[O.T.] Mi consigliate un bel disco?
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Ma come ho fatto a non accorgermi prima di questo topic! Io ho vinto la borsa di studio ai seminari di Siena jazz nel '99 e attualmente insegno piano jazz in un liceo musicale in provincia di Napoli, quindi la mia classifica è la seguente:
1) Il clavicembalo ben temperato vol.2 (J. S. Bach)(lo consiglio vivamente a tutti, soprattutto nell'esecuzione di Friedrich Gulda)
2) The mad hatter (Chick Corea)
3) Sinfonia No.3 per organo (Camille Saint Saens)
4) Conference de Presse (M. Petrucciani e E. Louiss)
5) Now he sings, now he sobs (C. Corea) (assolutamente il miglior disco di jazz per piano, basso e batteria di tutti i tempi, lo consiglio caldamente a coloro che hanno segnalato Kind of Blue e The road to you).
1) Il clavicembalo ben temperato vol.2 (J. S. Bach)(lo consiglio vivamente a tutti, soprattutto nell'esecuzione di Friedrich Gulda)
2) The mad hatter (Chick Corea)
3) Sinfonia No.3 per organo (Camille Saint Saens)
4) Conference de Presse (M. Petrucciani e E. Louiss)
5) Now he sings, now he sobs (C. Corea) (assolutamente il miglior disco di jazz per piano, basso e batteria di tutti i tempi, lo consiglio caldamente a coloro che hanno segnalato Kind of Blue e The road to you).
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- Federico Botticelli
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Sinceramente non condivido questa animosità che porta comunque a delineare Sanremo come il bersaglio favorito, come se fosse quasi un obbligo morale e intellettuale il continuo distinguo da questa manifestazione; certamente è sempre necessario trovare un nemico a cui imputare colpe, ma è sin troppo semplice seguire in massa questa linea.In data 2002-11-10 20:58, funkydream scrive:
faccia solo parte del filone "canzunciella da Sanremo cun Pippe BBaude",
che ormai credo pochi prendono in considerazione
Niente di personale nelle mie parole, del resto ho apprezzato la tua chiusa a proposito dello stimolo a riflettere, ma da parte mia desidero spezzare una lancia con forza a favore del Festival, che a dispetto della gabbia in cui è costretto a muoversi, continua ad essere in grado di stupire, ad accomunare in una gara vera artisti multiformi, semplici mestieranti, cantautori esistenziali e virtuosi, glorie in cerca di rilancio o semplici opportunisti.
E' fascino, è carisma, è la sola occasione di vedere trasferita in musica l'anima italiana, con i suoi tanti difetti, ma con quella fantasia che non smetterà mai di emozionare, col potere di aprire gli occhi su una vetrina disordinata, ma per sua stessa natura rappresentativa del panorama al cui interno vive; ovviamente qui non si tratta della riuscita dello spettacolo prettamente televisivo, che peraltro apprezzo sinceramente, in modo particolare nelle edizioni targate Baudo.
Quale altro spazio esiste per lasciar parlare la musica? Quali opportunità sono offerte di presentare un lavoro, il frutto di un impegno? Certo, potrai, e mi rivolgo unicamente a te per comodità , farmi notare che manca il coraggio, nei presenti per quanto riguarda la sperimentazione, e in quelli che presenti non sono per timore di sporcare un nome, ma penso che quando l'occasione è una e una soltanto sia molto difficile rischiare per il solo gusto di farlo.
Per finire, ho trovato di qualità il livello dei brani proposti all'ultima edizione, tanto tra le promesse che nella categoria principale, è un bel segno, che fa sperare e opera una sterzata decisa rispetto agli errori di chi, senza essere esperto, ha preteso di inventarsi un ruolo di presentatore musicale, al contrario della cultura in materia dell'uomo di Militello; certo è molto semplice censurare a priori tutto ció che per sentirsi valido non ha bisogno di sopravvivere in una nicchia o di avere una pronuncia vagamente esotica, oppure trovare rimedi in vaghi super-ospiti, clamorosa offesa per chi non perde il gusto di mettersi in gioco, o ancora ricercare generi musicali che in Italia non hanno esponenti di rilievo, errore culturale , lo ammetto.
Viva il Festival, oggi e per sempre.
Non saprei dire se sono i cinque album della mia vita ma di sicuro mi hanno lasciato il segno
Jeff Buckley - Grace
L'ultimo capolavoro discografico del millennio. Nessuno dopo di lui è riuscito a creare qualcosa di così unico e coinvolgente, e credo che sarà così per molto.
Soulwax - Much Against Everyone's Advice
Gran bell'album di rock alternativo, ricco di trascinanti melodie
Afterhours - Hai paura del buio?
Insieme al precedente Germi è il più bell'album rock stampato in italia
Santana - 1, Abraxas, 3
I suoi primi tre album, niente a che fare con gli ultimi. Hanno contribuito a far crescere la mia passione per i ritmi e le percussioni
Beh, veramente sono sei, ma come ho detto non è semplice, non è affatto semplice.
