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Inviato: 06/04/2009, 14:45
da Lilith
Dicono che era impossibile prevedere, e va bene, ma io mi domando: visto che tremava dalla fine di Novembre non si poteva rinforzare gli edifici a rischio?

Inviato: 06/04/2009, 14:49
da Onizuka
Non credo che potesse servire a molto rinforzare gli edifici...Penso che l'intensità  e la forza del terremoto sarebbe stata devastante cmq..

Inviato: 06/04/2009, 14:52
da Drogato_ di_porno
una paese (non ho capito quale) è stato raso al suolo tipo bomba atomica. sono senza parole

Inviato: 06/04/2009, 14:58
da Mr. G

Inviato: 06/04/2009, 14:59
da docu
madball ha scritto:
tu sei un deficente, e l'hai dimostrato qui parecchie volte; ora per rispetto chiudo la discussione.
almeno qualcosa ho dimostrato ...

tu - invece - non avendo dimostrato niente hai fatto capire solo di essere una nullità 

:lol: :lol: :lol:

p.s. aprila pure dove vuoi la discussione mezzasega ...
che ti raggiungeró

:wink:

Inviato: 06/04/2009, 15:01
da AlexSmith
Lilith ha scritto:Dicono che era impossibile prevedere, e va bene, ma io mi domando: visto che tremava dalla fine di Novembre non si poteva rinforzare gli edifici a rischio?
Seeee, con la burocrazia itagliana non si faceva nemmeno in tempo a presentare la domanda in Comune.....comunque andare a mettere mano agli edifici nel centro storico dell'Aquila sarebbe stato impossibile.

Piuttosto speriamo che questa tragedia serva di monito per adottare criteri antisismici efficaci nell'edilizia.

Inviato: 06/04/2009, 15:02
da Satana in autobus

Inviato: 06/04/2009, 15:04
da TD
AlexSmith ha scritto:Piuttosto speriamo che questa tragedia serva di monito per adottare criteri antisismici efficaci nell'edilizia.
sfortunatamente credo sia una speranza che si rinnova di tragedia in tragedia almeno in italia

Inviato: 06/04/2009, 15:07
da phoenix
io mi sono laureato all'aquila... ho fatto fatica a riconoscere la città , ho riconosciuto delle parti soltanto dopo aver letto le scritte sotto le immagini. Alcuni amici ancora non danno notizie... speriamo e preghiamo che non ci siano altri morti.

Guardate, e imprecate
http://www.youtube.com/watch?v=jdWbW2-lKhU
http://www.youtube.com/watch?v=YK7cLp3Sqw8
http://www.youtube.com/watch?v=WieaAPrQEN4

Inviato: 06/04/2009, 15:13
da Onizuka
docu ha scritto:
madball ha scritto:
tu sei un deficente, e l'hai dimostrato qui parecchie volte; ora per rispetto chiudo la discussione.
almeno qualcosa ho dimostrato ...

tu - invece - non avendo dimostrato niente hai fatto capire solo di essere una nullità 

:lol: :lol: :lol:

p.s. aprila pure dove vuoi la discussione mezzasega ...
che ti raggiungeró

:wink:
Docu versione segugio ??

Inviato: 06/04/2009, 15:14
da Drogato_ di_porno
il paese che non esiste più è Tempera.

ci sono polemiche perchè Giampaolo Giuliani studiando le emissioni di radon avrebbe previsto da almeno una settimana il terremoto. ma non capisco una cosa: la casa stessa di Giuliani è stata colpita, la sua famiglia si trova accampata per strada. perchè non si sono trasferiti?

terremoti così in giappone ne capitano 1 all'anno ma l'edilizia è completamente diversa.

Inviato: 06/04/2009, 15:15
da Bebbo26
Siamo già  a 92 morti... ho paura che non siano finiti...

Inviato: 06/04/2009, 15:15
da Onizuka
Drogato_ di_porno ha scritto:il paese che non esiste più è Tempera.

ci sono polemiche perchè Giampaolo Giuliani studiando le emissioni di radon avrebbe previsto da almeno una settimana il terremoto. ma non capisco una cosa: la casa stessa di Giuliani è stata colpita, la sua famiglia si trova accampata per strada. perchè non si sono trasferiti?

terremoti così in giappone ne capitano 1 all'anno ma l'edilizia è completamente diversa.
Forse non l'aveva previsto ???

Inviato: 06/04/2009, 15:17
da Satana in autobus
anni fa, sono stato in umbria subito dopo il terremoto.

Ho visitato il luogo dell'epicentro: Isola.
da allora ribattezzato: "isola che non c'è"

Spazzato via.
La gente è rimasta nei container per anni. E non so ora che situazione ci sia.

Inviato: 06/04/2009, 15:18
da Drogato_ di_porno
Tempera, viaggio nell'epicentro del sisma

Tempera, sette chilometri dall'Aquila, è uno dei paesi devastati dal terremoto ma di cui ancora nessuno parla come ad esempio di Onna, un piccolo paese a 10 chilometri dal capoluogo di regione dove il 90% delle case è caduto e gli abitanti in questi minuti stanno scavando a mani nude per dare soccorso a chi è rimasto sotto le macerie in attesa dei soccorsi che sembrano non arrivare mai. A Tempera i morti sarebbero almeno tre, diversi di dispersi, ma i soccorsi sono potuti arrivare solo dopo le otto e non c'è, dunque, alcun bilancio ufficiale.

I Vigili del fuoco, quattro ragazzi del posto, sono arrivati da poco; la prima ambulanza ha portato via poco fa una donna che respirava a fatica e i cittadini continuano ad estrarre persone da sotto le macerie. Da soli, a mani nude e, qualcuno, con in testa un casco da moto.

L'ultima persona, una donna, è stata salvata pochi minuti fa. I morti sarebbero almeno tre, ma la gente del posto parla di diversi dispersi: si conoscono tutti e sanno bene chi manca all'appello. Il paese è distrutto. Anche la chiesa, non una di quelle antiche chiese di queste parti, ma un edificio moderno, è andata giù. Le case della parte alta del paese sono le più danneggiate: molte sono letteralmente sventrate. La gente circola tra le macerie, attonita. àˆ quello che fa da stanotte.

Alcuni non erano andati a dormire dopo il terremoto avvertito intorno alla mezzanotte: c'è chi dice che una delle persone di cui ancora non si conosce la sorte sarebbe rientrata in casa proprio un minuto prima della scossa delle 3,32. L'ennesima di una serie che da settimane, da mesi, teneva in molti con il fiato sospeso. àˆ anche a Tempera, adesso, qualcuno parla di «allarme sottovalutato».

Ma non è il momento, non c'è tempo, per le polemiche. La gente di qua continua a cercare e a scavare. Gli stessi Vigili del fuoco arrivati da poco sono dei volontari del posto che fanno ora quello che hanno fatto per tutta la notte, ma vestiti in modo diverso. Nella piazzetta la gente si ritrova, parla, fa la conta di chi c'è e chi non c'è: chi piange, chi si fa forza, anche se ha la casa distrutta perchè «la cosa importante è avercela fatta».