[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
http://corrieredelveneto.corriere.it/tr ... 4424.shtml
Tassi d’interesse fuori controllo
Imprese risarcite dalle banche
In un anno oltre duecento casi. Gli istituti: «Ma ora non succede più». Federcontribuenti: vinciamo una vertenza la settimana. C’è chi ha riaperto l’azienda in crisi
VENEZIA — Il rapporto tra Raffaela Zanellato e il direttore di filiale della sua banca non si risolverà con una semplice stretta di mano. Il 13 febbraio prossimo, il tribunale deciderà se anche all’imprenditrice padovana spetterà la restituzione degli interessi pagati negli anni alle banche, come è già successo recentemente a un centinaio di imprenditori, tutti risarciti, nel pieno della crisi economica, perché vittime di usura bancaria. A vedere la corposa documentazione presentata dal perito del tribunale, per il momento Zanellato, titolare di una piccola falegnameria di Vigonovo, è sicura di aver pagato interessi troppo alti visto che il Pm ha dato il via libera perché l’imprenditrice acceda ai fondi antiusura previsti per le vittime della criminalità organizzata.
«La banca ha applicato tassi così sproporzionati da aver messo in ginocchio la mia azienda», racconta Zanellato, che tre anni fa è stata costretta a licenziare i suoi quattro operai per pagare debiti non dovuti e continuare l’attività da sola. La banca infatti ha prima chiesto illecitamente un rientro di 15 mila euro e poi ha protestato un assegno da 8 mila segnalando l’imprenditrice alla centrale rischi. «In questo modo si è creato un effetto domino con le altre banche anche se continuavo a pagare i mutui regolarmente - continua Zanellato -. Appena hanno visto la segnalazione della prima banca gli altri istituti hanno chiuso le linee di credito lasciandomi senza fondi per acquistare il materiale necessario a soddisfare le commesse». La vicenda dell’imprenditrice di Vigonovo però non è un caso isolato.
A sentire Alfredo Belluco di Federcontribuenti che ha seguiti un centinaio di imprenditori vittima di usura bancaria e che sta incassando una vittoria alla settimana contro le banche, in tutti i casi da lui analizzati gli istituti di credito hanno superato il tasso di soglia (che per questo trimestre è fissato al 18,05%) e hanno chiesto rientri non dovuti per decine di milioni di euro alle imprese venete. «Un caso esemplare è quello della Vide srl - spiega Belluco -. Il suo titolare, Riccardo Tasca, è stato uno dei primi in Veneto a vincere una causa contro una banca perché, carte alla mano, è riuscito a dimostrare che gli era stato praticato un interesse del 103,4%, di gran lunga oltre il tasso d’usura».
Secondo la perizia del commercialista Luca Peretti, accolta dal tribunale di Padova, gli interessi pagati da Tasca erano stati per 41 trimestri su 41 oltre la soglia dell’usura e dunque l’imprenditore doveva alla banca 140 mila euro in meno di quanto era stato richiesto inizialmente. In altri casi, gli imprenditori sono riusciti attraverso una mediazione addirittura a ottenere soldi dalle banche, che hanno preferito ripiegare sulla restituzione del denaro piuttosto che dibattere in sede legale. «A fronte di un debito non dovuto di oltre un milione di euro - continua Belluco mostrando pazientemente i documenti che provano le sue parole - un commerciante all’ingrosso di Monselice è riuscito a chiudere quattro transazioni con un rimborso di 650 mila euro e adesso, con quei soldi, ha fatto ripartire l’azienda».
Nel caso di un’impresa trevigiana il superamento del tasso era talmente palese che l’impresa è riuscita a ottenere un prestito da una seconda banca per affrontare le spese legali. Come garanzia è bastato presentare una perizia tecnica che dimostrava senza possibilità di errore il tasso di usura praticato dalla prima banca. L’altro istituto di credito infatti sapeva che la mediazione sarebbe stata favorevole all’imprenditore. E se questa vicenda può sembrare divertente, quella di un imprenditore suicidatosi nel 2011 è decisamente più drammatica. L’uomo infatti si è tolto la vita convinto di avere debiti per oltre 200 mila euro con gli istituti di credito,mala perizia di parte, fatta fare il mese scorso dalla vedova, dimostrerebbe l’esatto contrario: dati gli interessi già pagati sarebbe stato l’imprenditore ad avanzare soldi dalla banca.