Jeff Buckley - Grace
L'ultimo capolavoro discografico del millennio. Nessuno dopo di lui è riuscito a creare qualcosa di così unico e coinvolgente, e credo che sarà così per molto.
Soulwax - Much Against Everyone's Advice
Gran bell'album di rock alternativo, ricco di trascinanti melodie
Afterhours - Hai paura del buio?
Insieme al precedente Germi è il più bell'album rock stampato in italia
Santana - 1, Abraxas, 3
I suoi primi tre album, niente a che fare con gli ultimi. Hanno contribuito a far crescere la mia passione per i ritmi e le percussioni
Beh, veramente sono sei, ma come ho detto non è semplice, non è affatto semplice.
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Mi sembra di vedere Federico mentre scrive orgoglioso il suo peana di Sanremo (un esercizio stilistico notevole, complimenti) e poi ne rilegge le righe... dopo pochi istanti compare sul suo viso una vampata di rossore tipica di chi sta per emettere una fragorosa risata che puntualmente esplode a metà del suo scritto
E dopo la "difesa del Festival di Sanremo" adesso sei pronto a cimentarti in una nuova ardua missione, scegli tu il titolo :
"Erode : la colpa fu dei fanciulli"
"Le zanzare sono fantastiche !"
"La Panda è un'automobile che frena benissimo"
"Rocco Siffredi ce l'ha piccolo"
Ti saluto con sincera stima (e invidia) per la tua vena letteraria
PS
Già intuisco la risposta di alcuni forumisti : "sti cazzo di comunisti, sempre pronti a sparare merda su tutto quanto non puzzi di noioso culturame cantautoristico o intillimanuchaoismo bolscevico... Arridatece Lando Fiorini e Den Harrow
E dopo la "difesa del Festival di Sanremo" adesso sei pronto a cimentarti in una nuova ardua missione, scegli tu il titolo :
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"Le zanzare sono fantastiche !"
"La Panda è un'automobile che frena benissimo"
"Rocco Siffredi ce l'ha piccolo"
Ti saluto con sincera stima (e invidia) per la tua vena letteraria
PS
Già intuisco la risposta di alcuni forumisti : "sti cazzo di comunisti, sempre pronti a sparare merda su tutto quanto non puzzi di noioso culturame cantautoristico o intillimanuchaoismo bolscevico... Arridatece Lando Fiorini e Den Harrow
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Finalmente una persona con cui condividere il piacere della musica classica. Caro Pompadour, io preferisco la ballata in sol minore, è di una modernità eccezionale, ma il meglio di sè secondo me Pollini lo dà negli studi di Chopin. Io ne eseguo alcuni (i + facili) e se voglio sentire come dovrebbero suonare, metto su il disco e ascolto, poi puntualmente chiudo il piano e me ne vado, consapevole che non potró mai arrivare a quei livelli di perfezione totale sotto tutti i punti di vista.In data 2002-11-13 16:52, pompadur scrive:
Ciao Fabri,
posso andare contro corrente? Un disco meraviglioso è Chopin 4 ballate per pianoforte, pianista Maurizio Pollini ed DG.
Esecuzione magistrale caratterizzata da una foga sanguigna.
Fammi sapere se ti interessa la classica.
Ciao geppino,
Pollini secondo me è inarrivabile per almeno un paio di motivi:
1. Tecnica, che mi ricorda molto da vicini l'assoluta perfezione di A.B. Michelangeli
2. Interpretazione, le cose suonate da lui lasciano sempre il segno, ti cattura e ti fa venire il dubbio che dopo quella esecuzione difficilmente ne sentirai altre all'altezza. Rispetto a Michelangeli inoltre lo trovo "caldo" coinvolgente (mentre ABM a volte per carità era troppo distaccato nella sua perfezione).
3. Impeto, il modo di suonare di Pollini lascia senza fiato, ti travolge ha quella che io definisco la zampata della tigre, suona gli accordi in modo animalesco e nello stesso tempo ha una pulizia e un controllo del suono fenomenale.
Gli studi di Chopin come molte delle sonate di Beethoven da lui interpretare, sono da far ascoltare al conservatorio a futura memoria.
Ciao.
Pollini secondo me è inarrivabile per almeno un paio di motivi:
1. Tecnica, che mi ricorda molto da vicini l'assoluta perfezione di A.B. Michelangeli
2. Interpretazione, le cose suonate da lui lasciano sempre il segno, ti cattura e ti fa venire il dubbio che dopo quella esecuzione difficilmente ne sentirai altre all'altezza. Rispetto a Michelangeli inoltre lo trovo "caldo" coinvolgente (mentre ABM a volte per carità era troppo distaccato nella sua perfezione).
3. Impeto, il modo di suonare di Pollini lascia senza fiato, ti travolge ha quella che io definisco la zampata della tigre, suona gli accordi in modo animalesco e nello stesso tempo ha una pulizia e un controllo del suono fenomenale.
Gli studi di Chopin come molte delle sonate di Beethoven da lui interpretare, sono da far ascoltare al conservatorio a futura memoria.
Ciao.
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