[O.T.] Scosse di terremoto
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- lone wolf
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[quote:e80d9ee755="wolf.55"]Scusatemi, vedo una grossa ingenuità negli interventi relativi alle case di Aquila che non hanno resistito al sisma. La prima cosa da notare è che ad Aquila non c'è il mare: se a qualcuno passava per la testa di sostituire il cemento con la sabbia, di non certo non la andava a prendere a 100 km di distanza e poi dove? Il mare più vicino ad Aquila è quello della provincia di Teramo (Giulianova, Roseto, Silvi, ecc.) , la sabbia avrebbe contenuto cloruro di sodio, sarà stata prelevata direttamente in mare con una draga? Magari si poteva raccogliere sulle rive del Tronto, fiume che attraversa l'Abruzzo, ma i fiumi sono formati da acqua dolce...
La seconda è che per dimostrare una cosa come quella descritta occorrono perizie e controperizie, non chiacchiere.
A parte qualche battutaccia che ho letto nel forum ( manca solo chi si metta a scrivere la storica frase "...da Firenze in giù tutti napoletani!), possibile che a nessuno sia venuto in mente che si tratta della solita storia: mettere in difficoltà un potenziale concorrente per accaparrarsi il lucroso affare della ricostruzione?[/quote:e80d9ee755]
Più che ingenuità gli interventi dei forumisti riprendono pareri di esperti del settore edile dopo i primi sopralluoghi...la sabbia di mare costa molto meno di quella di cava, quindi non è improbabile che costruttori "truffaldini" abbiano preferito speculare su questo per aumentare i propri margini di guadagno....in questo articolo de La Repubblica online la cosa è spiegata abbastanza bene:
"Ci hanno raccontato della furia del terremoto e non ci hanno spiegato che l'Abruzzo, come una parte consistente del Paese, soprattutto nel centro-sud, è seduto su un letto di cemento impastato con sabbia di mare. Imbracato da un'anima di ferro che il sale di quella sabbia si è mangiato con il tempo, rendendolo sottile e fragile come uno stuzzicadenti.
Un portavoce di "Impregilo" (già gruppo Fiat e oggi gruppo Benetton-Gavio-Ligresti) ha spiegato ieri che quella che è oggi tra le principali imprese di costruzione del Paese (è capofila per la costruzione per il ponte sullo stretto di Messina) si aggiudicò è vero nel 1991 la gara per la messa in funzione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma è "estranea alla realizzazione delle opere di cemento armato". Che non fu lei, ma "altri, nei primi anni '80", ad impastare il calcestruzzo di quello che, dall'alba di lunedì, è il simbolo accartocciato della vergogna. Ma, evidentemente, c'è di più del San Salvatore nella catastrofe abruzzese. Racconta oggi Paolo Clemente, ingegnere della task force Enea-Protezione civile al lavoro tra le macerie dell'Aquila, che gli edifici di nuova costruzione - e per "nuova" è da intendersi fino a trent'anni - sono implosi tutti allo stesso modo. Si sono prima "seduti" sulle proprie fondamenta per poi accartocciarsi al suolo sotto il proprio peso. Di più. "Per quello che è stato sin qui possibile vedere attraverso la ricognizione tra le macerie - spiega - il collasso dei piani bassi è stato prodotto dallo schianto dei pilastri in cemento".
Perché? Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), è persona seria. E la mette così. "Se parliamo di sollecitazioni di grado e accelerazione pari a quelle registrate all'Aquila, il cemento armato, se fatto a regola d'arte, deve reggere. Non si discute". Dunque, non è neppure un problema di rispetto di norme antisismiche. è un problema di cemento. Paolo Clemente è d'accordo. "Purtroppo è così - dice - Quel cemento non era di qualità ". Incapace di assorbire e disperdere energia, si è sfarinato come pasta frolla non appena investito da una forza di accelerazione che - spiegano gli addetti - è stata, domenica notte, tutt'altro che irresistibile. "Un buon cemento - dice l'ingegnere Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea, professore di Scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara - deve essere in grado di sostenere un carico che oscilli almeno tra i 250 e i 300 chilogrammi per centimetro quadrato. Questa è la regola che dovrebbe valere anche per edifici non proprio recenti. Diciamo dal '70 in poi".
