Attenta Nova, sei a Roma... Magari la banda delle Magliana esiste ancora... Non hanno ammazzato poco tempo fa uno davanti a un bar??Nova ha scritto:Il programma di Lucarelli sulla banda della magliano ho visto, mi era piaciuto. Ho letto anche Delitti di Andreoli, peró parecchi anni fa, non mi ricordavo che anche lì c'era un riferimento alla banda della magliana, lo devo riprendere.
PS Grazie, erpantera.
[O.T.] Er canaro finarmente libbero
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Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)
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Dimentichi la Casa del Liftingdonegal ha scritto:A Roma l'unica banda pericolosa rimasta in circolazione è quella Vaticana...
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
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Ho letto e riletto l'articolo dedicato al canaro della Magliana, tratto dal libro "Roma Criminale".
Ebbene, anche a costo di passare per un pauroso, vi confesso che mi si è gelato il sangue nelle vene.
Le efferatezze portate a termine da questo criminale, descritte sin nei minimi particolari dal giornalista, fanno davvero rabbrividere.
Non a caso, quest'omicidio viene considerato come il più esecrabile del ventesimo secolo, in Italia.
Secondo gli esperti, nessun altro fatto di cronaca nera puó reggere il paragone con la mattanza attuata dal canaro.
Ebbene, anche a costo di passare per un pauroso, vi confesso che mi si è gelato il sangue nelle vene.
Le efferatezze portate a termine da questo criminale, descritte sin nei minimi particolari dal giornalista, fanno davvero rabbrividere.
Non a caso, quest'omicidio viene considerato come il più esecrabile del ventesimo secolo, in Italia.
Secondo gli esperti, nessun altro fatto di cronaca nera puó reggere il paragone con la mattanza attuata dal canaro.
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Come ha scritto il canga, per ben comprendere la situazione bisogna conoscere tutto quello che ha dovuto subire er canaro per arrivare ad attuare una vendetta così efferata nei confronti del suo aguzzino. Intendiamoci, non voglio giustificarlo, ma posso capirlo.Olivia Saint ha scritto:Ho letto e riletto l'articolo dedicato al canaro della Magliana, tratto dal libro "Roma Criminale".
Ebbene, anche a costo di passare per un pauroso, vi confesso che mi si è gelato il sangue nelle vene.
Le efferatezze portate a termine da questo criminale, descritte sin nei minimi particolari dal giornalista, fanno davvero rabbrividere.
Non a caso, quest'omicidio viene considerato come il più esecrabile del ventesimo secolo, in Italia.
Secondo gli esperti, nessun altro fatto di cronaca nera puó reggere il paragone con la mattanza attuata dal canaro.
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Il giornalista ha riportato puntualmente le umiliazioni e i soprusi a cui era sottoposto il canaro: violenze fisiche e verbali, anche in presenza della figlia piccola del canaro; ricatti ed estorsioni; ingratitudine dimostrata, nonostante i numerosi servigi dell'esercente.anxxur ha scritto:Come ha scritto il canga, per ben comprendere la situazione bisogna conoscere tutto quello che ha dovuto subire er canaro per arrivare ad attuare una vendetta così efferata nei confronti del suo aguzzino. Intendiamoci, non voglio giustificarlo, ma posso capirlo.Olivia Saint ha scritto:Ho letto e riletto l'articolo dedicato al canaro della Magliana, tratto dal libro "Roma Criminale".
Ebbene, anche a costo di passare per un pauroso, vi confesso che mi si è gelato il sangue nelle vene.
Le efferatezze portate a termine da questo criminale, descritte sin nei minimi particolari dal giornalista, fanno davvero rabbrividere.
Non a caso, quest'omicidio viene considerato come il più esecrabile del ventesimo secolo, in Italia.
Secondo gli esperti, nessun altro fatto di cronaca nera puó reggere il paragone con la mattanza attuata dal canaro.
Ció nonostante, una vendetta così crudele e spietata non puó essere giustificata.
Mah...non so se giustificarlo o meno...peró, come detto anche da anxxur posso capirlo.Olivia Saint ha scritto:Il giornalista ha riportato puntualmente le umiliazioni e i soprusi a cui era sottoposto il canaro: violenze fisiche e verbali, anche in presenza della figlia piccola del canaro; ricatti ed estorsioni; ingratitudine dimostrata, nonostante i numerosi servigi dell'esercente.
Ció nonostante, una vendetta così crudele e spietata non puó essere giustificata.
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
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Non conoscevo la storia... Cristo Santo, e' teribbile!!
Credo che la cocaina non puó bastare per compiere un'efferatezza del genere;
forse quest'uomo ha sempre avuto le palle, ma le ha tirate fuori solo dopo l'ennesima zampata.
Comunque anch'io sarei per un colpo solo, la tortura mi terrifica anche solo leggerla.
Credo che la cocaina non puó bastare per compiere un'efferatezza del genere;
forse quest'uomo ha sempre avuto le palle, ma le ha tirate fuori solo dopo l'ennesima zampata.
Comunque anch'io sarei per un colpo solo, la tortura mi terrifica anche solo leggerla.
