GeishaBalls ha scritto:tetsuya31 ha scritto:Ormai come da tradizione italiana prima si osanna il delinquente in ascesa per poi una volta al governo gridare allo scandalo. Non ci voleva molto a capire che berlusconi non era un santo, che d'alema non lo era, che monti men che meno e renzi non ne parliamo. Eppure erano visto come i salvatori della patria all'inizio. siamo un popolo di vassalli creduloni che poi voogliono la testa del re da loro eletto.
Il pd poi ci sta mettendo del suo...legifera solo e soltanto per metterla in quel posto agli italiani in italia...per poi comprare voti con i soldi pubblici a son di bonus giovani, bonus insegnanti, bonus dipendenti, bonus di sta minchia.
Un esempio su tutti l'omicidio stradale firmato da mattarela con renzi in pompa magna...mia nonna che non vede e investe un pedone si fa 5 anni senza patente, un processo penale con spese e patemi che non ne parliamo, si becca una condanna penale che se sommata a qualche aggravante la manda in galera o ai domiciliari mentre il rumeno che ubriaco e senza patente e assicurazione mette sotto una scolaresca si fa i soliti 5 giorni di carcere preventivo e appena fuori in attesa di giudizio cambia paese e per lui i guai finiscono li dato che non sono reati da rogatorie internazionali...
Per fortuna credo che Renzi come da tradizione appena arrivato ai termini minimi per il vitalizio andrà a casa. Manca poco per fortuna.
Parafrasando Berlusconi voglio vedere ancora quanti coglioni di Italiani voteranno PD dopo questo ennesimo scempio di governo (manco eletto). Sono curioso di sapere chi metteranno al posto di Renzi...sarà una nuova faccetta televisiva che rappresenti il nuovo....da vomito.
Tetsuya, ti leggiamo volentieri quando si parla di sport motoristici, ma quante sciocchezze sulla politica. Entri nel loop del sentito dire è più grossa la sparo meglio mi sento. Come dire che Alonso con le Ferrari di Schumacher avrebbe vinto di più (l'ha detto mio cuggino). Provo a segnalare i passaggi indifendibili:
Tesi del "sono tutti uguali": Berlusconi è arrivato in politica con una storia di leggi a persona per le sue televisioni fatte da quel PSI e da quel Craxi che era già latitante per tangenti. Che fosse un delinquente agli italiani non dispiacque troppo. Di D'Alema possiamo dire che fosse un politico furbo o spregiudicato ma non possiamo metterlo sullo stesso piano di un delinquente pregiudicato. La cosa peggiore che gira su di lui che ha comprato in società una barca, cioè ha messo 50 - 70 - 100.000 € in un bar a invece che in una casa al mare. Dopo non so quante legislature a 10.000 € al mese ci poteva stare. O vogliamo dire che i comunisti non devono divertirsi?
Di Monti poi cosa hai da dire? Non ti è piaciuta la politica economica che ha seguito, ok, ma di nuovo questa è una persona rispettata e competente che ha fatto il mestiere che il suo paese gli ha chiesto nel modo che riteneva migliore. Diversissimo dagli imprenditori che puntano al potere come B. o politici come D'A.
E poi quella cosa sull'omicidio stradale, su tua nonna ed il rumeno... Non c'è scritto sulla legge che la nonnina sobria che ammazza qualcuno deve essere trattata peggio di altri, cosa te lo fa pensare. Poi se la nonnina beve troppo moscato e si mette lo stesso alla guida e fa una strage sarebbe bene che fosse punita come gli altri, anche se è tua nonna.
Sulle leggi e del governo per prendere qualche voto hai ragione, fanno tristezza per come sono fatte, evidentemente funzionano. E funzionano perché tant'è persone non dicono altro sono tutti uguali, almeno lui ha pensato ai pensionati, agli insegnanti....
Sono tutti uguali?
io forse le sparo grosse, ma sempre meglio di chi fa finta di non vedere o peggio dimentica quello che è meglio dimenticare.
Inoltre "leggiamo"...magari parla al singolare visto che non credo che sei il presidente di un comitato di forumisti.
Ti rispondo.
Berlusconi concordiamo sia io che te che fosse un delinquente in ascesa e quindi ok.
D'alema....ti basta ti copio incollo qui un po di wikipedia sull'onestissimo d'alema.