Dal canto loro gli stessi istituti di credito non negano di avere chiesto tassi superiori a quello di usura. «Accadeva in passato, prima che fossero messi a punto i software che garantiscono il non superamento della soglia», spiegano i direttori generali di due istituti di credito. «Quest’anno abbiamo chiuso il 70% delle mediazioni, che sono state 150», ammettono i vertici di un’altra banca veneta. «Il problema è che finora nessun banchiere è stato condannato in sede penale - conclude Belluco - quindi le banche continuano a praticare l’usura sapendo che per la legge dei grandi numeri dovranno rimborsare solo chi si accorge di essere stato fregato».
Alessio Antonini
28 luglio 2012
Tassi d’interesse fuori controllo
Imprese risarcite dalle banche
In un anno oltre duecento casi. Gli istituti: «Ma ora non succede più». Federcontribuenti: vinciamo una vertenza la settimana. C’è chi ha riaperto l’azienda in crisi
VENEZIA — Il rapporto tra Raffaela Zanellato e il direttore di filiale della sua banca non si risolverà con una semplice stretta di mano. Il 13 febbraio prossimo, il tribunale deciderà se anche all’imprenditrice padovana spetterà la restituzione degli interessi pagati negli anni alle banche, come è già successo recentemente a un centinaio di imprenditori, tutti risarciti, nel pieno della crisi economica, perché vittime di usura bancaria. A vedere la corposa documentazione presentata dal perito del tribunale, per il momento Zanellato, titolare di una piccola falegnameria di Vigonovo, è sicura di aver pagato interessi troppo alti visto che il Pm ha dato il via libera perché l’imprenditrice acceda ai fondi antiusura previsti per le vittime della criminalità organizzata.
«La banca ha applicato tassi così sproporzionati da aver messo in ginocchio la mia azienda», racconta Zanellato, che tre anni fa è stata costretta a licenziare i suoi quattro operai per pagare debiti non dovuti e continuare l’attività da sola. La banca infatti ha prima chiesto illecitamente un rientro di 15 mila euro e poi ha protestato un assegno da 8 mila segnalando l’imprenditrice alla centrale rischi. «In questo modo si è creato un effetto domino con le altre banche anche se continuavo a pagare i mutui regolarmente - continua Zanellato -. Appena hanno visto la segnalazione della prima banca gli altri istituti hanno chiuso le linee di credito lasciandomi senza fondi per acquistare il materiale necessario a soddisfare le commesse». La vicenda dell’imprenditrice di Vigonovo però non è un caso isolato.
A sentire Alfredo Belluco di Federcontribuenti che ha seguiti un centinaio di imprenditori vittima di usura bancaria e che sta incassando una vittoria alla settimana contro le banche, in tutti i casi da lui analizzati gli istituti di credito hanno superato il tasso di soglia (che per questo trimestre è fissato al 18,05%) e hanno chiesto rientri non dovuti per decine di milioni di euro alle imprese venete. «Un caso esemplare è quello della Vide srl - spiega Belluco -. Il suo titolare, Riccardo Tasca, è stato uno dei primi in Veneto a vincere una causa contro una banca perché, carte alla mano, è riuscito a dimostrare che gli era stato praticato un interesse del 103,4%, di gran lunga oltre il tasso d’usura».
Secondo la perizia del commercialista Luca Peretti, accolta dal tribunale di Padova, gli interessi pagati da Tasca erano stati per 41 trimestri su 41 oltre la soglia dell’usura e dunque l’imprenditore doveva alla banca 140 mila euro in meno di quanto era stato richiesto inizialmente. In altri casi, gli imprenditori sono riusciti attraverso una mediazione addirittura a ottenere soldi dalle banche, che hanno preferito ripiegare sulla restituzione del denaro piuttosto che dibattere in sede legale. «A fronte di un debito non dovuto di oltre un milione di euro - continua Belluco mostrando pazientemente i documenti che provano le sue parole - un commerciante all’ingrosso di Monselice è riuscito a chiudere quattro transazioni con un rimborso di 650 mila euro e adesso, con quei soldi, ha fatto ripartire l’azienda».
