[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

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nik978
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#571 Messaggio da nik978 »

Ale, le sevizie prima del colpo mortale
«Raptus causato da cocaina»
17 marzo 2010


Seviziato e ucciso dalla madre e dal suo accompagnatore in preda agli effetti della cocaina. Questa è la ricostruzione degli inquirenti, illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa in questura a Genova, per l’omicidio di Alessandro, il bimbo di otto mesi, arrivato esanime ieri mattina all’istituto Gaslini col cranio sfondato, segni di bruciature in un orecchio e all’inguine, ed ecchimosi riconducibili a pizzicotti sul collo. Per la morte del piccolo sono stati arrestati ieri pomeriggio, secondo quanto emerso - in flagranza di reato - con l’accusa di omicidio volontario in concorso la madre di Alessandro, Katerina Mathas, di 26 anni, e Giovanni Antonio Rasero, di 29, (tra i due sembra non ci fosse un rapporto stabile) poi sottoposti ad un lungo interrogatorio dal pm Marco Airoldi, titolare dell’inchiesta, in presenza degli avvocati.
Katerina Mathas

Gli esami radiologici eseguiti sul piccolo hanno evidenziato fin da subito come fosse stato sottoposto ad una violenza «reiterata» compatibile con lo sbattimento contro un muro, un mobile o un pavimento. Uno sbattimento che ha provocato «lesioni interne nella parte posteriore del cranio, tali da determinare un vero e proprio avvallamento». E proprio di «sbattimento» ha parlato Rasero, nell’interrogatorio accusando la madre del piccolo. Mathas invece ha raccontato di non ricordare niente di quanto avvenuto. Di essere stata svegliata dall’uomo perché il bimbo non si muoveva più.

Una dichiarazione, quella della donna, che il dirigente della squadra mobile Gaetano Bonaccorso definisce piuttosto «inverosimile», lasciando intendere che tra i due, pur ritenuti corresponsabili di omicidio volontario, è la giovane madre a trovarsi in una posizione più grave. Dichiarazioni in buona parte contrastanti, che ora saranno vagliate ed approfondite, confrontate col racconto di parenti ed amici, anche per capire se il bambino, avesse già subito violenze in passato. Sia Mathas che Rasero hanno ammesso di aver fatto uso di cocaina. Ed in particolare Mathas era già nota in prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Alessandro Mathas
Sarebbe stato proprio l’effetto della droga a provocare il gesto violento nei confronti del piccolo, forse in preda ad una crisi di pianto, lasciato a dormire su un divano nel monolocale del lussuoso residence di Nervi dove Rasero aveva preso alloggio un mese fa. Ma all’arrivo della squadra mobile che ora ha posto sotto sequestro l’appartamento, di droga non ne è stata trovata. E non sono stati trovati neppure biberon o pannolini, la normale dotazione che qualsiasi madre si porterebbe dietro in vista di una notte fuori con un bimbo di otto mesi. Qualcuno infatti nel palazzo di Nervi racconta che ieri mattina Rasero, da solo, avrebbe fatto un blitz in casa. Si parla di due sacchetti di plastica con all’interno una copertina. Ma anche questo elemento è al vaglio degli investigatori.

IN CORSO L’ESAME TOSSICOLOGICO
Il medico legale genovese Marco Salvi sta lavorando ad una vera e propria «carta di identità genetica» della madre di Alessandro, il bimbo di otto mesi arrivato morto ieri mattina all’istituto Gaslini, Caterina Mathas, di 26 anni, e del suo accompagnatore Giovanni Antonio Rasero, di 29, entrambi in carcere con l’accusa di omicidio volontario in concorso del bimbo. I due, visitati ieri sera in questura, sono stati sottoposti a prelievi di sangue, delle urine e del Dna, per stabilire quando sia avvenuta l’assunzione di sostanze stupefacenti, che secondo le stesse ammissioni di Mathas e Rasero, sarebbe stata cocaina. Il pm Marco Airoldi, titolare dell’inchiesta, ha concesso quindici giorni per depositare i risultati di questi esami. Per il momento il pm non ha ancora presentato richiesta di convalida dell’arresto di Mathas, detenuta a Genova-Pontedecimo, e di Rasero, in carcere a Marassi.

LA VICENDA:
Il bambino era stato trasportato nella tarda mattinata di ieri dalla coppia al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Gaslini con un grave trauma cranico. Era già morto, ma i sanitari avevano tentato una disperata manovra di rianimazione che non aveva dato esito positivo.

