quello che ha fatto è semplicemente offrirti un conto corrente non disponibile al pubblico ma riservato a clienti "particolari"MiniMe ha scritto:vado in banca, porto i soldi [pochi] cercando di fare un conto per uno studente facile da gestire.
parlo con un vice credo.
Mi propone una mezza truffa, un tasso di interesse che a conti fatti mi avrebbe fruttato nemmeno il rimborso della spesa di deposito annuale.
Gli dico che non mi conviene, ho poco denaro, preferisco la posta per adesso.
Il vice mi propone, solo per me, un tasso di interesse più alto, fino al 3%.
Gli chiedo se la cosa è legale.
Mi guarda ammiccando facendo si e no con la testa.
Mi alzo, gli stringo la mano e lo saluto.
Per poco non gli rompevo il porta penne sul cranio.
Mi sono chiesto se la cosa puó avere un'incidenza ampia e se puó essere conseguenza dei casini economici, o almeno parte di essi, che abbiamo in italia.
ci sono conti correnti non liberamente sottoscrivibili ma riservati a classi di clienti ( negozianti, persone ricche, dipendenti di una ditta che ha una convenzione con la banca) per cui la banca ha deciso di avere un occhio di riguardo e dove la banca fa concessioni "generose" ( niente spese di gestione, carta di credito e bancomat gratis, operazioni illimitate, deposito titoli gratis, un corposo fido, un mutuo a tasso molto più basso di quello di mercato).
siccome concederli o meno per il bancario cambia solo cambiare due sigle sullo schermo del pc, ogni tanto il direttore puó concedere questi conti correnti "fuori mercato" a sua semplice discrezione ( se ti conosce se gli stai simpatico se ti deve un favore se sei un buon cliente).
quindi niente truffa, voleva solo invogliarti a fare il conto corrente da loro, per motivi che forse lui conosce e tu no.