Nel caso di un’impresa trevigiana il superamento del tasso era talmente palese che l’impresa è riuscita a ottenere un prestito da una seconda banca per affrontare le spese legali. Come garanzia è bastato presentare una perizia tecnica che dimostrava senza possibilità di errore il tasso di usura praticato dalla prima banca. L’altro istituto di credito infatti sapeva che la mediazione sarebbe stata favorevole all’imprenditore. E se questa vicenda può sembrare divertente, quella di un imprenditore suicidatosi nel 2011 è decisamente più drammatica. L’uomo infatti si è tolto la vita convinto di avere debiti per oltre 200 mila euro con gli istituti di credito,mala perizia di parte, fatta fare il mese scorso dalla vedova, dimostrerebbe l’esatto contrario: dati gli interessi già pagati sarebbe stato l’imprenditore ad avanzare soldi dalla banca.
Dal canto loro gli stessi istituti di credito non negano di avere chiesto tassi superiori a quello di usura. «Accadeva in passato, prima che fossero messi a punto i software che garantiscono il non superamento della soglia», spiegano i direttori generali di due istituti di credito. «Quest’anno abbiamo chiuso il 70% delle mediazioni, che sono state 150», ammettono i vertici di un’altra banca veneta. «Il problema è che finora nessun banchiere è stato condannato in sede penale - conclude Belluco - quindi le banche continuano a praticare l’usura sapendo che per la legge dei grandi numeri dovranno rimborsare solo chi si accorge di essere stato fregato».
Alessio Antonini
28 luglio 2012
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995
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Re: [O.T.] Crisi economica
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Crisi economica
RIMINI : LA CRISI AZZANNA IL TURISMO
Affitti alle stelle, chiusi 120 alberghi
http://www.corriereromagna.it/rimini/20 ... 0-alberghi

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Crisi economica
beh, meraviglioso, non conoscevo, grazie della segnalazione.zio ha scritto:http://bimboalieno.altervista.org/?p=4543
Segnalo
"ditemi voi se é più ragionevole sperare in un crollo dell’euro ed affrontare il default in un Paese zeppo di dipendenti pubblici e pensionati, per potersi chiudere in una piccola e ininfluente economia nazionale che si regge sulla svalutazione e con ogni probabilità alla mercé di qualche demagogo oppure se non convenga fare tutti gli sforzi necessari a raggiungere una correzione delle divergenze attraverso l’unione politica, fiscale, del mercato del lavoro con una Banca Centrale Europea con capacità autonoma di intervento"
Re: [O.T.] Crisi economica
vediamo che succede in Grecia intanto
altri tagli per oltre 11 miliardi
http://www.corriere.it/economia/12_agos ... 52cb.shtml

altri tagli per oltre 11 miliardi
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Re: [O.T.] Crisi economica
Banche di merda non vi dò più un soldo,poi la classica frase del direttore vigliacco di filiale: Non è colpa mia(se te lo sto mettendo nel culo con la sabbia..) è la sede centrale..Kronos ha scritto:http://corrieredelveneto.corriere.it/tr ... 4424.shtml
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VENEZIA — Il rapporto tra Raffaela Zanellato e il direttore di filiale della sua banca non si risolverà con una semplice stretta di mano. Il 13 febbraio prossimo, il tribunale deciderà se anche all’imprenditrice padovana spetterà la restituzione degli interessi pagati negli anni alle banche, come è già successo recentemente a un centinaio di imprenditori, tutti risarciti, nel pieno della crisi economica, perché vittime di usura bancaria. A vedere la corposa documentazione presentata dal perito del tribunale, per il momento Zanellato, titolare di una piccola falegnameria di Vigonovo, è sicura di aver pagato interessi troppo alti visto che il Pm ha dato il via libera perché l’imprenditrice acceda ai fondi antiusura previsti per le vittime della criminalità organizzata.