I medici si sono subito resi conto che c’erano segni di violenza, constatando che la ferita non era compatibile con una caduta, e hanno avvertito la polizia.

Katerina Mathas, che risiede con i genitori nel quartiere di San Fruttuoso e che aveva avuto il bambino da una precedente relazione, aveva trascorso la notte nel monolocale preso in fitto un paio di mesi fa da Rasero in un lussuoso residence di Nervi. Con il passare delle ore è emerso che la coppia in serata aveva fatto uso di cocaina. La linea difensiva di lei è chiara: «Mi sono svegliata e mio figlio giaceva lì immobile. Non so che cosa sia successo, io non ho fatto nulla».

Tra le righe c’è una accusa implicita nei confronti del compagno. Il silenzio impenetrabile di lui, incrinato solo dall’ammissione, inevitabile di fronte ai dati di fatto raccolti dagli investigatori, dell’uso di cocaina, si rompe solo a sera inoltrata: «Mi sono svegliato e ho visto Katerina che sbatteva il figlio a terra. Mi ha detto che era tutto a posto, mi sono fidato».

Il medico legale che ha esaminato il corpicino senza vita ha trovato segni di ustioni (forse da sigaretta), lividi, e poi una lesione alla spalla e, soprattutto, la testa sfondata. Nella notte gli arresti.


i primi due pensieri che ho avuto

ma quanto erano pippati
e soprattutto di cosa..io robe cosi solo con la coca non le ho mai viste ne sentite..........

siamo fuori dal mondo... :roll: :o
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#572 Messaggio da nik978 »

membri della lega invocano metodi da SS contro gli immigrati, Senza strascichi giudiziari
La condanna beffa nel Paese degli insulti
Sentenza (e appello) da record per aver detto "vergogna" a una giunta leghista. Accade in provincia di Treviso

membri della lega invocano metodi da SS contro gli immigrati, Senza strascichi giudiziari

La condanna beffa nel Paese degli insulti

Sentenza (e appello) da record per aver detto "vergogna" a una giunta leghista. Accade in provincia di Treviso

Su col morale: la giustizia sa essere velocissima. In una regione come il Veneto in cui la prima udienza di 44 processi civili è stata fissata dalla Corte d’Appello di Venezia nel 2017 (pazienza, pazienza...) un pubblico ministero di Treviso ci ha messo tre-giorni-tre a presentare appello contro l’assoluzione di una signora che aveva osato dire agli assessori comunali di Vittorio Veneto la parola «Vergognatevi!». Ai milioni di processi che impantanano i tribunali si aggiungerà anche lo strascico di questo. Quali siano gli esempi arrivati in questi anni dall’alto, li ricordiamo tutti. Una rinfrescatina? Oscar Luigi Scalfaro, all’epoca capo dello Stato, fu liquidato da Vittorio Sgarbi in piazza Montecitorio come «una scorreggia fritta». Roberto Maroni spiegò che «Bossi ce l’ha duro, Berlusconi ce l’ha d’oro, Fini ce l’ha nero, Occhetto ce l’ha in (censura) ».

Gianni Baget Bozzo tuonò in diretta televisiva che «il popolo deve molto a Berlusconi. E col cazzo che questa è adulazione». Il leghista Enrico Cavaliere si avventurò dai banchi della Camera a dire: «C’è puzza di merda in questo posto». Alessandra Mussolini mandò una lettera pubblica al Senatur in cui diceva: «Si’ proprio nu chiachiello e nun tien’ manch’e palle p’ffa na vera rivoluzione». Massimo D’Alema bacchettò Carlo Ripa di Meana con il suo tipico garbo: «Dice solo cazzate». Romano Prodi sibilò a Enrichetto La Loggia, in pieno dibattito parlamentare, l’invito «Ma vaffan... » seguito da un’interrogazione parlamentare dell’offeso: «Risponde al vero che lei mi ha mandato fanculo?». Quanto ai tempi più recenti, va ricordato almeno Silvio Berlusconi, che dopo aver precisato di avere «troppa stima per l’intelligenza degli italiani per pensare che ci possano essere in giro così tanti coglioni che possano votare a sinistra», se l’è presa con chi «sputtanando il premier sputtana anche l’Italia». E poi Antonio Di Pietro, che ad Annozero ha detto «col massimo rispetto, Berlusconi è un delinquente » per incitare successivamente a «buttar fuori Minzolini a calci in culo ». E ancora Gianfranco Fini («Chi dice che gli stranieri sono diversi è uno stronzo...») e Roberto Calderoli: «È stronzo anche chi li illude».

