cicciuzzo ha scritto:comunque provarci maldestramente e mettere una mano nel culo sono cose diverse

E purtroppo serve anche ricordarlo

Ed in generale sottoscrivo quello che dice Salieri su questo argomento (ormai autorevole storico dell’impulso).

SoTTO di nove ha scritto:Non puoi vietare al datore di lavoro (soprattutto in certi ambiti) di non provarci per via della sua posizione dominante.
Mettiamoci nei panni di Weinstein.
Sono il megadirettoreintergalattico di tutta Hollywood. Tutto il mondo si fa le seghe su quasi tutte le attrici più famose e io che ho i soldi e lo status di "potente" (che attira di per se le api) non posso nemmeno provarci perchè sono il loro datore di lavoro. Non posso nemmeno sognare un giorno di scoparmi Nicole Kidman perchè sono il suo datore di lavoro.

Mi dispiace dirtelo, e qualcuno te l'ha già fatto notare, ma ancora non sei arrivato a capire la differenza tra il provare a scopare una (ex) strafiga come la Kidman senza fare leva sulla tua posizione dominante, e farlo ponendo queste "basi": dai su famme 'na pompa che forse diventi una grande attrice...
Sfortunatamente sei anche in buona compagnia, qua dentro.
Il secondo caso, in Italia, è configurato pure come reato, basta andare nel cod civile nella sezione dedicata ai vizi sul consenso in materia contrattuale, art 1427-1439, tralasciando le casistiche previste dal cod penali, poi non so in USA come sia disciplinata, sappiamo solo che lo sputtanamento è più che sufficiente a rovinarti la carriera.

Fermo restando che "appoggio" l'iniziativa della Deneuve sulla continua caccia al maniaco sempre e comunque, ancorchè tardiva. Ma questo è un altro paio di maniche.

Naaaa la soluzione finale è questa:


una piaga che soprattutto nei Paesi meno sviluppati rende difficile la convivenza e la libertà di una donna, ma si tratta anche di un problema che coinvolge tutto il mondo. E' nel nord dell'#India, nella regione con il più alto tasso di stupri (lo Uttar Pradesh), che a Farrukhabad una giovane ragazza diciannovenne ha creato un prodotto che potenzialmente potrebbe aiutare a prevenire dagli stupri qualsiasi donna del mondo.

Seenu Kumari, così si chiama la giovane 19enne indiana, ha inventato delle mutandine con lucchetto, gps, una mini camera ed un pulsante simile al "salvavita" al costo di circa 56 dollari per un esemplare unico, considerata anche la ristrettezza in cui si trova a vivere la giovane indiana.


Una copia originale è stata inviata alla National Innovation Foundation (NIF) ad Allahabad un unità del Dipartimento di Scienze e delle Tecnologie del Governo Centrale Indiano con lo scopo di essere brevettato, successivamente partirà una raccolta fondi che se andasse a buon fine permetterebbe alla ragazza di migliorare con materiale innovativo in ogni suo componente lo slip col fine di poterlo definitivamente lanciare sul mercato: al momento appare solo un sogno per Seenu, ma presto potrebbe trasformarsi in realtà dato che sicuramente non mancheranno finanziatori da tutto il mondo.

Com'è fatto?

Parliamo di uno slip di un materiale talmente resistente che non si perfora nemmeno con un proiettile e che resiste a qualsiasi lama di coltello: questo particolare indumento è dotato anche di un passcode, ovvero una sottospecie di lucchetto che permette di aprire la mutandina solamente all'inserimento della password corretta, e di un rilevatore Gps con cui poter comunicare la propria posizione a parenti o forze dell'ordine in caso di effettivo pericolo.


Oltre ad un sistema integrato capace di inviare SMS, troviamo infine una video cam che possa filmare l'aggressore come prova provata dell'atto di violenza subita. Non si tratta insomma di una mutandina da tutti i giorni, ma di uno slip da utilizzare quando una donna si trova ad affrontare tragitti in solitaria o in previsione di affrontare posti particolarmente insicuri. Siamo in definitiva davanti ad un particolare ma al tempo stesso semplice strumento di prevenzione che possa fare giustizia una volta per tutte incastrando eventuali stupratori e coinvolgendo in tempo reale anche le forze dell'ordine. Una cintura di castità versione 2.0 in grado di garantire il diritto di ogni donna all'inviolabilità del proprio corpo.

