[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Queste storie di gente che se ne vuole andare in leghe personalizzate ci sono da anni e puntualmente non succede mai nulla.
Ricordo Cellino, Corioni e altro che dichiaravano di aver tutto pronto, un campionato a parte, dimissioni, vendita della società ecc.
Poi ovviamente erano tutti ai ranghi di partenza consapevoli che se mai ci fosse la possiiblità un campionato tra Cagliari, Bari e Lecce lo guardando probabilmente in 3.
Stesso vale per la superlega europea tra le big: se ne parla si e no da 20 anni, con il format Champions League attuale hanno trovato una valida alternativa e non cambieranno almeno per un bel pezzo.
Il discorso dei diritti tv è complesso, hanno tutti un po' ragione secondo me è una questione di punti di vista.
In altri paesi i diritti tv sono ripartiti collettivamente ma le squadre che giocano in casa non versano alcuna cifra degli incassi al botteghino (seppur minima) alla squadra ospite, non c'è mutualità, l'interesse è diverso.
Non ci possiamo paragonare alla Premier League che grazie al livello delle squadre, agli impianti, alle riprese e a tutto quanto attira interessi mondiali...il campionato italiano non se lo fila nessuno, un po' come quello spagnolo dove solo due squadre sono mediatiche nel mondo e le altre non se le fila nessuno all'estero.
Di fatto resto convinto che la scarsa competitività attuale non è certo data dalla distribuzione degli introiti: è semplicemente data da una mancanza di cultura sportiva, qui il fabbro è sempre privilegiato sin dalle giovanili rispetto a quello che sa eseguire uno stop o un lancio, qui conta il fisico e basta altrove si bada alla tecnica, ai movimenti.
Alla fine ci sarà il solito tira e molla e i diritti tv saranno distribuiti un po' alla meglio, gli stadi resteranno schifosi e le piccole saranno fatte contente come quando hanno dovuto allargare il campionato a 20 squadre (senza aumentare le retrocessioni) pur di far partire il campionato in seguito alle proteste.
Aumentare il numero delle retrocessioni e poi si scoprirà che molte meno partite verranno falsate.
Ricordo Cellino, Corioni e altro che dichiaravano di aver tutto pronto, un campionato a parte, dimissioni, vendita della società ecc.
Poi ovviamente erano tutti ai ranghi di partenza consapevoli che se mai ci fosse la possiiblità un campionato tra Cagliari, Bari e Lecce lo guardando probabilmente in 3.
Stesso vale per la superlega europea tra le big: se ne parla si e no da 20 anni, con il format Champions League attuale hanno trovato una valida alternativa e non cambieranno almeno per un bel pezzo.
Il discorso dei diritti tv è complesso, hanno tutti un po' ragione secondo me è una questione di punti di vista.
In altri paesi i diritti tv sono ripartiti collettivamente ma le squadre che giocano in casa non versano alcuna cifra degli incassi al botteghino (seppur minima) alla squadra ospite, non c'è mutualità, l'interesse è diverso.
Non ci possiamo paragonare alla Premier League che grazie al livello delle squadre, agli impianti, alle riprese e a tutto quanto attira interessi mondiali...il campionato italiano non se lo fila nessuno, un po' come quello spagnolo dove solo due squadre sono mediatiche nel mondo e le altre non se le fila nessuno all'estero.
Di fatto resto convinto che la scarsa competitività attuale non è certo data dalla distribuzione degli introiti: è semplicemente data da una mancanza di cultura sportiva, qui il fabbro è sempre privilegiato sin dalle giovanili rispetto a quello che sa eseguire uno stop o un lancio, qui conta il fisico e basta altrove si bada alla tecnica, ai movimenti.
Alla fine ci sarà il solito tira e molla e i diritti tv saranno distribuiti un po' alla meglio, gli stadi resteranno schifosi e le piccole saranno fatte contente come quando hanno dovuto allargare il campionato a 20 squadre (senza aumentare le retrocessioni) pur di far partire il campionato in seguito alle proteste.
Aumentare il numero delle retrocessioni e poi si scoprirà che molte meno partite verranno falsate.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
donegal ha scritto:zio ha scritto:il problema è il numero dei tifosi.
