[O.T.] Crisi economica

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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3406 Messaggio da SoTTO di nove »

Husker_Du ha scritto:Dipende da come voteranno.

Al momento i mercati anticipano, correttamente, che se c'e' il referendum vincera' il no, la grecia collassa ed esce dall'euro etc. etc.

Ma se invece vincono i si?
Ora il mercato ti bastona, ma se vinceranno i si, il mercato ti premiera'.
Alla fine, tra costi e benefici, potrebbe anche essere una mossa disperata che ti da risultati positivi nel lungo periodo.
Neanche se ci mettono Byron Moreno a contare le schede vincono i si! :imslow:
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3407 Messaggio da dostum »

Husker_Du ha scritto:
bocha ha scritto:infatti sono tutti incazzati con lui....prevedo tempesta e possibile default a breve in quanto i greci non voteranno mai a favore dell'austerity
Quanti greci sono contro l'austerity?

Quasi tutti

Quanti greci vorrebbero abbandonare l'euro?

Molto pochi

Alla fine non e' cosi' certo il risultato del referendum.
E' ovvio che in termini di probabilita' il no e' piu' likely, ma non e' un evento certo.
Husker perchè allora non si fanno più i referendum sui trattati europei?
Quella gente dovrebbe farsi macellare per il salvataggio di banchieri pataccari ,ultimo crac ieri, come Draghi inviato da noi alla BCE?
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Husker_Du
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3408 Messaggio da Husker_Du »

dostum ha scritto: Husker perchè allora non si fanno più i referendum sui trattati europei?
Quella gente dovrebbe farsi macellare per il salvataggio di banchieri pataccari ,ultimo crac ieri, come Draghi inviato da noi alla BCE?
E' ovvio che la situazione greca e' una caso limite.

Papandreu ha giocato la carta della disperazione.

Se vince il si allora ha il supporto del paese e resta al suo posto.
Se vince il no se ne va e la Grecia crolla. In ogni caso con o senza referendum se ne sarebbe andato comunque perche' non verrebbe rieletto.

Non farei un paragone con i referendum per i trattati europei.

I banchieri pataccari per parecchio tempo, prima del credit crunch, andavano a meraviglia e non si lamentava nessuno, anzi.
Ora che hanno in mano debito inutile che non vale niente sono diventati pataccari e i responsabili di ogni male.
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Barabino
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3409 Messaggio da Barabino »

Husker_Du ha scritto:Dipende da come voteranno.

Al momento i mercati anticipano, correttamente, che se c'e' il referendum vincera' il no, la grecia collassa ed esce dall'euro etc. etc.

Ma se invece vincono i si?
Ora il mercato ti bastona, ma se vinceranno i si, il mercato ti premiera'.
Alla fine, tra costi e benefici, potrebbe anche essere una mossa disperata che ti da risultati positivi nel lungo periodo.
Ma parli sul serio o e' il british humour? :flash:

Se il clima mentale della Grecia e' come quello dell'Italia, e' sicuro che in un referendum vincono i NO -- e' sicuro al 200%

E' come se chiedessero: rivolete i prezzi in dracme e un posto di lavoro pubblico per tutti? 8)

Ti ricordi pochi mesi fa il referendum dell'"acqua pubblica"? :evil: da come lo raccontavano, sembrava che le bollette sarebbero diventate tutte gratis... :imslow:

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Husker_Du
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3410 Messaggio da Husker_Du »

Barabino ha scritto: Se il clima mentale della Grecia e' come quello dell'Italia, e' sicuro che in un referendum vincono i NO -- e' sicuro al 200%

E' come se chiedessero: rivolete i prezzi in dracme e un posto di lavoro pubblico per tutti? 8)
Parlo sul serio.

Perche' la domanda come la poni tu non e' corretta.

Il greco, seppur con tutti i suoi limiti di essere mediterraneo, due conti li sa fare.

Da una parte hai costi dell'austerity e dall'altra hai costi dell'uscita dall'euro. Cosa e' meglio?
Io non ne ho certezza, e credo neppure il greco.

