[O.T.] Crisi economica

Scatta il fluido erotico...

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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5926 Messaggio da Kronos »

Alex Teflon ha scritto:Kronos ho appena avuto un lieto evento medico negli usa e ti posso dire che anche li ti sbagli di grosso. Io in Italia pago le tasse, e anche l'assicurazione sanitaria perché se devo andare nel pubblico divento vecchio. Negli usa tutta la sanità programmata (non a stralcio) costa meno ed e' immensamente più efficiente di quella italiana. Rimarresti sconvolto se vedessi che livello di servizi e che costi hanno. Mediamente il 50 percento rispetto all'Italia. Per inciso io le visite le pago, pago il cazzo di dentista e se non avessi l'assicurazione ce l'avrei nel culo quindi grazie Dio che sono assicurato (in Italia). Chi denigra gli usa lo fa per un 10 percento di sacrosanti motivi. E un 90 percento di invidia. Perché gli usa sono protagonisti e noi no. Perché sono liberi e noi no. Perché sono realmente multiculturali e noi no. Amen
negli usa 40 milioni di persone non godono della sanita' privata. per questo obama sta facendo una riforma di base in tal senso, sempre gliela facciano fare.

sull'efficenza possiamo discuterne: al netto dei furbetti e dei paraculi nostrani, da noi si e' sempre giocato sulla prevenzione (almeno fino ad ora), mentre in certi stati americani a tutt'oggi devi sperare di non dover essere operato di urgenza di notte o nei fine settimana per mancanza di medici i quali non vogliono rischiare una causa legale per negligenza.

tralasciando la cazzata del 50% del costo rispetto all'italia, ti faccio presente che se il sistema fosse cosi' economico non vedresti interi voli di linea di americani che van a comprare in canada medicinali.
quelli piu' svegli se li ordinano via internet in giro per il mondo, ma tant'e' :D

sulla menata di essere protagonisti usa il termine piu' appropriato, cioe' egemonici, cosa che di suo non e' esattamente il massimo soprattutto in un periodo multipolare come quello che si sta delineando.
Egemonico e' il termine adatto e tiene a mente sciocchezzuole come la strage del Cermis in terra italiana e con vittime italiane che tu da cittadino italiano dovresti aver bene in mente come dimostrazione lampante delle contraddizioni in termini di una sedicente democrazia compiuta che tralascia un dettaglio come la giustizia.
E senza tirare in ballo sacco e vanzetti che anche li avrebbe dovuto farti ente locale sulla famosa democrazia dei miei coglioni.

Alla faccia della liberta', del rispetto delle regole e del multiculturalismo.

Sul quest'ultimo ti ricordo, tra le altre cose, che gli americani sono i primi a demolire e ad azzerare culture diverse dalla loro (vedi quella dei nativi americani) in nome di una non meglio precisata "way of life" che trasforma il cittadino in consumatore passivo e che per far votare le persone di colore ci sono volute due guerre mondiali, luther king e malcom X prima che si smuovesse qualcosa.

Se prendi di riferimento new york per definire gli usa multiculturali ti consiglio di farti un giro in luisiana o nel profondo idaho e poi ne riparliamo, caro il nostro guido (che e' l'etichetta con cui si definisce ogni italoammericano qualora ti sfuggisse il concetto) :D

Fattene una ragione, il sogno ammericano non esiste piu' da almeno 50 anni.
Se la democrazia devi pagartela a suon di cartamoneta per dimostrare la tua esistenza, non e' piu' liberta'.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5927 Messaggio da Kronos »

fender ha scritto: Quoto completamente, chi nega questo probabilmente non si è mai curato in Italia.
ti do' una brutta notizia: la sanita' privata italiana esiste e resiste solo se ha le convenzioni con il pubblico: che vuol dire che se viene meno l'erogazione del contributo statale chiude bottega, alla faccia di tutti i bei discorsi che state a fare.
tu prova a togliere i fondi che daresti al privato convenzionato e dalli al pubblico e vediamo quanto dura il privato e quanto migliora il pubblico.
Per il resto ringraziate chi ha regionalizzato la sanita' nostrana (con l'obiettivo di privatizzarla il prima possibile) e nel caso di sicilia e lazio ringraziate i vostri governatori con rispettiva classe dirigente per i topi negli ospedali.
La polverini dovrebbero pigliarla a calci nel culo seduta stante, invece sta li a girare in elicottero e far la bella vita.

