zio ha scritto:mi pare che Crozza ieri sia andato oltre il lecito.
ma è satira, direte. e culturalmente siete avanti.
non ho visto
che ha detto?
ha paragonato Silvio a Schettino e zio non gradisce
E' ovvio.
Quando Silvio fu colpito proditoriamente dal gadget di un comunista, prima rassicurò e gestì la piazza dal predellino della macchina e poi ando' dignitosamente in ospedale.
Crozza che la butta in propaganda politica fà parte della cialtroneria generale.
zio ha scritto:mi pare che Crozza ieri sia andato oltre il lecito.
ma è satira, direte. e culturalmente siete avanti.
non ho visto
che ha detto?
ha paragonato Silvio a Schettino e zio non gradisce
trovami uno che non lo abbia fatto
(e basta ricordare tutta la manfrina sull'orchestrina del titanic fatta prima della dichiarazione di distress - pardon! volevo dire delle dimissioni - di silviuccio)
vedi l'articolo di travaglio di stamattina
ineccepibile
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
zio ha scritto:mi pare che Crozza ieri sia andato oltre il lecito.
ma è satira, direte. e culturalmente siete avanti.
non ho visto
che ha detto?
ha paragonato Silvio a Schettino e zio non gradisce
E' ovvio.
Quando Silvio fu colpito proditoriamente dal gadget di un comunista, prima rassicurò e gestì la piazza dal predellino della macchina e poi ando' dignitosamente in ospedale.
Crozza che la butta in propaganda politica fà parte della cialtroneria generale.
ripeto, non l'ho visto
ma non penso che il paragone fosse con quel comportamento, quanto, ritengo, piuttosto con l'intera gestione politica di silvio
(ma in effetti non mi sembra che sia neanche qui il caso di buttarla in politica, peraltro con il topic di silvio che langue in non so quale pagina...)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
mi ha fatto pensare l'articolo di Gramellini sulla Stampa. Effettivamente, ora sono più d'accordo con lui che con me. Consiglio la lettura a chi non si diverte a sparare sulla croce rossa e fare l'eroe del giorno dopo
L'unico eroe
Un capro espiatorio per sfogare la rabbia, un eroe senza macchia per placarla. E’ la formula un po’ stucchevole delle storie italiane al tempo della crisi. Anche nel dramma del Giglio la realtà è stata immediatamente diluita in un fumetto.
Servivano un’immagine evocativa (la nave sdraiata su un fianco, simbolo del Paese alla deriva) e uno Schettino che riempisse il vuoto lasciato da Berlusconi alla casella Figuracce & Bugie e assommasse su di sé l’orrore del mondo (ieri il Tg5 ha definito i suoi tratti fisici «lombrosiani» e il Tg3 lo mostrava in smoking come il comandante di «Love Boat» per suggerire maliziosamente la sua inconsistenza morale, quando TUTTI i comandanti di una crociera indossano lo smoking, nelle serate di gala). Mancava ancora il buono, che nella trama assolve al compito cruciale di riscattare l’onore ferito della collettività, fortificandola nell’illusione di essere migliore di quanto non sia. Adesso anche il buono c’è.
Ovviamente facciamo tutti il tifo per De Falco, il capo assertivo della Capitaneria di Livorno che nella ormai celebre telefonata ordina al comandante Schettino, già inscialuppatosi verso la riva, di tornare sulla nave e comportarsi da uomo. (Ordine vano, peraltro, come quasi tutti gli ordini dati in Italia, perché Schettino gli dice di sì e poi continua a scappare).
Eviterei però il gioco insistito dei paragoni: l’eroe contrapposto al vigliacco, l’italiano buono all’italiano cattivo, fino all’urlo autoassolutorio che ho letto su un blog: «Io sono De Falco». Anch’io. Anche Schettino, credetemi, se fosse stato sulla poltrona di De Falco sarebbe stato De Falco e avrebbe dato ordini perentori al se stesso vigliacco che tremava in mezzo al mare per la paura di morire.