Ma perchè non iniziamo anche a parlare di quanto essi siano tifosi.
Io capisco che il sondaggio commissionato dalla giuventus dica che, su sessanta milioni di italiani, ci siano settantaquattro milioni di tifosi della juve e che ci dobbiamo fidare e basta...
Ti parlo per esperienza personale.
Tu magari sai anche la data di nascita di Cuccureddu, ma la stragrande maggioranza di chi dice "Io tifo la giuve" crede ci sia ancora Zidane... se gli chiedi di nominare almeno cinque giocatori, sono convinto che a parte Del Piero, ti risponderanno con perle calcistiche degne di nota.
(adesso lo zio ti riponderà che anche tu sai la data di nascita di garritano ma la sciura Pinina che dice che tifa per il toro, blablablabla... come faccio a dirgli che non è così e che tifare per una "meno ricca" comporta affetto e conoscenza molto più alte di una "più ricca" ?...Eureka!* chiedo al piccolo ovino di fare un sondaggio)
*non è un terzino greco che state trattando

più concretamente non è un problema di tifoso medio. è il problema: quanti comperano la partita torino-rosemborg?
ok: capitano, donegal...poi? altri mille?
quanti comperano la partita juve- rosemborg? io no. però magari 10.000 contatti li vendono.
se, e dico se, questo esempio riporta una percentuale plausibile (non in sè ma come esempio, perchè il torino ha un tipo di tifoso fidelizzato al massimo), spiegami perchè il torino deve avere gli stessi soldi della juve.
per lo sport? ok. ci sto. io personalmente ci sto. emergerebbe davvero il merito.
lo sai però che è una utopia che non avrebbe seguito in nessun paese europeo.
magari però avremmo una nazionale più competitiva. tipo basket usa universitario.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
attento tu, o seguace di piccola squadra.donegal ha scritto:Io me lo vedo il piccolo ovino che va dagli inglesi, dagli spagnoli e dai tedeschi e dice loro : "Ciau raga, facciamo un campionato tutto nostro, che prenda il posto sia della cenpioslig che dei campionati nazionali?"
Questi (ad iniziare dagli inglesi) lo manderebbero a cagare in 3 lingue diverse, anzi 4 (ho aggiunto il catalano)
E allora lui gli fa "Ciau raga, allora posso giocare anch'io nel vostro campionato?"
"Porto il pallone, se volete. E pure la merenda"
i soldi le portano le grandi non le piccole.
la juve non porta solo il pallone. ma anche i soldi.
capisci? sponsor, abbonamenti televisivi, etc.
il problema è solo organizzare una buona logistica.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
se dovesse essere vero l'acquisto di Pirlo da parte della Juve con 4 milioni di euro all'anno consiglio agli amici juventini una buona dose di pazienza e qualche medicinale per l'ulcera perforante che gli verra' vedendo in campo quell'essere umano diventato ameba.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
zio ha scritto: attento tu, o seguace di piccola squadra.
Piccola sarà la durata delle tue erezioni

Anche il Cesena non è una piccola squadra.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
zio ha scritto:
...
i soldi le portano le grandi non le piccole.
la juve non porta solo il pallone. ma anche i soldi.
capisci? sponsor, abbonamenti televisivi, etc.
il problema è solo organizzare una buona logistica.
Si viveva benissimo e ci si divertiva pure di più quando lo scudetto lo potevano ancora vincere il Verona o la Samp...
Grazie a questi ragionamenti state uccidendo una delle più belle passioni popolari del mondo.
In nome del business avete tollerato, tollerate e tollererete le peggiori porcate.
Che l'industria dei biscotti mi consideri solo un consumatore, posso anche accettarlo... ma quando si parla di passioni e tradizioni, il codice a barre possono tatuarselo sui loro chiapponi.
