[O.T.] Crisi economica

[dostum]

ObbamAAAA++++++

Spulciando, spulciando il sito del ministero del tesoro USA si scopre che in un solo giorno il debito pubblico USA si è sparato un bel +47 miliardi di dollari in debito pubblico in 24 ore…., mentre parlo il rapporto debito(federale)/Pil americano ha già sfondato quota 99% e entro la fine di Novembre sfonderà con certezza assoluta la magica cifra del 100%.

Attenzione signore e signori, parliamo del solo debito federale, perchè vedete, se gli A-A-Americani contassero il loro debito pubblico come si fa nella vecchia e Europa ovvero facendo la somma di tutte le amministrazioni pubbliche (stati,province,comuni….) ooops il rapporto debito/PiL a stelle e strisce sarebbe di….. 117,2% e con certezza assoluta vi preannuncio che prima di tagliare il panettone gli USA supereranno l’Italia nella magica corsa a che ce l’ha più grosso….. (il debito).

La differenza abissale è che a sottoscrivere i bonds americani fanno la coda e rendono 1.8%, mentre per comprarsi quelli italiani vogliono un rendimento triplo. Loro pagano di spesa per interessi meno del 3% del pil all'anno mentre noi quasi il doppio, dato destinato ad aumentare man mano che arriveranno a maturità titoli con interesse molto più basso degli attuali. Lo spread sui decennali Italia-Germania è 350bp mentre quello Usa-Germania è negativo. Sulla sostenibilità dei due debiti c'è davvero un abisso.

Si, ma Dostum tanto non ci crede.

Si è un pò come salire a bordo del Titanic che è notoriamente TOO BIG TO FAIL

cmq IMHO il grande capo caffelatte sta per tornare sulla terra di colpo.

[dostum]

Aggiungo questo sul "Radioso" futuro elettorale spagnolo riproduco integralmente da Matteo Zinanni


Boldi non c'hai capito un cazzo della Spagna


Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di parlare con una ragazza spagnola che ha deciso di trasferirsi in Italia. Un scelta d’amore ma anche di opportunità. La profonda crisi spagnola non si comprende bene qui, dove, anche se non sembra, viviamo ancora nel paese dei balocchi, in confronto a paesi come Spagna e Grecia.


Ritorno a casa, e mentre sto consumando la mia cena e facendo zapping con il telecomando, mi scopro a vedere uno dei più brutti film della storia, Olé di Massimo Boldi. Un film di luoghi comuni sugli spagnoli, dal flamenco al “Barbiere di Siviglia”. Una tristezza infinita, una caricatura sia degli spagnoli ma anche degli italiani, rappresentati “degnamente” dallo stesso Boldi e Salemme, che pensano di parlare spagnolo semplicemente aggiungendo la “s” alla fine delle parole.


Sinceramente io non sono cosi. E’ quella non è la Spagna. La Spagna è un paese in profonda crisi sociale ed economica. L’abuso di alcool e il tasso di disoccupazione dei giovani è a livelli allucinanti. Le piccole e medie imprese stanno crollando sotto le richieste della riscossione dei mutui da parte delle banche, favorendo la grande impresa, spesso straniera. La gente è in mezzo alla strada e intere famiglie vivono mangiando alle mense Caritas. La legge non protegge più i lavoratori che possono essere licenziati senza alcun motivo(perché c è la crisi, dicono). L’inflazione cresce come la distanza tra ricchi e poveri. I giovani vengono assunti con stipendi da fame e molte famiglie sono costrette a vendere la propria casa per continuare a sopravvivere o per pagare i debiti.


Vi ricorda qualcosa? L’Italia è ancora il paese dei balocchi…ma non è Eldorado.


Forse ha ragione Tremonti, che la Spagna è in ripresa, ma a quale prezzo? Il sangue della povera gente è stato e viene versato per l’efficienza e il profitto. Quando si parla di ripresa, si parla di crescita del P.I.L., non di un aumento del benessere della popolazione. Quello è solo un fattore secondario e non cercato.


Io non voglio che tutto questo accada nel mio paese. Non voglio che accada in nessuno parte del mondo. Non voglio più vedere occhi uguali a quelli della ragazza spagnola con cui ho avuto il piacere di conversare stasera. Occhi felici di poter vivere una vita degna in Italia, ma tristi per aver lasciato il proprio paese in un baratro.


