[O.T.] il signoraggio spiegato ai bambini

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#46 Messaggio da Squirto »

"Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà  via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri".

Joseph Pulitzer (1847-1911)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#47 Messaggio da Squirto »

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
bellavista
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 23872
Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
Località: Sticazzi.

#48 Messaggio da bellavista »

ti sta appassionando la cosa eh? :D
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#49 Messaggio da Squirto »

mah... son cose che in parte sapevo. peró ti ringrazio per il topic, mi sono chiarito alcune cosette.

e cmq c'è un lato divertente in tutto ció: anche la cosiddetta finanza cattolica è "relativista". :DDD
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
bellavista
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 23872
Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
Località: Sticazzi.

#50 Messaggio da bellavista »

La settimana scorsa «il Giornale» aveva intervistato Arrigo Molinari, in occasione dell'udienza presso il tribunale civile su due ricorsi da lui presentati contro Banca d'Italia e Banca centrale europea. Ecco la testimonianza che stava per essere pubblicata
Ecco la testimonianza che stava per essere pubblicata.

D: Dica la verità , avvocato Molinari: anche lei ce l'ha con Fazio. Infierisce.
R: «Neanche per sogno. Io ce l'ho con la Banca d'Italia e con i suoi soci voraci banchieri privati».

D: Cos'hanno fatto di così terribile?
R: «Hanno divorato l'istituto centrale di Palazzo Koch, rendendolo non più arbitro e non più ente di diritto pubblico. Con un'anomalia tutta italiana».

D: Ai danni dei risparmiatori.
R: «...che adesso devono sapere esattamente come stanno le cose».

D: Ci aiuti a capire.
R: «Sta tutto scritto nei miei due ricorsi, riuniti ex articolo 700 del codice di procedura civile, contro la Banca d'Italia e la Banca centrale europea per la cosiddetta truffa del "Signoraggio", consentita alle stesse fin dal 1992».

D: Ricordiamo chi era, allora, il ministro del Tesoro.
R: «Era un ministro sottile che ha permesso agli istituti di credito privati di impadronirsi del loro arbitro Bankitalia, e quindi di battere moneta e di prestarla allo Stato stesso con tasso di sconto a favore delle banche private».

D: Il "Signoraggio" è questo?
R: «Il reddito da "Signoraggio" a soggetti privati si fonda su una norma statutaria privata di una società di capitali, e quindi su un atto inidoneo e inefficace per la generalità , per cui i magistrati aditi dei tribunali di Genova, Savona e Imperia non troveranno alcun ostacolo derivante da un atto di legge. L'inesistenza di una disciplina normativa consente di accogliere i tre ricorsi senza problema di gerarchia di fonti».

D: Le conseguenze del "Signoraggio"?
R: «Rovinose per i cittadini, che si sono sempre fidati delle banche e di chi le doveva controllare».

D: Tutta colpa delle banche?
R: «Sarò più chiaro, la materia è complessa. Dunque: le banche centrali e quindi la Banca d'Italia, venuta meno la convertibilità in oro e la riserva aurea, non sono più proprietarie della moneta che emettono e su cui illecitamente e senza una normativa che glielo consente percepiscono interessi grazie al tasso di sconto, prestandolo al Tesoro».

D: Non si comportano bene...
R: «Per niente! Ora i cittadini risparmiatori sono costretti a far ricorso al tribunale per farsi restituire urgentemente il reddito da "Signoraggio" alla collettività , a seguito dell'esproprio da parte delle banche private italiane che, con un colpo di mano, grazie a un sottile ministro che ha molte e gravi responsabilità , si sono impadronite della Banca d'Italia battendo poi moneta e togliendo la sovranità monetaria allo Stato che, inerte, dal 1992 a oggi ha consentito questa assurdità ».

D: Un bel problema, non c'è che dire.
R: «Infatti. Ma voglio essere ancora più chiaro. L'emissione della moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi legittima quando la moneta era concepita come titolo di credito rappresentativo della Riserva e per ciò stesso convertibile in oro, a richiesta del portatore della banconota».

D: Poi, invece...
R: «Poi, cioè una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva anche nelle transazioni delle Banche centrali avvenuta con la fine degli accordi di Bretton Woods del 15 agosto 1971, la Banca di emissione cessa di essere proprietaria della moneta in quanto titolare della Riserva aurea».

D: Lei sostiene che Bankitalia si prende diritti che non può avere.
R: «Appunto. Prima Bankitalia, nella sua qualità di società commerciale, fino all'introduzione dell'euro in via esclusiva e successivamente a tale evento, quale promanazione nazionale della Banca centrale europea, si arroga arbitrariamente e illegalmente il diritto di percepire il reddito monetario derivante dalla differenza tra il valore nominale della moneta in circolazione, detratti i costi di produzione, in luogo dello Stato e dei cittadini italiani».

D: Un assurdo tutto italiano, secondo lei.
R: «Certamente. Sembra un assurdo, ma purtroppo è una realtà . L'euro, però, è dei cittadini italiani ed europei, e non, come sta avvenendo in Italia, della banca centrale e dei suoi soci banchieri privati».

D: Quasi tutto chiaro. Ma che si fa adesso?
R: «Farà tutto il tribunale. Dovrà chiarire se esiste una norma nazionale e/o comunitaria che consente alla Banca centrale europea, di cui le singole banche nazionali dei Paesi membri sono divenute articolazioni, di emettere denaro prestandolo e/o addebitandolo alla collettività . L'emissione va distinta dal prestito di denaro: la prima ha finalità di conio, il secondo presuppone la qualità di proprietario del bene, oggetto del prestito».

