[O.T.] ISLAM

[OSCAR VENEZIA]

Ultimi due post li trovo non condivisibili.
L'Isis ed al Quaeda non possono essere studiati per analogia.
C'entrano poco con il sessantotto, il liberismo , l'individualismo.
Certo non sono amichevoli nei confronti delle potenze coloniali, ma il tratto distintivo non è l'anticolonialismo ma l' esasperazione religiosa mista a follia ed intolleranza.
Inoltre tutto il mondo islamico mi sembra di estrema destra e quindi lontano dal liberismo ed anche dal colonialsmo , se proprio dobbiamo ricorrere ad una categorizzazione.
Bisogna avere il coraggio di dire che è un fenomeno nuovo e diverso. E' sempre un nemico della società occidentale ma un nemico diverso che parte dalla religione non dalla politica.
I classici strumenti marxisti non sono molto adatti , cionondimeno si tenta di usarli ugualmente

[pan]

Gli ultimi due miei post (se a essi ti riferisci) parlano della fenomenologia psicologica dei ragazzi che impazziscono e si esprimono in maniera teatralmente "jihadista". Discorso avviato giorni fa. Nessuna analisi di dettaglio.
D'accordissimo comunque sul fatto che le società islamiche -o almeno una parte di esse- è segnatamente antindividualista e questo fattore diviene attrattivo per molti giovani delusi e svuotati di senso dall'esasperazione dell'Io dentro e soprattutto fuori dai paesi di origine.

[D.A.Siqueiros]

Pan, la nostra "eredità" è giusta?

Riusciamo dove altri non possono?

Lo spero.

[GeishaBalls]

Quindi se un 18enne bianco, cristiano e complessato ti spara in una scuola a Columbine è un pazzo, se è un 18enne complessato, di origine iraniana e ti spara a Monaco è un terrorista arabo (era mussulmano?).

D'altra parte bisogna creare delle categorie per non vivere nella paranoia, i terroristi arabi con la barba e il turbante sono più identificabili. E per Brievnik e tutti gli attentatori bianche e cristiani c'è sempre la categoria dei pazzi.

Per contro oggi la paura dell'ISIS crea quella rilevanza che fino ad ieri non c'era, spingendo all'emulazione gente che non sa nulla, nemmeno di religione. E di gente complessata e poco educata ce ne è a pacchi nelle banlieu e nei ghetti per stranieri.

[Drogato_ di_porno]

la differenza è nella viralità, nessun'altra forma di incitamento ai mass murder possiede la viralità dell'ISIS. il califfato ha addirittura un'agenzia di stampa.

attualmente è la forma più raffinata di propaganda globale, forse solo il marchio coca cola ha la medesima capillarità e globalità.

viralità è la parola chiave della sua pericolosità

[Paperinik]

Domande importanti

[vertigoblu]

Quindi se un 18enne bianco, cristiano e complessato ti spara in una scuola a Columbine è un pazzo, se è un 18enne complessato, di origine iraniana e ti spara a Monaco è un terrorista arabo (era mussulmano?).

D'altra parte bisogna creare delle categorie per non vivere nella paranoia, i terroristi arabi con la barba e il turbante sono più identificabili. E per Brievnik e tutti gli attentatori bianche e cristiani c'è sempre la categoria dei pazzi.

Per contro oggi la paura dell'ISIS crea quella rilevanza che fino ad ieri non c'era, spingendo all'emulazione gente che non sa nulla, nemmeno di religione. E di gente complessata e poco educata ce ne è a pacchi nelle banlieu e nei ghetti per stranieri.

Il terrorista bianco promotore della superiorità razza non ha un brand di riferimento ne uno stato utopico che potrebbe "salvarlo\ospitarlo".
Esistono piccoli gruppi di fanatici cristiani ma sono di nicchia e non se li incula nessuno.
Il terrorista islamico ha adesso un superbrand di riferimento attivissimo sul Deep web e che mischia Corano e propaganda il tutto confezionato come fosse un videogame ultima generazione.hanno creato un franchise potentissimo, fondamelmente semplice perché non c'è bisogno di essere raffinati teologi per accedere,mischiando religione,retorica senso di appartenenza e fratellanza contro nemico comune.non mi sento di dire che le strategie in Europa e medio oriente siano uguali.a me sembra che in Europa vogliono incutere terrore per tenerci fuori dai regolamento conti fra sunniti e sciiti.

[GeishaBalls]

Quindi se un 18enne bianco, cristiano e complessato ti spara in una scuola a Columbine è un pazzo, se è un 18enne complessato, di origine iraniana e ti spara a Monaco è un terrorista arabo (era mussulmano?).

D'altra parte bisogna creare delle categorie per non vivere nella paranoia, i terroristi arabi con la barba e il turbante sono più identificabili. E per Brievnik e tutti gli attentatori bianche e cristiani c'è sempre la categoria dei pazzi.

Per contro oggi la paura dell'ISIS crea quella rilevanza che fino ad ieri non c'era, spingendo all'emulazione gente che non sa nulla, nemmeno di religione. E di gente complessata e poco educata ce ne è a pacchi nelle banlieu e nei ghetti per stranieri.

Il terrorista bianco promotore della superiorità razza non ha un brand di riferimento ne uno stato utopico che potrebbe "salvarlo\ospitarlo".
Esistono piccoli gruppi di fanatici cristiani ma sono di nicchia e non se li incula nessuno.
Il terrorista islamico ha adesso un superbrand di riferimento attivissimo sul Deep web e che mischia Corano e propaganda il tutto confezionato come fosse un videogame ultima generazione.hanno creato un franchise potentissimo, fondamelmente semplice perché non c'è bisogno di essere raffinati teologi per accedere,mischiando religione,retorica senso di appartenenza e fratellanza contro nemico comune.non mi sento di dire che le strategie in Europa e medio oriente siano uguali.a me sembra che in Europa vogliono incutere terrore per tenerci fuori dai regolamento conti fra sunniti e sciiti.

