Non saprei rispondere. Il comportamento di Usa e Arabia (ma anche Francia e Inghilterra e Qatar) a mio avviso è diverso da quello di Assad. In Iraq, Yemen e Libia c'è stata un'aggressione straniera da parte di sunniti e della Nato (Francia, Stati Uniti, Inghilterra). In Siria Assad ha dovuto difendersi da chi ha strumentalmente usato delle proteste popolari per distruggerlo. E una volta iniziata la guerra non esiste più giusto o sbagliato, vale qualsiasi mezzo.vertigoblu ha scritto:Pero non capisco tuo punto di vista se usa e sauditi sono spregevoli nel bombardare questo solleva e deresponsabilizza assad dall'aver compiuto un massacro ?
Riguardo alle famose proteste del 2011 in Siria e alla presunta rivoluzione leggi questo articolo di Cockburn:
Ovviamente avrei preferito che in Siria non ci fosse una dittatura ma se l'Occidente usa tali proteste per scatenare la terza guerra mondiale contro quella parte di mondo che non rientra nell'area del dollaro (Russia, Cina, Iran) allora qualsiasi mezzo per fermarlo è lecito. L'Occidente non può espandersi all'infinito, non può sempre vincere innescando immani carneficine. Non si può usare l'universalismo illuminista ("esportare la democrazia") per nascondere disegni economici (petrolio in Libia e Iraq) e di potere (guerra in Siria e Kossovo per insediare governi alleati in aree strategiche).Siria, Cockburn: «Fu rivoluzione? Dirlo è da ingenui»
http://www.lettera43.it/politica/siria- ... 238306.htm
C’è stata una sollevazione popolare nel 2011 che aveva al suo interno molti elementi. Uno sociale innanzitutto: il governo di Assad era un’élite con una base sempre più ristretta che manteneva il potere tramite il Mukhabarat (servizi segreti, ndr) e attraverso la violenza di Stato. Le persone nelle campagne soffrivano per i prezzi alti, la mancanza di lavoro e molti altri problemi. C’era poi un elemento settario. Un governo dominato dalla minoranza alauita, di cui Assad fa parte, e da altre minoranze. Perciò, fin dall’inizio, è stata un’insurrezione araba-sunnita. Penso che sia un errore dire che si tratti semplicemente del regime contro il popolo. C’è qualcosa di molto più di questo.
Ci deve essere un limite. Oltretutto per noi italiani è stata una sciagura. La guerra in Libia è stata fatta contro l'Italia, per spezzare il monopolio Eni. E' come se avessero dichiarato guerra a noi. Siamo noi italiani che avremmo dovuto mandare l'esercito a combattere al fianco di Gheddafi come hanno fatto i russi con Assad (ovviamente è una battuta dato che siamo una colonia americana).