Capitanvideo ha scritto:repeat ha scritto:Senza bisogno di uno studio statistico c'ero arrivato anch'io... certo, fa una certa impressione apprendere che il Paese è, di fatto, "governato" da un elettorato ultracinquantenne e semianalfabeta che si sceglie, e quindi ci impone - "democraticamente" si capisce - di essere guidati da un cialtrone, corrotto, lestofante e puttaniere.
Non capisco il virgolettato. Se vuoi la democrazia questo e' il prezzo da pagare.
E' eletto democraticamente, e non si possono fare crociate sul "siamo tutti uguali" e poi pretendere che il tuo voto valga di piu'.
In tutta questa merda (di governo) almeno qualcosa di positivo c'è: l'allontanamento dalla politica e la consapevolezza che la democrazia (battere l'ìnquadramento scolastico e' missione ardua) non e' poi sto granchè.
Obiezione accolta.
Ma il virgolettato voleva sottolineare il fatto che, in forza di un sistema elettorale che io non condivido, l'elettorato berlusconiano - e qui mi riferisco soprattutto allo zoccolo duro, quel 18-20% di fanatici, anziani & analfabeti, che lo voterebbe sempre e comunque, anche se
Papi gl'inculasse la figlia o la moglie - può imporre la sua sconcertante e irresponsabile presenza alla parte restante del corpo elettorale (che sarebbe comunque maggioritario... rispetto ai "berlusconiani duri e puri").
In fondo, il partito di Berlusconi è accreditato di poco più del 25% dei consensi... ma tanto basta e avanza per comandare... e fottere.
La mia idea di democrazia rappresentativa non coincide con quella che in questo momento si è realizzata nel paese e nel Parlamento.
1 testa 1 voto 1 seggio.
Io ripartirei da qui, se potessi o se mi fosse data possibilità di indicare una via d'uscita.
Il maggioritario, per come la vedo io, è stata una sciagura perché ha intruppato tutti al centro (un centro a-politico, quasi metaforico, di fatto sterile) e ha frustrato, fino ad eliminarle o emarginarle quasi del tutto, le differenze. Ognuno conta non per quello che è, per le idee che ha o per i voti che prende, ma solo per quanto sa essere opportunista e per come può ricattare una parte o l'altra attraverso l'utilità decisiva del suo consenso, grande o piccolo che sia.
E tutto ciò avviene PRIMA del voto.
Il sistema proporzionale aveva i suoi difetti... ma almeno concedeva ad ognuno la possibilità di esistere autonomamente, di fare le proprie battaglie e di pesare solo per quel che si era o si valeva,
DOPO aver ottenuto i voti.
Ecco, era più "democratico". Per governare serviva una maggioranza che raccogliesse
effettivamente più del 50% dei voti. Con il maggioritario, invece, è possibile governare avendo poco più del 40% dei voti.
Con il sistema proporzionale il berlusconismo non sarebbe mai esistito... o sarebbe durato giusto lo spazio di una o, al massimo, due legislature. Il maggioritario fomenta il leaderismo parolaio e populista, ingabbiando l'elettorato dentro blocchi sociali spoliticizzati e svuotati di progetti e idee.
"O di qua o di là"... per fare cosa poi non si sa, l'importante è che non vincano "i comunisti" o "berlusconi". Insomma, Capitano, la retorica del "voto utile"... opposta al desiderio di scontrarsi per le idee e sulle cose reali.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.