Ah infine vorrei ricordare il miliardino al buco della sanita' privata (ricorda niente ai fautori dell'efficenza della sanita' privata ecclesiastica la faccenduola del san raffaele?) che verra' ripianato dallo stato.
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Helmut
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5928 Messaggio da Helmut »

Husker_Du ha scritto: Kenneth Arrow e Gerard Debreu (due premi Nobel per l'economia) hanno dimostrato (forse il risultato economico piu' importante di sempre) che se gli imprenditori pensano solo al profitto, i consumatori solo al loro consumo e a nessuno fotte niente degli altri si ottiene il piu' alto benessere SOCIALE (quindi di tutti) possibile. Questo e' il primo teorema dell'economia del benessere ed e' la dimostrazione dell'idea della mano invisibile di Adam Smith.
"Non é dalla benevolenza del salumiere, del panettiere o del macellaio che dobbiamo aspettarci la nostra cena, ma dalla considerazione che essi hanno dei propri interessi" (cit.)
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5929 Messaggio da repeat »

Kronos ha scritto:Ah infine vorrei ricordare il miliardino al buco della sanita' privata (ricorda niente ai fautori dell'efficenza della sanita' privata ecclesiastica la faccenduola del san raffaele?) che verra' ripianato dallo stato.
Lo Stato è lì ANCHE per ripianare i buchi di bilancio delle grandi aziende private. Ed è sempre stato così (Fiat - cassa integrazione, Banche, Sanità, Scuola etc...) perché faceva comodo. A tutti. Buona parte del debito pubblico ha origine proprio nell'indebitamento privato, l'insostenibilità del quale è stata spesso scaricata sul bilancio pubblico, grazie anche ad una classe politica inadeguata e/o corrotta (e proprio per questo, probabilmente, votata dalla gran massa dei cittadini).

In termini assoluti il fatto che uno Stato abbia dei debiti (anche tanti) è assolutamente normale, addirittura logico; così come è normale e logico che un privato contragga dei debiti, nel momento in cui vuole investire nella propria attività o voglia acquistare casa.
Proprio per questo occorrerebbe DIFENDERE lo Stato, e non svenderlo. La sua funzione sociale (anche in termini di ripianatore di ultima istanza) è fondamentale. Ed è insostituibile, visto che al privato interessa non il "bene pubblico" ma solo il profitto. Il suo profitto, sia chiaro. Quello dei suoi soci, non quello di chi ci lavora.

Difendere lo Stato vuol dire OCCUPARSENE. Vuol dire INFORMARSI. Vuol dire votare persone CAPACI e PERBENE. Vuol dire preoccuparsi dell'aria che respiriamo, dell'acqua che beviamo, del cibo che mangiamo.

Una Libertà priva di responsabilità è una finta libertà. Un "privato" non può aver diritto, in nome di una malinteso senso della "libertà", di fare quel che vuole per guadagnare di più o per accumulare più ricchezza. Esiste un interesse generale e comunitario che deve categoricamente valere di più. L'interdipendenza genera responsabilità, non menefreghismo. Dovrebbe generare senso della collettività, e non individualismo sfrenato.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5930 Messaggio da Kronos »

Significa eliminare la presenza dello stato e dare tutto al mercato privato? Ovv. no. Ma se riduci in qualche modo il peso dello stato italiano, rispetto ad ora, ci si guadagna tutti.

Cosi' tanto per gradire.
Il famoso mercato ed i famosi imprenditori dei miei coglioni.

