tennista indiana minacciata O.T.

[Er Monnezza]

e vabbè tse tse pe' stavolta

[fiatAGRI]

ricercatezza

non vale, l'avevo già  messa nella seconda pagina...

viewtopic.php?p=244238#244238

sorry sir,

luminosità 

[Squirto]

amabilità 

[fiatAGRI]

dolcezza

[Squirto]

misura

[fiatAGRI]

oculatezza

[SuSEr]

squisitezza

[Husker_Du]

Scuola Milano, islamiche in rivolta
Le mamme:"No ai nostri figli a statali"

Sono le donne italiane con il velo, musulmane convertite, a guidare la rivolta contro l'obbligo di iscrivere i figli alle scuole statali. La protesta per la chiusura del centro di via Quaranta a Milano va avanti perchè "per i bambini tre ore alla settimana per imparare la lingua araba sono poche". Inutile ogni incontro tra i circa 200 genitori con il direttore scolastico Mario Dutto e il provveditore Mario Zenga.



Nell'ultimo faccia a faccia, i vertici scolastici hanno spiegato quali sono le alternative che si possono offrire: o l'iscrizione alla scuola statale italiana con l'aiuto, a chi lo chiederà , a mantenere la conoscenza della lingua araba o la cosiddetta istruzione paterna. Una soluzione che, peró, è stata respinta dalla maggior parte dei genitori che chiedono invece una scuola paritaria e, in attesa della sua istituzione, la riapertura di quella in via Quaranta o, al suo posto, una scuola dove poter svolgere le lezioni come prima. Fino ad allora ci sarà  un presidio per dimostrare il dissenso alla proposte avanzate e "per non lasciare i nostri bambini a casa in una situazione drammatica, quando tutti gli altri vanno a scuola".

A riassumere il pensiero di gran parte dei genitori è stato uno di loro, Mohammed El Nea Nai, il cui figlio dovrà  andare in terza media. "La loro offerta va benissimo - ha spiegato - ma manca la cosa più importante: un programma che preveda come base tutte le materie che si studiano nel nostro Paese. Questo perchè non sappiamo se i nostri figli rimarranno in Italia o se ritorneranno nella nostra terra. Vogliamo che abbiano un titolo che valga in Egitto altrimenti saranno costretti a fare i lustrascarpe". "In caso contrario - ha aggiunto - li faremo studiare a casa e poi sostenere l'esame al consolato". Lui e gli altri chiedono "una scuola, pur sotto il controllo delle istituzioni italiane, dove i nostri figli possano studiare in prevalenza le materie egiziane e anche quelle italiane. Non parlo della religione perchè quella è stampata nel cuore dei bambini".

Di fronte alla proposte dei vertici scolastici, Mara, una donna italiana convertitasi 12 anni fa, sposata con un egiziano e madre di tre figli, si è detta "molto alterata". Con il velo e un abito lungo chiari ha protestato perchè "la scuola di via Quaranta c'è da anni e hanno deciso di chiuderla pochi giorni prima dell'inizio delle lezioni. Questo perchè ci vogliono obbligare a mandarli o alla scuola italiana o a optare per l'istruzione paterna. Noi vogliamo che imparino l'italiano, ma soprattutto la cultura e la religione musulmana. Il Corano non insegna, come molti hanno sostenuto, il terrorismo ma la pace".

Il direttore di via Quaranta, Ali Sharif, ha cercato di chiedere a tutti di "stare tranquilli" convinto che "si troverà  una soluzione".

Ma Cristo di un Dio........."Vogliamo che abbiano un titolo che valga in Egitto altrimenti saranno costretti a fare i lustrascarpe"......vogliamo cosa??????????????????????? Allora tutti gli indiani dovrebbero avere una scuola in cui si insegnano le materie indiane, e tutti i cinesi e balle varie....

Se uno vule un titolo di studio che valga in Egitto, va a studiare in Egitto....mah....

Io mi chiedo: se mi trasferisco in Iran, posso chiedere che mi moglie vada in giro senza velo e la costituzione di una scuola cattolica in cui si insegna l'italiano...metti mai che mio figlio torni poi in Italia....