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come ha fatto lui alloradoctorgonzo ha scritto:Credo che la cocaina non puó bastare per compiere un'efferatezza del genere;
forse quest'uomo ha sempre avuto le palle, ma le ha tirate fuori solo dopo l'ennesima zampata.
Comunque anch'io sarei per un colpo solo, la tortura mi terrifica anche solo leggerla.
Tragedia nel Messinese. Muore davanti alla fidanzata un 25enne calciatore dilettante
Un colpo di fucile a canne mozze: "Era un tormento che durava da troppo tempo"
"Mi chiamava gay e io l'ho ucciso"
L'ho ucciso perchè mi chiamava gay". Nel Messinese, un uomo di 49 anni, sposato e padre di una ragazza, ha sparato contro un giovane calciatore che lo derideva in piazza, davanti ai compaesani. "Non lo sopportavo più", ha detto Rosasio Floramo consegnandosi ai poliziotti. L'arma l'aveva comprata apposta e ieri sera, all'ingresso della sala giochi di Falcone, un paese di 3.000 anime che si affaccia sul mare, ha sparato al cuore del rivale. E' morto sul colpo Stefano Salmeri, 25 anni, dilettante nella squadra di calcio del paese.
questi fenomeni non sono mai capaci di prendersela con persone più grosse di loro, sempre con persone miti e calme che voglio stare per conto proprio.vai da un mafioso a dargli del gay ( ammesso che lo si debba considerare un insulto) e vediamo se hai le palle. insultare davanti a tutti un padre di famiglia pregiudicato che magari non voleva mettersi nei guai non è coraggio, è una prova di stronzagine ( dato che , avendo famiglia, sarà più restio a venire alle mani). florami era pregiudicato per rapina a mano armata, insomma il fucile sapeva usarlo. forse il ragazzo non lo sapeva...
significative le ultime parole famose riferite dalla fidanzata di cotanto prodigio
"Non ti preoccupare", ripeteva spesso alla fidanzata. "Floramo è innocuo".
dillo adesso che era innocuo.
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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FATE POMPINI!!!!
Chi ha subito angherie in modo continuativo nel corso della propria vita, non esiterà un solo istante nel giustificare l'azione sia del canaro che di Floramo.
Io sono cresciuto in un certo modo, e credo che nulla giustifichi l'assassinio, credo invece fermamente nel potere della tortura e nel terrorizzare a fondo l'anima di chi merita.
L'unica cosa che mi differenzia da queste persone, è la più totale mancanza di valutazione delle conseguenze (o menefreghismo) durante i loro atti.
Comunque credo che la vita dia un'occasione a tutti.
Io sono cresciuto in un certo modo, e credo che nulla giustifichi l'assassinio, credo invece fermamente nel potere della tortura e nel terrorizzare a fondo l'anima di chi merita.
L'unica cosa che mi differenzia da queste persone, è la più totale mancanza di valutazione delle conseguenze (o menefreghismo) durante i loro atti.
Comunque credo che la vita dia un'occasione a tutti.
"SHAMALAYA!" urlo di Maccio CapaTonda in "La Febbra" mentre si districa in un campo di grano.
- Mavco Pizellonio
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- Iscritto il: 04/03/2007, 19:19
- Località: Fortezza Bastiani
Il fatto è avvenuto nel luogo, orribile, nel quale sono nato e cresciuto. Il luogo in cui un genitore ha picchiato a sangue un professore che voleva bocciare il figlio; in cui un altro ha ucciso a coltellate (se vi piace di più) il fratello per una questione di eredità ; in cui degli adolescenti hanno ucciso a mani nude un coetaneo perchè faceva lo spiritoso con una ragazza; il luogo in cui ero terrorizzato dai figli dei mafiosi che venivano a scuola armati e davanti ai quali, ragazzino, ho chinato la testa; il luogo in cui devi stare attento a non incrociare lo sguardo sbagliato, per strada; il luogo in cui, di tanto in tanto, saltano per aria macchine o negozi; il luogo il cui comune è stato oggetto di un'ispezione che ha certificato la capillare infiltrazione mafiosa, e la cui giunta non è tuttavia stata sciolta (caso fortunatamente salito agli onori della cronaca nazionale, per quel che vale); la roccaforte di alleanza nazionale (ma grande ammirzione e rispetto anche per Silvio), dov'è nato e cresciuto l'on. Nania (che i miei genitori ricordano, da giovane, volenteroso picchiatore con tanto di catena), e che oggi ha la sua bella villa abusiva, secondo le usanze locali. C'è nato anche Emilio Fede qui, anche se ha perduto l'accento.
Lasciate stare le considerazioni sulla giusta (?) vendetta, su chi ha torto o ragione, su chi è stronzo e chi è vigliacco, sulla vendetta con arma da fuoco o quella, più onorevole, con arma bianca.
E' un luogo di pazzi, punto e basta.
Lasciate stare le considerazioni sulla giusta (?) vendetta, su chi ha torto o ragione, su chi è stronzo e chi è vigliacco, sulla vendetta con arma da fuoco o quella, più onorevole, con arma bianca.
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Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
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