D: Lei, professore, ha fiducia?
R: «Certo. La magistratura dovrà dire basta!».

L'ex questore di Genova, Arrigo Molinari cita in giudizio Bankitalia per la truffa del Signoraggio.

Aveva l'udienza il 5 ottobre 2005, ma viene ucciso a coltellate il 27 settembre!!!
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

Avatar utente
bellavista
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 23872
Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
Località: Sticazzi.

#51 Messaggio da bellavista »

PER CAPIRE IL "SIGNORAGGIO"

Il PuntO. Signoraggio (1). Chi ha il potere (ed i vantaggi) di battere moneta?
Di Mauro Novelli (2 luglio 2004)


Signoraggio: delle due enciclopedie casalinghe, la prima (la più paludata) curiosamente non riporta il termine; la seconda (Enciclopedia Utet-La Repubblica) sviluppa così le informazioni:
Signoraggio. Insieme delle risorse ottenute da chi emette moneta, in virtù del proprio potere di emissione. In un regime monetario metallico, quale quello vigente in Occidente fino all'inizio del XX secolo, il Signoraggio deriva storicamente dall'inclusione dei costi di coniazione nelle regioni di scambio tra metallo coniato e metallo non coniato: tale ragione di scambio è maggiore dell'unità - il metallo coniato comanda cioè un Signoraggio - in quanto chi emette moneta deve recuperare i costi di coniazione. Con il graduale rafforzarsi dell'autorità centrale dello Stato, si instaura il monopolio statuale delle coniazione e si attribuisce alla moneta legalmente certificata potere liberatorio nei confronti dei rapporti di debito, in primis del debito fiscale; il Signoraggio viene così ad includere anche un vero e proprio profitto di monopolio. Il passaggio al corso forzoso della moneta durante questo secolo implica che la carta moneta non rappresenta più una passività redimibile in risorse reali nei confronti dello Stato; quest'ultimo può cioè acquisire risorse reali emettendo un debito irredimibile (la moneta) a fronte del quale non contrae alcuna obbligazione di pagamento per interessi. Il Signoraggio si configura come una vera e propria fonte di entrate che lo Stato trae dall'emissione della moneta. Nell'uso corrente, la nozione di Signoraggio viene talvolta estesa a comprendere l'insieme delle risorse che lo Stato trae dal suo potere di creare inflazione espandendo l'offerta di moneta, indipendentemente dallo strumento finanziario con cui esse vengono esatte. [Alessandra Chirco].
Dunque, il Signoraggio è un vantaggio finanziario annesso al potere di battere moneta.
Ma, chi oggi detiene tale potere? Chi i benefici che ne conseguono, ad esempio nell'Unione Europea ?
1. I singoli Stati ?
2. La banca Centrale Europea di Francoforte ?
3. Le singole Banche Centrali nazionali ?
4. Tutte le banche (anche con un solo sportello) operanti nell'Unione ?
E chi dovrebbe detenerlo ?
La Costituzione italiana afferma (art. 1) che "... la sovranità appartiene al popolo...": la "sovranità " ha in dote anche il signoraggio ?
Siamo passati dalla moneta convertibile, a quella non convertibile (il dollaro non lo è più dal 1971). Stiamo entrando nell'era della moneta elettronica. Chi ha rendite da signoraggio ?
L'argomento merita approfondimenti.


Il PuntO. Signoraggio. (2) "BC, Rossi e Pierino"
Di Mauro Novelli (8.7.2004)



BC ha un debito di 500 euro nei confronti di Rossi. Stila un assegno a valere sul suo conto corrente per 500 euro e lo consegna al creditore.
Rossi conosce la correttezza e l'onestà di BC. Accetta quel titolo quale rimborso del suo credito, ben sapendo che BC ha un conto corrente bancario con saldo capiente.
In altri termini, Rossi ritiene soddisfatto il suo credito perché considera l'assegno di BC semplice sostituto delle banconote: sa che quel titolo è perfettamente e certamente "convertibile" in moneta corrente.
A sua volta Rossi può soddisfare suoi creditori girando l'originario assegno di BC.
Quel titolo ha valore perché l'ennesimo prenditore sa per certo che, qualora decidesse, potrebbe recarsi presso lo sportello dove è radicato il conto corrente di BC e cambiarlo in banconote.

Prima variante:
BC non è persona corretta e onesta, è anzi conosciuto come malfattore.
Rossi rifiuta l'offerta dell'assegno a saldo del suo credito, poiché considera quel titolo "non convertibile" in moneta corrente. BC dovrà pagare in contanti o non vedrà onorato il suo debito.
Ma BC si accorda con una potente ed istituzionalizzata banda di colleghi malfattori della zona, in grado di obbligare Rossi ad accettare in pagamento quell'assegno "non convertibile". La stessa banda -onestamente - obbligherà un eventuale creditore di Rossi ad accettare in pagamento l'originario assegno di BC, giratogli da Rossi.
Il titolo di BC ha un corso "forzoso": o si accetta a saldo di crediti o si viene bastonati dalla banda di malfattori.
Occorrerà denunciare BC e la banda per associazione a delinquere, far intervenire magistratura e forza pubblica, ed assicurare tutti alle patrie galere.
Tale soluzione è accettabile ed anzi da tutti richiesta. Ma Rossi decide di accettare