Anyway, dubito che il greco medio pensi: "ue' si torna alla dracma e quindi posti pubblici a valanga".

Se esci dall'euro uno scenario possibile e': TUTTI i conti correnti (a meno di vincolarli in maniera coatta con legge governativa) si svuotano appena prima che ritorni la conversione con la dracma. Il sistema bancario collassa, l'economia collassa, il governo collassa.
Unica carta che ti puoi giocare per mantenere dipendenti pubblici? Stampare moneta. Quindi iperinflazione ed economia che collassa ancora di piu'.

L'argentina vincolo' i conti correnti in modo che la gente non prelevasse e potesse convertire i pesos in dollari. Lo puoi anche fare, ma se il greco non e' fesso, i soldi dalle banche li toglie ben prima.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3411 Messaggio da coppia_co »

Le autorità greche valutano che gli attuali depositi illegali dei loro cittadini presso le banche svizzere ammontino a circa 200 miliardi di euro.

Hanno così avviato colloqui con quelle elvetiche per arrivare ad un accordo - che potrebbe essere firmato entro la fine dell'anno - teso a individuarli e tassarli.

L'accordo sarà sulla falsariga di quelli di recente firmati dalla Svizzera con Gran Bretagna e Germania (che devono essere approvati dai rispettivi Parlamenti) come ha reso noto il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, citato dal quotidiano Kathimerini, dopo il ritorno di una delegazione di funzionari del suo dicastero da Berna dove hanno concordato con le autorità elvetiche una bozza dell'accordo bilaterale.

In base a tale bozza, i cittadini greci titolari di conti in banche svizzere NON DICHIARATI dovranno pagare dal 19% al 30% del capitale che hanno sui conti, un cittadino greco con depositi ILLEGALI per 200.000 euro...vedra' il suo conto svizzero addebitato di un importo sino a 60.000 euro!!!

Venizelos si è detto ottimista sul fatto che un tale accordo aiuterà la Grecia a stroncare il grave problema dell'evasione fiscale sui grandi capitali e incrementare le entrate delle casse statali. «La Grecia sarà in grado di raccogliere un notevole ammontare di tasse evase in parecchi anni. È inoltre molto significativo il fatto che i negoziati con la Svizzera siano entrati nella fase finale», ha concluso il ministro.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3412 Messaggio da Paperinik »

Cheppale...borse a picco, emergenze sulla grecia, btp e cazzi e mazzi...ma quand'è che si salta per aria e festa finita?
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Barabino
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3413 Messaggio da Barabino »

Husker_Du ha scritto:
Barabino ha scritto: Se il clima mentale della Grecia e' come quello dell'Italia, e' sicuro che in un referendum vincono i NO -- e' sicuro al 200%

E' come se chiedessero: rivolete i prezzi in dracme e un posto di lavoro pubblico per tutti? 8)
Parlo sul serio.

Perche' la domanda come la poni tu non e' corretta.

...

Se esci dall'euro uno scenario possibile e': TUTTI i conti correnti (a meno di vincolarli in maniera coatta con legge governativa) si svuotano appena prima che ritorni la conversione con la dracma. Il sistema bancario collassa, l'economia collassa, il governo collassa.
Lo so che il quesito come lo pongo io non e' corretto, ma e' come esso sarebbe percepito dagli elettori...

Vedi, le discussioni politiche nei paesi "partigiani" come Italia e Grecia

vengono portate avanti sempre parlando di un cittadino medio teorico che non ha conti correnti, seggiole per sedersi, occhi per piangere ecc. ecc., --- ma solo conti da pagare :lol: ai grassi speculatori col cappello a cilindro...

se cerchi di convincere i greci a votare SI con questi argomenti, mi sa che ti vengono a cercare a casa... 8)

riprova col prezzo del petrolio ecc forse riusicirai a parlare ai loro guts

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Husker_Du
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3414 Messaggio da Husker_Du »

Barabino ha scritto: se cerchi di convincere i greci a votare SI con questi argomenti, mi sa che ti vengono a cercare a casa... 8)

prova col prezzo del petrolio ecc forse riusicirai a parlare ai loro guts
Non li devi convincere. Il greco come detto, due conti li sa fare. Se poi decide che i costi dell'uscita dall'euro sono minori dei costi dell'austerity votera' no.