Domanda: quanto costa alla collettivita' il famoso profitto del privato?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... to/323759/

Ilva, per la bonifica soldi pubblici destinati al protocollo di Kyoto
Per risanare e bonificare Taranto, il governo stanzia 336 milioni. Di questi, 70 milioni concessi a tasso agevolato e tolti agli investimenti per le fonti rinnovabili. Mentre negli ultimi tre anni l'azienda ha continuato a macinare utili
di Salvatore Cannavò | 11 agosto 2012

Nel decreto legge licenziato dal governo per la bonifica di Taranto ben 70 milioni di euro sono fondi destinati al finanziamento a tasso agevolato che presumibilmente saranno utilizzati dalla stessa Ilva. Si tratta di risorse che provengono dal “Fondo rotativo per l’attuazione del Protocollo di Kyoto”, istituito dalla finanziaria del 2006. Un fondo che dovrebbe riguardare interventi per le energie rinnovabili e il risparmio energetico e che, invece, ora sarà dirottato alla bonifica del sito tarantino. “Per me è una grande vergogna – dice al Fatto il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli – perché l’Ilva ha avuto utili negli ultimi 3 anni e si prende soldi dallo Stato che, tra l’altro, sono collocati in un capitolo destinato al solare e all’efficienza energetica”. Probabilmente, a usufruire di tali stanziamenti non sarà solo l’Ilva ma tutte le imprese collocate nell’area di bonifica, come ad esempio l’Eni. Quello che è certo è che finora, di soldi stanziati per ripulire l’inquinamento ultradecennale provocato dall’Ilva e dalle altre industrie velenose, si sono visti solo quelli pubblici. Che, però, servono soprattutto a intervenire sulla città, sul Porto o direttamente nel quartiere di Tamburi, quello maggiormentecolpito dalle polveri.

Il decreto emanato dal governo, infatti, ha stanziato 336 milioni di cui 329 pubblici e 7 milioni privati. In questa cifra sono ricompresi i 70 milioni di cui parla Bonelli, soldi certi, esistenti nel Fondo apposito. Così come sono certi i 110 milioni che provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione della Regione Puglia, i 20 milioni del Ministero dell’Ambiente, stanziati per il “federalismo amministrativo” o, ancora i 90 milioni che provengono dal Programma di Ricerca e Competitività. Sono risorse che devono provvedere agli interventi individuati dal Protocollo di Intesa del 26 luglio siglato tra governo, Regione, Provincia e Comune. Ma anche in questo caso si tratta di provvedimenti già previsti in passato, come nel Protocollo di intesa del 2009, e finora mai avviati. Ad esempio per il quartiere Tamburi sono previsti solo 8 milioni di euro ma “in un analogo protocollo d’Intesa del 2005” ricorda ancora Bonelli, “erano stati destinati 50 milioni di euro per la bonifica del quartiere Tamburi e 25 milioni per quella del Mar Piccolo: soldi spariti nel nulla e che a Taranto non sono stati mai utilizzati”. Non è ancora previsto l’intervento necessario a mettere in sicurezza l’impianto siderurgico per ottemperare alle disposizioni del Tribunale del Riesame. Che nella sua ordinanza impone di utilizzare gli impianti “per realizzare tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo”.

Per questo tipo di interventi, il presidente neo-insediato dell’Ilva, il prefetto Bruno Ferrante, ha previsto un investimento aziendale di 90 milioni. Ferrante non ha specificato il dettaglio degli interventi ma si può notare che la cifra non è poi così lontana dai 70 milioni che il governo ha messo a disposizione a tasso agevolato. Non solo, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è detto disponibile “a cofinanziare in parte le iniziative dell’Ilva” se l’azienda troverà “nuove tecnologie da applicare per diminuire l’impatto ambientale”.

Si tratterà di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Il presidente Ferrante ha visto i sindacati giovedì scorso e ha assicurato che l’azienda intende “andare avanti”. Anche se non si capisce come. Si tratterà di leggere le motivazioni della sentenza del Riesame perché da quelle pagine si capirà se la facoltà d’uso per il risanamento è limitata solo agli interventi di bonifica interna oppure se consente di procedere con una produzione ridotta al minimo. Che, però, per quanto assottigliata, non può eliminare sic et simpliciter tutti i fattori di inquinamento.