Seconda variante:
BC non è stato messo in galera, ma è diventato signore della sua zona: ha forza pubblica a disposizione, si dimostra anche buon amministratore, ha una stamperia per i suoi assegni (chiamiamoli "assegnati") da 500 unità di misura, con i quali paga le sue spese correnti, finanzia l' armata, i suoi debiti.
Salta su il Pierino: "Ma così, stampando di continuo assegnati e mettendoli in circolo, aumenta solo l'inflazione e dovrà emettere titoli in numero sempre maggiore per pagare le sue spese !".
BC, ex malfattore, oggi signore, ma non cretino, ci riflette su e decide che Pierino ha ragione. Trova una soluzione geniale e tale da convincere anche il capo delle guardie: a fronte delle sue emissioni dovranno essere ritirati assegnati per una somma pari all'ammontare delle emissioni, o in proporzione che deciderà .
Droga in tal modo il "fisco": i suoi sudditi dovranno pagare tasse, si vedrà come e quante...
BC & Co potrà decidere tra:
- pedaggio: tassa per aver diritto di transito su terreni di proprietà .
- pontatico: tassa per ottenere il diritto ad attraversare un ponte.
- portatico: tassa per ottenere il diritto ad attraversare una porta di cinta, o per entrare in porto.
- campatico: tassa sulla produzione agraria di un podere.
- imbottato: tassa sulla produzione di vino.
- fodro: contribuzione obbligatoria in foraggio per gli animali al seguito di un esercito di passaggio.
- ripatico: tassa per transitare sulla riva del fiume.
- fienatico: tassa per ottenere il diritto di far fieno in campi del feudatario.
- erbatico tassa per l'erba mangiata ai bordi della strada o in poderi da buoi trainanti carri
- molinatico: tassa per l'uso del molino.
- fornatico: tassa per l'uso del forno.
- rotatico: tassa per il danno arrecato al fondo stradale dal passaggio dei carri.
- polveratico: tassa per il danno arrecato dalla polvere sollevata dal passaggio di carri e carrozze.
- ius primঠnoctis: tassa sul matrimonio del figlio del colono.
- Ige
- Iva
- Ilor
- Irpeg
- Irpef
- Irap
- Ici
-
-

Terza variante:
BC scopre che per i suoi assegnati si è creato un mercato. Alcuni sudditi risparmiasi sono disposti a depositarli a fronte di un interesse, altri a prenderli in prestito offrendo, a loro volta, un interesse. Ma non sta bene che dei suoi assegnati facciano mercato semplici privati cittadini. Il business può ancora migliorare. Incarica suoi agenti di creare punti di incontro (gli unici legittimi) tra depositanti e richiedenti. Solo li, i Pierini potranno prestare le somme avute in deposito. I prestiti saranno effettuati a tasso più alto di quello di remunerazione dei depositi: l'aggio andrà all'agente ( e, col fisco, a BC e collaboratori).
L'agente Pierino non si accontenta e affina ancor meglio il sistema: chiede a BC di poter effettuare prestiti in misura superiore al monte depositi: guadagnerà di più la sua attività e pagherà più tasse.

Quarta variante:
BC fiuta l'affare e fissa al 2 per cento (è il livello imposto alle riserve da Banca Centrale Europea) la somma da tenere in cassa a fronte delle 100 lire prestate da Pierino. Se l'agente riceve in deposito assegnati per 100 unità potrà prestare 5000 unità . Sotto forma di ulteriori assegnati ? No, non invadiamo campi altrui ! Sotto forma di scritture contabili, di dare e di avere annotate sulle righe di un registro.
Pierino aveva inventato la moneta creditizia. Avrebbe percepito interessi sulle semplici scritture contabili: gli sarebbe bastato un ulteriore deposito di 2 unità (da remunerare, oggi, allo 0,01 per cento ) per prestare 100 ( su cui ottenere interessi, oggi, del 10 per cento).

Conclusione:
Sono passati vari secoli. Di generazione in generazione si è tramandata la attuale "cultura" della moneta, del potere di batterla e del diritto di imporre tasse, entrambi prerogative degli eredi della BC e Co. e mai più messi in discussione; del potere di moltiplicarla per mezzo di registri (mai più messi in discussione) appannaggio dei soli eredi di Pierino; dell'obbligo di finanziare l'erario da parte degli eredi di Rossi tramite il fisco (oggetto non di discussioni ma di lamentazioni o di elusioni. Con l'evasione arriva la forza pubblica).

Gli eredi di BC sono semplici privati (Banca d'Italia fino al 1999, oggi Banca Centrale Europea), ma in rapporti di affari con chi deve mantenere la forza pubblica (lo Stato italiano e gli altri di Eurolandia) al quale riconoscono nominalmente un contentino. Gli eredi di Pierino sono anch'essi privati. Continuano ad alimentare il (loro) sistema, creando dal nulla moneta creditizia. Si limitano a pagare le tasse.
[ E' calcolato che, in un Paese avanzato e finanziariamente maturo, su 100 unità di moneta a disposizione, il 5 per cento è costituito da banconote e monete metalliche, il 95 per cento da moneta creditizia: Pierino ha stravinto, con BC, sui detentori della forza pubblica. Tutti e tre hanno fatto fesso Rossi. "Si è sempre fatto così......!"].