«La banca ha applicato tassi così sproporzionati da aver messo in ginocchio la mia azienda», racconta Zanellato, che tre anni fa è stata costretta a licenziare i suoi quattro operai per pagare debiti non dovuti e continuare l’attività da sola. La banca infatti ha prima chiesto illecitamente un rientro di 15 mila euro e poi ha protestato un assegno da 8 mila segnalando l’imprenditrice alla centrale rischi. «In questo modo si è creato un effetto domino con le altre banche anche se continuavo a pagare i mutui regolarmente - continua Zanellato -. Appena hanno visto la segnalazione della prima banca gli altri istituti hanno chiuso le linee di credito lasciandomi senza fondi per acquistare il materiale necessario a soddisfare le commesse». La vicenda dell’imprenditrice di Vigonovo però non è un caso isolato.
A sentire Alfredo Belluco di Federcontribuenti che ha seguiti un centinaio di imprenditori vittima di usura bancaria e che sta incassando una vittoria alla settimana contro le banche, in tutti i casi da lui analizzati gli istituti di credito hanno superato il tasso di soglia (che per questo trimestre è fissato al 18,05%) e hanno chiesto rientri non dovuti per decine di milioni di euro alle imprese venete. «Un caso esemplare è quello della Vide srl - spiega Belluco -. Il suo titolare, Riccardo Tasca, è stato uno dei primi in Veneto a vincere una causa contro una banca perché, carte alla mano, è riuscito a dimostrare che gli era stato praticato un interesse del 103,4%, di gran lunga oltre il tasso d’usura».
Secondo la perizia del commercialista Luca Peretti, accolta dal tribunale di Padova, gli interessi pagati da Tasca erano stati per 41 trimestri su 41 oltre la soglia dell’usura e dunque l’imprenditore doveva alla banca 140 mila euro in meno di quanto era stato richiesto inizialmente. In altri casi, gli imprenditori sono riusciti attraverso una mediazione addirittura a ottenere soldi dalle banche, che hanno preferito ripiegare sulla restituzione del denaro piuttosto che dibattere in sede legale. «A fronte di un debito non dovuto di oltre un milione di euro - continua Belluco mostrando pazientemente i documenti che provano le sue parole - un commerciante all’ingrosso di Monselice è riuscito a chiudere quattro transazioni con un rimborso di 650 mila euro e adesso, con quei soldi, ha fatto ripartire l’azienda».
Nel caso di un’impresa trevigiana il superamento del tasso era talmente palese che l’impresa è riuscita a ottenere un prestito da una seconda banca per affrontare le spese legali. Come garanzia è bastato presentare una perizia tecnica che dimostrava senza possibilità di errore il tasso di usura praticato dalla prima banca. L’altro istituto di credito infatti sapeva che la mediazione sarebbe stata favorevole all’imprenditore. E se questa vicenda può sembrare divertente, quella di un imprenditore suicidatosi nel 2011 è decisamente più drammatica. L’uomo infatti si è tolto la vita convinto di avere debiti per oltre 200 mila euro con gli istituti di credito,mala perizia di parte, fatta fare il mese scorso dalla vedova, dimostrerebbe l’esatto contrario: dati gli interessi già pagati sarebbe stato l’imprenditore ad avanzare soldi dalla banca.
Dal canto loro gli stessi istituti di credito non negano di avere chiesto tassi superiori a quello di usura. «Accadeva in passato, prima che fossero messi a punto i software che garantiscono il non superamento della soglia», spiegano i direttori generali di due istituti di credito. «Quest’anno abbiamo chiuso il 70% delle mediazioni, che sono state 150», ammettono i vertici di un’altra banca veneta. «Il problema è che finora nessun banchiere è stato condannato in sede penale - conclude Belluco - quindi le banche continuano a praticare l’usura sapendo che per la legge dei grandi numeri dovranno rimborsare solo chi si accorge di essere stato fregato».
