[O.T.] ISLAM
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Re: [O.T.] ISLAM
vedi, Pallazzo, il guaio è che non esiste solo il fanatismo religioso: c'è pure quello nazionalista che col primo si mescola in un mix esplosivo. Quando il Pakistan si è separato dall'India ci sono stati 1 milione di morti e 7 milioni di profughi per gli scontro fra nazionalisti Hindu e Musulmani. Il povero Gandhi, che a lungo aveva combattuto contro gli inglesi, è stato fatto fuori da un nazionalista Hindu, mica da un inglese o un musulmano (mi ricorda un certo Rabin ammazzato da un ebreo ortodosso, mica da un palestinese). Altro che non violenza, forse faceva meglio ad allearsi con gli Inglesi (che fino all'ultimo approfittarono degli scontri per ritardare l'Indipendenza indiana).
Aspettiamo che il nostro amico "Mbs" (da non confondersi col monte dei paschi) mandi un po' di petroldollari a una fazione sunnita fino a ieri marginale, in qualche buco di culo dove fino al giorno prima dilagavano violenze a cui i cristiani non prendevano parte, così da organizzare attentati contro il cristianesimo o "l' Occidente". Che è quanto successo in Sri Lanka. Poi il TG parlerà di ISIS e ci sarà sempre stato l' ISIS, e solo l'ISIS. In fin dei conti a Idlib ne restano 80mila no? Vuoi che Mbs non abbia i soldi per pagargli qualche biglietto aereo per il sud-est asiatico?
Aspettiamo che il nostro amico "Mbs" (da non confondersi col monte dei paschi) mandi un po' di petroldollari a una fazione sunnita fino a ieri marginale, in qualche buco di culo dove fino al giorno prima dilagavano violenze a cui i cristiani non prendevano parte, così da organizzare attentati contro il cristianesimo o "l' Occidente". Che è quanto successo in Sri Lanka. Poi il TG parlerà di ISIS e ci sarà sempre stato l' ISIS, e solo l'ISIS. In fin dei conti a Idlib ne restano 80mila no? Vuoi che Mbs non abbia i soldi per pagargli qualche biglietto aereo per il sud-est asiatico?
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- Enrico Pallazzo
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Re: [O.T.] ISLAM
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] ISLAM
li fanno votare finchè non vince Erdogan?
Erdogan nega la vittoria all'opposizione: a Istanbul si rivota
La Commissione elettorale suprema accoglie il ricorso delle forze pro-Akp: alle urne il 23 giugno per scegliere il sindaco di nuovo.
Un colpo di spugna per cancellare la storica sconfitta di Erdogan a Istanbul. Con una clamorosa decisione, la Commissione elettorale suprema della Turchia (Ysk) ha deciso di annullare le elezioni amministrative del 31 marzo scorso, in cui il candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu aveva strappato dopo un quarto di secolo la guida della megalopoli sul Bosforo ai conservatori islamici. Con una maggioranza di 7 voti contro 4, i giudici hanno accolto i ricorsi dell'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan e dei suoi alleati nazionalisti del Mhp, che per settimane hanno denunciato presunti brogli.
SI RIVOTA IL 23 GIUGNO
La mossa è stata ufficializzata dopo la chiusura delle Borse ma ha subito allarmato i mercati, con pesanti perdite per la lira turca. Il ritorno alle urne è stato fissato per il 23 giugno, dopo le festività che concludono il mese sacro islamico del Ramadan, iniziato il 5 maggio. Una decisione che rischia di far piombare la Turchia nel caos. Il partito di Imamoglu, il socialdemocratico Chp, annuncerà le sue mosse in una conferenza stampa convocata il 7 maggio ad Ankara. Ma in piena bufera, il sindaco esautorato non ha perso la consueta pacatezza, comparendo in diretta sui social media a una cena per la rottura del digiuno del Ramadan: «Non perdiamo la speranza. Se restiamo uniti, tutto andrà per il meglio».
LA VITTORIA RISICATA
Nelle prossime ore, gli occhi saranno tutti puntati sul semi-sconosciuto amministratore di una municipalità di Istanbul che in poche settimane era riuscito a conquistare consensi fino a superare sul filo di lana il peso massimo catapultato da Erdogan nella contesa elettorale, l'ex premier Binali Yildirim. La sua vittoria era stata confermata dopo quasi tre settimane di estenuanti riconteggi, fino a decretarne l'elezione per 13.729 preferenze. Venti giorni fa, Imamoglu aveva assunto formalmente la carica di sindaco ricevendo il certificato di elezione, che ora gli sarà revocato.