Avremmo dovuto arrestare BC (nella versione mascalzonesca) qualche secolo fa. Ma Rossi fu convinto ad adeguarsi.
Avremmo dovuto impedire a BC di imporre tasse per bilanciare le emissioni messe in circolo forzosamente. Ma Rossi accettò anche questo.
Avremmo dovuto impedire la legittimazione esclusiva di Pierino a creare moneta creditizia pari a 100, da 2 di materia prima, rimanendo proprietario delle somme prestate e godendo di un aggio di 10 unità al costo di 0,02. Ma a Rossi sembrò addirittura una funzione di utilità generale.

Che fare ?
Tutto dipenderà dalla risposta che daremo alla seguente fondamentale domanda (rubata al prof. Auriti): "Gli assegnati di BC sono accettati dagli eredi di Rossi perché hanno valore, oppure hanno valore perché sono accettati dagli eredi di Rossi ?"
Ragioniamoci un po', ricordando sempre che "..la sovranità appartiene al popolo ...".

Il PontO. (3) I bilanci di BC, per tacer dei Pierini.

di Mauro Novelli (30.7.2004)



BC, versione onest'uomo, era solito stilare un bilancino ad uso personale, tanto per avere contezza della sua situazione finanziaria.
Le sue poste attive erano costituite dai depositi bancari; quelle passive dagli assegni (abbiamo deciso di chiamarli "assegnati") stilati a pagamento dei suoi debiti. Non aveva dovuto ragionarci molto: se il saldo del conto corrente rappresenta un suo "avere" (la banca è, infatti, sua debitrice), in contropartita, l'entità degli assegni non potevano non concretizzare un suo "dare" (i beneficiari costituendo altrettanti creditori): bancando i titoli, sarebbero stati soddisfatti. Semplice e preciso.
Il BC seconda versione, indossato del mariuolo il paludamento e non solo, aveva scoperto velocemente che il conto bancario aveva un ruolo del tutto marginale: rilasciava assegnati senza copertura; la banda di bastonatori avrebbe obbligato comunque Rossi ad accettarli in pagamento.
Per pura questione di immagine, aveva continuato a stilare il suo bilancino. Più per populismo, per farsi considerare "normale", che per coscienza civica. Gli assegnati avevano una circolazione forzosa, nessuno avrebbe potuto richiederne il cambio in denaro contante. Si sarebbe potuto limitare a tenere "la conta" dei titoli emessi, senza altri obblighi contabili.
Ma il Bc versione mariuola aveva affinato una sua inclinazione burlesca. Così, tanto per ridere, il suo bilancino continuava a mantenere al passivo l'importo complessivo degli assegnati emessi e fatti accettare manu militari. Per ridere mica poi tanto: in tal modo, i risultati di bilancio mostravano utili nettamente inferiori alla realtà , visto che la posta "assegnati non convertibili " invece di considerarla un suo "avere" (ci pagava spese, debiti e ci manteneva la squadra di bastonatori) la contrabbandava per un suo "dare" come se fosse un debito, ben sapendo che nessuno ne avrebbe potuto chiedere il cambio in denaro. Per decisione del debitore (BC) il debito (di BC) era infatti inesigibile.
Di fatto, i suoi utili di bilancio risultavano inferiori del doppio dell'ammontare complessivo degli assegnati. Si era fatto un conto veloce: se ho attività 100 e debiti 80 (tutti assegni), ho un utile di 20. Ma se la posta passiva di 80 l'avessi dovuta correttamente porre all'attivo, avrei avuto un utile di 180 (attivo 180 e passivo zero). Appunto: 20+ 2 x 80 = 180.
BC era perfettamente consapevole della "forzatura" contabile. Era però altrettanto consapevole che, superate le prime perplessità , la cosa avrebbe preso agevolmente la china del "si fa così perché è sempre stato così". I ministri non avevano bisogno di essere convinti. Più faticoso - ma non più di tanto - convincere i magistri, i membri della magistratura.
BC aveva ragione: i vecchi assegni (in lire) avevano ancora la parvenza di assegni/cambiali (pur se inesigibili): "pagabile a vista al portatore" recavano sul recto. Pochi signori Rossi si sono resi conto che, per risparmiare ulteriormente, quella dizione era stata tolta di mezzo nel 2002: i nuovi assegni di BC (in euro) non la riportano più.
BC aveva proprio proprio ragione: perfino un suo erede, chiamato in causa da Rossi - il quale, poichè quel bilancino non gliela contava giusta, ricorse ad un magistro (1994)- sostenne ad adiuvandum del "si è sempre fatto così" che "...alla stregua della puntuale disciplina della funzione di emissione, i biglietti appena prodotti dall'officina di fabbricazione costituiscono una semplice merce di proprietà di BC che ne cura direttamente la stampa e ne assume le relative spese....".
Tali argomentazioni potevano convincere solo un magistro già convinto. Insomma - si chiedeva Rossi nuovamente bastonato - come mai il valore di mercato della "merce" fabbricata da una azienda viene posto al passivo?
L'erede di BC argomentava, ancora: "... i biglietti acquistano la loro funzione e il valore di moneta solo nel momento logicamente e cronologicamente successivo, in cui BC li immette sul mercato trasferendone la proprietà ai percettori...".
Il magistro era già convinto, ma Rossi continuava a rimuginarci su: " Come mai BC mette al passivo il valore che una merce ancora non ha acquisito e che acquisterà solo nel momento logicamente e cronologicamente successivo? Se proprio vuole valorizzarla prima di "collocarla, quindi come magazzino, deve comunque metterla all'attivo". Ed ancora" Se si valorizzano non appena BC li immette sul mercato trasferendone la proprietà ai percettori,vuol forse dire che BC li vende? Ma allora, il valore introitato deve essere posto all'attivo. Se, inoltre ne trasferisce la proprietà immettendoli sul mercato, vuol dire che, prima di questa azione, il proprietario era BC. Ma il proprietario di un bene ancora senza valore (lo acquisirà dopo il trasferimento di proprietà ), dovrebbe limitarsi a porre al passivo i costi di fabbricazione.........se poi li vende, metterà l'introito all'attivo....."
Rossi si convinse che solo l'aiuto di un contabile "non convinto" avrebbe potuto aiutarlo.
"Ci sarà pure un contabile a Francoforte!" sospirò sorridendo al pensiero della prossima bastonatura........
Poi ebbe un'idea stravolgente: " E se, invece di un contabile mi mettessi in cerca di una stamperia...... accordandomi con gli altri signori Rossi? ...un accordo tra gentiluomini potrebbe portarci ad accettare i miei, anzi i nostri assegnati....... Se BC si limita alla stampa, perché dovrebbe essere il solo a stampare ......? Anch'io voglio concorrere e porre al passivo......... anzi, per avere maggiore competitività , dirò all'Erario che porrò al passivo solo il 50 per cento del valore facciale degli assegnati da noi stampati......"