Ultima modifica di donegal il 12/05/2011, 11:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Un pochino Leo si è ravveduto: col caldo di ieri e la squadra stanca di fine stagione non ha attaccato in massa ed è rimasto coperto. Bene i due zappatori macellai Mariga (che piedi santo dio! sbaglia i passaggi di 3-4 metri), Karjha, davanti il solo Pazzini a spomparsi inutilmente, Etò rientrava, Zanetti tornava in linea e Cambiasso è già un po' incontrista di suo. Ufficialmente era il 4-2-3-1, di fatto alternavamo 4-5 difensori o centrocampisti. Nel primo tempo la Roma non ha fatto nulla, doevava attccare ma complice il caldo aveva paura di spomparsi. Li abbiamo contenuti bene. Nel secondo causa stanchezza le squadre si sono allungate (specie nel finale), abbiamo abbassato il baricentro e la Roma si è fatta più pericolosa (tolto lo zombie Menez). Cmq sembra che Leo abbia imparato dagli errori, è l'unica cosa che contava. Peccato l'ammonizione stupida di Maicon, per perdita di tempo.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
donegal ha scritto:zio ha scritto: attento tu, o seguace di piccola squadra.
Piccola sarà la durata delle tue erezioni![]()
Anche il Cesena non è una piccola squadra.
chi ha parlato?????


Ultima modifica di zio il 12/05/2011, 12:09, modificato 1 volta in totale.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Le ultime sette finali di Coppa Italia...
2004/05 INTER - Roma
2005/06 INTER - Roma
2006/07 ROMA - Inter
2007/08 ROMA - Inter
2008/09 LAZIO - Sampdoria
2009/10 INTER - Roma
2010/11 Inter vs Palermo
Noi ci siamo, come al solito. Sesta finale nelle ultime sette edizioni della coppa nazionale... nessuno ha mai fatto meglio!
Ci siamo conquistati la possibilità di mettere in bacheca il nostro terzo titolo stagionale... un altro piccolo triplete, se vogliamo.
E adesso posso dirlo: Roma, anche per quest'anno, ZERU TITULI.

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2006/07 ROMA - Inter
2007/08 ROMA - Inter
2008/09 LAZIO - Sampdoria
2009/10 INTER - Roma
2010/11 Inter vs Palermo
Noi ci siamo, come al solito. Sesta finale nelle ultime sette edizioni della coppa nazionale... nessuno ha mai fatto meglio!
Ci siamo conquistati la possibilità di mettere in bacheca il nostro terzo titolo stagionale... un altro piccolo triplete, se vogliamo.
E adesso posso dirlo: Roma, anche per quest'anno, ZERU TITULI.

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ti quoto alla grande!!!!donegal ha scritto:zio ha scritto:
...
i soldi le portano le grandi non le piccole.
la juve non porta solo il pallone. ma anche i soldi.
capisci? sponsor, abbonamenti televisivi, etc.
il problema è solo organizzare una buona logistica.
Si viveva benissimo e ci si divertiva pure di più quando lo scudetto lo potevano ancora vincere il Verona o la Samp...
Grazie a questi ragionamenti state uccidendo una delle più belle passioni popolari del mondo.
In nome del business avete tollerato, tollerate e tollererete le peggiori porcate.
Che l'industria dei biscotti mi consideri solo un consumatore, posso anche accettarlo... ma quando si parla di passioni e tradizioni, il codice a barre possono tatuarselo sui loro chiapponi.
aggiungo solo che le "cosidette" piccole (altrimenti dopo i secondi di rigidità comincerai a parlare dei miei centimetri....

"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Vero!donegal ha scritto:zio ha scritto:
...
i soldi le portano le grandi non le piccole.
la juve non porta solo il pallone. ma anche i soldi.
capisci? sponsor, abbonamenti televisivi, etc.
il problema è solo organizzare una buona logistica.
Si viveva benissimo e ci si divertiva pure di più quando lo scudetto lo potevano ancora vincere il Verona o la Samp...
Grazie a questi ragionamenti state uccidendo una delle più belle passioni popolari del mondo.
In nome del business avete tollerato, tollerate e tollererete le peggiori porcate.
Che l'industria dei biscotti mi consideri solo un consumatore, posso anche accettarlo... ma quando si parla di passioni e tradizioni, il codice a barre possono tatuarselo sui loro chiapponi.
