Allora prima avevo sul Master il masterizzatore e sullo Slave il lettore...ho provato togliendo il lettore dallo Slave e mettendoci L'hd ma mi ha dato errore...provo a invertire il Master e lo Slave???}}Tristan ha scritto:Jpp ha scritto:Purtroppo non è ancora finita la faccenda...sky72 ha scritto:Se quello è l'unico cavo EIDE presente nel pc devi semplicemente comprarne un altro e attaccarlo al secondo canale disponibile sulla scheda madre
se hai già 2 cavi entrambi con due connettori, scegline uno libero e attaccalo lì
Allora, sul pc vecchio ho staccato il cd-rom,quindi attaccato il disco e funziona perfettamente!
Faccio la medesima cosa sul pc nuovo, ovvero stacco il lettore dvd e attacco il disco, ma mi dà un errore nel Bios(credo): il sistema riconosce il disco ma dà errore e windows non si carica...
Allora ho staccato il cavo eide dal pc vecchio ma non ho trovato un altro attacco nella scheda madre...ora sono in crisi...
è facile che nel pc nuovo tu abbia due periferiche sullo stesso cavo, per funzionare devi settarne una in master ed una in slave (non è sm![]()
![]()
) (ti basta guardare sullo stesso hd il posizionamento del jumper, c'è sempre lo schema) una volta fatto dovrebbe andare anche sul pc nuovo.
poi dimmi te se non ti girano i coglioni: 250 mb fottuti!!
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Gli choc delle memorie sparite: lutto che puó causare grande frustrazione».
Ti rubano il computer e sei finito.
L'ultimo furto a Francis Ford Coppola: persi 15 anni di lavoro.
MILANO " «Il signor Coppola è molto triste. La sola cosa che chiede è la restituzione del suo computer, che è per lui essenziale». Giovedì scorso, dopo un furto nella casa argentina del regista, la sua assistente ha passato il messaggio alle televisioni locali. Come un disperato sos. E lo è. Nella memoria del pc portatile Coppola aveva registrato (e non salvato) quindici anni di lavoro, compreso il materiale per il suo prossimo film, «Tetro», inizio riprese previsto per febbraio. Ma adesso i programmi di Francis Ford Coppola sono azzerati, sospesi. Perchè una memoria digitale puó raccogliere una vita intera, una vita creativa, o di affetti. E «se la perdi ti senti finito», dicono gli inconsolabili che ci sono passati. A quelle memorie affidiamo anni di lavoro, documenti, corrispondenze, appunti, fotografie del cuore che una volta al massimo rischiavano di ingiallire sui vecchi album di famiglia. Certo che bastano semplici e veloci operazioni per duplicare le memorie. Basta fare un «backup» dei dati, basta copiarli. Ma poi c'è l'errore umano. «Ho perso anche il backup», «non trovo la chiavetta», «avevo tutto nella stessa valigia». Inutile infierire. Coppola è triste. E i suoi compagni di sventura non sono ottimisti sui tempi di ripresa. «àˆ uno choc, io non ho ancora recuperato del tutto. Nel pc avevo milioni di ore di lavoro, e pezzi della mia vita, tutte le foto di mia figlia dalla nascita alla prima comunione " racconta Roberto Andreoni, compositore ". àˆ una ferita difficile da rimarginare. A me è successo due volte. Prima un furto in casa: e col portatile se ne è andata l'opera che stavo scrivendo, un danno incalcolabile. Poi un furto in auto, questa volta nel pc avevo il mio lavoro per una mostra multimediale, mesi di lavoro, avevo fatto il backup ma era nella stessa borsa. Avevo evitato gli autogrill per paura dei furti e avevo bevuto un caffè veloce in un bar curando l'auto dalla vetrata, non mi sono accorto di nulla. Tutto perso. Ho offerto duemila euro a chi mi restituiva quel dischetto. Inutile». Sotto choc è stato a lungo Rodrigo Dias, titolare della storica libreria Croce di Roma, quarantamila titoli in 500 metri quadrati. «àˆ successo due anni fa, ero sconvolto, andavo in giro come uno zombie. Avevo inaugurato la libreria in ottobre, in dicembre erano arrivati i ladri: via server e backup, il dischetto l'avevo lasciato sulla scrivania. C'era l'inventario, la mappa, le schede, il venduto, c'era tutto quello di cui ho ancora bisogno e che non ho più riavuto. Compresa la mia corrispondenza privata ». «àˆ un lutto gravissimo, difficile da elaborare " sostiene il sociologo Franco Ferrarotti " soprattutto se come nel caso di Coppola va perso un lavoro creativo, perchè è la perdita della sostanza della persona che si è espressa in quel lavoro. Puó causare grande sofferenza e frustrazione, e coincidere con periodi di relativa sterilità artistica. Oggi siamo esposti all'ambivalenza di queste tecnologie, che da un lato ci aiutano a creare una memoria ma poi ci espongono al grave rischio di perderla ». Nel lungo elenco delle «vittime» c'è un caso in cui dati preziosi sono tornati al legittimo proprietario. àˆ quello di Paola Bernardi Locatelli, neolaureata in Archeologia alla Statale di Milano. La sua tesi su «La figura umana nella ceramica etrusco-corinzia» l'ha dedicata al gentleman che le ha rubato il pc dall'auto. «Mancavano tre mesi alla laurea, nel pc c'era la mia tesi. Ero disperata, con il computer c'erano anche la chiavetta Usb e il cd con le copie. Stampai centinaia di volantini chiedendo la restituzione di quel materiale. Il ladro mi telefonó e mi fece avere ben quattro chiavette con le copie della tesi».