DUBBI SULL'INDIPENDENZA DELL'YSK
La scelta odierna lascia comunque forti ombre sull'indipendenza dell'Ysk, già duramente criticato in passato dalle opposizioni per aver avallato sospette irregolarità a favore di Erdogan nelle urne - famoso è il caso delle schede senza timbro accettate nel referendum del 2017 sul presidenzialismo. Riparte così una sfida elettorale che rappresenta un azzardo per la carriera politica del presidente turco. A Istanbul, nel 1994, la sua elezione a sindaco ne segnò l'ascesa. E a Istanbul oggi ha deciso di non essere pronto a rinunciare, a qualsiasi costo.
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Re: [O.T.] ISLAM
E' come la Brexit finchè il risultato non è quello "giusto" non vale.Drogato_ di_porno ha scritto:li fanno votare finchè non vince Erdogan?
Erdogan nega la vittoria all'opposizione: a Istanbul si rivota
La Commissione elettorale suprema accoglie il ricorso delle forze pro-Akp: alle urne il 23 giugno per scegliere il sindaco di nuovo.
Un colpo di spugna per cancellare la storica sconfitta di Erdogan a Istanbul. Con una clamorosa decisione, la Commissione elettorale suprema della Turchia (Ysk) ha deciso di annullare le elezioni amministrative del 31 marzo scorso, in cui il candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu aveva strappato dopo un quarto di secolo la guida della megalopoli sul Bosforo ai conservatori islamici. Con una maggioranza di 7 voti contro 4, i giudici hanno accolto i ricorsi dell'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan e dei suoi alleati nazionalisti del Mhp, che per settimane hanno denunciato presunti brogli.
SI RIVOTA IL 23 GIUGNO
La mossa è stata ufficializzata dopo la chiusura delle Borse ma ha subito allarmato i mercati, con pesanti perdite per la lira turca. Il ritorno alle urne è stato fissato per il 23 giugno, dopo le festività che concludono il mese sacro islamico del Ramadan, iniziato il 5 maggio. Una decisione che rischia di far piombare la Turchia nel caos. Il partito di Imamoglu, il socialdemocratico Chp, annuncerà le sue mosse in una conferenza stampa convocata il 7 maggio ad Ankara. Ma in piena bufera, il sindaco esautorato non ha perso la consueta pacatezza, comparendo in diretta sui social media a una cena per la rottura del digiuno del Ramadan: «Non perdiamo la speranza. Se restiamo uniti, tutto andrà per il meglio».
LA VITTORIA RISICATA
Nelle prossime ore, gli occhi saranno tutti puntati sul semi-sconosciuto amministratore di una municipalità di Istanbul che in poche settimane era riuscito a conquistare consensi fino a superare sul filo di lana il peso massimo catapultato da Erdogan nella contesa elettorale, l'ex premier Binali Yildirim. La sua vittoria era stata confermata dopo quasi tre settimane di estenuanti riconteggi, fino a decretarne l'elezione per 13.729 preferenze. Venti giorni fa, Imamoglu aveva assunto formalmente la carica di sindaco ricevendo il certificato di elezione, che ora gli sarà revocato.
DUBBI SULL'INDIPENDENZA DELL'YSK
La scelta odierna lascia comunque forti ombre sull'indipendenza dell'Ysk, già duramente criticato in passato dalle opposizioni per aver avallato sospette irregolarità a favore di Erdogan nelle urne - famoso è il caso delle schede senza timbro accettate nel referendum del 2017 sul presidenzialismo. Riparte così una sfida elettorale che rappresenta un azzardo per la carriera politica del presidente turco. A Istanbul, nel 1994, la sua elezione a sindaco ne segnò l'ascesa. E a Istanbul oggi ha deciso di non essere pronto a rinunciare, a qualsiasi costo.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Re: [O.T.] ISLAM
No, caro Dostum, la Brexit è accettata da tutti e la semplice uscita, la cosiddetta hard Brexit, è a disposizione, bastava lasciar scadere i tempi e sarebbe effettiva da oltre un mese. Non c’è nessun secondo referendum, proprio per non dare soddisfazione a quelli come te, che vedono i complotti ovunque.
Domandati piuttosto perché dopo tre anni questi campioni della uscita non vogliono incassare il biglietto vincente della lotteria. Perché i Farange ed i Johnson riemergono ora che possono solo lamentarsi della mancata uscita, quando gli era stato proposto di gestire le negoziazioni
Domandati piuttosto perché dopo tre anni questi campioni della uscita non vogliono incassare il biglietto vincente della lotteria. Perché i Farange ed i Johnson riemergono ora che possono solo lamentarsi della mancata uscita, quando gli era stato proposto di gestire le negoziazioni
- Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] ISLAM
paragone che non regge dos, la Brexit è stata affossata in primis dai Brexiteers, proprio perchè sapevano essere inattuabile.dostum ha scritto:E' come la Brexit finchè il risultato non è quello "giusto" non vale.