Resta il fatto che, al momento, i Riva non hanno ancora messo sul tavolo un euro per rimediare ai danni da loro prodotti. Eppure, il bilancio del 2011 si è chiuso con numeri eccezionali: oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 327 milioni di utili per un gruppo con una patrimonializzazione di 4,2 miliardi. La situazione dello scorso anno è stata così positiva che anche la capogruppo, la Riva Fire Spa, la holding di famiglia che controlla le varie scatole aziendali, tra cui l’Ilva, ha potuto presentare un bilancio con utili triplicati rispetto al 2010: da 10,3 a 31,5 milioni.

da Il Fatto Quotidiano dell’11 agosto 2012
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5931 Messaggio da repeat »

Kronos ha scritto:
Significa eliminare la presenza dello stato e dare tutto al mercato privato? Ovv. no. Ma se riduci in qualche modo il peso dello stato italiano, rispetto ad ora, ci si guadagna tutti.

Cosi' tanto per gradire.
Il famoso mercato ed i famosi imprenditori dei miei coglioni.

Domanda: quanto costa alla collettivita' il famoso profitto del privato?

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Ilva, per la bonifica soldi pubblici destinati al protocollo di Kyoto
Per risanare e bonificare Taranto, il governo stanzia 336 milioni. Di questi, 70 milioni concessi a tasso agevolato e tolti agli investimenti per le fonti rinnovabili. Mentre negli ultimi tre anni l'azienda ha continuato a macinare utili
di Salvatore Cannavò | 11 agosto 2012

Nel decreto legge licenziato dal governo per la bonifica di Taranto ben 70 milioni di euro sono fondi destinati al finanziamento a tasso agevolato che presumibilmente saranno utilizzati dalla stessa Ilva. Si tratta di risorse che provengono dal “Fondo rotativo per l’attuazione del Protocollo di Kyoto”, istituito dalla finanziaria del 2006. Un fondo che dovrebbe riguardare interventi per le energie rinnovabili e il risparmio energetico e che, invece, ora sarà dirottato alla bonifica del sito tarantino. “Per me è una grande vergogna – dice al Fatto il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli – perché l’Ilva ha avuto utili negli ultimi 3 anni e si prende soldi dallo Stato che, tra l’altro, sono collocati in un capitolo destinato al solare e all’efficienza energetica”. Probabilmente, a usufruire di tali stanziamenti non sarà solo l’Ilva ma tutte le imprese collocate nell’area di bonifica, come ad esempio l’Eni. Quello che è certo è che finora, di soldi stanziati per ripulire l’inquinamento ultradecennale provocato dall’Ilva e dalle altre industrie velenose, si sono visti solo quelli pubblici. Che, però, servono soprattutto a intervenire sulla città, sul Porto o direttamente nel quartiere di Tamburi, quello maggiormentecolpito dalle polveri.

Il decreto emanato dal governo, infatti, ha stanziato 336 milioni di cui 329 pubblici e 7 milioni privati. In questa cifra sono ricompresi i 70 milioni di cui parla Bonelli, soldi certi, esistenti nel Fondo apposito. Così come sono certi i 110 milioni che provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione della Regione Puglia, i 20 milioni del Ministero dell’Ambiente, stanziati per il “federalismo amministrativo” o, ancora i 90 milioni che provengono dal Programma di Ricerca e Competitività. Sono risorse che devono provvedere agli interventi individuati dal Protocollo di Intesa del 26 luglio siglato tra governo, Regione, Provincia e Comune. Ma anche in questo caso si tratta di provvedimenti già previsti in passato, come nel Protocollo di intesa del 2009, e finora mai avviati. Ad esempio per il quartiere Tamburi sono previsti solo 8 milioni di euro ma “in un analogo protocollo d’Intesa del 2005” ricorda ancora Bonelli, “erano stati destinati 50 milioni di euro per la bonifica del quartiere Tamburi e 25 milioni per quella del Mar Piccolo: soldi spariti nel nulla e che a Taranto non sono stati mai utilizzati”. Non è ancora previsto l’intervento necessario a mettere in sicurezza l’impianto siderurgico per ottemperare alle disposizioni del Tribunale del Riesame. Che nella sua ordinanza impone di utilizzare gli impianti “per realizzare tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo”.

Per questo tipo di interventi, il presidente neo-insediato dell’Ilva, il prefetto Bruno Ferrante, ha previsto un investimento aziendale di 90 milioni. Ferrante non ha specificato il dettaglio degli interventi ma si può notare che la cifra non è poi così lontana dai 70 milioni che il governo ha messo a disposizione a tasso agevolato. Non solo, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è detto disponibile “a cofinanziare in parte le iniziative dell’Ilva” se l’azienda troverà “nuove tecnologie da applicare per diminuire l’impatto ambientale”.