Per non dire di Tommaso Barbato e Nino Strano che, il giorno della caduta del governo Prodi, urlarono al Senato contro Nuccio Cusumano: «Pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio!» e «Sei una checca squallida!». E via così: potremmo andare avanti per ore. Bene: in questo contesto, in cui una parte del Paese accusa l’altra d’avere le mani lorde di sangue dei crimini staliniani e l’altra metà risponde imputando agli avversari di essere golpisti e goebbelsiani, la signora Ada Stefan si è spericolatamente spinta a contestare una decisione urbanistica della giunta comunale leghista di Vittorio Veneto. La scelta di non demolire un complesso edilizio che avrebbe dovuto diventare un «polo sportivo d’interesse nazionale » con due campi di calcio, un impianto di pattinaggio a rotelle, tribune, foresterie, palestre, parcheggi e un sacco di altre cose compresi un po’ di «spazi commerciali accessori». Una cosa grossa. Edificata su un terreno per il quale il piano regolatore prevedeva fossero «ammessi solo gli impianti per il gioco, gli spettacoli all’aperto e le attrezzature sportive».

Scelta giusta o sbagliata? Non ci vogliamo manco entrare: non è questo il punto. Il fatto è che, essendo state costruite solo le strutture commerciali e non quelle sportive, un gruppo di abitanti della zona aveva chiesto alla giunta di smetterla con le deroghe e, dato che il progetto originale era stato stravolto e dunque risultava tutto abusivo, di procedere con le ruspe. Al che l’amministrazione aveva risposto che «l’esigenza del ripristino della legalità non è sufficiente a giustificare la demolizione richiesta, occorrendo comparare l’interesse pubblico alla rimozione con l’entità del sacrificio imposto al privato». Parole discutibili. Tanto più alla luce di una serie di sentenze di sette o otto Tar (veneto compreso) e del Consiglio di Stato presentate dal legale degli abitanti della zona, Daniele Bellot, tutte molto chiare: in casi del genere l’abuso va abbattuto. Ma neppure questo è il punto. Il punto è che, durante un consiglio comunale, esasperata dalle resistenze della maggioranza all’idea di demolire il complesso, la signora Ada Stefan sbottò: «Vergognatevi! ».

Un’offesa gravissima, secondo Mario Rosset, già segretario e consigliere della Lega. Al punto di meritare una denuncia. Denuncia finita sul tavolo di un magistrato trevisano. Il quale, incredibile ma vero, decise di emettere un decreto penale che condannava la signora «per avere offeso l’onore e il prestigio del consiglio comunale di Vittorio Veneto dicendo ad alta voce, rivolta al loro indirizzo, "Vergognatevi"». Un verdetto sconcertante. Che Ada Stefan decise di non accettare chiedendo di andare a processo. Processo aperto e chiuso giorni fa nel giro di pochi minuti: per il giudice Angelo Mascolo la signora andava assolta «perché il fatto non costituisce reato, ai sensi dell’art. 129 c.p.p.». Faccenda chiusa? Macché: tre giorni dopo (tre giorni: in un Veneto in cui i magistrati sono sommersi di arretrati e, stando alla relazione della stessa presidente Manuela Romei Pasetti, «trascorrono mediamente 272 giorni tra la sentenza di 1˚ grado e l’arrivo alla Corte d’Appello») il sostituto procuratore Giovanni Cicero impugnava l’assoluzione. Il processo andrà avanti: la signora Stefan, secondo lui, va castigata. Il tutto in una provincia come Treviso.

Dove il sindaco leghista Giancarlo Gentilini ha ordinato «la pulizia etnica contro i culattoni» ed è arrivato a invocare «il linciaggio in piazza». Dove il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni si è spinto a dire: «Gli immigrati? Peccato che il forno crematorio del cimitero di Santa Bona non sia ancora pronto» aggiungendo che «l’immigrato non è mio fratello, ha un colore della pelle diverso». Dove il consigliere comunale leghista della città capoluogo Pierantonio Fanton ha teorizzato che «gli immigrati sono animali da tenere in un ghetto chiuso con la sbarra e lasciare che si ammazzino tra loro». Dove un altro consigliere leghista, Giorgio Bettio, è sbottato tempo fa urlando che occorreva «usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino». Il tutto senza particolari strascichi giudiziari. E sarebbe un reato dire «vergognatevi»? Messa così lo diciamo anche noi: vergognatevi.




