Re: Ciao, qui Lasse Braun
Inviato: 09/12/2009, 20:40
Non mi sembra se ne sia parlato. Comunque quest'anno è uscito il romanzo di Peppe Fiore La futura classe dirigente per i tipi di Minimum Fax.
Credo che per noi possa essere interessante in quanto l'intreccio (il poco intreccio a dire la veritè...) ruota intorno alla mitica figura di Lasse Braun, e sulla produzione di una serie TV che dovrebbe raccontare la sua vita.
Copioincollo da MF:
Figlio unico napoletano trapiantato a Roma, megalomane, assediato da una selva di nevrosi erotiche, bipolare come tutte le persone di talento nell'Italia contemporanea, Michele Botta ha la sua prima vera occasione per entrare nel mondo degli adulti: viene assunto da una giovane e dinamica società di produzione televisiva. Potrebbe essere l'anno della svolta, e invece è qui che il suo equilibrio già precario finisce per sgretolarsi. Viene mollato dalla ragazza. Il rapporto con i genitori è un ginepraio di ostilità reciproche ormai arrivato al pettine. E l'emancipazione professionale è una fiction milionaria su un mitologico regista porno degli anni Ottanta, che forse non è mai esistito.
E' un libro molto chiacchierato che probabilmente vincerà molti premi. In realtà a me non è piaciuto molto: Fiore sa sicuramente scrivere, pure troppo però. Innamorato della sua penna, spinge troppo sulla sua prosa risultando alquanto artificiale. I dialoghi in realtà sono lunghissimi monologhi "profondi", che appesantiscono la storia che in realtà non decolla mai. Un po' una delusione per me.
Credo che per noi possa essere interessante in quanto l'intreccio (il poco intreccio a dire la veritè...) ruota intorno alla mitica figura di Lasse Braun, e sulla produzione di una serie TV che dovrebbe raccontare la sua vita.
Copioincollo da MF:
Figlio unico napoletano trapiantato a Roma, megalomane, assediato da una selva di nevrosi erotiche, bipolare come tutte le persone di talento nell'Italia contemporanea, Michele Botta ha la sua prima vera occasione per entrare nel mondo degli adulti: viene assunto da una giovane e dinamica società di produzione televisiva. Potrebbe essere l'anno della svolta, e invece è qui che il suo equilibrio già precario finisce per sgretolarsi. Viene mollato dalla ragazza. Il rapporto con i genitori è un ginepraio di ostilità reciproche ormai arrivato al pettine. E l'emancipazione professionale è una fiction milionaria su un mitologico regista porno degli anni Ottanta, che forse non è mai esistito.
E' un libro molto chiacchierato che probabilmente vincerà molti premi. In realtà a me non è piaciuto molto: Fiore sa sicuramente scrivere, pure troppo però. Innamorato della sua penna, spinge troppo sulla sua prosa risultando alquanto artificiale. I dialoghi in realtà sono lunghissimi monologhi "profondi", che appesantiscono la storia che in realtà non decolla mai. Un po' una delusione per me.