Si tratterà di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Il presidente Ferrante ha visto i sindacati giovedì scorso e ha assicurato che l’azienda intende “andare avanti”. Anche se non si capisce come. Si tratterà di leggere le motivazioni della sentenza del Riesame perché da quelle pagine si capirà se la facoltà d’uso per il risanamento è limitata solo agli interventi di bonifica interna oppure se consente di procedere con una produzione ridotta al minimo. Che, però, per quanto assottigliata, non può eliminare sic et simpliciter tutti i fattori di inquinamento.

Resta il fatto che, al momento, i Riva non hanno ancora messo sul tavolo un euro per rimediare ai danni da loro prodotti. Eppure, il bilancio del 2011 si è chiuso con numeri eccezionali: oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 327 milioni di utili per un gruppo con una patrimonializzazione di 4,2 miliardi. La situazione dello scorso anno è stata così positiva che anche la capogruppo, la Riva Fire Spa, la holding di famiglia che controlla le varie scatole aziendali, tra cui l’Ilva, ha potuto presentare un bilancio con utili triplicati rispetto al 2010: da 10,3 a 31,5 milioni.

da Il Fatto Quotidiano dell’11 agosto 2012

Lo schema è sempre il solito. Il preferito dai nostri "imprenditori". L'unico vero loro dogma: PRIVATIZZARE gli utili e SOCIALIZZARE le perdite.

Quanto è cattivo lo Stato!!!

Uh, quanto è cattivo!

Come si vivrebbe meglio se non ci fosse!!!
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5932 Messaggio da Alex Teflon »

Kronos il mio pediatra a Miami mi prende 70 Usd, si sbatte come un dannato e se sbaglia paga. Il mio cazzo di pediatra qui mi prende 100 neuri che e' il doppio. Ha sempre ragione non puoi chiedere un cazzo se sbaglia sono cazzi tuoi. Non sai un cazzo stai zitto per pietà. Il modo, la professionalità. Ho sempre in mente mio padre dopo un incidente d'auto: "qui non sapevo cosa mettere e ho contenuto con del fil di ferro". Ha dovuto fare 5 operazioni in clinica per camminare, altrimenti era sulla sedia. Stai zitto per pietà.

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Husker_Du
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5933 Messaggio da Husker_Du »

Kronos ha scritto:
Significa eliminare la presenza dello stato e dare tutto al mercato privato? Ovv. no. Ma se riduci in qualche modo il peso dello stato italiano, rispetto ad ora, ci si guadagna tutti.

Cosi' tanto per gradire.
Il famoso mercato ed i famosi imprenditori dei miei coglioni.

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Ilva, per la bonifica soldi pubblici destinati al protocollo di Kyoto
Per risanare e bonificare Taranto, il governo stanzia 336 milioni. Di questi, 70 milioni concessi a tasso agevolato e tolti agli investimenti per le fonti rinnovabili. Mentre negli ultimi tre anni l'azienda ha continuato a macinare utili
di Salvatore Cannavò | 11 agosto 2012

Nel decreto legge licenziato dal governo per la bonifica di Taranto ben 70 milioni di euro sono fondi destinati al finanziamento a tasso agevolato che presumibilmente saranno utilizzati dalla stessa Ilva. Si tratta di risorse che provengono dal “Fondo rotativo per l’attuazione del Protocollo di Kyoto”, istituito dalla finanziaria del 2006. Un fondo che dovrebbe riguardare interventi per le energie rinnovabili e il risparmio energetico e che, invece, ora sarà dirottato alla bonifica del sito tarantino. “Per me è una grande vergogna – dice al Fatto il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli – perché l’Ilva ha avuto utili negli ultimi 3 anni e si prende soldi dallo Stato che, tra l’altro, sono collocati in un capitolo destinato al solare e all’efficienza energetica”. Probabilmente, a usufruire di tali stanziamenti non sarà solo l’Ilva ma tutte le imprese collocate nell’area di bonifica, come ad esempio l’Eni. Quello che è certo è che finora, di soldi stanziati per ripulire l’inquinamento ultradecennale provocato dall’Ilva e dalle altre industrie velenose, si sono visti solo quelli pubblici. Che, però, servono soprattutto a intervenire sulla città, sul Porto o direttamente nel quartiere di Tamburi, quello maggiormentecolpito dalle polveri.

