Re: (OT) Lega-5Stelle: sarà governo governicchio governo del
Inviato: 10/03/2019, 0:54
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L'escamotage sui bandi della Tav per decidere di non decidere
Grazie alle "norma dissolvente" si può fermare la procedura di gara senza oneri. Ecco come Conte ha mediato. Facendo esultare sia Lega sia M5s. Una mossa giuridica e lessicale.
Palla ributtata in avanti. La mediazione siglata dal premier Giuseppe Conte sulla Tav sembra essere riuscita a scongiurare la crisi di governo. Almeno per adesso. Ma si tratta di un escamotage soprattutto giuridico e lessicale. Col paradosso che sia Lega sia Movimento 5 stelle hanno cantato vittoria, a testimoniare la natura da "azzeccagarbugli" della mossa del presidente del Consiglio. Qual è stata dunque la chiave che ha sbloccato la situazione? Far partire lunedì 11 marzo 2019 gli "avis de marchés", gli "inviti a presentare la candidatura", per i primi tre lotti, in territorio francese, per scavare 45 chilometri del tunnel di base dell'Alta velocità Torino-Lione. Ma entro sei mesi sono revocabili. In questo modo si consente di dichiarare all'occorrenza «senza seguito» una procedura di gara già pubblicata, ma per cui nel frattempo siano venute meno le volontà politiche di procedere. È la norma "dissolvente" prevista dalla legislazione francese e richiamata da Telt - il soggetto promotore del progetto ferroviario - nella lettera in cui ha comunicato a Conte l'intenzione di procedere. La facoltà è prevista nel capitolo 5 del nuovo codice unico degli appalti francese senza onori né obblighi. Negli inviti a presentare la propria candidatura per gli interventi dei lotti francesi del tunnel di base sarà quindi inserito un "esplicito riferimento" alla facoltà per la stazione appaltante - in questo caso appunto Telt - di non dar seguito alla procedura. E questo «in qualunque momento», senza che ciò generi oneri «né per la stazione appaltante né per gli Stati». Chi ha vinto dunque? Secondo Matteo Salvini «i bandi partono», ma dal Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio hanno ribattuto: «Partiranno tra sei mesi solo se ci sarà l'ok italiano a un'opera in toto ridiscussa». Insomma forse ha ragione Forza Italia: «Decidono di non decidere».
Bertoldo e l'alberoDrogato_ di_porno ha scritto:tutto congelato fino alle europee usando astruse formule tecnico giuridiche
L'escamotage sui bandi della Tav per decidere di non decidere
Grazie alle "norma dissolvente" si può fermare la procedura di gara senza oneri. Ecco come Conte ha mediato. Facendo esultare sia Lega sia M5s. Una mossa giuridica e lessicale.
Palla ributtata in avanti. La mediazione siglata dal premier Giuseppe Conte sulla Tav sembra essere riuscita a scongiurare la crisi di governo. Almeno per adesso. Ma si tratta di un escamotage soprattutto giuridico e lessicale. Col paradosso che sia Lega sia Movimento 5 stelle hanno cantato vittoria, a testimoniare la natura da "azzeccagarbugli" della mossa del presidente del Consiglio. Qual è stata dunque la chiave che ha sbloccato la situazione? Far partire lunedì 11 marzo 2019 gli "avis de marchés", gli "inviti a presentare la candidatura", per i primi tre lotti, in territorio francese, per scavare 45 chilometri del tunnel di base dell'Alta velocità Torino-Lione. Ma entro sei mesi sono revocabili. In questo modo si consente di dichiarare all'occorrenza «senza seguito» una procedura di gara già pubblicata, ma per cui nel frattempo siano venute meno le volontà politiche di procedere. È la norma "dissolvente" prevista dalla legislazione francese e richiamata da Telt - il soggetto promotore del progetto ferroviario - nella lettera in cui ha comunicato a Conte l'intenzione di procedere. La facoltà è prevista nel capitolo 5 del nuovo codice unico degli appalti francese senza onori né obblighi. Negli inviti a presentare la propria candidatura per gli interventi dei lotti francesi del tunnel di base sarà quindi inserito un "esplicito riferimento" alla facoltà per la stazione appaltante - in questo caso appunto Telt - di non dar seguito alla procedura. E questo «in qualunque momento», senza che ciò generi oneri «né per la stazione appaltante né per gli Stati». Chi ha vinto dunque? Secondo Matteo Salvini «i bandi partono», ma dal Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio hanno ribattuto: «Partiranno tra sei mesi solo se ci sarà l'ok italiano a un'opera in toto ridiscussa». Insomma forse ha ragione Forza Italia: «Decidono di non decidere».
Blif ha scritto:Si parte, si prende la prima tranche del finanziamento, e poi si fa sempre in tempo a piantar lì tutto.
dipende da cosa ti richiede il bando, se devi solo compilare delle carte lo puoi fare al massimo hai perso il lavoro fatto dagli impiegati delle società partecipanti, se i documenti sono più corposi e ci sono di mezzo fideiussioni o altro beh allora magari ci fai un pensiero, ma non essendo vincolanti non credo ci siano grossi problemicicciuzzo ha scritto:Ma poi quale impresa partecipa ad un bando sapendo che non si andrà avanti nell'opera?
Adesso qui, giusto per aggiornamento dai confini dell'impero, oltre a scene di isteria collettiva per la questione del trenino tav che nemmeno in Nord Corea quando muore il supremo leader, si sta parlando soprattutto della xylella che avanza di 2 km al mese.pan ha scritto:La rivolta di Lecce la dice tutta.
E mi pare che i 5S erano (sono?) contro gli abbattimenti e i tentativi con le terapie antibiotiche.gi.kappa. ha scritto:Adesso qui, giusto per aggiornamento dai confini dell'impero, oltre a scene di isteria collettiva per la questione del trenino tav che nemmeno in Nord Corea quando muore il supremo leader, si sta parlando soprattutto della xylella che avanza di 2 km al mese.pan ha scritto:La rivolta di Lecce la dice tutta.