Non è sempre così. Anzi, molto spesso non è così. Qualche nome. Qualche luogo. Nel 2003, dopo il terremoto che nell'anno precedente ha devastato Molise, diverse regioni e comuni italiani sottopongono a verifiche statiche gli edifici scolastici. In Molise, il cemento del liceo "Romita" di Campobasso non regge più di 46 chilogrammi per centimetro quadrato (è sei volte sotto la norma). In Sicilia, a Collesano, nell'entroterra di Cefalù, i pilastri della scuola superiore non vanno oltre i 68 chilogrammi per centimetro quadrato. L'asilo, i 12 chilogrammi per centimetro quadro. Il cemento - ricorda oggi chi condusse l'ispezione - si bucava con la semplice pressione dell'indice. Ciò che restava della sua anima di ferro era uno sfilaccio rugginoso e corroso.Cosa aveva messo in quel cemento chi aveva giocato con le impastatrici e le vite degli altri? E cosa hanno messo in questi anni nel cemento delle nostre case, delle nostre scuole, dei nostri uffici? E quanto ci hanno guadagnato?
[b:e80d9ee755]Paolo Clemente risponde da ingegnere, con la rassegnazione di chi, purtroppo, sembra sveli un segreto di Pulcinella. "Normalmente, i cattivi costruttori utilizzano sabbia di mare. Costa niente, rispetto alla sabbia da cava. Il problema è che, oltre alle molte impurità , è piena di cloruro di sodio. E quei cloruri, con il tempo, si mangiano il ferro. I margini di guadagno sono alti. Diciamo che fatto 100 il costo della costruzione, chi gioca con la qualità del cemento arriva a guadagnare fino a 50, 60. Chi costruisce a regola d'arte è al 30". [/b:e80d9ee755]
Paolo Buzzetti, mercoledì sarà all'Aquila con una propria commissione tecnica dell'Ance. L'associazione, oltre ad essersi offerta per la ricostruzione della Casa dello Studente, promette un'accelerazione: "Io non amo i processi sommari. Ma deve essere chiaro che non vogliamo difendere tutti. Che chi ha sbagliato, pagherà . Perché per questi signori non c'è spazio nell'Associazione. Chiederemo che venga reintrodotta una figura di controllo che accompagni la costruzione di un edificio dall'inizio alla fine. Evitando che i subappalti, da strumento necessario di duttilità , diventino il ricettacolo di furbizie e illegalità . Ma ci batteremo anche perché il Paese esca dalla logica del ribasso. Quella che spinge molti, pur di stare nel mercato, a costruire a prezzi impossibili. Ad abdicare alla qualità e alla sicurezza".
La seconda è che per dimostrare una cosa come quella descritta occorrono perizie e controperizie, non chiacchiere.
A parte qualche battutaccia che ho letto nel forum ( manca solo chi si metta a scrivere la storica frase "...da Firenze in giù tutti napoletani!), possibile che a nessuno sia venuto in mente che si tratta della solita storia: mettere in difficoltà un potenziale concorrente per accaparrarsi il lucroso affare della ricostruzione?[/quote:e80d9ee755]
Più che ingenuità gli interventi dei forumisti riprendono pareri di esperti del settore edile dopo i primi sopralluoghi...la sabbia di mare costa molto meno di quella di cava, quindi non è improbabile che costruttori "truffaldini" abbiano preferito speculare su questo per aumentare i propri margini di guadagno....in questo articolo de La Repubblica online la cosa è spiegata abbastanza bene:
"Ci hanno raccontato della furia del terremoto e non ci hanno spiegato che l'Abruzzo, come una parte consistente del Paese, soprattutto nel centro-sud, è seduto su un letto di cemento impastato con sabbia di mare. Imbracato da un'anima di ferro che il sale di quella sabbia si è mangiato con il tempo, rendendolo sottile e fragile come uno stuzzicadenti.
