Non ho detto molto perche' costretto dal tempo, ma intanto il film c'e'...mi riprometto di fare un altro breve excursus, pero'.Alec Empire ha scritto:TENEBRE,dove invece abbiamo un parziale ritorno allo psycho-thriller...con buoni esiti di tensione.
[O.T.] Dario Argento
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Dario e Asia insieme in un horror «Abbiamo superato 8 anni di liti» «La terza madre» è l'ultimo atto della trilogia cominciata nel '77 con «Suspiria» e proseguita con «Inferno»
MONCALIERI (Torino) " àˆ dura uscire tranquilli dal nuovo set di Dario Argento. Concluse le riprese romane, il regista sta terminando La terza madre, il nuovo film prodotto da Medusa, in una villa sperduta tra le colline intorno a Torino, città sfondo di tanti film di Argento, che oggi lo ringrazierà con il premio Set Torino Piemonte, promosso dalla Piemonte Film Commission.Luoghi crepuscolari, prediletti del nostro «master of horrors», che peró si dice un po' deluso dalla sparizione delle tradizionali nebbioline «da atmosfera». Eppure basta entrare in quell'edificio secentesco, ex convento di frati, per sentirsi subito un po' a disagio.
Sarà che dentro tutto appare un po' sghembo, persino il lampadario scuro che dondola nello studiolo, tra un'antica biblioteca, un camino di marmo nero, candelabri dorati, un astrolabio con un teschio infilzato da tanti spilloni. Sarà che il primo libro che ti capita in mano, tra centinaia sparsi ovunque, s'intitola Passeggiate con il diavolo. Autore l'attuale, gentilissimo, padrone di casa, Gian Piero Bona, che con nonchalance racconta distrane cose avvenute tra quelle mura... Fatto sta che, prima ancora che Argento apra bocca, già i brividi corrono sulla schiena. Al resto ci pensa Dario. «Alla fine sono arrivato all'ultimo capitolo», annuncia sventolando il librone ingiallito spalancato sulla scrivania dove Philippe Leroy, l'alchimista della storia avvolto in una vestaglia di velluto rosso, svela alla giovane studiosa Asia Argento, l'arcana vicenda delle Tre Madri. Una trilogia iniziata da Argento quasi trent'anni fa, nel '77 con Suspiria (ispirato a De Quincey) e proseguita nell'80 con Inferno.
«E adesso, dopo la Mater Suspiriorum e la Mater Tenebrarum, è la volta della Mater Lachrimarum. L'ultima, la più bella, la più terribile. Una trinità al femminile, che invece di portare la vita porta la morte " annuncia ". Al suo cenno le streghe di tutto il mondo voleranno, senza scope ma su più attuali aerei, su Roma per un sabba apocalittico, che seminerà il caos per le strade e le coprirà di morti». Per l'occasione ha riunito la famiglia, la figlia Asia e sua madre, Daria Nicolodi, ex compagna del regista negli anni Settanta. «Daria aveva scritto con me la sceneggiatura di Suspiria. Con Asia siamo stati lontani a lungo, dai tempi del Fantasma dell'opera. Tranoici sono state incomprensioni, ci siamo litigati per cose che, a pensarci ora, erano vere scemenze. Capaci peró di tenerci lontani per anni senza vederci nè parlarci».
Come vi siete ritrovati? «Ma perchè siamo padre e figlia, perchè alla fine l'affetto prevale su tutto. Starle di nuovo vicino mi dà una gioia immensa. Sono felice», confessa Dario (che ieri sera con la figlia a Che tempo che fa? ha spiegato che Asia non lavora in Italia da 10 anni «perchè i registi vogliono solo belle vacchettine»). Che tra i due corra grande affetto balza agli occhi. Quella figlia ritrovata lui non la perde di vista un attimo, la corteggia in ogni inquadratura, le rimbocca il plaid quando, in una pausa, lei si stende su un divano per un pisolino. «In questi otto anni sono successe tante cose " aggiunge Asia ". A mia volta sono diventata madre e regista. Sono cresciuta. Adesso, oltre alla gioia di stare accanto a Dario, c'è il piacere di spiare un regista geniale, di studiare ogni sua inquadratura. Le sue storie mi divertono, ma l'horror vero è un altro. Il mondo sta per scoppiare, e la colpa non è certo delle streghe. Comunque, è un sollievo sapere che, tra tanti morti, qui io me la cavo. Finora, nei suoi film, mio padre non mi ha mai uccisa».