... però lo scudetto del Verona è datato 1985 e quello della Samp 1991. Questo vuol dire, in soldoni, che da vent'anni la situazione è questa: vincono i più ricchi. Scoprirlo o lamentarsene adesso non ha molto senso... è anacronistico.
In Gran Bretagna vincono i club più ricchi (Man Utd, Chelsea) in Spagna idem. In Germania non esistono club "ricchi", a parte il Bayern (che però, nella sua storia, ha vinto "solo" una ventina di titoli nazionali). La situazione, cioè, è storicamente più fluida: tanti club di medio livello si contendono il titolo.
Noi, tradizionalmente, abbiamo avuto sempre le tre grandi: Juve, Milan e Inter. Tutta la storia del nostro calcio, dopo la scomparsa del Grande Torino, ha ruotato attorno alle vittorie (numerose e costanti) di queste tre squadre. La Roma e il Napoli, che avevano piazze importanti, si sono aggiunte in seguito (a partire dagli anni ottanta), in virtù di presidenti facoltosi o spendaccioni, di investimenti riusciti (Maradona, su tutti).
Va da sè che i club più importanti... che sono anche quelli con più tifosi... abbiano tutto l'interesse a difendere la loro posizione dominante. La stessa politica fanno in Spagna Real e Barça. In Inghilterra per smuovere le acque ci sono voluti i petrodollari dello sceicco arabo del Manchester City... altrimenti le Top Four sarebbero rimaste sempre le solite (Man Utd, Chelsea, Arsenal e Liverpool).
La Champions League, infatti, è nata per difendere la rendita di posizione dei club più importanti e più danarosi del mondo. Non c'è più spazio, nel calcio di oggi, o tende ad essercene sempre meno, per le avventure isolate, le improvvisazioni o le squadre "simpatiche". Si vince soprattutto perché si è i più ricchi. E fra i più ricchi, vince chi è più bravo.
Il calcio poetico, purtroppo, non c'è più. E non da ieri.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Quoto repeat.
E aggiungo in merito a quanto detto da Donegal sul quantificare "quanto" siano tifosi molti dei supporter delle grandi squadre rispetto alla passione più viscerale e dura di quelli delle piccole o squadre in sofferenza: è tutto relativo.
Prendiamo squadre storiche come il Torino che hanno una media spettatori allo stadio di 9-10mila persone. Il Bologna che non arriva a 20mila anche se sono in serie A, il Genoa stesso che ne ha 23-24mila.
Se li confrontiamo con altre realtà storiche ad esempio in Inghilterra troviamo che due squadre storiche come il Nottingham Forest (che sono decenni che non fa un tubo) nonostante sia in B ha una media di oltre 23mila persone a partita, il Leeds passa i 25.000 e quando era in C aveva addirittura una media di 28.000 persone.
Il City sono 25 anni che è preso per il culo dallo United eppure la media spettatori anche negli anni più bui era sempre sui 40-45mila.
Sono numeri e si possono interpretare come si vuole, ma la passione se c'è... c'è, nulla impedisce al tifoso di andare allo stadio anche se la squadra fa pena da anni.
Concludo dicendo che non sono certo i diritti tv e gli sponsor che fanno vincere le squadre o fanno calare-aumentare (peraltro seppur non collettivi in Italia, le squadre e le serie minori hanno più aiuti rispetto a quelle inglesi che non beccano una lira, o in Spagna dove la situazione è ancora peggio), ma semplicemente la programmazione e spesso la facoltosità dei presidenti.
Nulla vieta ad una squadra di farsi un gran vivaio in stile Barcellona e costruire una squadra di livello che appassioni i tifosi.
Qui invece molti presidenti sbraitano e urlano per cercare di arrivare in Europa League e poi si fanno eliminare con le riserve per non sprecare energie in campionato.
Che i soldi aiutino e siano fondamentali è un fatto, ma con progetti seri e passione si vivono ancora favole tipo Villareal in semifinale di Champions o Udinese e Chievo nei gironi ecc.
E aggiungo in merito a quanto detto da Donegal sul quantificare "quanto" siano tifosi molti dei supporter delle grandi squadre rispetto alla passione più viscerale e dura di quelli delle piccole o squadre in sofferenza: è tutto relativo.