Il decreto emanato dal governo, infatti, ha stanziato 336 milioni di cui 329 pubblici e 7 milioni privati. In questa cifra sono ricompresi i 70 milioni di cui parla Bonelli, soldi certi, esistenti nel Fondo apposito. Così come sono certi i 110 milioni che provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione della Regione Puglia, i 20 milioni del Ministero dell’Ambiente, stanziati per il “federalismo amministrativo” o, ancora i 90 milioni che provengono dal Programma di Ricerca e Competitività. Sono risorse che devono provvedere agli interventi individuati dal Protocollo di Intesa del 26 luglio siglato tra governo, Regione, Provincia e Comune. Ma anche in questo caso si tratta di provvedimenti già previsti in passato, come nel Protocollo di intesa del 2009, e finora mai avviati. Ad esempio per il quartiere Tamburi sono previsti solo 8 milioni di euro ma “in un analogo protocollo d’Intesa del 2005” ricorda ancora Bonelli, “erano stati destinati 50 milioni di euro per la bonifica del quartiere Tamburi e 25 milioni per quella del Mar Piccolo: soldi spariti nel nulla e che a Taranto non sono stati mai utilizzati”. Non è ancora previsto l’intervento necessario a mettere in sicurezza l’impianto siderurgico per ottemperare alle disposizioni del Tribunale del Riesame. Che nella sua ordinanza impone di utilizzare gli impianti “per realizzare tutte le misure tecniche necessarie per eliminare le situazioni di pericolo”.

Per questo tipo di interventi, il presidente neo-insediato dell’Ilva, il prefetto Bruno Ferrante, ha previsto un investimento aziendale di 90 milioni. Ferrante non ha specificato il dettaglio degli interventi ma si può notare che la cifra non è poi così lontana dai 70 milioni che il governo ha messo a disposizione a tasso agevolato. Non solo, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è detto disponibile “a cofinanziare in parte le iniziative dell’Ilva” se l’azienda troverà “nuove tecnologie da applicare per diminuire l’impatto ambientale”.

Si tratterà di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Il presidente Ferrante ha visto i sindacati giovedì scorso e ha assicurato che l’azienda intende “andare avanti”. Anche se non si capisce come. Si tratterà di leggere le motivazioni della sentenza del Riesame perché da quelle pagine si capirà se la facoltà d’uso per il risanamento è limitata solo agli interventi di bonifica interna oppure se consente di procedere con una produzione ridotta al minimo. Che, però, per quanto assottigliata, non può eliminare sic et simpliciter tutti i fattori di inquinamento.

Resta il fatto che, al momento, i Riva non hanno ancora messo sul tavolo un euro per rimediare ai danni da loro prodotti. Eppure, il bilancio del 2011 si è chiuso con numeri eccezionali: oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 327 milioni di utili per un gruppo con una patrimonializzazione di 4,2 miliardi. La situazione dello scorso anno è stata così positiva che anche la capogruppo, la Riva Fire Spa, la holding di famiglia che controlla le varie scatole aziendali, tra cui l’Ilva, ha potuto presentare un bilancio con utili triplicati rispetto al 2010: da 10,3 a 31,5 milioni.

da Il Fatto Quotidiano dell’11 agosto 2012
Ovv. l'articolo non lo leggo tutto perche' non c'e' bisogno.

Qual'e' il tasso di sconto? Quali sono i benefici ottenuti dalla societa' in valore presente? Qual'e' il valore scontato dei benefici futuri a fronte del costo sostenuto? Qual'e' il costo opportunita' in valore presente di chiudere lo stabilimento rispetto al costo sostenuto?

Se non rispondi a domande simili, dire 200 trilioni o 40 euro e' la stessa cosa.