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Re: [O.T.] ISLAM
Si vero, ma non c'entra nulla con il paragone di Dos chi sta affossando la Brexit.Drogato_ di_porno ha scritto:paragone che non regge dos, la Brexit è stata affossata in primis dai Brexiteers, proprio perchè sapevano essere inattuabile.dostum ha scritto:E' come la Brexit finchè il risultato non è quello "giusto" non vale.
Dos si riferiva alle pressanti richieste dei perdenti di ripetere il referendum sotto intendendo che l'elettore aveva sbagliato a votare e se ne era già pentito. Che è un fatto slegato dal tirarsi indietro dei primi firmatari.
Insomma, al netto dei pentimenti, c'è stata, e c'è ancora una parte di addetti ai lavori che spinge per rifare il referendum. Motivazion diverse da quello che sta succedendo in Turchia (li vogliono rivotare perchè parlano di brogli, in Gb vogliono rivotare perchè non adeguatamente istruiti su quello che si andava a decidere) ma paragone che nel merito (rivotare) ha un suo perchè.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] ISLAM
secondo dostum esiste da sempre un "complotto" delle "élite" (Merkel, Draghi, Juncker e i loro collaborazionisti dei vari paesi) per soffocare i "popoli". Quindi se un voto è sgradito alle élite si rivota 100 volte finchè il risultato non è gradito (cosa in parte realizzatasi con il voto francese 2005 che rifiutò la costituzione europea, in tempi non sospetti fu il primo segno di euroscetticismo sottovalutato da molti; si aggirò il problema trasformando la costituzione europea in "trattato di Lisbona" senza voto popolare).
Il problema è che i primi a non volere la Brexit sono i Brexiteers. E' come se in Turchia il primo a non voler rivotare fosse proprio Erdogan. Ecco perchè il paragone non sta in piedi. Che "gli addetti ai lavori" o i Remainers chiedano a gran voce un referendum poco sposta dal momento che a differenza di Erdogan non hanno il potere di dar seguito alle parole. E' solo propaganda. Al contrario il dittatore Erdogan tramite l' YSK (da lui manovrata) è in grado di rifare le elezioni ed è proprio ciò che farà. Qui sta la differenza tra le due situazioni. Erdogan può e lo fa, i Remainers non possono e non lo faranno (limitandosi a far caciara).
Dopo il voto della Brexit i Brexiteers avrebbero potuto prendere in mano il governo e invece hanno scaricato la patata bollente alla May che era una Remainer (come peraltro il 70% dei Brexiteers che in passato erano Remainers, stile Salvini sull'euro). E anche durante il governo May hanno sempre votato contro la soft-Brexit proprio perchè avevano la scusa che non fosse una Hard-Brexit. Quindi hanno rifiutato di portare avanti la Hard e hanno tirato a campare votando contro la Soft (con la scusa che non era Hard). La verità è che non vogliono nè la Soft nè la Hard.
Il problema è che i primi a non volere la Brexit sono i Brexiteers. E' come se in Turchia il primo a non voler rivotare fosse proprio Erdogan. Ecco perchè il paragone non sta in piedi. Che "gli addetti ai lavori" o i Remainers chiedano a gran voce un referendum poco sposta dal momento che a differenza di Erdogan non hanno il potere di dar seguito alle parole. E' solo propaganda. Al contrario il dittatore Erdogan tramite l' YSK (da lui manovrata) è in grado di rifare le elezioni ed è proprio ciò che farà. Qui sta la differenza tra le due situazioni. Erdogan può e lo fa, i Remainers non possono e non lo faranno (limitandosi a far caciara).
Dopo il voto della Brexit i Brexiteers avrebbero potuto prendere in mano il governo e invece hanno scaricato la patata bollente alla May che era una Remainer (come peraltro il 70% dei Brexiteers che in passato erano Remainers, stile Salvini sull'euro). E anche durante il governo May hanno sempre votato contro la soft-Brexit proprio perchè avevano la scusa che non fosse una Hard-Brexit. Quindi hanno rifiutato di portare avanti la Hard e hanno tirato a campare votando contro la Soft (con la scusa che non era Hard). La verità è che non vogliono nè la Soft nè la Hard.
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Re: [O.T.] ISLAM
Drogato_ di_porno ha scritto:paragone che non regge dos, la Brexit è stata affossata in primis dai Brexiteers, proprio perchè sapevano essere inattuabile.dostum ha scritto:E' come la Brexit finchè il risultato non è quello "giusto" non vale.
a sto giro dos ha stravaccato più del solito
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Re: [O.T.] ISLAM
Quella frase è sbagliata. Mischi il risultato (brexit) con una nuova votazione (turchia).Drogato_ di_porno ha scritto: Il problema è che i primi a non volere la Brexit sono i Brexiteers. E' come se in Turchia il primo a non voler rivotare fosse proprio Erdogan. Ecco perchè il paragone non sta in piedi. Che "gli addetti ai lavori" o i Remainers chiedano a gran voce un referendum poco sposta dal momento che a differenza di Erdogan non hanno il potere di dar seguito alle parole. E' solo propaganda. Al contrario il dittatore Erdogan tramite l' YSK (da lui manovrata) è in grado di rifare le elezioni ed è proprio ciò che farà. Qui sta la differenza tra le due situazioni. Erdogan può e lo fa, i Remainers non possono e non lo faranno (limitandosi a far caciara).