Quello che sto capendo è che bisognerebbe tenere conto della parola chiave che ci dice DDP: viralità.

Stiamo cercando di capire perché il virus attacca? Ma dobbiamo pensarlo come virus, non come se avesse una mente suprema e raffinata. Come se volessimo capire se il califfo-di-non-so-dove avesse deciso che la politica estera della Germania fosse pericolosa e quindi andava colpita la Germania.

Virus, quindi domandiamoci perché infetta, se, come, perché gli anticorpi funzionano. Se le difese immunitarie non stiano facendo più danni del virus stesso

[dostum]

Pure qua l'Islam non centra un cazzo
è semplicemente uno che odia i travestiti
http://www.repubblica.it/esteri/2016/07 ... 144692776/

[pan]

Pan, la nostra "eredità" è giusta?

Riusciamo dove altri non possono?

Lo spero.

Devo deluderti. La nostra eredità di occidentali della nostra generazione è pessima, posto che l'unico strumento che abbiamo è l'esempio. Che esempi abbiamo dato? La competizione (da noi nemmeno su base meritocratica), il raggiungimento di determinati status, il successo, il numero di partner sostituibili come pezzi di una macchina, i marchi da indossare o da guidare, le vittorie cumulate che non bastano mai perché non vi sarebbe limite alcuno al loro incremento e altre cose da nulla.
La generazione che ci ha preceduto, quella che attraversò e uscì dalla guerra, fu incommensurabilmente migliore della nostra.E' innegabile.
Vi sono, per fortuna, eccezioni : la consapevolezza che hai che il tuo essere felice dipende dal fatto che ami tua moglie e i tuoi figli e non dalla posizione raggiunta, è la vera, preziosissima eredità. Non dimentichiamo nemmeno che l'eredità è principalmente un processo attivo: sono i figli a doverla prendere; i genitori - e qui concordo al 100% con Recalcati e il suo teorico di riferimento Lacan- devono limitarsi a donare la propria insufficienza e i propri limiti per poter rendere possibile la loro soggettivazione, riducendo il rischio di derive paranoiche. E tutto questo senza garanzia alcuna, perché la vita resta in ogni caso aleatorietà contro cui si imbatte un soggetto strutturalmente insufficiente.

Nessuno vide mai Platone ridere e le foto di Freud hanno un'espressione sempre più malinconica con l'andare degli anni. E non dipendeva dal fatto che non erano iscritti a SZ.

[dostum]

Pure questo non centra niente con l'Islam magari era depresso per problemi erettili

http://www.lastampa.it/2016/07/22/ester ... agina.html

[pan]

Eh, ma ha fatto come il tedesco che si schiantò sulla montagna in una sorta di rivisitazione delirante della scena primaria rappresentata dall'11 settembre. Fino a poco tempo fa la gente si suicidava nel chiuso di una stanza.

[D.A.Siqueiros]

Pan, la nostra "eredità" è giusta?

Riusciamo dove altri non possono?

Lo spero.

Devo deluderti. La nostra eredità di occidentali della nostra generazione è pessima, posto che l'unico strumento che abbiamo è l'esempio. Che esempi abbiamo dato? La competizione (da noi nemmeno su base meritocratica), il raggiungimento di determinati status, il successo, il numero di partner sostituibili come pezzi di una macchina, i marchi da indossare o da guidare, le vittorie cumulate che non bastano mai perché non vi sarebbe limite alcuno al loro incremento e altre cose da nulla.
La generazione che ci ha preceduto, quella che attraversò e uscì dalla guerra, fu incommensurabilmente migliore della nostra.E' innegabile.
Vi sono, per fortuna, eccezioni : la consapevolezza che hai che il tuo essere felice dipende dal fatto che ami tua moglie e i tuoi figli e non dalla posizione raggiunta, è la vera, preziosissima eredità. Non dimentichiamo nemmeno che l'eredità è principalmente un processo attivo: sono i figli a doverla prendere; i genitori - e qui concordo al 100% con Recalcati e il suo teorico di riferimento Lacan- devono limitarsi a donare la propria insufficienza e i propri limiti per poter rendere possibile la loro soggettivazione, riducendo il rischio di derive paranoiche. E tutto questo senza garanzia alcuna, perché la vita resta in ogni caso aleatorietà contro cui si imbatte un soggetto strutturalmente insufficiente.

Nessuno vide mai Platone ridere e le foto di Freud hanno un'espressione sempre più malinconica con l'andare degli anni. E non dipendeva dal fatto che non erano iscritti a SZ.

...

[OSCAR VENEZIA]

Non voglio contraddire Pan per partito preso, ma non credo proprio che la generazione che usci dalla guerra sia stata migliore di quella di adesso.
C'era da ricostruire ed hanno ricostruito d'accodo, ma l'hanno fatto male. A destra sulla base di un egoismo profondo senza prospettive a sinistra mettendo in campo follia ed irrazionalita'.
La generazione attuale si e' trovata a vivere in un Italia fondata su basi fragili che non reggevano piu' ed era troppo tardi per modificarle ammesso che ce ne fosse la volonta'. Comunque con l'islam non c'entra piu' niente.

[pan]

Questa notte non siamo sulla stessa lunghezza d'onda, Oscar, io sto parlando di donne e di uomini, tu di partiti, dunque sono più O.T.