Quando vai dal salumiere e compri qualcosa, fai lo stesso tipo di ragionamento. Paragoni costi e benefici e compri se i benefici sono maggiori dei costi. E' un principio base della teoria delle scelte, e votare e' come qualsiasi altra decisione di scelta.
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katmandu69
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3415 Messaggio da katmandu69 »

Paperinik ha scritto:Cheppale...borse a picco, emergenze sulla grecia, btp e cazzi e mazzi...ma quand'è che si salta per aria e festa finita?

manca poco papero :amici:

politica italiana : Finis Italiae: dopo il diktat economico dell’Ue svendita totale dello Stato sociale

di Federico Dal Cortivo

Quello che era iniziato nell’incontro sul panfilo reale Britannia nel 1992, presenti esponenti di spicco della finanza anglosassone e quel Mario Draghi ora alla BCE, la svendita dell’Italia e del suo patrimonio economico, si sta completando proprio in questi giorni.

Che l’Italia sia un Paese, nazione nel senso classico non si può definire da tempo, senza sovranità si è visto anche con la vicenda libica. Ora con la lettera di Berlusconi all‘Ue ogni dubbio è stato spazzato via definitivamente, il governo della “repubblica delle banane italiana” si è piegato senza battere ciglio a chi gli chiedeva di spazzare via in nome dell’euro e della stabilità finanziaria, ogni residuo di Stato sociale e di tutela per i suoi cittadini, nonché aprire la strada al capitale straniero.

Le misure che saranno prese in Italia, non era bastata evidentemente la recente manovra finanziaria, sono in linea con quelle che si sono già abbattute sulla Grecia e in passato su tutti coloro che sono finiti nelle maglie del sistema usurocratico imposto dal Fmi, Banca Mondiale, Bce e ora Unione Europea.

Sarkozy e la Merkel, Barroso e Van Rompuy hanno fatto la faccia feroce, ...

... e prima di loro i boiardi Draghi e Trischet, forti anche del sostegno in Italia di quel Napolitano che si può oramai considerare tranquillamente la quinta colonna delle oligarchie mondialiste.

Gli italiani, la cui sensibilità nazionale dopo il 1945 è stata semplicemente lavata, non hanno ancora appieno capito la gravità delle misure intraprese da questo governo e non basta la lettera di Berlusconi sul “Il Foglio” di domenica 30 novembre a tranquillizzarci, semmai è solo una conferma di quanto avvenuto e che accadrà nel prossimo futuro.

Un‘attenta lettura della relazione del Presidente del Consiglio fatta all’Ue apre scenari a dir poco inquietanti.

Si parla di debito pubblico, senza specificare verso chi, una storia che si trascina da tempo e in nome della quale ogni sacrificio dovrebbe essere giustificato, peccato che esso non sia altro che il debito che lo Stato italiano ha contratto con la banca privata d’emissione della moneta e con i relativi interessi passivi che crescono di anno in anno sui titoli di debito pubblico, in una spirale a salire senza fine. E’ pura fantasia pensare che possa essere ripianato, è la stessa situazione in cui viene a trovarsi chi incappa nelle maglie di uno strozzino, e la Banca d’Italia, la Bce e il Fmi, non sono altro che strozzini legalizzati che esautorano gli Stati dalle loro funzioni istituzionali, facendo da apripista agli speculatori internazionali che così potranno fare man bassa d’industrie, banche e servizi.

Le autentiche perle con le quali si vorrebbe far ripartire l’economia italiana, sono le stesse applicate in passato in America Latina, in Africa,in Asia, dove hanno portato solo miseria per i più e ricchezza per pochi oligarchi.