Spielberg risponde a Deneuve: "Questa non è una caccia alle streghe" contro gli uomini


https://news.sky.com/story/spielberg-de ... l-11203820

lider maximo ha scritto:

SoTTO di nove ha scritto:Non puoi vietare al datore di lavoro (soprattutto in certi ambiti) di non provarci per via della sua posizione dominante.
Mettiamoci nei panni di Weinstein.
Sono il megadirettoreintergalattico di tutta Hollywood. Tutto il mondo si fa le seghe su quasi tutte le attrici più famose e io che ho i soldi e lo status di "potente" (che attira di per se le api) non posso nemmeno provarci perchè sono il loro datore di lavoro. Non posso nemmeno sognare un giorno di scoparmi Nicole Kidman perchè sono il suo datore di lavoro.

Mi dispiace dirtelo, e qualcuno te l'ha già fatto notare, ma ancora non sei arrivato a capire la differenza tra il provare a scopare una (ex) strafiga come la Kidman senza fare leva sulla tua posizione dominante, e farlo ponendo queste "basi": dai su famme 'na pompa che forse diventi una grande attrice...
Sfortunatamente sei anche in buona compagnia, qua dentro.
Il secondo caso, in Italia, è configurato pure come reato, basta andare nel cod civile nella sezione dedicata ai vizi sul consenso in materia contrattuale, art 1427-1439, tralasciando le casistiche previste dal cod penali, poi non so in USA come sia disciplinata, sappiamo solo che lo sputtanamento è più che sufficiente a rovinarti la carriera.

Fermo restando che "appoggio" l'iniziativa della Deneuve sulla continua caccia al maniaco sempre e comunque, ancorchè tardiva. Ma questo è un altro paio di maniche.

Lider non hai capito il senso del mio discorso.
Io da famoso/potente pieno di soldi non mi voglio scopare la segretaria tanto per mettere a mollo il biscotto. Io voglio scoparmi il nome.
Ne mio piccolo preferisco scoparmi donne che conosco (vedi amiche) piuttosto che altre più belle ma che non hanno nulla a che fare con me.
Quindi se sono megadirettore intergalattico di Hollywood non mi voglio scopare la sciacquetta alle prime armi con la minaccia di ritorsioni future, no io voglio scoparmi la Nicole Kidman. e glielo direi anche grezzamente. Perchè da ricco e potente che scopa quando gli pare (e potrebbe pagare centinaia di mega fighe) non mi farei tante seghe mentali per un rifiuto.
Non mi puoi vietare un approccio anche fuori bon ton solo perchè lavora nel campo dove io prendo le decisioni.
Voglio essere libero di segnare la Nicole Kidman sul mio calendario delle celebrità scopate.
Esci dal caso umano (che può essere Weinstein) entra nel mondo del "scopo quando voglio e lo chiedo a chi voglio"
Poi se la "famosa" si sente in dovere di farsi scopare per paura di eventuali ritorsioni è un problema suo.
Oppure arrestiamo Clinton che da buon datore di lavoro si è limitato a scoparsi la segretaria.

Mah, stavolta credo di aver capito perfettamente quello che intendessi dire.
Semmai sei tu che, con l'ultimo post, stai cambiando le carte in tavola.

A parte che il caso umano (Weinstein) ha "scoperto" e fatto scoprire a tutti la miriade di attrici che sono uscite allo scoperto, scusa il giuoco di parole, ben prima che queste diventassero qualcuno, quindi nel caso specifico si parlava della Nicole Kidman perfetta sconosciuta che arriva direttamente dall'Australia per fare carriera.
Mentre è una cosa ben diversa cercare di conquistarla dopo che è diventata la Nicole Kidman che tutti conosciamo, magari grazie anche alle sue "iniziative", e magari con metodi più o meno discutibili, cosa che non determina la medesima costrizione psicologica come se al suo posto ci fosse un'aspirante attricetta.