Aspetti controversi e vicende giudiziarie
Nei primi mesi del 1993, quando l'inchiesta di Mani Pulite iniziava ad occuparsi delle cosiddette "tangenti rosse" al PCI-Pds, D'Alema definiva spregiativamente il pool «il soviet di Milano».[17]
Il 5 marzo 1993, il governo di Giuliano Amato approvò il decreto Conso, con cui il parlamento cercava una "soluzione politica" a Tangentopoli. Il decreto fu contestato da gran parte della popolazione, non fu firmato dal presidente Scalfaro e fu criticato dal PDS. Questo episodio fu causa di attrito fra D'Alema e Amato: il presidente del consiglio accusò il PDS di aver tenuto un comportamento ambiguo.[18]
Finanziamento illecito ai partiti
Secondo un'inchiesta di Maurizio Tortorella sul settimanale Panorama, nel 1985 Massimo D'Alema, allora segretario regionale del PCI in Puglia avrebbe ricevuto un contributo di 20 milioni di lire per il partito da parte di Francesco Cavallari, imprenditore barese, "re" delle case di cura riunite[19][20]. L'episodio sarebbe stato ammesso da D'Alema in sede processuale, e, sempre secondo quanto riportato da Panorama il giudice Russi nel decreto di archiviazione del caso avrebbe aggiunto le seguenti considerazioni: "Uno degli episodi di illecito finanziario, e cioè la corresponsione di un contributo di 20 milioni in favore del Pci, ha trovato sostanziale conferma, pur nella diversità di alcuni elementi marginali, nella leale dichiarazione dell'onorevole D'Alema (...)"[21]. L'inchiesta sottolinea inoltre come all'epoca dei fatti la vicenda non avesse trovato spazio sulla stampa[22]. Il reato è risultato già prescritto all'inizio delle indagini.[23]
L'utilizzo della violenza[modifica | modifica wikitesto]
Il 21 luglio 1995 a Montecchio, durante la festa del giornale satirico di sinistra Cuore, Massimo D'Alema ha dichiarato: "Io ho fatto parte del movimento del '68, ho tirato bombe molotov a Pisa, quando ero studente alla Normale..." [24]
Patto della crostata[modifica | modifica wikitesto]
Il «patto della crostata» è un'espressione coniata nel settembre 1997 da Francesco Cossiga[25] per indicare l'accordo informale sulle riforme costituzionali siglato fra D'Alema, Franco Marini, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini durante una cena svoltasi nella notte fra il 17 e il 18 giugno nella casa di Gianni Letta di via della Camilluccia a Roma[26]. La crostata in questione è il dolce che tradizionalmente veniva preparato per gli ospiti dalla moglie di Letta, Maddalena[27].
In quell'occasione, D'Alema si sarebbe impegnato a non fare andare in porto una legge sulla regolamentazione delle frequenze televisive[senza fonte]: a tale fine si sarebbe prestato l'allora presidente della ottava Commissione permanente del Senato, Claudio Petruccioli, non calendarizzando l'esame degli articoli del disegno di legge n. 1138 per tutta la XIII legislatura[senza fonte]. Tale legge infatti avrebbe costretto il gruppo Mediaset a vendere una delle proprie reti (in tal caso avrebbe scelto probabilmente la meno importante, Rete 4). Inoltre, in quel periodo, Mediaset era in procinto di quotarsi in borsa, e una legge di quel calibro avrebbe ridotto il valore dell'azienda. L'eventuale prezzo che l'altro contraente (Silvio Berlusconi) avrebbe promesso come merce di scambio, non è noto. D'Alema bollò come "inciuci" (cioè pettegolezzi privi di fondamento) tali affermazioni. A causa probabilmente della scarsa conoscenza dei dialetti meridionali da parte dell'intervistatore, al termine fu attribuito un significato distorto, che è poi quello per il quale oggi viene più frequentemente utilizzato[28].
Sospetto di concorso in aggiotaggio nella scalata alla BNL[modifica | modifica wikitesto]
Per D'Alema è stato ipotizzato dal GIP Clementina Forleo il concorso in aggiotaggio[29] nell'ambito della scalata alla Banca Nazionale del Lavoro (BNL) organizzata dalla Unipol di Giovanni Consorte. Il giudice Forleo richiese nel 2007 al Parlamento italiano la possibilità di utilizzare le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche[30] che coinvolgevano D'Alema, Consorte e Piero Fassino nel procedimento a carico degli scalatori, procedimento che peraltro non vede D'Alema tra gli indagati.
Secondo il Parlamento Europeo - chiamato dal Parlamento italiano a pronunciarsi in materia, in quanto D'Alema era parlamentare europeo all'epoca dei fatti - i testi delle telefonate tra D'Alema e Consorte[30] non potranno essere utilizzati in quanto già esistono agli atti elementi di prova sufficienti a suffragare l'accusa nei confronti degli autori della scalata, peraltro già rinviati a giudizio.[31].