Prendiamo squadre storiche come il Torino che hanno una media spettatori allo stadio di 9-10mila persone. Il Bologna che non arriva a 20mila anche se sono in serie A, il Genoa stesso che ne ha 23-24mila.
Se li confrontiamo con altre realtà storiche ad esempio in Inghilterra troviamo che due squadre storiche come il Nottingham Forest (che sono decenni che non fa un tubo) nonostante sia in B ha una media di oltre 23mila persone a partita, il Leeds passa i 25.000 e quando era in C aveva addirittura una media di 28.000 persone.
Il City sono 25 anni che è preso per il culo dallo United eppure la media spettatori anche negli anni più bui era sempre sui 40-45mila.
Sono numeri e si possono interpretare come si vuole, ma la passione se c'è... c'è, nulla impedisce al tifoso di andare allo stadio anche se la squadra fa pena da anni.
Concludo dicendo che non sono certo i diritti tv e gli sponsor che fanno vincere le squadre o fanno calare-aumentare (peraltro seppur non collettivi in Italia, le squadre e le serie minori hanno più aiuti rispetto a quelle inglesi che non beccano una lira, o in Spagna dove la situazione è ancora peggio), ma semplicemente la programmazione e spesso la facoltosità dei presidenti.
Nulla vieta ad una squadra di farsi un gran vivaio in stile Barcellona e costruire una squadra di livello che appassioni i tifosi.
Qui invece molti presidenti sbraitano e urlano per cercare di arrivare in Europa League e poi si fanno eliminare con le riserve per non sprecare energie in campionato.
Che i soldi aiutino e siano fondamentali è un fatto, ma con progetti seri e passione si vivono ancora favole tipo Villareal in semifinale di Champions o Udinese e Chievo nei gironi ecc.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ok, cmq tra le grandi c'e' anche la Juve che e' al decimo posto come media spettatori in serie A, certo non aiutata dallo stadio, cmq non lo riempiono mai.BenDean ha scritto: Prendiamo squadre storiche come il Torino che hanno una media spettatori allo stadio di 9-10mila persone. Il Bologna che non arriva a 20mila anche se sono in serie A, il Genoa stesso che ne ha 23-24mila.
Se li confrontiamo con altre realtà storiche ad esempio in Inghilterra troviamo che due squadre storiche come il Nottingham Forest (che sono decenni che non fa un tubo) nonostante sia in B ha una media di oltre 23mila persone a partita, il Leeds passa i 25.000 e quando era in C aveva addirittura una media di 28.000 persone.
Il City sono 25 anni che è preso per il culo dallo United eppure la media spettatori anche negli anni più bui era sempre sui 40-45mila.
Sono numeri e si possono interpretare come si vuole, ma la passione se c'è... c'è, nulla impedisce al tifoso di andare allo stadio anche se la squadra fa pena da anni.
E allora la passione dove sta? Tutta fuori Torino?
Il Toro nella finale play-off di 4 anni fa ha fatto 60.000 persone al Delle Alpi.
La passione va anche alimentata, un minimo. Prova a far fare 5 anni di B consevutivi all'Inter o al Milan, vediamo in quanti andranno allo stadio.
il potenziale molte squadre lo hanno, e' che con le regole odierne a mangiare bene sono sempre i soliti.
Ripeto, e' giustissimo che piu' hai tifosi e piu' grana prendi, pero' vorrei vedere i dati certi.
E' giusto quello che ha detto Zio in precedenza. Basterebbe dichiarare per quale squadra si spendono i soldi dell'abbonamento. Non sarà la perfezione, ma cmq il metodo piu' giusto per ripartire la grana.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
A quello ci pensano Maroni e il CASMS.BenDean ha scritto:nulla impedisce al tifoso di andare allo stadio anche se la squadra fa pena da anni.