per una volta (riferito al grassettato) esco un o dal mio classico "equilibrio" e diciamo che vorrei vedere i suddetti giusto un 5 minuti in mezzo a un gruppetto di anarchici..quelli tosti e seri..
solo 5 ....
rendiamoci conto di chi ci governa....
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#573 Messaggio da cinico »

Ma che importa cosa dicono i leghisti, Nik? Non hai sentito Bocha? Questo governo gli ha fatto pagare 200€ in meno di tasse!!!!
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nik978
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#574 Messaggio da nik978 »

e' un discorso di fondo...

sono follie che non si dovrebbero piu sentire..e invece..
berlusconi o meno...
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#575 Messaggio da cinico »

Lo so, Nik. Era per dire che parecchi destrorsi di questo disastro sociale e culturale se ne sbattono. Basta avere due sghei in più a fine anno e :015
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#576 Messaggio da }}Tristan »

ciò che non capirò mai è...
perché fanno sempre gli stessi errori..?
da sempre hanno le facce come il culo, ma non c'è bisogno di andarsele a cercare le figure di merda
sembra si sia pure compiaciuti di preparare il terreno a massacri umani ed ambientali...

altro che fegato esploso...



e qui ci indigniamo per i cani che cagano nell'erba...
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#577 Messaggio da Pim »

per spunto....

I parenti di un pensionato benestante di ottant'anni, originario di Sommatino, centro a 20 km da Caltanissetta, hanno annunciato che porteranno avanti una battaglia legale. Tutto è nato dopo che l'anziano si è infatuato della propria badante romena, al punto da metterla incinta. L'ottantenne, che ha già una moglie, dei figli legittimi e dei nipoti, non è riuscito a contenere la propria passione di fronte ad una donna di 35 anni, che era stata assunta proprio dai familiari per accudirlo e svolgere le mansioni domestiche. Dalla passione fra i due è nato un bel bimbo. Il fatto è divenuto di pubblico dominio quando i parenti della donna, e la stessa puerpera con in braccio il pupo, si sono resi protagonisti di una spedizione sotto casa del genitore ottantenne, reclamando i propri diritti. Non si sa cosa volessero ottenere, se un riconoscimento ufficiale o un indennizzo, ma nel frattempo i parenti dell'ottantenne si sono già rivolti ad un avvocato per tutelarsi.

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#578 Messaggio da Defender »

Battaglia legale che punta a stabilire l'incapacità di intendere e di volere dell'anziano? :)

Contro combattono?

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#579 Messaggio da super_super »

appena sentito al tg3 che in Veneto poichè alcuni genitori non pagavano più non so cosa alla scuola dove vanno i propri figli , ai figli a mensa hanno dato pane e acqua , mentre per gli altri bambini pranzo normale , la scelta è stata voluta dal comune , ora forse mi confondo ma i bambini costretti a pane e acqua sono 7 o 9 di cui la maggior parte figli di immigrati , non so perchè ma immagino che in quel comune la maggioranza sono leghisti :roll:
capisco andare a parlare con i genitori per questa situazione , ma già mi immagino l'umiliazione per i bambini , conoscendo i modi di fare dei bambini a quella età e chissà quale immane cifra avrà risparmiato il comune nel non dare il pranzo normale a 7-9 bambini :roll:

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#580 Messaggio da Bonaventura »

super_super ha scritto:appena sentito al tg3 che in Veneto poichè alcuni genitori non pagavano più non so cosa alla scuola dove vanno i propri figli , ai figli a mensa hanno dato pane e acqua , mentre per gli altri bambini pranzo normale , la scelta è stata voluta dal comune , ora forse mi confondo ma i bambini costretti a pane e acqua sono 7 o 9 di cui la maggior parte figli di immigrati , non so perchè ma immagino che in quel comune la maggioranza sono leghisti :roll:
capisco andare a parlare con i genitori per questa situazione , ma già mi immagino l'umiliazione per i bambini , conoscendo i modi di fare dei bambini a quella età e chissà quale immane cifra avrà risparmiato il comune nel non dare il pranzo normale a 7-9 bambini :roll:
Probabilmente non devi prendertela con il comune, ma con sua ignoranza mariastella gelmini e il ministero della pubblica istruzione. Le scuole pubbliche avanzano crediti per oltre un miliardo di euro nei confronti dello stato, e sono al collasso, per cui devono fare affidamento sui cosidetti "contributi volontari" da parte dei genitori, altrimenti non riescono a fornire servizi essenziali quali mensa, carta igienica, gessetti etc.etc.. non parliamo poi di attività accessorie... con tanti ringraziamenti alla serva gelmini che ha chinato la testa di fronte a tremonti, che ha pensato bene di fare cassa con i soldi destinati alla scuola (mentre, ad esempio, per quella merda di apparato assistenziale che fornisce un servizio di serie zeta denominato alitalia i soldi li hanno trovati in un weekend....) :bleh: :bleh: :bleh:

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#581 Messaggio da Milk »

23/6/2009 - IL CASO
Cartello "Attenti al Berluscane" Multa di 60 euro a un veronese


Aveva chiamato così l'animale per la sua "vivacità amorosa".
E'stato sanzionato per aver esposto sul suo cancello la scritta.
VERONA
È un vecchio cane lupo ma ancora vigoroso e per questo è stato battezzato Berluscane dal suo proprietario, Imerio Mariotto di Verona, noto in città per la sua eccentricità.
Una circostanza poco gradita da qualche vicino di casa che ha informato della cosa i vigili urbani, ai quali non è rimasto che fare una contravvenzione a Mariotto, proprietario di altri tre cani, di cui uno battezzato Noemi, perchè sul cancello manca il cartello "Attenti al cane". Per la verità il cartello c’è, ma è stato storpiato in "Attenti al Berluscane".

La vicenda, di cui riferisce oggi L’Arena, non si è fermata alla sola sanzione (55,60 euro) perchè Mariotto, assistito dal suo legale, l’avv. Guariente Guarienti, ha deciso di presentare ricorso al giudice di pace, motivando la scelta del cartello e del nome. Nella memoria difensiva, Mariotto sostiene che Berluscane è stato chiamato così per una «vivacità amorosa inversamente proporzionale all’età», ma in realta è un animale tranquillo, che «i cani femmina che si presentassero al cancello, soprattutto se cagnette giovani e ambiziose», potrebbero avvicinare senza timore di avance. Questo perchè «a differenza degli esseri umani, sempre teoricamente disponibili, cagne e cagnette, per suscitare interesse, devono essere in calore».

:blankstare:
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio. (O.Wilde) - Uomini siate, e non pecore matte. (D.Alighieri)
A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. (G.Andreotti?) - Non mi piace morire... per questo sará l'ultima cosa che faró in vita mia. (R.Benigni?)
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#582 Messaggio da JimmyilFenomeno »

super_super ha scritto:appena sentito al tg3 che in Veneto poichè alcuni genitori non pagavano più non so cosa alla scuola dove vanno i propri figli , ai figli a mensa hanno dato pane e acqua , mentre per gli altri bambini pranzo normale , la scelta è stata voluta dal comune , ora forse mi confondo ma i bambini costretti a pane e acqua sono 7 o 9 di cui la maggior parte figli di immigrati , non so perchè ma immagino che in quel comune la maggioranza sono leghisti :roll:
capisco andare a parlare con i genitori per questa situazione , ma già mi immagino l'umiliazione per i bambini , conoscendo i modi di fare dei bambini a quella età e chissà quale immane cifra avrà risparmiato il comune nel non dare il pranzo normale a 7-9 bambini :roll:
Credo che la vicenda debba esser letta in maniera diversa : che io sappia le mense scolastiche sono in appalto a ditte private, non è la scuola che prepara e serve i pranzi, arrivano già bell'è pronti da fuori.

Ora,in un mercato libero funziona così : se non paghi non magni (dal mc donald al ristorante, passando per la pizza a taglio..) povero o meno, bambino o vecchio nessuno mi risulta faccia sconti.

Che poi la cosa venga strumentalizzata per ragioni elettorali (sindacA leghista) è un altro paio di maniche...

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#583 Messaggio da AlexSmith »

Milk ha scritto:23/6/2009 - IL CASO
Cartello "Attenti al Berluscane" Multa di 60 euro a un veronese


Aveva chiamato così l'animale per la sua "vivacità amorosa".
E'stato sanzionato per aver esposto sul suo cancello la scritta.
VERONA
È un vecchio cane lupo ma ancora vigoroso e per questo è stato battezzato Berluscane dal suo proprietario, Imerio Mariotto di Verona, noto in città per la sua eccentricità.
Una circostanza poco gradita da qualche vicino di casa che ha informato della cosa i vigili urbani, ai quali non è rimasto che fare una contravvenzione a Mariotto, proprietario di altri tre cani, di cui uno battezzato Noemi, perchè sul cancello manca il cartello "Attenti al cane". Per la verità il cartello c’è, ma è stato storpiato in "Attenti al Berluscane".