Concordo sulla dinamica dei fatti in Gb ma ripeto, ci si allontana dal senso del paragone. In entrambi i casi a voler rivotare sono quelli che hanno perso. Che in Gb quelli che hanno vinto (i politici non gli elettori) non vogliano adesso la Brexit c'entra poco.
Infatti non è solo propaganda il richiedere insistentemente un nuovo referendum per la Brexit. è una opzione sul tavolo.
Lo chiedevano perchè c'erano i margini per rivotare. Ovvio attraverso il voto del parlamento (o almeno credo che ci fosse questa possibilità).
Quindi la differenza esiste, Erdogan lo fa tramite altri ma si sa che la decisione è sua, in Gb chiedevano di rivotare attraverso la decisione di altri ma il fine era lo stesso. Rivotare per cancellare un voto non gradito.
Mi sembra infatti (non sono stato sul pezzo come te sulla Brexit quindi magari mi smentirai) che l'opzione di un nuovo referendum sia stata fino ad adesso accantonata solo per una questione "democratica". Ho sentito più di una volta la May accantonare l'ipotesi del nuovo referendum solo perchè sarebbe stata una decisione non democratica, non perchè fosse impossibile.
Ergo in Turchia rivotano qua ci hanno per adesso solo pensato. Ma ho trovato chi ha spinto per rivotare poco democratico.
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Re: [O.T.] ISLAM
C'è un pezzo molto interessante sull'argomento (di un economista marxista, tra l'altro),
che punta il dito contro la concezione della politica solipsista, dove le votazioni sono intese come un ordine su Amazon:
io voto per una cosa e i politici me la consegnano; se non lo fanno, gli scrivo una cattiva recensione in rete e mi rivolgo alla concorrenza.
https://stumblingandmumbling.typepad.co ... itics.html
La differenza tra Erdogan e gli inglesi è che Erdogan vuole la dittatura classica, mentre gli inglesi vogliono la dittatura del proletariato.
che punta il dito contro la concezione della politica solipsista, dove le votazioni sono intese come un ordine su Amazon:
io voto per una cosa e i politici me la consegnano; se non lo fanno, gli scrivo una cattiva recensione in rete e mi rivolgo alla concorrenza.
https://stumblingandmumbling.typepad.co ... itics.html
La differenza tra Erdogan e gli inglesi è che Erdogan vuole la dittatura classica, mentre gli inglesi vogliono la dittatura del proletariato.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: [O.T.] ISLAM
sì, in parte è così, una questione d'immagine e tradizione "democratica" ("Noi Inglesi abbiamo inventato la rappresentanza democratica mica possiamo negare un voto popolare"), che si mischia (lisciando il pelo) alla retorica "sovranista" e "populista" (la "sacralità del popolo", popolo del quale i politici sono meri servitori, come sostengono in Italia anche Salvini e i 5 stelle).SoTTO di nove ha scritto:l'opzione di un nuovo referendum sia stata fino ad adesso accantonata solo per una questione "democratica". Ho sentito più di una volta la May accantonare l'ipotesi del nuovo referendum solo perchè sarebbe stata una decisione non democratica, non perchè fosse impossibile.
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Re: [O.T.] ISLAM
Geiscia come al solito quando non sai cosa cazzo dire la butti sul personale.Del parere della popolazione a Draghi,Merkel & Co. non frega assolutamente un niente,le multinazionali che si erano trasferite in Inghlterra per goderne i vantaggi fiscali sono contrarie ,questo è rilevante essendo in grado di manipolare le istituzioni "europee" e quelle britanniche.GeishaBalls ha scritto:No, caro Dostum, la Brexit è accettata da tutti e la semplice uscita, la cosiddetta hard Brexit, è a disposizione, bastava lasciar scadere i tempi e sarebbe effettiva da oltre un mese. Non c’è nessun secondo referendum, proprio per non dare soddisfazione a quelli come te, che vedono i complotti ovunque.
Domandati piuttosto perché dopo tre anni questi campioni della uscita non vogliono incassare il biglietto vincente della lotteria. Perché i Farange ed i Johnson riemergono ora che possono solo lamentarsi della mancata uscita, quando gli era stato proposto di gestire le negoziazioni
Blif tu sì che fai osservazioni pertinenti.
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Re: [O.T.] ISLAM
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