L'appartamento romano[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1995 D'Alema rimase coinvolto nella cosiddetta Affittopoli, una campagna mediatica promossa da Il Giornale secondo la quale enti pubblici davano in locazione a VIP appartamenti ad equo canone. Dopo una dura campagna mediatica D'Alema decise di lasciare l'appartamento per comprare casa a Roma, ma solo dopo essersi presentato alla trasmissione di Rai 3 condotta da Michele Santoro, dal titolo Samarcanda, in cui giustificò l'accaduto affermando che aveva avuto bisogno di una casa appartenente a enti pubblici perché versava metà del suo stipendio da parlamentare al partito (all'epoca consistente in circa 12 milioni di Lire al mese).[4] L'immobile in questione era un appartamento di 146 m² in zona Porta Portese, per il quale pagava un equo canone pari a 1.060.000 lire[32](che rivalutati secondo l'inflazione ISTAT al 2010 corrispondono a circa 780 euro).
Il 4 maggio 2010, nel corso di una puntata del 2010 del talk show Ballarò dedicata alle vicende che avevano portato alle dimissioni da ministro di Claudio Scajola, Alessandro Sallusti (condirettore de Il Giornale) tornò su questo caso definendo D'Alema «il protagonista del più grande scandalo della "casta" italiana, che era "affittopoli"», suscitando la reazione di D'Alema che, inizialmente, replicò con vigore: «L'accostamento è del tutto improprio», e in seguito ai successivi e insistenti accostamenti tra le due vicende fatti da Sallusti («Lei era un privilegiato: "affittopoli" eravate[non chiaro] una ventina di politici, quasi tutti di sinistra... Da un punto di vista etico-morale lei ha approfittato della sua posizione»), ribatté: «Vada a farsi fottere: lei è un bugiardo e un mascalzone» e successivamente «Io capisco che la pagano per venire qui a fare il difensore d'ufficio del governo... capisco che deve guadagnarsi il pane, ma questo modo è vergognoso, ma io non la faccio più parlare». Secondo Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, quelle di D'Alema sono state espressioni insultanti che nessun'affermazione o provocazione potevano giustificare.[33] Per le frasi rivolte a Sallusti il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio aprì un procedimento disciplinare a carico di Massimo D'Alema, in quanto giornalista iscritto all'Albo.[34]
Tangenti a Ischia[modifica | modifica wikitesto]
Nel marzo 2015 il suo nome viene tirato in ballo per il caso di tangenti a Ischia per aver ceduto molte copie del suo ultimo libro e circa 2.000 bottiglie del suo vino e per aver ricevuto finanziamenti per la Fondazione Italiani Europei da parte della Cooperativa Cpl Concordia per cui il sindaco di Ischia e altre nove persone vengono arrestate.[35]
Monti....un MASSONE che prende un vitalizio da senatore a vita concesso prima ancora di iniziare a lavorare da quell'altro bel soggetto di Napolitano, (un partigiano talmente salvatore della patria che corre a telefonare ai mafiosi quando ha saputo che la mafia intende farla pagare ai politici in prima persona, gli consegna la testa di falcone e borsellino e poi chiede e ottiene di far distruggere le intercettazioni di tale accordo con la mafia).
un soggetto che ha letteralmente VENDUTO il paese ai poteri forti europei impoverendoci tutti per arricchire i grandi, una sorta di robin hood al contrario. Ok non lo hanno beccato ancora a rubare di tasca propria, ma i 4000 suicidi di imprenditori strozzati anche dalla sua politica non saranno reato penale ma per me lo sono. Trovo assurdo che un italiano difenda Monti. E' come se un romano difendesse Attila perche ha usato l'ascia in maniera molto professionale contro l'impero romano.
Sull'omicidio stradale non era per dire che mia nonna deve essere trattata meglio del rumeno, ma era per dire che possibile che fanno sempre leggi per arginare il problema dei morti molto spesso provocati da gente dell'est ubriaca che poi per loro non si applicano in quanto nulla tenenti e pronti a cambiare paese mentre un italiano viene colpito dalla stessa legge senza via di scampo?
Dispiace notare che quelli di sinistra tirano fuori la storia solo quando fa comodo loro. Siete di una ipocrisia imbarazzante quando dovete difendere i vostri delinquenti. Sono 70 anni che magnate, prima con una finta opposizione alla dc e poi con una finta opposizione a berlusconi e ora con un finto governo mai eletto.