Privatizzazioni in primis, qui l’obiettivo è quello non dichiarato di distruggere completamente il “sistema Italia” e ridimensionare ancor di più la forza economica nazionale. Con la scusa della libera concorrenza, lo Stato e gli Enti Pubblici dovrebbero mettere sul mercato beni e servizi in nome di quella libera concorrenza sempre osannata ma utopica perché alla fine prevale sempre la legge del più forte che saprà imporre le sue regole a detrimento degli interessi collettivi, gli stessi che sono alla base del servizio pubblico che deve operare non a scopo di lucro. Una volta messe sul piatto è facile intuire nelle mani di chi finirebbero, che sono poi gli stessi che reggono le fila delle grandi banche d’affari anglo-americane, una vera e propria espropriazione del nostro patrimonio economico. Va ricordato che in passato i governi Ciampi e Prodi, quest’ultimo uomo Goldman Sachs, avevano già provveduto a svendere interi settori strategici.

Non poteva mancare poi il solito richiamo al “dinamismo delle aziende”, da attuarsi nell’arco di quattro mesi, che tradotto significa libertà di licenziamento, come se l’insicurezza del posto di lavoro fosse il volano per accrescere il benessere della popolazione. Questo per la gioia del ministro del Welfare, mai nome fu più inappropriato, Maurizio Sacconi, il falco liberal che in totale malafede crede che maggiore occupazione faccia rima con facilità di licenziamento. Il ministro evidentemente dimentico dei suoi trascorsi socialisti, e senza alcuna dignità nazionale, rilancia e ripete pappagallescamente quello che l’Ue ha imposto, con un accenno al “pericolo terrorismo”, che funziona sempre quando si vuole criminalizzare eventuali proteste. Sacconi ha spiegato poi “che si potrebbe sospendere l’applicazione dell’Art 18 dal sedicesimo assunto in poi nelle aziende con meno di quindici dipendenti e nelle quali oggi non si applica la Legge 300/70”, e di “trovare interessanti le proposte del senatore del centro sinistra Ichino in modo da stabilire regole più flessibili per chi sarebbe costretto a uscire dal mondo del lavoro”. Più bipartisan di così…

Nulla di nuovo sotto il sole, i peggiori italiani sono spesso stati al governo e lo sono tuttora in Parlamento e non da oggi. Ci basta sentire le risibili dichiarazioni di un Bersani che dovrebbe rappresentare l’opposizione, che non trova di meglio che incolpare l’attuale governo e difendere l’euro e l’Europa delle banche, il solito gioco al massacro dei tutti contro tutto che caratterizza la pochezza della classe politica italiana di oggi, la quale non ha alcuna visione strategica nel medio e lungo termine e non ha neppure vagamente l’idea di cosa siano gli interessi nazionali.

A queste azioni seguiranno tutta una serie di riforme del mercato del lavoro, che è inevitabile intuire che andranno oltre ai già nefasti effetti della Legge Biagi. La sola parola “efficientamento” del lavoro dovrebbe far riflettere. Entro il 2011 il Governo s’impegna a favorire l’occupazione dei giovani, con contratti di apprendistato e a tempo parziale, tutte cose già viste e che non hanno risolto nulla, mentre entro maggio 2012 sarà varata una “riforma della legislazione del lavoro funzionale alla maggiore propensione ad assumere e a licenziare”. Questa se approvata sarà il definitivo canto del cigno dei contratti a tempo indeterminato e la messa in soffitta dell’Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, e con esso la sicurezza di un posto di lavoro su cui costruire il proprio futuro e quello della propria famiglia. Già adesso con la “somministrazione di lavoro”, vero e proprio caporalato legalizzato, i tempi determinati più o meno lunghi, si è creata una generazione di giovani precari, che arrivano alla soglia dei trenta anni non sapendo neppure che cosa avverrà domani del proprio contratto, una navigazione a vista che si sta ripercuotendo sull’intero sistema sociale italiano. Meno sicurezza, si traduce in meno nuclei famigliari, e quindi meno figli e di conseguenza un calo demografico in costante crescita, così qualcuno potrà dire che vi sono più pensionati e meno forza lavoro.