Il PuntO. Signoraggio (4). Otto, il contabile di Francoforte.
Di Mauro Novelli (3 settembre 2004)


Otto Buchungs, di Francoforte, aprì la porta Fece entrare Rossi con gesto asciutto ma cortese..
Prima ancora che l'ospite si accomodasse nella poltrona assegnatagli, il dottor Buchungs riprese l'argomento che li aveva occupati per telefono.
-"Vede sig. Rossi, le ho chiesto di ripetere tre volte le sue osservazioni sulle passività di bilancio di BC perché volevo essere ben sicuro delle informazioni in suo possesso..... Lei mi dice che gli assegnati vengono indicati da BC al passivo..... e non solo quelli di nuova emissione, come sarebbe logico pensare, ma anche quelli ancora in circolazione pur se emessi anni prima. Mi conferma?".
Rossi annuì.
"Ciò vuol dire che, a fronte di quel debito c'è un elenco di creditori........". Rossi lo interruppe: "Vede, dottor Buchungs, i creditori esistevano ed erano riconosciuti come tali quando gli assegnati erano convertibili in oro......oggi nessuna banconota è più convertibile in oro...neanche il dollaro.... ricorderà il discorso di Nixon dell'agosto 1971...Mi passi la battuta: le mascalzonate si annunciano, in genere, il venerdì sera, per dare ai colpiti due giorni di tempo per smaltire l'ira. Nixon non ritenne sufficiente il fine settimana e passò il messaggio attorno a ferragosto... tutti in ferie ...... Nessun capo di governo si ribellò...anche perché a loro volta......". "Signor Rossi - stavolta fu il dottor Otto ad interrompere con decisione l'interlocutore - non le sto suggerendo di pretendere da BC la conversione degli assegnati in oro, ma di procedere ad un pignoramento dei suoi beni... Lei sa se il patrimonio di BC è consistente?". Rossi ci pensò un attimo, poi rispose elencando soprattutto beni immobili, attrezzature ecc.
"Bene - esclamò Otto con un sorriso soddisfatto - Prenda 1000 assegnati e pretenda dal giudice di ottenere in cambio la proprietà di una porzione di un immobile di BC..... Si affretti.... le famiglie italiane sono circa 22 milioni... rischia di arrivare tardi....".
"Non capisce..... non ha capito" pensò scoraggiato Rossi. Poi, ad alta voce: "Signor Buchungs, una legge mi impone di accettare a saldo dei miei crediti il pagamento in valuta legalmente corrente...se chiedo a BC di onorare il suo assegnato, pagherà il suo debito dandomi altro assegnato... ed io sono obbligato a dirmi soddisfatto....".
Otto si sistemò sulla poltrona con aria compiaciuta. "Signor Rossi, non se ne rende conto, ma ha centrato il problema: se BC pone al passivo gli assegnati, vuol dire che riconosce i possessori come creditori. E' vero che quei crediti sono per legge inesigibili, ma solo nel senso che non sono convertibili in oro. Se BC li pone in bilancio al passivo quando dovrebbe porli all'attivo, falsando l'utile della BC Spa, non può non giustificarli con un elenco di creditori. Se deve soddisfare i creditori che bussano alla sua porta, deve usare beni e valori indicati in bilancio con poste attive. Lei quindi chiederà di diventare proprietario di una porzione degli immobili posseduti da BC. Ma se costui usa nuovi assegnati per onorare quelli da lei posseduti e presentati all'incasso, vuol dire che gli assegnati devono essere all'attivo. Se continua a fare bilanci ponendoli al passivo, quei bilanci sono falsi... ci sarà pure un giudice a Berlino... " concluse sornione.
Rossi restò di princisbecco. Non fu in grado di interrompere Buchungs che continuò: "Questo problema sta per essere addirittura superato, signor Rossi, ....nel giro di qualche lustro le banconote verranno sostituite dal baratto regolato e gestito elettronicamente.....ed il problema del signoraggio cambierà aspetto.....ma dei Pierini parleremo in altro incontro."
Affrettarsi ? Tornare al baratto ? Non più banconote ? Rossi si scosse ma non fece in tempo ad interloquire: Otto si era alzato e stava uscendo dalla stanza con l'atteggiamento di chi accompagna l'ospite alla porta...........
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#52 Messaggio da Squirto »

venerdì, settembre 30, 2005
Banca d'Italia condannata al risarcimento del signoraggio!!!