Guardare solo all'esborso nominale e' un classico esempio di illusione monetaria (a proposito, vedi Keynes The General Theory, 1936).
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5934 Messaggio da Kronos »

Alex Teflon ha scritto:Kronos il mio pediatra a Miami mi prende 70 Usd, si sbatte come un dannato e se sbaglia paga. Il mio cazzo di pediatra qui mi prende 100 neuri che e' il doppio. Ha sempre ragione non puoi chiedere un cazzo se sbaglia sono cazzi tuoi. Non sai un cazzo stai zitto per pietà. Il modo, la professionalità. Ho sempre in mente mio padre dopo un incidente d'auto: "qui non sapevo cosa mettere e ho contenuto con del fil di ferro". Ha dovuto fare 5 operazioni in clinica per camminare, altrimenti era sulla sedia. Stai zitto per pietà.
uh e' arrivato il detentore della Verita' assoluta. quello che sputa puntualmente sul piatto dove mangia.

pensa te qui da noi i pediatri, te li passa l'asl, sono dignitosi si sbattono da mattina a sera con la reperibilita' andando spesso oltre il loro ruolo.
e siamo nella provincia profonda, non a miami.

se passi in zona ti presento nella sequenza:
- primario che ha rivoluzionato la tecnica di rimozione del tumore alla gola. lavora in un ospedale pubblico e oltre che a fare il suo mestiere, si sbatte ad insegnare a gruppi di altri medici di tutta europa e di mezzo mondo la sua tecnica.
- gruppo assortito di ricercatori del cro di aviano che pubblicano ogni 3 x 2 in riviste scientifiche.
- primario e staff di rfa con reparto di eccellenza certificato dai canadesi un paio di anni fa.
- primario ricercatore 36enne di ortopedia che fa la spola tra italia e germania
- una buona fetta di internisti del policlinico universitario di padova, gente con le palle pagata poco che avanza in media 150 giorni di ferie causa reperibilita' e blocco assunzione personale.
- una quantita' impressionante di ricercatori nel settore medico che lavorano in italia e fanno capo a gruppi di ricerca europei e che non se ne sono andati via per senso di responsabilita' e passione per il lavoro che fanno e non certo per far soldi in giro per il mondo.
- gruppo di medici di base che lavorano tra l'italia e la gran bretagna reclutati per garantire copertura sanitaria in diverse zone della perfida albione, sguarnite dall'imbecille scelta fatta molti anni fa di rendere medicina facolta' a numero chiuso.

E questi sono solo dei casi che conosco personalmente, non per sentito dire.
Se i nostri medici fanno cosi' cagare com'e' che se li accaparrano inglesi e tedeschi e ritrovo ricercatori nostrani in giro per il mondo?

tutti bravi a sparare sui casi di malasanita' facendo poi di tutta l'erba un fascio, ma delle eccellenze non se ne parla mai. Anche questo e' tipico dell'itaGliano medio che ben rappresenti ma tant'e'.

Sul fatto che il sistema si possa migliorare perfettamente d'accordo, come sono d'accordo sul fatto che ci mangino sopra e si possa risparmiare ed efficentare prima che tutto vada in malora, ma tra questo ed incensare in toto la sanita' privata e' da perfetti imbecilli, tipico di gente che non ha ne' memoria storica (classico dell'itaGliano medio arrogante come nel tuo caso), ne' della diversita' tra il sistema di welfare europeo e quello americano.

Sono due sistemi completamente differenti: tant'e' che gran parte di chi fa ricerca (quella che conta) negli stati uniti e' tutta gente non americana importata alla bisogna con borse di studio ed assegni di ricerca, perche' da loro il ricercatore in medicina non e' retribuito come le tre specializzazioni con cui fai soldi come medico negli usa (cardiologia, medicina estetica, chirurgia).
Sara' per quello che trovi una marea di medici indiani, brasiliani, italiani e cinesi e ben pochi ammericani quando si tratta di settori come otorino, ortopedia, e tutte le altre specialita' non considerate "d'oro".
Inoltre se sei malato cronico o terminale o ti becchi un cancro ti attacchi al treno e non esisti per la tanto blasonata sanita' privata perche' non sei economicamente appetibile.