La scure liberista si abbatte anche sugli orari di lavoro, che negli esercizi commerciali saranno “liberalizzati”, in poche parole potremmo avere come nella patria per eccellenza del capitalismo selvaggio, gli Stati Uniti, i negozi aperti anche la sera, i supermercati, i centri commerciali, che però non risolveranno un bel niente, ma favoriranno solo uno sfrenato consumismo, distruggendo quel poco che è rimasto di coesione sociale. Forse e senza il forse è proprio quello uno degli obiettivi che si prefiggono gli gnomi dell’alta finanza, un popolo d’inebetiti consumatori senza radici in tanti quartieri dormitorio. Certo qualcuno sarà felice di poter comprare l’ultimo modello di I Pod anche alle 11 di sera, dimenticando che dall’altra parte del bancone vi sarà sempre una persona costretta a trascurare la propria vita sociale, un alieno che non saprà più distinguere i giorni feriali da quelli festivi, un tutto uguale senza fine né inizio.

Negli altri punti della lettera di capitolazione nazionale, non poteva mancare la Pubblica Amministrazione, da sempre considerata parassitaria da chi si crogiola nel mito del “laissez faire liberista”, meno Stato e più privato è il loro slogan. Sarà istituita la mobilità obbligatoria, sarà introdotta la Cassa Integrazione Guadagni che vorrà dire riduzione salariale, poi diminuzione del personale e blocco ovviamente dell’avvicendamento. Invece di colpire chi non fa il proprio dovere, basterebbe l’esempio dei tanti Prefetti incapaci che circolano in Italia o lo stuolo dei magistrati inetti, e migliorare invece il servizio al cittadino, ridando senso dello Stato e dignità a chi lavora per esso, si preferisce applicare le ricette che i cosiddetti “mercati” vogliono.

Poi l’affondo sulle pensioni, com’era prevedibile, da sempre nel mirino di tutte le politiche neoliberiste, nonostante il bilancio dell’Inps, ente previdenziale nazionale, sia in attivo e non presenti problemi, ma l’Europa vuole che i lavoratori escano solo a 67 anni, una vita di lavoro se pensiamo bene che non ha giustificazioni se non quella di ottenere risparmi tramite il sistema previdenziale da dirottare poi a sostegno dei soliti noti di Francoforte e Bruxelles, un sacrificio in più per salvare le banche e l’euro.

Immaginiamo lo scenario con persone ridotte a lavorare con acciacchi di vario genere, demotivati dopo una vita passata dietro una scrivania o in fabbrica, mentre i loro figli sono costretti ad arrancare in cerca di un’occupazione stabile, e i padri invece costretti a non lasciare il posto di lavoro.

Hanno scippato il Tfr con la creazione dei fondi pensione privati, introdotto il sistema di calcolo contributivo al posto di quello retributivo, e ora vogliono farci morire sul posto di lavoro solo perché le statistiche dicono che le attese di vita sono aumentate. Si è vero si campa più a lungo, ma come e dove non è certo sicuro, le malattie esistono ancora e le case di riposo sono piene di gente che vegeta e non vive realmente. L’ideologia che privilegia la produzione, il profitto a tutto il resto, disprezza da sempre chi vuole tempo per pensare, chi cerca nella socialità, nella cultura, nell’arte un completamento del proprio vivere, perditempo sono considerati, del resto una testa pensante può creare grattacapi quindi è meglio stroncare l’individuo a forza di lavoro

La resa italiana è totale come si può ben vedere. Si parla di cinque miliardi annui che renderebbero i beni immobili dello Stato da cedere, così che altri pezzi dell’argenteria di famiglia finiranno nella mani di privati e non certo italiani.

Quella che è la ricchezza e la storia di una Nazione, costruita con il sacrificio d’intere generazioni, sarà ceduta come si fa con gli immobili di un’azienda che fallisce.

Federico Dal Cortivo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3416 Messaggio da Husker_Du »

katmandu69 ha scritto: Quello che era iniziato nell’incontro sul panfilo reale Britannia nel 1992, presenti esponenti di spicco della finanza anglosassone e quel Mario Draghi ora alla BCE, la svendita dell’Italia e del suo patrimonio economico, si sta completando proprio in questi giorni.
Non leggo tutto l'articolo perche' mi pare inutile, mi fermo a questo.