La vicenda, di cui riferisce oggi L’Arena, non si è fermata alla sola sanzione (55,60 euro) perchè Mariotto, assistito dal suo legale, l’avv. Guariente Guarienti, ha deciso di presentare ricorso al giudice di pace, motivando la scelta del cartello e del nome. Nella memoria difensiva, Mariotto sostiene che Berluscane è stato chiamato così per una «vivacità amorosa inversamente proporzionale all’età», ma in realta è un animale tranquillo, che «i cani femmina che si presentassero al cancello, soprattutto se cagnette giovani e ambiziose», potrebbero avvicinare senza timore di avance. Questo perchè «a differenza degli esseri umani, sempre teoricamente disponibili, cagne e cagnette, per suscitare interesse, devono essere in calore».

:blankstare:
Milk, evita il verde e altri colori poco leggibili nel messaggio.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#584 Messaggio da pan »

super_super ha scritto:appena sentito al tg3 che in Veneto poichè alcuni genitori non pagavano più non so cosa alla scuola dove vanno i propri figli , ai figli a mensa hanno dato pane e acqua , mentre per gli altri bambini pranzo normale , la scelta è stata voluta dal comune , ora forse mi confondo ma i bambini costretti a pane e acqua sono 7 o 9 di cui la maggior parte figli di immigrati , non so perchè ma immagino che in quel comune la maggioranza sono leghisti :roll:
capisco andare a parlare con i genitori per questa situazione , ma già mi immagino l'umiliazione per i bambini , conoscendo i modi di fare dei bambini a quella età e chissà quale immane cifra avrà risparmiato il comune nel non dare il pranzo normale a 7-9 bambini :roll:
Aggiungo un commento: durante il fascismo una cosa del genere non sarebbe mai accaduta.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

#585 Messaggio da Pim »

senza parole, la mia opinione a riguardo la consocete.

lui era cocainomane e per questo gli era stara ritirata la patente, andava a più di 90 km/h e si era fumato un po' di semafori rossi.....

ora Alessio Giuliani e Flaminia Giordani due fidanzatini di 23 e 22 anni non ci sono più.


Stefano Lucidi, il pirata della strada che la sera del 23 maggio 2008, guidando senza patente una potente Mercedes, travolse uccidendoli Alessio Guliani e Flaminia Giordani, mentre a bordo di uno scooter transitavano sulla Via Nomentana, non voleva provocare l'incidente. Per questo è da confermare la condanna di Lucidi a cinque anni di reclusione, così come stabilito in appello, anzichè a dieci anni, come deciso dal verdetto di primo grado che lo aveva ritenuto responsabile di omicidio doloso. Lo sottolinea la Cassazione, nelle motivazioni della sentenza 11222, relative all'udienza svoltasi lo scorso 18 febbraio, con la quale è stato respinto il ricorso della Procura per la Corte d'appello di Roma, che voleva un verdetto esemplare contro la «criminalità omicidiaria stradale». I Supremi giudici hanno condiviso la pena più mite, in quanto, come emerso dalla testimonianza di Valentina Giordano, la ragazza con la quale Lucidi stava litigando in macchina, nel momento dell'investimento dello scooter l'imputato dimostrò sorpresa e stupore. Inoltre, dal momento che andava a più 90 chilometri orari, oltrepassando una serie di semafori rossi, Lucidi avrebbe anche potuto far del male a sè stesso e alla sua compagna, se si fosse scontrato con un veicolo potente e grande come il suo. Ricorda la Cassazione che «sussiste il dolo eventuale quando il guidatore accetta il rischio che l'incidente si verifichi come risultato della sua condotta, comportandosi, di conseguenza, anche a costo di determinarlo». Invece, sussiste - come nel caso di Lucidi - «la colpa cosciente, aggravata dalla previsione dell'evento, quando il guidatore,pur rappresentandosi l'incidente come possibile risultato della sua condotta, agisca, tuttavia, nella previsione e prospettazione che esso non si verifichi». E lo stupore manifestato da Lucidi nel momento dell'impatto con il motociclo dei due fidanzati dimostrerebbe, appunto, l'assenza di una volontà di provocare un incidente stradale. Lucidi assumeva cocaina e per questo gli era stata tolta la patente.

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