( da La Repubblica del 30/09/2005, tratto da http://www.adusbef.it/)

E per via Nazionale rischio megarisarcimento.
Sì al ricorso di un cittadino contro il "signoraggio".


ROMA - Il primo colpo al diritto di signoraggio arriva da un giudice di Pace di Lecce, Cosimo Rochira. Ha condannato la Banca d'Italia a pagare 87 euro a un cittadino italiano. Il motivo? Bankitalia ha trattenuto indebitamente una somma che di diritto spetta allo Stato italiano.
E' un istituto antico il signoraggio, che ha perso valore col tempo. Una volta il sovrano batteva monete d'oro, ne garantiva il valore e in cambio della garanzia tratteneva una parte di quell'oro. Non è più così, nemmeno le riserve auree garantiscono più la moneta. Tanto che sulle banconote è sparita la scritta "pagabili al portatore". Il signoraggio peró è rimasto e i proventi finiscono nelle casse di Bankitalia.
"Il problema e da qui la condanna - spiega l'avvocato Antonio Tanza dell'Adusbef, che ha curato la causa - è che da anni Palazzo Koch non appartiene più allo Stato, ma a banche private. Dunque i cittadini hanno continuato a pagare quella che è diventata una sorta di tassa agli istituti di credito, in violazione dello stesso statuto della Banca d'Italia che all'articolo 3, comma 3 parla chiaro: la banca appartiene allo Stato".
Quindi, è stata la conclusione del giudice la sottrazione del reddito da signoraggio in danno alla collettività  è di 87 per singolo cittadino. E gli altri? "Il nostro obiettivo - spiega Tanza - è chiedere che il maltolto venga restituito allo Stato. Si tratta di circa 5 miliardi di euro". E' già  pronta una lettera aperta al ministro dell'Economia Tremonti. (b.ar.).


Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia

87 euro a persona per 57.888.245 cittadini equivalgono a 5 miliardi, 36 milioni, 277315 mila euro.
Nulla a confronto del mastodontico debito pubblico (1.439.755.000.000, 1439 di miliardi di euro), solo lo 0,35% del debito pubblico.


LECCE, GIUDICE DI PACE: LA BANCA D'ITALIA DEVE RESTITUIRE 87 EURO AD OGNI CITTADINO
(AGE) LECCE - La Banca d'Italia è stata condannata a rimborsare a ciascun italiano, anche ai cittadini minorenni, 87 euro. Si tratta dei soldi che il fisco ha prelevato negli anni per via del cosiddetto diritto di signoraggio, complessivamente quantificati in 5 miliardi di euro. L' ha stabilito una sentenza del giudice di pace di Lecce, Cosimo Rochire e destinata a rimanere storica. Il signoraggio è la differenza fra il valore legale di una moneta e i suoi costi di produzione. E' il guadagno dello Stato che emette valuta. Un diritto ritenuto sacrosanto fino a quando la Banca d'Italia è stato un ente di diritto pubblico. Ma dal 1990 la proprietà  del 5% dell'istituto è passata all'Inps, il restante 95% a banche private e a compagnie di assicurazione, a loro volta proprietarie di altre banche. Il diritto di signoraggio sarebbe di conseguenza decaduto. La Banca d'Italia non essendo più pubblica ma privata non puó continuare ad incassare dallo Stato soldi dei contribuenti. La vertenza era stata sollevata dalla vice presidente nazionale dell'Adusbef, Antonio Tanza che nel proprio sito www.studiotanza.it ha messo a disposizione degli utenti il modulo per richiedere la restituzione del maltolto, senza spese aggiuntive.
(AGE) LTR
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
aceshigh
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 575
Iscritto il: 21/06/2004, 10:10
Località: Curva Fiesole

#53 Messaggio da aceshigh »

Squirto ha scritto:venerdì, settembre 30, 2005
Banca d'Italia condannata al risarcimento del signoraggio!!!

( da La Repubblica del 30/09/2005, tratto da http://www.adusbef.it/)

E per via Nazionale rischio megarisarcimento.
Sì al ricorso di un cittadino contro il "signoraggio".