Una piccola tortura peró sì. Nella scena che sta girando, l'alchimista Leroy la sottopone a un esame-pupilla allargandole l'occhio con un temibile divaricatore. «Sempre meglio che finir mangiato a bocconi dalle streghe come capiterà a lui», profetizza allegro Argento. Che da poco negli Usa ha girato due episodi di Master of horrors («il primo, Jennifer, è stato il dvd più venduto della stagione») ma in Italia attende ancora l'uscita del suo Ti piace Hitchcock? «dimenticato» dalla Rai forse perchè, ipotizza, «un giallo dove una figlia uccidela madre non passa». Ma perchè ce l'ha tanto con le streghe e le madri? Qualcosa di personale? «Ma no... Anche se con mia madre c'è sempre stato un rapporto lontano. Lei era una celebre fotografa, sempre impegnata, con poco tempo per me. Sì, forse il dr. Freud avrebbe di che dire. Non a caso io sono un suo grande ammiratore. Ogni volta che vado a Vienna passo a rendergli omaggio nella sua casa- museo. E mormoro una preghiera: senza di te, che avrei fatto?».
PENSO LOCANDINA FAKE

MONCALIERI (Torino) " àˆ dura uscire tranquilli dal nuovo set di Dario Argento. Concluse le riprese romane, il regista sta terminando La terza madre, il nuovo film prodotto da Medusa, in una villa sperduta tra le colline intorno a Torino, città sfondo di tanti film di Argento, che oggi lo ringrazierà con il premio Set Torino Piemonte, promosso dalla Piemonte Film Commission.Luoghi crepuscolari, prediletti del nostro «master of horrors», che peró si dice un po' deluso dalla sparizione delle tradizionali nebbioline «da atmosfera». Eppure basta entrare in quell'edificio secentesco, ex convento di frati, per sentirsi subito un po' a disagio.
Sarà che dentro tutto appare un po' sghembo, persino il lampadario scuro che dondola nello studiolo, tra un'antica biblioteca, un camino di marmo nero, candelabri dorati, un astrolabio con un teschio infilzato da tanti spilloni. Sarà che il primo libro che ti capita in mano, tra centinaia sparsi ovunque, s'intitola Passeggiate con il diavolo. Autore l'attuale, gentilissimo, padrone di casa, Gian Piero Bona, che con nonchalance racconta distrane cose avvenute tra quelle mura... Fatto sta che, prima ancora che Argento apra bocca, già i brividi corrono sulla schiena. Al resto ci pensa Dario. «Alla fine sono arrivato all'ultimo capitolo», annuncia sventolando il librone ingiallito spalancato sulla scrivania dove Philippe Leroy, l'alchimista della storia avvolto in una vestaglia di velluto rosso, svela alla giovane studiosa Asia Argento, l'arcana vicenda delle Tre Madri. Una trilogia iniziata da Argento quasi trent'anni fa, nel '77 con Suspiria (ispirato a De Quincey) e proseguita nell'80 con Inferno.