Urge un cambio di sistema, non solo politico, ma anche economico e sociale. Il benessere dell’uomo al centro del mondo. Nessuno deve più essere PRIVATO di ciò che gli spetta per diritto.

[Parakarro]

con il miraggio di Zappaterro ho alcuni conoscenti che hanno deciso di trasferirsi in Spagna e un paio di cleinti che hanno provato il bbbusinnes.
bhè, non è che all'atto pratico mi raccontino cose mirabolanti... per di più , economicamente, si sono rivelati pessimi investimenti!
sulle isole turistiche vige una sorta di mafia che non ti permette di aprire nessuna attività commerciale se non dopo tributo danaroso e se, ovvio, non si da fastidio a nessun mafiosetto locale (Formentera è bestiale...)...
Nelle grandi città la crisi si sente di brutto e il ritorno a casa è stato quasi scontato......

Ovvio, confrontato con la situazione nel sud italia, la spagna è un paradiso ma confrontata con il nord la cosa cambia .. e di parecchio..

[Helmut]

Un amico mio con moglie spagnola ha deciso di trasferisi colà già nel lontano 2003, attirato dal boom edilizio - lavora nel settore dei serramenti - alle dipendenze di un'azienda italiana che ha un impianto di produzione a Valencia.

Dopo un periodo di ottimi guadagni, l'anno scorso ha dovuto tornare scornato in Italia, causa il disastro economico della Spagna. La fabbrica di serramenti ha chiuso per mancanza di ordini.

Per sua fortuna non ha venduto la casa italiana e adesso tira avanti vendendo porte interne con scarsi risultati, data la triste situazione dell'edilizia italiana.

NB comunque sia non preoccupatevi eccessivamente per lui, il padre artigiano gli ha lasciato un discreto patrimonio mobiliare e immobiliare, una situazione abbastanza frequente in Italia.

[Capitanvideo]

Urge un cambio di sistema, non solo politico, ma anche economico e sociale. Il benessere dell’uomo al centro del mondo. Nessuno deve più essere PRIVATO di ciò che gli spetta per diritto.

Quindi? Che vuol fare?

[Helmut]

Urge un cambio di sistema, non solo politico, ma anche economico e sociale. Il benessere dell’uomo al centro del mondo. Nessuno deve più essere PRIVATO di ciò che gli spetta per diritto.

Quindi? Che vuol fare?

Ecco la soluzione a tutto:

http://www.youtube.com/watch?v=c13q2wYZr_0

http://www.youtube.com/watch?v=w-cWYKDt ... re=related

[dostum]

Urge un cambio di sistema, non solo politico, ma anche economico e sociale. Il benessere dell’uomo al centro del mondo. Nessuno deve più essere PRIVATO di ciò che gli spetta per diritto.

Quindi? Che vuol fare?

La domanda andrebbe posta all'estensore dell articolo ma la risposta penso sia analoga alla mia

[dboon]

ha ragione il PREMIER

FORZA GNOCCA !

[cicciuzzo]

Un amico mio con moglie spagnola ha deciso di trasferisi colà già nel lontano 2003, attirato dal boom edilizio - lavora nel settore dei serramenti - alle dipendenze di un'azienda italiana che ha un impianto di produzione a Valencia.

Dopo un periodo di ottimi guadagni, l'anno scorso ha dovuto tornare scornato in Italia, causa il disastro economico della Spagna. La fabbrica di serramenti ha chiuso per mancanza di ordini.

Per sua fortuna non ha venduto la casa italiana e adesso tira avanti vendendo porte interne con scarsi risultati, data la triste situazione dell'edilizia italiana.

NB comunque sia non preoccupatevi eccessivamente per lui, il padre artigiano gli ha lasciato un discreto patrimonio mobiliare e immobiliare, una situazione abbastanza frequente in Italia.

tu scherzi, ma è questa cosa che rende l'Italia nei fatti "non povera".....

[Tasman]

NB comunque sia non preoccupatevi eccessivamente per lui, il padre artigiano gli ha lasciato un discreto patrimonio mobiliare e immobiliare, una situazione abbastanza frequente in Italia.

Finchè c'è un " Papi" c'è grano e speranza. Come dire è bello fare il ricchione con il culo degli altri. ssshhhssshh zitti..zitti.

[Helmut]

tu scherzi, ma è questa cosa che rende l'Italia nei fatti "non povera".....

