su questo ti do' ragione e ti ringrazio per la precisazione che non conoscevo.wolf.55 ha scritto: La più bella è quella della benzina avio:
i velivoli a getto o a turboelica utilizzano cherosene "JP1" se civili e cherosene "JP4" se militari, la benzina avio non si trova neppure negli aereoporti minori.
Non conoscendo le tipologie di carburante ho usato un termine generico usato dall'uomo di strada per indicare il carburante per aerei (almeno quello che si usa da noi), ovvero benzina avio.
a me risulta che alitalia abbia assorbito a suo tempo una quota di personale tecnico di ATI e lo abbia impiegato prima su napoli poi su roma per le manutenzioni di servizio dei vettori. Ora che hanno ultimato gli hangar di manutenzione a malpensa (che fino ad ora era totalmente sfornita di tale servizio) e per accordi con klm e airfrance dovrebbero trasferire la manutenzione a malpensa ma la maggioranza dei tecnici non ne vuol sapere.Io sapevo che i tecnici dell'ATI erano stati assorbiti dalle officine Aeronavali del gruppo Alenia, disponi di info diverse? Puoi fornirmele?
vista la precisazione deduco o che tu sia nell'ambiente militare e/o che tu sia un appassionato della materia.Il numero dei componenti degli equipaggi viene determinato in sede internazionale, considera solo che di recente l'AMI ha venduto alla aviazioni brasiliana e greca i propri C-130H che necessitavano in cabina di 4 elementi (comandante/copilota/navigatore/ingegnere di bordo) sostituendoli con C-130J che prevedono solo pilota/copilota. Analoga tendenza esiste per gli aerei civili.
Come dovresti ben sapere un veivolo militare e' altro rispetto ad uno civile, soprattutto quando quest'ultimo trasporta diciamo un 200/250 persone di media. Ora, mi pare molto ma molto strano che solo alitalia abbia avuto a che fare con questo cambio di normativa internazionale visto che analogamente in altre compagnie europee sarebbe scoppiato un casino per la riduzione di posti di lavoro dovuta a tale normativa.
Ma ammettiamo pure che vi sia stato un cambio di composizione di equipaggio come suggerisci tu. Mi vieni a dire che gli enti preposti hanno cambiato le specifiche di equipaggio esattamente per gli aeromobili usati da alitalia? mi pare irrealistico davvero, anche perche' dopo quella protesta non mi risulta che la composizione di equipaggio sia stata piu' modificata.
inoltre e' praticamente impossibile gestire con soli 3 assistenti di volo tratte come milano-bombay che hanno una media di 300 e passa persone a volo.
infatti qui nessuno dubita del fatto che tu non paghi il biglietto, la mia osservazione si basa su cio' che ho avuto da osservare in due anni e passa di frequentazione della citta'.Il fatto che nella mia città il 40% dei passeggeri dei mezzi pubblici non paghi il biglietto è una tua illazione, io lo pago e lo pago anche per chi eventualmente mi accompagna.
Bada che anche in altre citta' avviene il medesimo fenomeno ma no con la diffusione che ho visto a roma. La cosa puo' indignare o meno, ma e' cosi': e mi pare che i bilanci annuali delle aziende parlino chiaro:
Se io trasporto in un anno ad esempio 100 persone e da bilancio risulta che ho venduto 60 tra biglietti ed abbonamenti evidentemente qualcuno non ha pagato per la corsa o no?

ribadisco: a me risulta che quella manifestazione in origine del personale di terra dell'aeroporto romano (che, a parte i tecnici delle manutenzioni, non e' dipendente alitalia fino a prova contraria) sia stata "occupata" dal "circo della magliana" (uso la definizione di un pilota alitalia conosciuto ad una cena tempo fa) al solo scopo di aver visibilita' pubblica e far credere che fosse uno sciopero compatto del personale alitalia.Il discorso relativo ai dipendenti dell'indotto dell'Alitalia che hanno rallentato il traffico sulla Roma Fiumicino non riguarda impiegati, se hai notizie di tipo diverso, mi dispiace per te.
dimentichi qualche altra cosa: un managment scandaloso, connivenze indegne, scelte miopi ed il fatto che attualmente alitalia sia la piu' grossa societa' statale del centro-sud italia ne fanno una piazza ideale per i politici e per i maneggioni a caccia di affari da fare e di posti di lavoro facili per amanti, parenti, amici degli amici. Ed e' un dato di fatto incontrovertibile e palese.La crisi dell'Alitalia non verrebbe risolta cambiando lo scalo di armamento (dato anche che sono bastati 3 cm di neve per bloccare quello di Milano...), certo verrebbe ricondotta a livelli più accettabili se il valore del dollaro non fosse artificiosamente tenuto così basso.
Se le piste sono innevate la colpa e' della sea che gestisce lo scalo, non certo di alitalia: evidentemente i problemi dello scalo sono a piu' livelli e non tutti riconducibili alle compagnie aeree.
Visto che i biglietti li pago in euro e che il grosso delle spese e' in dollari, direi che non e' il cambio forte che fa debole alitalia

ah, per la cronaca: azionista di volare nonche' membro del cda e' il signor giulio tremonti