Alessio Antonini
28 luglio 2012
Grazie x la segnalazione di questo articolo Kronos.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Fabio Concato.
Re: [O.T.] Crisi economica
Draghi come Marchionne rispedito a casa dai crucchi tedeschi
http://www.repubblica.it/mobile-rep/ser ... -40242189/

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Re: [O.T.] Crisi economica
I porci bastardi a stelle e strisce ci riprovano ma i draghi li fermeranno. Dostum sostieni anche tu i draghi.
Stavolta gli Yankee non distruggeranno la fortezza europa.
Stavolta gli Yankee non distruggeranno la fortezza europa.
Le banche americane si preparano all’Eurocrack, tempo 18-24 mesi
Lo scrive il quotidiano di economia Financial Times, le banche statunitensi hanno paura della crisi in atto dell’ Europa. Nell’ intervista un banchiere anonimo afferma: “La cosa migliore che si possa fare è smobilizzare, ridurre. Ci stiamo preparando a una completa rottura dell’euro nei prossimi 18-24 mesi.” Quindi stanno cercando di ridurre la propria esposizione verso l’ Eurozona, cercando di scrollarsi di dosso il peso degli investimenti che riguardano i paesi a rischio e ricorrendo ai credit default swap per assicurarsi delle coperture.
JPMorgan, Bank of America, Citigroup, Morgan Stanley(che secondo degli insider, è la più esposta verso l’ Europa) e Goldman Sachs hanno ridotto la loro esposizione.
I dati emergono dall’analisi dei bilanci del secondo trimestre 2012, resi noti dagli stessi istituti di credito. JP Morgan avrebbe aumentato la percentuale di bond assicurati dal 52% al 61%. Più significativo il dato di Credit Suisse, la cui percentuale di bond coperti da cds è volata dal 69% al 90%, mentre resta meno rilevante il passaggio dal 60% al 62% di titoli di Stato assicurati dalla concorrente Ubs. fonte
Secondo WallStreetItalia sembra che la riduzione dell’esposizione sia stata chiesta proprio dal governo americano.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] Crisi economica
Già Drugat parlare di "Fortezza Europa" è di ottimo auspicio poiDrogato_ di_porno ha scritto:I porci bastardi a stelle e strisce ci riprovano ma i draghi li fermeranno. Dostum sostieni anche tu i draghi.
Stavolta gli Yankee non distruggeranno la fortezza europa.Le banche americane si preparano all’Eurocrack, tempo 18-24 mesi
Lo scrive il quotidiano di economia Financial Times, le banche statunitensi hanno paura della crisi in atto dell’ Europa. Nell’ intervista un banchiere anonimo afferma: “La cosa migliore che si possa fare è smobilizzare, ridurre. Ci stiamo preparando a una completa rottura dell’euro nei prossimi 18-24 mesi.” Quindi stanno cercando di ridurre la propria esposizione verso l’ Eurozona, cercando di scrollarsi di dosso il peso degli investimenti che riguardano i paesi a rischio e ricorrendo ai credit default swap per assicurarsi delle coperture.
JPMorgan, Bank of America, Citigroup, Morgan Stanley(che secondo degli insider, è la più esposta verso l’ Europa) e Goldman Sachs hanno ridotto la loro esposizione.
I dati emergono dall’analisi dei bilanci del secondo trimestre 2012, resi noti dagli stessi istituti di credito. JP Morgan avrebbe aumentato la percentuale di bond assicurati dal 52% al 61%. Più significativo il dato di Credit Suisse, la cui percentuale di bond coperti da cds è volata dal 69% al 90%, mentre resta meno rilevante il passaggio dal 60% al 62% di titoli di Stato assicurati dalla concorrente Ubs. fonte
Secondo WallStreetItalia sembra che la riduzione dell’esposizione sia stata chiesta proprio dal governo americano.
cè solo il "Dovè Wenck?" Cmq le banche yankee in cassaforte hanno solo muffa.