Non scherzo affatto...ho sempre sostenuto che l'Italia è un Paese povero con famiglie ricche. D'altronde anche i dati OCSE lo confermano: 3° al mondo per patrimoni familiari e risparmio privato dopo Svizzera e Norvegia.

Questo è uno dei motivi per i quali, nonostante la profonda crisi mondiale, da noi non si vedono ancora forti tensioni sociali e non si va oltre le invettive nei bar.

Purtroppo un altro punto a sfavore per l'ala rivoluzionaria - da tastiera - del forum.

[Parakarro]

il fatto che non vi sia gente che scende in piazza con forconi e torce accese non vuol dire che non vi isano forti tensioni sociali...

rivolte di negri nel sud, botte da orbi in Val i Susa 8così come in molte manifestazioni), microcriminalità in aumento (spesso manco si denunciano i furtarelli...tanto si perde solo tempo), macrocriminalità che prende il potere ... qua non si scende in piazza però spesso si cambia, si perde la fiducia...ci si arrende

[Helmut]

Un suggerimento, Parakarro...dovresti fornire qualche dato, numero, statistica per dare credibilità ai tuoi interventi...altrimenti corri il rischio di friggere l'aria.

Guardiamo agli scioperi:nel 1973-74 in piena crisi petrolifera ci furono 190.000 giornate/uomo per anno.
Nel 1992-95 (crisi seconda repubblica) 20.000.
Nel 2008-2010 (crisi mondiale) 12.000.

http://milanointernazionale.files.wordp ... ioperi.pdf

Se per te questo si traduce in "forti tensioni sociali" possiamo discuterne.

[cimmeno]

Un suggerimento, Parakarro...dovresti fornire qualche dato, numero, statistica per dare credibilità ai tuoi interventi...altrimenti corri il rischio di friggere l'aria.

Guardiamo agli scioperi:nel 1973-74 in piena crisi petrolifera ci furono 190.000 giornate/uomo per anno.
Nel 1992-95 (crisi seconda repubblica) 20.000.
Nel 2008-2010 (crisi mondiale) 12.000.

http://milanointernazionale.files.wordp ... ioperi.pdf

Se per te questo si traduce in "forti tensioni sociali" possiamo discuterne.

helmut le ore di sciopero in mondo globalizzato (dove se sciopero io l'azienda rimodula gli ordini dal fornitore fa fare due straordinari alla fabbrica in bangladesh e manco si accorge del mio sciopero) è privo di qualsiasi logica, e giustamente è stto molto ridimensionato come metodo di lotta sindacale...

[Parakarro]

Un suggerimento, Parakarro...dovresti fornire qualche dato, numero, statistica per dare credibilità ai tuoi interventi...altrimenti corri il rischio di friggere l'aria.

Guardiamo agli scioperi:nel 1973-74 in piena crisi petrolifera ci furono 190.000 giornate/uomo per anno.
Nel 1992-95 (crisi seconda repubblica) 20.000.
Nel 2008-2010 (crisi mondiale) 12.000.

http://milanointernazionale.files.wordp ... ioperi.pdf

Se per te questo si traduce in "forti tensioni sociali" possiamo discuterne.

un suggerimento ,Helmut... dovresti leggere quello che scrivo se poi vuoi fare il saccentone altrimenti rischiamo di tornate al simil flame...

non ho parlato di scioperi.. MAI..

ho parlato di tensione sociale... ormai gli scioperi non fanno testo da 20 anni.. a meno che li facciano benzinai e cammionari...

ovvio chese per te il disagio sociale si vede solo con forconi, pire in fiamme, scioperi e discorsi comunisti allori stiamo apposto.... Già solo il fatto che fenomeni come grillo riscano ad avere un così alto seguito è segno di disagio.. o il fatto che FB sia tutto un fiorire di Nazzicazzi... hai mai visto una cosa come quella che succede in val di susa? la tav è solo un contorno...

che poi guarda, sul discorso dei risparmi degli italiani mi trovi d'accordo. Quando "scoppio'" la crisi ero sicuro che un paese come l'italia l'avrebbe superata (con i relativi paletti) , appunto perchè i fianchi degli italiani hanno quella ciccietta che fa da scorta nei periodi di carestia... è lo stesso grasso che ha permesso ad alcuni "imprenditori" delle mie zone di smettere di lavorare e chiudere le aziende con il pretesto della pensione, senza dichiarare fallimento e fare brutte figure...