proprio perchè impotente. Di fronte alla violenza del sopruso ha perso il controllo, ed è ricorsa lei stessa ad un sopruso. E queste non sono le regole della scuola, ma di qualsiasi convivenza. Solo che il prof., a scuola, puó ignorare di dovere "dimostrare" le proprie ragioni, perchè ha il potere per fare rispettare la sua verità con l'autorità : ed ecco venuti meno i pochi, fondamentali principi che la scuola puó sperare di trasmettere.
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- Iscritto il: 31/08/2005, 13:31
Più di uno di voi ha chiamato in causa i genitori.
Giustissimo.
Sono loro i veri responsabili, nella maggior parte dei casi.
Non è bello da dirsi, ma certa gente non dovrebbe fare figli, per il bene di tutti.
PS: una punizione per l'alunno ci stava, quella data è sproporzionata e denota deliri di onnipotenza all'ennesima potenza ma da qui a una condanna ce ne passa eccome.
Giustissimo.
Sono loro i veri responsabili, nella maggior parte dei casi.
Non è bello da dirsi, ma certa gente non dovrebbe fare figli, per il bene di tutti.
PS: una punizione per l'alunno ci stava, quella data è sproporzionata e denota deliri di onnipotenza all'ennesima potenza ma da qui a una condanna ce ne passa eccome.
"Ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell'amore, del destino e delle scelte che si fanno nella vita.
Per capire l'essenziale, pero', mi e' bastato un istante, mentre mi torturavano legato a un muro. Fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscii a comprendere che, nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo, ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli.
Non sembra granche', me ne rendo conto.
Ma quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una liberta' del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilita'.
E la scelta che fai, odio o perdono, puo' diventare la storia della tua vita." Gregory David Roberts
Per capire l'essenziale, pero', mi e' bastato un istante, mentre mi torturavano legato a un muro. Fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscii a comprendere che, nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo, ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli.
Non sembra granche', me ne rendo conto.
Ma quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una liberta' del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilita'.
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