L'autore dovrebbe chiedersi perche' occorre svendere il paese?

Perche' l'ha deciso Draghi?

O perche' abbiamo fatto politiche di merda per 15 anni?
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Re: [O.T.] Crisi economica

#3417 Messaggio da Blif »

SoTTO di nove ha scritto:
fender ha scritto:Non compriamo più nulla, ma proprio nulla, vedrete che i prezzi si abbasseranno....
Mi sa che di economia capisci poco! Se nessuno compra l'economia va in malora,se l'economia va in malora la gente viene licenziata e si produrrà di meno ,a quel punto i prodotti diverranno sempre più scarsi sugli scaffali e di conseguenza aumenteranno di prezzo ,dopo te che non volevi comprare ti ritroverai a non poter comprare! Così detto in due parole. :DDD
Prima che si svuotino gli scaffali, si accorciano le filiere distributive e falliscono i negozi più inefficienti.
Insomma, si fa un po' di pulizia nel sistema.

La ristorazione, che è un settore che ha macinato profitti da paura con la conversione allegra dalla lira all'euro,
sta cominciando a dare qualche segno interessante: in una pizzeria vicina al mio ufficio, pizza coca e caffé
son scese da 8-10 euro a 6.50. Quando arrivano a 5 e qualcosa, ne riparliamo.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3418 Messaggio da Blif »

Al referendum sulla scala mobile nel 1985, gli italiani votarono per l'abolizione
(no all'abrogazione della legge che la aboliva).
Fu un voto apparentemente assurdo, in base al puro interesse personale,
ma si riuscì a far passare l'idea che questo avrebbe favorito l'interesse generale,
controllando la crescita dell'inflazione.

E' vero che si era all'inizio di un periodo di crescita economica,
ma può anche essere che proprio la gravità della situazione
spinga i greci a sostenere d'impulso uno sforzo in una qualsiasi direzione,
per semplice mancanza di alternative chiare.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3419 Messaggio da katmandu69 »

Husker_Du ha scritto:
katmandu69 ha scritto: Quello che era iniziato nell’incontro sul panfilo reale Britannia nel 1992, presenti esponenti di spicco della finanza anglosassone e quel Mario Draghi ora alla BCE, la svendita dell’Italia e del suo patrimonio economico, si sta completando proprio in questi giorni.
Non leggo tutto l'articolo perche' mi pare inutile, mi fermo a questo.

L'autore dovrebbe chiedersi perche' occorre svendere il paese?

Perche' l'ha deciso Draghi?

O perche' abbiamo fatto politiche di merda per 15 anni?


non ho detto che l'articolo era utile :wink:
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Re: [O.T.] Crisi economica

#3420 Messaggio da Barabino »

katmandu, quell'articolo appartiene a quelle teorie del signoraggio ecc

farle leggere a un economista

e' come parlare di ragazze Wicca a un prete,

o di UFO a un astrofisico...

o non le prende sul serio o si innervosisce... :lol:
Husker_Du ha scritto:
Barabino ha scritto: se cerchi di convincere i greci a votare SI con questi argomenti, mi sa che ti vengono a cercare a casa... 8)

prova col prezzo del petrolio ecc forse riusicirai a parlare ai loro guts
Non li devi convincere. Il greco come detto, due conti li sa fare. Se poi decide che i costi dell'uscita dall'euro sono minori dei costi dell'austerity votera' no.

Quando vai dal salumiere e compri qualcosa, fai lo stesso tipo di ragionamento. Paragoni costi e benefici e compri se i benefici sono maggiori dei costi. E' un principio base della teoria delle scelte, e votare e' come qualsiasi altra decisione di scelta.
Le scelte collettive e politiche sono molto diverse dalle scelte individuali :no:

Il voto del singolo ha poco peso nella collettivita', quindi uno vota in una maniera meno razionale e opportunista di quella che fa nelle sue scelte individuali...

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