«E adesso, dopo la Mater Suspiriorum e la Mater Tenebrarum, è la volta della Mater Lachrimarum. L'ultima, la più bella, la più terribile. Una trinità al femminile, che invece di portare la vita porta la morte " annuncia ". Al suo cenno le streghe di tutto il mondo voleranno, senza scope ma su più attuali aerei, su Roma per un sabba apocalittico, che seminerà il caos per le strade e le coprirà di morti». Per l'occasione ha riunito la famiglia, la figlia Asia e sua madre, Daria Nicolodi, ex compagna del regista negli anni Settanta. «Daria aveva scritto con me la sceneggiatura di Suspiria. Con Asia siamo stati lontani a lungo, dai tempi del Fantasma dell'opera. Tranoici sono state incomprensioni, ci siamo litigati per cose che, a pensarci ora, erano vere scemenze. Capaci peró di tenerci lontani per anni senza vederci nè parlarci».
Come vi siete ritrovati? «Ma perchè siamo padre e figlia, perchè alla fine l'affetto prevale su tutto. Starle di nuovo vicino mi dà una gioia immensa. Sono felice», confessa Dario (che ieri sera con la figlia a Che tempo che fa? ha spiegato che Asia non lavora in Italia da 10 anni «perchè i registi vogliono solo belle vacchettine»). Che tra i due corra grande affetto balza agli occhi. Quella figlia ritrovata lui non la perde di vista un attimo, la corteggia in ogni inquadratura, le rimbocca il plaid quando, in una pausa, lei si stende su un divano per un pisolino. «In questi otto anni sono successe tante cose " aggiunge Asia ". A mia volta sono diventata madre e regista. Sono cresciuta. Adesso, oltre alla gioia di stare accanto a Dario, c'è il piacere di spiare un regista geniale, di studiare ogni sua inquadratura. Le sue storie mi divertono, ma l'horror vero è un altro. Il mondo sta per scoppiare, e la colpa non è certo delle streghe. Comunque, è un sollievo sapere che, tra tanti morti, qui io me la cavo. Finora, nei suoi film, mio padre non mi ha mai uccisa».
Una piccola tortura peró sì. Nella scena che sta girando, l'alchimista Leroy la sottopone a un esame-pupilla allargandole l'occhio con un temibile divaricatore. «Sempre meglio che finir mangiato a bocconi dalle streghe come capiterà a lui», profetizza allegro Argento. Che da poco negli Usa ha girato due episodi di Master of horrors («il primo, Jennifer, è stato il dvd più venduto della stagione») ma in Italia attende ancora l'uscita del suo Ti piace Hitchcock? «dimenticato» dalla Rai forse perchè, ipotizza, «un giallo dove una figlia uccidela madre non passa». Ma perchè ce l'ha tanto con le streghe e le madri? Qualcosa di personale? «Ma no... Anche se con mia madre c'è sempre stato un rapporto lontano. Lei era una celebre fotografa, sempre impegnata, con poco tempo per me. Sì, forse il dr. Freud avrebbe di che dire. Non a caso io sono un suo grande ammiratore. Ogni volta che vado a Vienna passo a rendergli omaggio nella sua casa- museo. E mormoro una preghiera: senza di te, che avrei fatto?».
PENSO LOCANDINA FAKE

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Ho letto da qualche parte che in tutti i film dove recita la figlia non sono andati granchè al botteghino.
comunque i suoi primi film sono davvero belli, anche se alcuni sono davvero difficili da trovare.
Credo che '4 mosche di velluto grigio' non ne esista una versione in dvd, o sbaglio?
Io ne ho solo una versione in dvx scaricata da emule, è stata registrata da una videocassetta. L'audio fa ovviamente penare.
E vorrei tanto vedermi Inferno, ma non riesco a trovarlo a noleggio...
comunque i suoi primi film sono davvero belli, anche se alcuni sono davvero difficili da trovare.
Credo che '4 mosche di velluto grigio' non ne esista una versione in dvd, o sbaglio?
Io ne ho solo una versione in dvx scaricata da emule, è stata registrata da una videocassetta. L'audio fa ovviamente penare.
E vorrei tanto vedermi Inferno, ma non riesco a trovarlo a noleggio...