Un portavoce di "Impregilo" (già gruppo Fiat e oggi gruppo Benetton-Gavio-Ligresti) ha spiegato ieri che quella che è oggi tra le principali imprese di costruzione del Paese (è capofila per la costruzione per il ponte sullo stretto di Messina) si aggiudicò è vero nel 1991 la gara per la messa in funzione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma è "estranea alla realizzazione delle opere di cemento armato". Che non fu lei, ma "altri, nei primi anni '80", ad impastare il calcestruzzo di quello che, dall'alba di lunedì, è il simbolo accartocciato della vergogna. Ma, evidentemente, c'è di più del San Salvatore nella catastrofe abruzzese. Racconta oggi Paolo Clemente, ingegnere della task force Enea-Protezione civile al lavoro tra le macerie dell'Aquila, che gli edifici di nuova costruzione - e per "nuova" è da intendersi fino a trent'anni - sono implosi tutti allo stesso modo. Si sono prima "seduti" sulle proprie fondamenta per poi accartocciarsi al suolo sotto il proprio peso. Di più. "Per quello che è stato sin qui possibile vedere attraverso la ricognizione tra le macerie - spiega - il collasso dei piani bassi è stato prodotto dallo schianto dei pilastri in cemento".
Perché? Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), è persona seria. E la mette così. "Se parliamo di sollecitazioni di grado e accelerazione pari a quelle registrate all'Aquila, il cemento armato, se fatto a regola d'arte, deve reggere. Non si discute". Dunque, non è neppure un problema di rispetto di norme antisismiche. è un problema di cemento. Paolo Clemente è d'accordo. "Purtroppo è così - dice - Quel cemento non era di qualità ". Incapace di assorbire e disperdere energia, si è sfarinato come pasta frolla non appena investito da una forza di accelerazione che - spiegano gli addetti - è stata, domenica notte, tutt'altro che irresistibile. "Un buon cemento - dice l'ingegnere Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea, professore di Scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara - deve essere in grado di sostenere un carico che oscilli almeno tra i 250 e i 300 chilogrammi per centimetro quadrato. Questa è la regola che dovrebbe valere anche per edifici non proprio recenti. Diciamo dal '70 in poi".
Non è sempre così. Anzi, molto spesso non è così. Qualche nome. Qualche luogo. Nel 2003, dopo il terremoto che nell'anno precedente ha devastato Molise, diverse regioni e comuni italiani sottopongono a verifiche statiche gli edifici scolastici. In Molise, il cemento del liceo "Romita" di Campobasso non regge più di 46 chilogrammi per centimetro quadrato (è sei volte sotto la norma). In Sicilia, a Collesano, nell'entroterra di Cefalù, i pilastri della scuola superiore non vanno oltre i 68 chilogrammi per centimetro quadrato. L'asilo, i 12 chilogrammi per centimetro quadro. Il cemento - ricorda oggi chi condusse l'ispezione - si bucava con la semplice pressione dell'indice. Ciò che restava della sua anima di ferro era uno sfilaccio rugginoso e corroso.Cosa aveva messo in quel cemento chi aveva giocato con le impastatrici e le vite degli altri? E cosa hanno messo in questi anni nel cemento delle nostre case, delle nostre scuole, dei nostri uffici? E quanto ci hanno guadagnato?
[b:e80d9ee755]Paolo Clemente risponde da ingegnere, con la rassegnazione di chi, purtroppo, sembra sveli un segreto di Pulcinella. "Normalmente, i cattivi costruttori utilizzano sabbia di mare. Costa niente, rispetto alla sabbia da cava. Il problema è che, oltre alle molte impurità , è piena di cloruro di sodio. E quei cloruri, con il tempo, si mangiano il ferro. I margini di guadagno sono alti. Diciamo che fatto 100 il costo della costruzione, chi gioca con la qualità del cemento arriva a guadagnare fino a 50, 60. Chi costruisce a regola d'arte è al 30". [/b:e80d9ee755]
Paolo Buzzetti, mercoledì sarà all'Aquila con una propria commissione tecnica dell'Ance. L'associazione, oltre ad essersi offerta per la ricostruzione della Casa dello Studente, promette un'accelerazione: "Io non amo i processi sommari. Ma deve essere chiaro che non vogliamo difendere tutti. Che chi ha sbagliato, pagherà . Perché per questi signori non c'è spazio nell'Associazione. Chiederemo che venga reintrodotta una figura di controllo che accompagni la costruzione di un edificio dall'inizio alla fine. Evitando che i subappalti, da strumento necessario di duttilità , diventino il ricettacolo di furbizie e illegalità . Ma ci batteremo anche perché il Paese esca dalla logica del ribasso. Quella che spinge molti, pur di stare nel mercato, a costruire a prezzi impossibili. Ad abdicare alla qualità e alla sicurezza".