E' cosa ben differente, io spero che me la sia cavata a fartelo capire.

È Dai tempi di William Desmond Taylor che Si sfruttava la posizione per portarsi a letto l'attrice di turno. Però in quel caso c'erano addirittura i cartellini sui reggipetti, lasciati come souvenir a casa di Taylor, che descrivevano le prestazioni di ciascuna. Poi ci scappò il morto.100 anni fa precisi.

Molestie: arriva l'applicazione per dare il consenso preventivo al sesso
Bisognerà specificare anche il tipo di sesso cui si intende dare il consenso


Visto il clamore creato dal caso Weinstein e i numerosi casi da allora denunciati, anche nelle ultime ore, l'azienda olandese LegalThings ha pensato bene di creare un'applicazione per smartphone che cita "bisognerà firmare un contratto prima di fare sesso con qualcuno".

L'applicazione si chiama LegalFling e di base si occuperà di far sapere alla persona con cui si è usciti fino a che punto ci si vuole spingere, sessualmente parlando, tramite un sistema molto semplice: con un cuoricino si dirà di sì al sesso (singolo o di gruppo a seconda delle circostanze), mentre con una croce si dirà di no. L'applicazione permetterà anche di definire la durata del rapporto, che può variare da una sveltina di pochi minuti a una relazione di anni.

Quando sarà disponibile questa meraviglia che rende il mondo distopico di Black Mirror un po' più concreto? Stando a LegalThings, quando Apple e Google daranno la loro approvazione per la pubblicazione nei relativi negozi digitali. Ma che valore legale avrà il consenso dato tramite applicazione?

Come spiegato da Corriere.it: "LegalFling si basa sulla tecnologia blockchain: ogni volta che un utente dà o meno il proprio consenso sessuale a un altro utente viene generato un cosiddetto Live Contract tra le due parti. Il documento viene registrato immediatamente su una blockchain dedicata: dal momento che la blockchain per sua natura è decentralizzata, nessuno può alterare il contratto. Il Live Contract è un accordo legalmente vincolante, anche se il suo eventuale peso in tribunale dipende dal Paese in cui si risiede."

LegalFling avrà anche delle integrazioni con le più utilizzate app di messaggistica, tipo WhatsApp, che aiuteranno gli utenti a definire i confini del rapporto sessuale. Sì, si potrà comunicare con il partner di turno cosa si vuole o non si vuole fare a letto. Ogni violazione, sarà equiparabile a una molestia o peggio.

Premessa: non si tratta di un caso di molestie e non ha nulla a che fare con le varie storie hollywoodiane e vicende analoghe.
Però la questione hollywoodiana è diventata oramai l'emblema del femminismo 2.0, quindi scrivo qui

Qui il video del'intervista al consigliere di Stato realizzata da Vespa
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 165581.htm

Che idea vi siete fatti? Per me è tutto surreale.

Nome beffardo per un tale caso lombrosiano.

Le donne del cinema italiano contro le molestie: "Contestiamo l'intero sistema"
Oltre 120 attrici, registe, produttrici, donne che lavorano nella comunicazione dello spettacolo, hanno sottoscritto una lettera che muove dal caso Weinstein. Un testo che non vuole puntare il dito contro un singolo 'molestatore' ma l'intero sistema di potere.

...tutte sante, nessuna che ha fatto un pompino o dato il culo.

Magari vorrebbero darlo per piacere e non per avere favori.

Pare che alcune donne siano dotate di pensiero, gusti personali, appetiti sessuali autonomi ed in alcune culture abbiano addirittura diritto di voto.

Ancora a questo punto stiamo?

Per piacere o per favore, che cosa cambia?

Fuck the system

Ora salta fuori pure uma thurman, e già che c'è tira in ballo tarantino per un incidente in scena durante kill bill..un bell'ambientino Hollywood, tutti contro tutti...
L'altro giorno ero sul canale youtube degli oscar a rivedere vecchie premiazioni, riguardando quella di benigni nel 1999 fa effetto quando l'ex comico ringrazia weinsten e viene inquadrato in platea, così come il ringraziamento di morricone nel 2016