Ah, se tu sapessi qualcosa di piu' della sanita' europea e nazionale, sapresti che in caso di necessita' ogni cittadino europeo puo' farsi curare in uno degli stati membri il tutto a carico del rispettivo sistema sanitario del paese di appartenenza.
Uno dei tanti diritti che l'unione riserva ai propri cittadini e di cui da noi non si parla mai.

Detto questo, l'argomento sanita' e' sterminato e motivi per farti star zitto ce ne sono a bizzeffe: ti invito quindi a far la cortesia di usare piu' il cervello e meno i coglioni quando starnazzi di quello che conosci meno di un porno della tommasi.

Resti tra noi: visto che negli usa stai cosi' bene trasferisciti fisso a miami rinunciando alla cittadinanza italiana e vediamo se la bella vita da residente permanente e' la stessa ce far la spola avanti indietro.

Scommettiamo che cambi idea al volo?
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5935 Messaggio da Kronos »

Husker_Du ha scritto:
Ovv. l'articolo non lo leggo tutto perche' non c'e' bisogno.

Qual'e' il tasso di sconto? Quali sono i benefici ottenuti dalla societa' in valore presente? Qual'e' il valore scontato dei benefici futuri a fronte del costo sostenuto? Qual'e' il costo opportunita' in valore presente di chiudere lo stabilimento rispetto al costo sostenuto?

Se non rispondi a domande simili, dire 200 trilioni o 40 euro e' la stessa cosa.

Guardare solo all'esborso nominale e' un classico esempio di illusione monetaria (a proposito, vedi Keynes The General Theory, 1936).
eh no cazzo.
se possiedi una fabbrica che inquina una citta' paghi di tasca tua visto che ne sei il proprietario.
costa troppo?
la chiudi.

ed e' qui che sta l'inghippo.
la proprieta' anziche' mettere a norma come la legge impone mette la comunita' a ricatto: o mi paghi la bonifica o chiudo e perdi il lavoro.
concettualmente proprio il trionfo del libero mercato.
nella pratica il furbetto incula tutti noi, indistintamente, privatizzando il profitto e socializzando le perdite.

Dopo quello che han fatto con l'ilva in un paese civile i proprietari oltre che a metter mano al portafoglio con i beni di famiglia per pagare i danni sarebbero in galera da un pezzo per disastro ambientale, strage ed omicidio volontario.
Invece per anni si alzavano i limiti delle sostanze tossiche (prestigiacomo docet) per far credere di essere a norma con l'impianto, ma di investire sulla sicurezza e sulle fonti di inquinamento men che meno.

tutto il resto, se permetti sono cazzate.
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Alex Teflon
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5936 Messaggio da Alex Teflon »

Kronos hai ragione. Mi hai convinto. Grazie per avermi illuminato. Ora sto meglio. E' sempre più importante basarsi sulle supposizioni altrui che sull'esperienza diretta. E perdonami se ti ho fatto passare la notte al computer. Un bacio grande.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#5937 Messaggio da dboon »

dopo 277 anni chiude Richard Ginori
337 dipendenti in cassa integrazione

http://www.tempi.it/dopo-277-anni-chiud ... fiorentino

:roll:
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5938 Messaggio da Helmut »

dboon ha scritto:dopo 277 anni chiude Richard Ginori
337 dipendenti in cassa integrazione
La ceramica industriale viene prodotta ormai in Cina, Turchia, Serbia a costi nettamente inferiori. Inoltre é un settore che richiede moltissima energia, che in Italia costa in misura superiore (grazie al scelte politiche scellerate)

Si puo' puntare sul design, oppure sui sanitari in lamiera inox stampata, che ancora pochi li sanno fare, ma ci vogliono investimenti e manodopera qualificata.

L'illusione di vivere solo di servizi tralasciando la manifattura é stata coltivata per 2 generazioni, e adesso restiamo seduti sul bugliolo. :o
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5939 Messaggio da Alex Teflon »

Se non chiudeva da sola ci pensava un magistrato per inquinamento ambientale, tranquillo.

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Enrico Pallazzo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#5940 Messaggio da Enrico Pallazzo »

Alex Teflon ha scritto:Se non chiudeva da sola ci pensava un magistrato per inquinamento ambientale, tranquillo.
Se il reato c'è, si applica la legge e la si fa chiudere.
è sempre amore!

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