"Dentro un grande uomo c'è sempre un bambino che vuole giocare"
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
spero anche io che si arrivi a determinare.
io credo più al risparmio sulle armature interne che alla sabbia di mare.
comunque per conoscere la risposta del cemento basta andare lì con lo schelometro e fare una prova, vedere la risposta e confrontarla con quella attesa e prevista nel progetto.
non ci vuole molto.
io credo più al risparmio sulle armature interne che alla sabbia di mare.
comunque per conoscere la risposta del cemento basta andare lì con lo schelometro e fare una prova, vedere la risposta e confrontarla con quella attesa e prevista nel progetto.
non ci vuole molto.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Zio, quello che intendevo dire è che le dichiarazioni riportate o sono assai generiche come quelle di Clemente e di Martelli o sembrano ( e credo proprio siano) estrapolate da un discorso più ampio come quelle di Buzzetti.
Per Lone Wolf:
per la cronaca, Buzzetti è mio coetaneo e abbiamo frequentato la stessa facoltà della stessa università .
Per Lone Wolf:
per la cronaca, Buzzetti è mio coetaneo e abbiamo frequentato la stessa facoltà della stessa università .
appunto, in usa la crisi della categoria sub-prime, cioè mutui dati ai sudamericani, centroamericani, i latiniDrogato_ di_porno ha scritto:su questo non riesco a farmi un'idea precisa. è vero che siamo un paese uscito da poco dalla miseria, il che potrebbe spiegare l' ansia del possesso.sonny ha scritto:ma quello è un fatto culturale, i latini hanno il complesso della proprietà ...
ma è anche vero che il casino dei mutui negli States è nato proprio da una dinamica simile.
cmq è stata aperta un'inchiesta in Abruzzo per capire come mai neppure una casa del centro dell' Aquila sia rimasta in piedi. si punta il dito soprattutto contro la mancanza dei controlli e l' uso di manodopoera poco qualificata.
quando passo li da pescara e vedo le case costruite a 5 mt dal mare, ma da ex geometra...non c'era una legge, la beccalossi del 1978 che impediva costruzioni a meno di 200 mt dal mare...
è una regione nella quale si costruisce a cazzo, sia logisticamente che come meteriali
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Da TG COM:
Sisma,nuova forte scossa all'Aquila
Fenomeno di magnitudo 4.8
Un nuovo forte movimento tellurico è stato avvertito all'Aquila, a Teramo e anche nel Lazio fino a Roma, poco dopo le 23. La magnitudo è indicata in 4,8, secondo la rilevazione preliminare dell'Incv. La scossa di terremoto e' stata di intensita' pari a 4,8 gradi della scala Richter. L'epicentro, secondo fonti della Protezione civile, è nella stessa zona del terremoto delle 21, cioè l'Aquila, Collimento e Scoppito.
Sisma,nuova forte scossa all'Aquila
Fenomeno di magnitudo 4.8
Un nuovo forte movimento tellurico è stato avvertito all'Aquila, a Teramo e anche nel Lazio fino a Roma, poco dopo le 23. La magnitudo è indicata in 4,8, secondo la rilevazione preliminare dell'Incv. La scossa di terremoto e' stata di intensita' pari a 4,8 gradi della scala Richter. L'epicentro, secondo fonti della Protezione civile, è nella stessa zona del terremoto delle 21, cioè l'Aquila, Collimento e Scoppito.
"Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una"(Luca 22,36)
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L'Ansa ancora non riporta nulla,ormai è chiaro che vengono a leggere qui le ultime notizie 
Come ha scritto il Doc,magnitudo 4.9,epicentro tra l'Aquila e Teramo.
Interessata anche la zona di Campotosto.
Se aprono la diga di Campotosto sono cazzi.
A Doggy Style Lover,io sono già negli abissi,vuoi venire a fare un giro?

Come ha scritto il Doc,magnitudo 4.9,epicentro tra l'Aquila e Teramo.
Interessata anche la zona di Campotosto.
Se aprono la diga di Campotosto sono cazzi.
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"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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