Dopo le indagini, gli telefonano le troie
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Non avevo preso in considerazione la Juve perchè parlavo di grandi decadute (e lei ora ne fa parte, grazie per avermelo ricordato fa sempre piacere ad un milanistaCapitanvideo ha scritto:Ok, cmq tra le grandi c'e' anche la Juve che e' al decimo posto come media spettatori in serie A, certo non aiutata dallo stadio, cmq non lo riempiono mai.BenDean ha scritto: Prendiamo squadre storiche come il Torino che hanno una media spettatori allo stadio di 9-10mila persone. Il Bologna che non arriva a 20mila anche se sono in serie A, il Genoa stesso che ne ha 23-24mila.
Se li confrontiamo con altre realtà storiche ad esempio in Inghilterra troviamo che due squadre storiche come il Nottingham Forest (che sono decenni che non fa un tubo) nonostante sia in B ha una media di oltre 23mila persone a partita, il Leeds passa i 25.000 e quando era in C aveva addirittura una media di 28.000 persone.
Il City sono 25 anni che è preso per il culo dallo United eppure la media spettatori anche negli anni più bui era sempre sui 40-45mila.
Sono numeri e si possono interpretare come si vuole, ma la passione se c'è... c'è, nulla impedisce al tifoso di andare allo stadio anche se la squadra fa pena da anni.
E allora la passione dove sta? Tutta fuori Torino?
Il Toro nella finale play-off di 4 anni fa ha fatto 60.000 persone al Delle Alpi.
La passione va anche alimentata, un minimo. Prova a far fare 5 anni di B consevutivi all'Inter o al Milan, vediamo in quanti andranno allo stadio.
il potenziale molte squadre lo hanno, e' che con le regole odierne a mangiare bene sono sempre i soliti.
Ripeto, e' giustissimo che piu' hai tifosi e piu' grana prendi, pero' vorrei vedere i dati certi.
E' giusto quello che ha detto Zio in precedenza. Basterebbe dichiarare per quale squadra si spendono i soldi dell'abbonamento. Non sarà la perfezione, ma cmq il metodo piu' giusto per ripartire la grana.

La passione va alimentata vero: non c'è bisogno di prendere Milan o Inter e parlare di ipotesi: ho portato gli esempi di squadre estere che come il Torino, il Bologna e il Genoa sono state grandissime (il Leeds, il mitico Nottingham Forest) con dati concreti: queste squadre, pur essendo in serie B inglese (specie il Nottingham da anni) e pur il loro periodo d'oro risalente a 30 anni fa e passa hanno una media paragonabile alle squadre di media alta classifica in Italia.
E in Inghilterra la mutualità li sfavorisce e anche la a mangiare bene sono sempre i soliti.
Eppure la passione c'è ed in serie B o c fanno tra i 25-30 mila di persone a partita.
Con questo non voglio dire che i tifosi del Toro, del Milan, del Bologna se ne sbattano ma che di certo sono meno costanti che all'estero, vuoi per usi e costumi, vuoi per lo spettacolo, vuoi per seimila motivi e che di queste cose anche le tv ne tengono conto.
Ora anche io sarei per avere dei dati certi rispetto a come vengono acquistati gli abbonamenti tv o le singole partite....però al momento non li ho e posso solo fornire quelli degli stadi che sono una modesta cartina al tornasole di quanto e come una tifoseria in generale segua una squadra.
Purtroppo mi rendo conto che i soldi sono necessari, ma non credo che siano i diritti tv a spostare l'ago della bilancia, ma la disponibilità singola dei presidenti.
Quando vedi una squadra come il Genoa, che rischia di andare in Champions e vende tutti e si presta pure ad agevolare gli acquisti delle grandi (vedi Boateng con il Milan) capisci che non c'è reale ambizione, diritti tv o meno:)
Poi per me si è liberissimi di fare un sistema di ripartizione collettivo, stile Inghilterra, ma per me non cambierebbe nulla, come la vincono sempre da 20 anni Manchester, Chelsea, Liverpool o Arsenal qui sarebbe la stessa cosa e se si vogliono cambiare le cose occorre un nuovo proprietario con soldi o idee o entrambe le cose.
La storia dei diritti tv mi sembra perlopiù una voglia dei singoli presidenti di guadagnare maggiormente loro più che per rafforzare una squadra.