Non voglio togliere meriti al valido ufficiale della Capitaneria, ma contesto l’abuso del termine «eroe», che in un’epoca che ha smarrito il significato delle parole viene appuntata sul petto di chiunque fa semplicemente il proprio dovere: rifiutando una mazzetta se è un funzionario pubblico, denunciando un giro di scommesse se è un calciatore, assumendosi le proprie responsabilità se esercita un ruolo di responsabilità. Dall’Iliade a Harry Potter, l’eroe è colui - soltanto colui - che mette a repentaglio la propria vita. E non perché la disprezza (quello è il fanatico), ma perché è disposto a sacrificarla in nome di un valore più elevato: l’amore (a-mor, oltre la morte).
Non escludo che l’ottimo De Falco sarebbe stato un eroe: il destino non gli ha consentito di mettersi alla prova. Dubito che lo sarei stato io e tanti altri che disputano sulla viltà di Schettino. Per me nella storiaccia del Giglio esistono persone inadeguate e altre adeguate, ma un unico vero eroe. Il commissario di bordo che con la gamba spezzata ha continuato a salvare le vite degli altri.
eroe è chi va oltre i suoi compiti e rischia la vita quando se non lo avesse fatto nessuno lo avrebbe biasimato...
lo penso da sempre e sono totalmente in sintonia con Gramellini (e quel che scrive lo penso da moh..)
non è eroe de falco
non è eroe quattrocchi
non è eroe chiunque compie il suo dovere...
come detto l'unico vero eroe noto dell'evento costa è il commissario di bordo di cui si parla sopra
se l'italia ultimamente ha bisogno di eroi e se li crea in persone oneste e serie che fanno il loro dovere, siamo messi VERAMENTE male..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
fender ha scritto:Schettino è già a casa, a Sorrento OSANNATO COME UN EROE...
Se è vero, comincio a simpatizzare per la lega e per le sue spinte secessioniste...
Anche il capitano DE FALCO, quello che parlava dalla Capitaneria di porto di Livorno, è napoletano del Vomero.....
si, ma magari dovrebbero prendere lui come modello di "eroe"...
un minimo di senso e critica civica ogni tanto male non farebbe invece di comportarsi sempre come degli ultras infoiati...
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
A me schettino più lo guardo più mi sembra uno di quei personaggi usciti da qualche film di commedia anni 90 a sfondo balneare tipo quelli con jerry calà
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
nik978 ha scritto:eroe è chi va oltre i suoi compiti e rischia la vita quando se non lo avesse fatto nessuno lo avrebbe biasimato...
lo penso da sempre e sono totalmente in sintonia con Gramellini (e quel che scrive lo penso da moh..)
non è eroe de falco
non è eroe quattrocchi
non è eroe chiunque compie il suo dovere...
come detto l'unico vero eroe noto dell'evento costa è il commissario di bordo di cui si parla sopra
se l'italia ultimamente ha bisogno di eroi e se li crea in persone oneste e serie che fanno il loro dovere, siamo messi VERAMENTE male..
vedi mia firma !!!
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Tennista ha scritto:
Purtroppo spesso si deve arrivare ad una tragedia prima di riuscire a regolare meglio alcune cose.
direi che più o meno nel 1912 si dicevano le stesse cose....
si sa che la storia è ciclica.. certo che 100 anni dopo è senz'altro molto più difficile da giustificare (d'altra parte si tratta di due episodi sostanzialmente diversi)
"Just because you're winning, don't mean you're the lucky one" (GnR)
Drogato_ di_porno ha scritto:AGLI AMERICANI COL MITO DELL’EROE HOLLYWOODIANO, L’IDEA CHE UN COMANDANTE ABBANDONI LA NAVE PRIMA DELL’ULTIMO PASSEGGERO PROPRIO NON VA GIÙ. PIOGGIA DI INTERVISTE AI TURISTI AMERICANI SOPRAVVISSUTI AL NAUFRAGIO CHE FANNO IL CULO A STELLE E STRISCE A SCHETTINO: “CODARDO”, “INCOMPETENTE”, “VIGLIACCO”.
C’È PERSINO CHI DICE CHE “AL MOMENTO DELL’IMPATTO ERA AL BAR A BERE CON PIÙ DONNE”
"Incompetence and indifference" (incompetenza ed indifferenza)
come comandante fa il degno paio con Maurizio COCCIOLONE, eroe di guerra
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Paperinik ha scritto:A me schettino più lo guardo più mi sembra uno di quei personaggi usciti da qualche film di commedia anni 90 a sfondo balneare tipo quelli con jerry calà
Anche a me, anzi ce l'ha un po' del jerry calà...con tutto il rispetto per jerry...