[Squirto]

Se uno vule un titolo di studio che valga in Egitto, va a studiare in Egitto....

quoto.


tornando a noi:

placidità 

[fiatAGRI]

pacatezza

[Squirto]

temperanza

[fiatAGRI]

modestia

[armageddom]

Scuola Milano, islamiche in rivolta
Le mamme:"No ai nostri figli a statali"

Sono le donne italiane con il velo, musulmane convertite, a guidare la rivolta contro l'obbligo di iscrivere i figli alle scuole statali. La protesta per la chiusura del centro di via Quaranta a Milano va avanti perchè "per i bambini tre ore alla settimana per imparare la lingua araba sono poche". Inutile ogni incontro tra i circa 200 genitori con il direttore scolastico Mario Dutto e il provveditore Mario Zenga.



Nell'ultimo faccia a faccia, i vertici scolastici hanno spiegato quali sono le alternative che si possono offrire: o l'iscrizione alla scuola statale italiana con l'aiuto, a chi lo chiederà , a mantenere la conoscenza della lingua araba o la cosiddetta istruzione paterna. Una soluzione che, peró, è stata respinta dalla maggior parte dei genitori che chiedono invece una scuola paritaria e, in attesa della sua istituzione, la riapertura di quella in via Quaranta o, al suo posto, una scuola dove poter svolgere le lezioni come prima. Fino ad allora ci sarà  un presidio per dimostrare il dissenso alla proposte avanzate e "per non lasciare i nostri bambini a casa in una situazione drammatica, quando tutti gli altri vanno a scuola".

A riassumere il pensiero di gran parte dei genitori è stato uno di loro, Mohammed El Nea Nai, il cui figlio dovrà  andare in terza media. "La loro offerta va benissimo - ha spiegato - ma manca la cosa più importante: un programma che preveda come base tutte le materie che si studiano nel nostro Paese. Questo perchè non sappiamo se i nostri figli rimarranno in Italia o se ritorneranno nella nostra terra. Vogliamo che abbiano un titolo che valga in Egitto altrimenti saranno costretti a fare i lustrascarpe". "In caso contrario - ha aggiunto - li faremo studiare a casa e poi sostenere l'esame al consolato". Lui e gli altri chiedono "una scuola, pur sotto il controllo delle istituzioni italiane, dove i nostri figli possano studiare in prevalenza le materie egiziane e anche quelle italiane. Non parlo della religione perchè quella è stampata nel cuore dei bambini".

Di fronte alla proposte dei vertici scolastici, Mara, una donna italiana convertitasi 12 anni fa, sposata con un egiziano e madre di tre figli, si è detta "molto alterata". Con il velo e un abito lungo chiari ha protestato perchè "la scuola di via Quaranta c'è da anni e hanno deciso di chiuderla pochi giorni prima dell'inizio delle lezioni. Questo perchè ci vogliono obbligare a mandarli o alla scuola italiana o a optare per l'istruzione paterna. Noi vogliamo che imparino l'italiano, ma soprattutto la cultura e la religione musulmana. Il Corano non insegna, come molti hanno sostenuto, il terrorismo ma la pace".

Il direttore di via Quaranta, Ali Sharif, ha cercato di chiedere a tutti di "stare tranquilli" convinto che "si troverà  una soluzione".

Ma Cristo di un Dio........."Vogliamo che abbiano un titolo che valga in Egitto altrimenti saranno costretti a fare i lustrascarpe"......vogliamo cosa??????????????????????? Allora tutti gli indiani dovrebbero avere una scuola in cui si insegnano le materie indiane, e tutti i cinesi e balle varie....

Se uno vule un titolo di studio che valga in Egitto, va a studiare in Egitto....mah....

Io mi chiedo: se mi trasferisco in Iran, posso chiedere che mi moglie vada in giro senza velo e la costituzione di una scuola cattolica in cui si insegna l'italiano...metti mai che mio figlio torni poi in Italia....

Per chiedre, lo puoi fare. Ma il giorno dopo vieni espulso (se ti va bene). I coioni siamo noi (una parte almeno.....quelli che vogliono il nemico in casa)

[fiatAGRI]

il nemico fa tutti quei lavori degradanti che l'itagliano non fà .
come la mettiamo?
dove la trovi forza lavoro sottocosto?
ingegnieria genetica?

[Squirto]

discernimento