Federica Cavadini
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... pola.shtml
Ti rubano il computer e sei finito.
L'ultimo furto a Francis Ford Coppola: persi 15 anni di lavoro.
MILANO " «Il signor Coppola è molto triste. La sola cosa che chiede è la restituzione del suo computer, che è per lui essenziale». Giovedì scorso, dopo un furto nella casa argentina del regista, la sua assistente ha passato il messaggio alle televisioni locali. Come un disperato sos. E lo è. Nella memoria del pc portatile Coppola aveva registrato (e non salvato) quindici anni di lavoro, compreso il materiale per il suo prossimo film, «Tetro», inizio riprese previsto per febbraio. Ma adesso i programmi di Francis Ford Coppola sono azzerati, sospesi. Perchè una memoria digitale puó raccogliere una vita intera, una vita creativa, o di affetti. E «se la perdi ti senti finito», dicono gli inconsolabili che ci sono passati. A quelle memorie affidiamo anni di lavoro, documenti, corrispondenze, appunti, fotografie del cuore che una volta al massimo rischiavano di ingiallire sui vecchi album di famiglia. Certo che bastano semplici e veloci operazioni per duplicare le memorie. Basta fare un «backup» dei dati, basta copiarli. Ma poi c'è l'errore umano. «Ho perso anche il backup», «non trovo la chiavetta», «avevo tutto nella stessa valigia». Inutile infierire. Coppola è triste. E i suoi compagni di sventura non sono ottimisti sui tempi di ripresa. «àˆ uno choc, io non ho ancora recuperato del tutto. Nel pc avevo milioni di ore di lavoro, e pezzi della mia vita, tutte le foto di mia figlia dalla nascita alla prima comunione " racconta Roberto Andreoni, compositore ". àˆ una ferita difficile da rimarginare. A me è successo due volte. Prima un furto in casa: e col portatile se ne è andata l'opera che stavo scrivendo, un danno incalcolabile. Poi un furto in auto, questa volta nel pc avevo il mio lavoro per una mostra multimediale, mesi di lavoro, avevo fatto il backup ma era nella stessa borsa. Avevo evitato gli autogrill per paura dei furti e avevo bevuto un caffè veloce in un bar curando l'auto dalla vetrata, non mi sono accorto di nulla. Tutto perso. Ho offerto duemila euro a chi mi restituiva quel dischetto. Inutile». Sotto choc è stato a lungo Rodrigo Dias, titolare della storica libreria Croce di Roma, quarantamila titoli in 500 metri quadrati. «àˆ successo due anni fa, ero sconvolto, andavo in giro come uno zombie. Avevo inaugurato la libreria in ottobre, in dicembre erano arrivati i ladri: via server e backup, il dischetto l'avevo lasciato sulla scrivania. C'era l'inventario, la mappa, le schede, il venduto, c'era tutto quello di cui ho ancora bisogno e che non ho più riavuto. Compresa la mia corrispondenza privata ». «àˆ un lutto gravissimo, difficile da elaborare " sostiene il sociologo Franco Ferrarotti " soprattutto se come nel caso di Coppola va perso un lavoro creativo, perchè è la perdita della sostanza della persona che si è espressa in quel lavoro. Puó causare grande sofferenza e frustrazione, e coincidere con periodi di relativa sterilità artistica. Oggi siamo esposti all'ambivalenza di queste tecnologie, che da un lato ci aiutano a creare una memoria ma poi ci espongono al grave rischio di perderla ». Nel lungo elenco delle «vittime» c'è un caso in cui dati preziosi sono tornati al legittimo proprietario. àˆ quello di Paola Bernardi Locatelli, neolaureata in Archeologia alla Statale di Milano. La sua tesi su «La figura umana nella ceramica etrusco-corinzia» l'ha dedicata al gentleman che le ha rubato il pc dall'auto. «Mancavano tre mesi alla laurea, nel pc c'era la mia tesi. Ero disperata, con il computer c'erano anche la chiavetta Usb e il cd con le copie. Stampai centinaia di volantini chiedendo la restituzione di quel materiale. Il ladro mi telefonó e mi fece avere ben quattro chiavette con le copie della tesi».
Federica Cavadini
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... pola.shtml
Anche a me è già saltato uno store&save da 320gb. Per fortuna lo avevo appena comprato e stavo solo copiandoci su il materiale. In compenso me ne hanno mandato uno nuovo da 400 ma se è comune che salti inizio ad avere paura....gnostico ha scritto:A me è andato a puttane come te . Era proprio un 250 Giga della Packard Bell. Lo "store&save" per la precisione.