Prima cè il 25 Luglio del Duce Berlusconi seguito dal Badoglio Monti la guerra continua ora ci prepariamo all'8 Settembre .Napolitano ha fatto riparare la corvetta "Baionetta" X ogni evenienza (come nonno).
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] Crisi economica
La sola sottoscrizione di CDS non significa scommettere sul fallimento dell'euro. Oramai si fanno CDS per qualsiasi minchiata.Drogato_ di_porno ha scritto:I porci bastardi a stelle e strisce ci riprovano ma i draghi li fermeranno. Dostum sostieni anche tu i draghi.
Stavolta gli Yankee non distruggeranno la fortezza europa.Le banche americane si preparano all’Eurocrack, tempo 18-24 mesi
Lo scrive il quotidiano di economia Financial Times, le banche statunitensi hanno paura della crisi in atto dell’ Europa. Nell’ intervista un banchiere anonimo afferma: “La cosa migliore che si possa fare è smobilizzare, ridurre. Ci stiamo preparando a una completa rottura dell’euro nei prossimi 18-24 mesi.” Quindi stanno cercando di ridurre la propria esposizione verso l’ Eurozona, cercando di scrollarsi di dosso il peso degli investimenti che riguardano i paesi a rischio e ricorrendo ai credit default swap per assicurarsi delle coperture.
JPMorgan, Bank of America, Citigroup, Morgan Stanley(che secondo degli insider, è la più esposta verso l’ Europa) e Goldman Sachs hanno ridotto la loro esposizione.
I dati emergono dall’analisi dei bilanci del secondo trimestre 2012, resi noti dagli stessi istituti di credito. JP Morgan avrebbe aumentato la percentuale di bond assicurati dal 52% al 61%. Più significativo il dato di Credit Suisse, la cui percentuale di bond coperti da cds è volata dal 69% al 90%, mentre resta meno rilevante il passaggio dal 60% al 62% di titoli di Stato assicurati dalla concorrente Ubs. fonte
Secondo WallStreetItalia sembra che la riduzione dell’esposizione sia stata chiesta proprio dal governo americano.
Con il valore di tutti i CDS scambiati sul mercato ci ripianiamo il debito americano, quello dell'eurozona e resta qualcosa pure per un caffe'.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Re: [O.T.] Crisi economica
Condivido Husker, infatti non credo ad una parola di quello che dicono. Penso piuttosto alla prosecuzione della strategia delle agenzie di rating: screditare mediaticamente l'Europa e l'Euro, "effetto annuncio". Si sa che l'economia è fortemente influenzata da fattori psicologici.Husker_Du ha scritto:La sola sottoscrizione di CDS non significa scommettere sul fallimento dell'euro.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] Crisi economica
Dies Irae Dies IraeDrogato_ di_porno ha scritto:Condivido Husker, infatti non credo ad una parola di quello che dicono. Penso piuttosto alla prosecuzione della strategia delle agenzie di rating: screditare mediaticamente l'Europa e l'Euro, "effetto annuncio". Si sa che l'economia è fortemente influenzata da fattori psicologici.Husker_Du ha scritto:La sola sottoscrizione di CDS non significa scommettere sul fallimento dell'euro.

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Re: [O.T.] Crisi economica
senza dubbio per metterlo in culo agli itaGliani
il Cavaliere non ha rivali

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Re: [O.T.] Crisi economica
Dostum, tu dovresti saperlo bene: se bello vuoi apparire, un po' devi soffrire.dostum ha scritto: Dies Irae Dies Irae
L'Itaglia sta solo cercando di diventare Miss Universo.
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Re: [O.T.] Crisi economica
"La gente deve paga’ le tasse, il nemico non è Equitalia. Male non fare, paura non avere.
Purtroppo l’Italia è terra eletta di prenditori e magnager. Arraffatori e cavallette.
Io non sono un puritano, ma qui si esagera."
Purtroppo l’Italia è terra eletta di prenditori e magnager. Arraffatori e cavallette.
Io non sono un puritano, ma qui si esagera."
Grande uccellata e festa del pesce offerta da quattro donzelli ghotti e golosi a tre gioconde fanciulle in dodici porcate. (Ugo)