#47
Messaggio
da WARDOG » 02/04/2009, 19:15
Come vengo percepito?
Beh, dipende direttamente da come io stesso mi percepisco.
Quindi vengo sottostimato. SEMPRE.
Il che spesso e' un vantaggio.
Io mi vedo come un essere deforme. E in alcuni settori corporei, lo sono e di brutto.
Dentro di me alberga quello che sono realmente, il mio vero io.
Che pero' e' imprigionato dentro questo corpo, per punizione.
All'inizio, quando la mia volonta' era acerba e poco conoscevo, tentavo di modificare il corpo, in metodi che definire barbari e' un eufemismo.
Dopo, come per qualsiasi mutilazione, se lasci passare abbastanza tempo, la consideri normalita'.
In questo, ho fallito, e ne porto il peso ad ogni secondo.
Non importa cosa mai potro' raggiungere in questa esistenza.
Vissuta in questo corpo, ogni esperienza e' futile, vana. Viene vista con il distacco del rifiuto.
Il senso del rifiuto caratterizza la mia percezione, e la percezione che altri hanno di me.
Rifiuto pero' non significa resa ad altri umani. Solo al fato.
Ecco la sottostima.
Il pensare che l'essere deforme mi renda debole nei confronti degli umani.
Errore che qualcuno ha pagato carissimo fino da quando ho potuto piegare il corpo, per quanto potevo, alla mia volonta'.
Che, per altri versi fluttuante e discontinua, per le ossessioni che mi riguardano e' purissimo zaffiro.
Inscalfibile.