ma mi è presa come la sensazione di aver incontrato un napoletano in amazzonia e scambiando quattro parole con lui mi sono ricordato dei nostri spazi vitali giovanili.
Dei nostri problemi e della nostra comune sorte di "figli del sud".
Sempre pregiudizi verso di noi anche senza conoscerci. Sempre complici di un italia illecita.
Vittime come formiche dei forti, dei consigli, dei colleghi nobili e degli stessi clienti. Vittime delle istituzioni. Abbandonati soli indifesi e squattrinati e qualora avessimo un tallone d'achille, quello sarebbe la nostra morte certa. Vittime dei nostri stessi esaminatori che violando il dettato della Suprema Corte persistono a porre in essere il loro comportamento illegittimo. Solo numeri siamo e senza che nessuno evidenzi i nostri errori siamo bocciati o promossi senza poter verificare dove e come abbiamo sbagliato.
Nessuno parla. A nessuno importa di noi.
Pochi parlano e nessuno muove un dito per noi. Nessuno si indigna. tutto normale se trattano come formiche i giovani professionisti.
Docu non ha avuto paura, invece.
Seppur dovesse morire sarebbe comunque vivo per alcuni ...
e sarebbe la loro speranza. Punire il male come San Michele che uccise il diavolo.
Bisogna tendere al bene sempre anche se siamo talmente inutili e stupidi che facciamo ridere solo, qualcuno di noi ha il cuore grande ...
e ha compreso di essere stato scelto per essere
"un guerriero della luce"
ora stop.
B.S.

