doctor j, pienamente daccordo
fracopola, forse più che di cinismo, in quella circostanza, parlerei di "patos sportivo"
Pornografia e violenza
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
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francopola
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- Iscritto il: 30/12/2001, 1:00
Vorrei porre in risalto, di questa discussione, un aspetto.
Se non ho mal interpretato il suo pensiero, l'opinione del nostro moderatore (e di quanti si attestano sulle sue posizioni) suona come "tolleranza zero" nei confronti di quelle scene hard che lasciano anche solo immaginare una qualche forma di violenza, intesa come coercizione psicologica: se fosse dipeso da lui, avrebbe risolutamente sconsigliato Siffredi dal girare le scene "incriminate" di "Rocco animal trainer", punto e basta.
Il giudizio di Rebeggiani, espresso sul numero di dicembre di V.I., è molto più possibilista: l'articolista mostra apprezzamento per il suddetto film, non ne invoca censure (o autocensure) di sorta, esortando Siffredi ad aggiungere eventualmente scene di backstage capaci di ricondurre l'atmosfera dell'intero video ad una dimensione che non lasci adito a dubbi ed equivoci circa il clima psicologico in cui sono state girate le sequenze più dure.
Ora, rispetto all'atteggiamento di Fabrizio - ragionando, quindi, in termini non assoluti - l'articolo di Rebeggiani si rivela, paradossalmente, un sostenitore dello staus quo, piuttosto che della sua messa in discussione (pur con i distinguo che si sono detti).
Tant'è che il sottoscritto, che ha in merito un'opinione (per le ragioni che ha cercato di spiegare) ancor meno intransigente, trae dalle parole di Rebeggiani, tutto sommato, motivo di conforto.
Se non ho mal interpretato il suo pensiero, l'opinione del nostro moderatore (e di quanti si attestano sulle sue posizioni) suona come "tolleranza zero" nei confronti di quelle scene hard che lasciano anche solo immaginare una qualche forma di violenza, intesa come coercizione psicologica: se fosse dipeso da lui, avrebbe risolutamente sconsigliato Siffredi dal girare le scene "incriminate" di "Rocco animal trainer", punto e basta.
Il giudizio di Rebeggiani, espresso sul numero di dicembre di V.I., è molto più possibilista: l'articolista mostra apprezzamento per il suddetto film, non ne invoca censure (o autocensure) di sorta, esortando Siffredi ad aggiungere eventualmente scene di backstage capaci di ricondurre l'atmosfera dell'intero video ad una dimensione che non lasci adito a dubbi ed equivoci circa il clima psicologico in cui sono state girate le sequenze più dure.
Ora, rispetto all'atteggiamento di Fabrizio - ragionando, quindi, in termini non assoluti - l'articolo di Rebeggiani si rivela, paradossalmente, un sostenitore dello staus quo, piuttosto che della sua messa in discussione (pur con i distinguo che si sono detti).
Tant'è che il sottoscritto, che ha in merito un'opinione (per le ragioni che ha cercato di spiegare) ancor meno intransigente, trae dalle parole di Rebeggiani, tutto sommato, motivo di conforto.
La violenza è anche far scopare una ragazza dal tuo attore famoso perchè ti rende un fracco di soldi e se il produttore o regista non lo fa questo non lavora più per lui.
Non è violenza su chi di indole masochista accetta alcune parti ma la violenza è costringere una attrice alle prime armi ed inesperta a fare una doppia con gente come Rocco o Nacho insieme.Ho visto ragazze che pur essendo ben allenate hanno pianto.
Non è violenza su chi di indole masochista accetta alcune parti ma la violenza è costringere una attrice alle prime armi ed inesperta a fare una doppia con gente come Rocco o Nacho insieme.Ho visto ragazze che pur essendo ben allenate hanno pianto.