ROMA - Il primo colpo al diritto di signoraggio arriva da un giudice di Pace di Lecce, Cosimo Rochira. Ha condannato la Banca d'Italia a pagare 87 euro a un cittadino italiano. Il motivo? Bankitalia ha trattenuto indebitamente una somma che di diritto spetta allo Stato italiano.
E' un istituto antico il signoraggio, che ha perso valore col tempo. Una volta il sovrano batteva monete d'oro, ne garantiva il valore e in cambio della garanzia tratteneva una parte di quell'oro. Non è più così, nemmeno le riserve auree garantiscono più la moneta. Tanto che sulle banconote è sparita la scritta "pagabili al portatore". Il signoraggio peró è rimasto e i proventi finiscono nelle casse di Bankitalia.
"Il problema e da qui la condanna - spiega l'avvocato Antonio Tanza dell'Adusbef, che ha curato la causa - è che da anni Palazzo Koch non appartiene più allo Stato, ma a banche private. Dunque i cittadini hanno continuato a pagare quella che è diventata una sorta di tassa agli istituti di credito, in violazione dello stesso statuto della Banca d'Italia che all'articolo 3, comma 3 parla chiaro: la banca appartiene allo Stato".
Quindi, è stata la conclusione del giudice la sottrazione del reddito da signoraggio in danno alla collettività  è di 87 per singolo cittadino. E gli altri? "Il nostro obiettivo - spiega Tanza - è chiedere che il maltolto venga restituito allo Stato. Si tratta di circa 5 miliardi di euro". E' già  pronta una lettera aperta al ministro dell'Economia Tremonti. (b.ar.).


Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia

87 euro a persona per 57.888.245 cittadini equivalgono a 5 miliardi, 36 milioni, 277315 mila euro.
Nulla a confronto del mastodontico debito pubblico (1.439.755.000.000, 1439 di miliardi di euro), solo lo 0,35% del debito pubblico.


LECCE, GIUDICE DI PACE: LA BANCA D'ITALIA DEVE RESTITUIRE 87 EURO AD OGNI CITTADINO
(AGE) LECCE - La Banca d'Italia è stata condannata a rimborsare a ciascun italiano, anche ai cittadini minorenni, 87 euro. Si tratta dei soldi che il fisco ha prelevato negli anni per via del cosiddetto diritto di signoraggio, complessivamente quantificati in 5 miliardi di euro. L' ha stabilito una sentenza del giudice di pace di Lecce, Cosimo Rochire e destinata a rimanere storica. Il signoraggio è la differenza fra il valore legale di una moneta e i suoi costi di produzione. E' il guadagno dello Stato che emette valuta. Un diritto ritenuto sacrosanto fino a quando la Banca d'Italia è stato un ente di diritto pubblico. Ma dal 1990 la proprietà  del 5% dell'istituto è passata all'Inps, il restante 95% a banche private e a compagnie di assicurazione, a loro volta proprietarie di altre banche. Il diritto di signoraggio sarebbe di conseguenza decaduto. La Banca d'Italia non essendo più pubblica ma privata non puó continuare ad incassare dallo Stato soldi dei contribuenti. La vertenza era stata sollevata dalla vice presidente nazionale dell'Adusbef, Antonio Tanza che nel proprio sito www.studiotanza.it ha messo a disposizione degli utenti il modulo per richiedere la restituzione del maltolto, senza spese aggiuntive.
(AGE) LTR
:DDD :DDD :DDD

è la volta buona che Fazio si dimette
Eeeh, professore"¦ non le dico, antani, come trazione per due anche se fosse supercazzola bitumata, ha lo scappellamento a destra.

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#54 Messaggio da Squirto »

qui la sentenza:

Il Giudice di Pace di Lecce, Dott. Cosimo ROCHIRA, in data 26 settembre 2005 ha depositato la Sentenza n. 2978/05 con la quale condanna la Banca d'Italia a pagare ad un cittadino italiano la somma di Euro 87 per indebito "diritto di Signoraggio".

http://www.studiotanza.it/pg099.html

------

qui la richiesta di rimborso da inviare a Banca d'Italia e Ministero:

http://www.studiotanza.it/pg097.html

------

qui la bozza dell'atto di citazione:

http://www.studiotanza.it/pg098.html
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

andrew
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 992
Iscritto il: 22/04/2001, 2:00

#55 Messaggio da andrew »

Vi consiglio di leggere:
Euroschiavi e i segreti del signoraggio


Qualche breve considerazione:
Aumentare il volume di denaro in circolazione crea inflazione (non quando ci sono dei magazzini pieni o gente disoccupata)
Ma l'inflazione è generata anche da altri elementi che non hanno niente a che vedere con il denaro (per esempio il petrolio)

Chiedere il denaro ad un ente privato (banca d'Italia o BCE) crea debito, quindi per eliminare il debito dovrebbe essere lo Stato a battere moneta con il ministero del tesoro.
Perchè avete così paura dei politici che voi votate?
Sono forse meglio le persone che non devono mai rendere conto a nessuno?

La moneta ha valore solo perchè siamo noi a darglielo pertanto nessuno si deve permettere di toglierci la sovranità  sulla nostra moneta.

Una Banconota di 100€ alla BCE costa 3 centesimi e i 99.97€ di guadagno la BCE li iscrive al passivo. Azionista della BCE è anche la banca d'Inghilterra la quale lucra con il signoreggio su una moneta che non è la sterlina.

Una delle ultime azioni di Kennedy fu di stampare (se non ricordo male) 4 000 000 000 di dollari non dalla Fed ma dallo stesso governo.

Prodi e Berlusconi su questo argomento sono del tutto identici (vedi la nomina di Draghi)
Nessun politico di sinistra e nemmeno dai no global ho mai sentito parlare di questo enorme problema.Sono tutti parte del sistema.Non è qualunquismo purtroppo è l'analisi dei fatti nuda e cruda.

andrew
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 992
Iscritto il: 22/04/2001, 2:00

#56 Messaggio da andrew »


Avatar utente
Kronos
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5738
Iscritto il: 10/02/2002, 1:00

#57 Messaggio da Kronos »

SuSEr ha scritto:Se non sbaglio inizialmente le banche centrali erano controllato dallo stato (almeno così era in Italia prima della privatizzazione) e la moneta emessa doveva essere proporzionata alle riserve in oro. Oggi ci si è slegati da esso e le banche centrali sono in mano ai privati. Effettivamente non dovrebbe avere senso una cosa del genere ma si va avanti per tradizione e di certo i signori banchieri-finanzieri (che controllano l'industria che a sua volta controlla i media e pertanto il pensiero di massa) non hanno di certo voglia di aprire una discussione su questo.

Di economia conosco ben poco...... altri spunti sono ben accetti.
la convertibilita' carta moneta-oro e' stata garantita fino a meta' anni 70 dalle riserve auree dei singoli paesi e fino a che nixon la sostitui' per gli usa con il concetto che l'esistenza giuridico-politica dello stato americano in quanto tale garantiva la valuta emessa.
Come dire: la garanzia dell'esistenza della moneta era subordinata ad una componente "politica" e non di effettivo possesso di risorse aurifere.

da li' in poi e' saltato tutto il meccanismo di emissione di moneta come e' stato per secoli e si e' passati alla virtualizzazione dei flussi monetari ed anche di alcuni settori della finanza e dell'economia (vedi ad esempio il pagamento delle materie prime in valuta o il ruolo ed il concetto dei futures nel mercato borsistico: compri adesso un prodotto che deve ancora essere costruito da una ditta che spesso non esiste ancora: il trionfo della fuffa).

Il risultato pratico e' che un paese come gli usa sopravvivono anche perche' possono produrre un debito pubblico pressoche' infinito senza che ci possa essere un vincolo oggettivo (la convertibilita' con oro) almeno finche' lo stato stesso esiste come entita' riconosciuta o finche' il pagamento delle materie prime non avvenga con moneta diversa dal dollaro (che implicherebbe lo spostamento della possibilita' di generare debito infinito: ecco perche' gli americani si cagano sotto quando si parla ad esempio di petroleuro in luogo del petroldollaro).

l'argomento cmq e' molto complesso: il signoraggio poi e' da tempo questione molto controversa.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

andrew
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 992
Iscritto il: 22/04/2001, 2:00

#58 Messaggio da andrew »


andrew
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 992
Iscritto il: 22/04/2001, 2:00

#59 Messaggio da andrew »

Kronos la convertibilità  in oro è stata resa possibile solo per il dollaro fino a Nixon..
Già  ai tempi di Cavour si sperimentó il circolo forzoso che indebitó i Savoia.
Gli effetti negativi di quel tempo erano marginali rispetto ad ora perchè c'era un'economia rurale.
La persone spesso vivevano di quello che producevano:
I latte.il pane la verdura la frutta la carne (ogni tanto) il formaggio erano tutti prodotti da chi li consumava
In poche parole con il signoraggio il rischio di far la fame era limitato

Avatar utente
Xisco
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 6900
Iscritto il: 15/08/2006, 14:34
Località: Napoli

Re: [O.T.] il signoraggio spiegato ai bambini

#60 Messaggio da Xisco »

bellavista ha scritto:"In essence, the present creation of money, out of nothing by the banking system, is similar - I do not hesitate to say it in order to make people clearly realize what is at stake here - to the creation of money by counterfeiters, so rightly condemned by law."
Maurice Allais, premio Nobel per l'economia nel 1988

Traduco:

In sostanza, la crazione dal nulla di moneta da parte del sistema bancario è simile (lo dico allo scopo di chiarire alla gente il problema) alla creazione di moneta da parte di un falsario, giustamente condannata dalla legge.


La cosa semplice è questa:

Il ministero del tesoro per finanziarsi emette debito pubblico e su questo ci paga gli interessi. Con la differenza non da poco che se i titoli di stato li compra la pensionata deve dare parte dei suoi risparmi. Se li acquista la banca centrale non deve fare altro che "creare" dal nulla soldi.

La domanda è: perchè la banca centrale puó creare valuta dal nulla e non lo puó fare lo stato? Perchè lo stato ha ceduto la propria sovranità  monetaria e così invece di "creare" il demaro che gli serve, garantendolo con il patrimonio pubblico, deve "emettere titoli di debito" (che sono garantiti dal patrimonio pubblico e su cui paga interessi) e scambiarli con denaro creato dal nulla e garantito da niente?

Non c'è nessuna ragione.

Come si vede dalla relazione della corte dei conti, lo stato italiano paga 50 miliardi di euro l'anno di interessi passivi. Quanti dei titoli di debito siano in mano ai cittadini e quandi alla banca centrale non è dato saperlo. Ma è facilmente stimabile che almeno una buona metà  di questo debito sia in mano alle banche.

Il problema, come ho detto, è semplice e chiaro, semplicemente c'è sempre chi cerca di complicarlo ;)

Gli stati devono semplicemente riappropriarsi della sovranità  monetaria ed emettere meneta senza doverla "comprare" dalle banche. Dato che il valore che si da alla moneta di uno stato è rapportata alla solitità  di quello stato, e questo che la garantisce, non la banca centrale.

Capito il problema? Spero di si perchè più facile di così non riesco a spiegarlo ;)
Le banche non sono altro che strozzini legalizzati.

Bella, ció che hai scritto è più che chiaro 8)
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità  degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità  e della buona volontà  conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità  il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà  sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”