[O.T.] Quando ti uccide lo Stato

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}}Tristan
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#646 Messaggio da }}Tristan »

Wolf.55 mi sa che hai preso un granchio, niente tecnica del baccaglio,
semplicemente è un tema che mi tocca,perchè conosco troppo bene la realtà che non si legge sui giornali, ne si vede tutti i giorni, perché nascosta dentro le mura di caserme e carceri, che tu, invece, tendi a negare o minimizzare sistematicamente.
(mi è capitato un osservatorio privilegiato, quindi non pensare male :wink: non sono Diaz )

Semplicemente penso che i PRIMI a dover essere civili e ligi alle regole debbano essere loro, gli agenti, anche e soprattutto in condizioni difficili,
non si può pretendere che a fare una rivoluzione di civiltà siano invece i fermati o i detenuti.

Comunque hai ragione,smetto di disturbare la tua opera di minimizzazione, tanto mica abbiamo le prove che perfino i vertici delle forze dell'ordine insabbiano e producono false prove per pararsi il culo...pensarlo di agenti semplici che sono stati sgamati è roba da centri sociali...
Nemmeno Manganelli saprebbe giocarsela con cosi tanta sagacia dialettica...compliments,Ciao e buon lavoro... :wink:
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wolf.55
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#647 Messaggio da wolf.55 »

}}Tristan ha scritto: ...
semplicemente è un tema che mi tocca,perchè conosco troppo bene la realtà che non si legge sui giornali, ne si vede tutti i giorni, perché nascosta dentro le mura di caserme e carceri, che tu, invece, tendi a negare o minimizzare sistematicamente.
(mi è capitato un osservatorio privilegiato, quindi non pensare male :wink: non sono Diaz )
Allora se non sei Diaz (che in un modo o nell'altro le ha prese), se disponi di un osservatorio privilegiato, chi sei? L'educatore di "Mary per sempre"?

Tristan, lo ripeto, ti voglio bene e ti stimo, mettiamoci il punto.
Ciao!

SkullBoy
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#648 Messaggio da SkullBoy »

Il Trailer di:" E' stato morto un ragazzo"

http://www.youtube.com/watch?v=1ZSU-lfaHY4
"da tutti quelli che inquinano il campo io mi libereró perchè ora sono stanco"

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El Diablo
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#649 Messaggio da El Diablo »

Stefano Cucchi, verso la verità
Il 24 marzo, avvio al processo davanti la terza Corte d'Assise di Roma.
12 rinvii a giudizio e una condanna a due anni per un funzionario del Dap
«Il processo costituisce una tappa importante per la nostra battaglia», lo ha sostenuto Ilaria, sorella del defunto, al termine dell'udienza preliminare del processo per la morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre 2009 all'ospedale Pertini di Roma. Il Gup Rosalba Liso ha rinviato a giudizio dodici persone e ha chiesto una condanna con rito abbreviato. Nel corso del 2011 sono già 9 le morti in carcere.
A conclusione dell'udienza davanti al Gup, è stato condannato con rito abbreviato a due anni di reclusione il funzionario del Dap (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria) Claudio Marchiandi, direttore dell'ufficio detenuti e del trattamento del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria. Sono state poi rinviate a giudizio 12 persone accusate di lesioni, abuso di autorità, favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica. Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici sono i tre agenti della polizia penitenziaria rinviati a giudizio ed imputati di lesioni personali «abusando dei poteri inerenti alla qualità di appartenenti alla polizia penitenziaria, lo facevano cadere a terra e gli cagionavano lesioni personali».
Gli altri nove sono i medici Aldo Fierro, Stefania Corvi, Rosita Caponetti, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo e i tre infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe, che secondo la Procura di Roma «omettevano di adottare i più elementari presidi terapeutici e di assistenza che nel caso di specie apparivano doverosi e tecnicamente di semplice esecuzione ed adattabilità e non comportavano particolari difficoltà di attuazione essendo peraltro certamente idonei ad evitare il decesso del paziente». ll processo comincerà il 24 marzo prossimo davanti alla terza Corte d'Assise di Roma.
Tuttavia nonostante l'esito dei rinvii a giudizio scontati rimane una certa amarezza - come ha spiegato Fabio Anselmo, il legale della famiglia di Stefano Cucchi - perché si continua a dire che Stefano sia morto per una malattia e non per le botte ricevute come concausa dell'evento morte.
Il volto sfigurato di Stefano
Stefano Cucchi, geometra di 31 anni, nè sieropositivo nè anoressico, fu arrestato per il possesso di pochi grammi droga il 16 ottobre del 2009 nel parco degli Acquedotti a Roma. Muore dopo essere passato per gli ambulatori del Tribunale, del carcere di Regina Coeli e dell’ospedale Fatebenefratelli fino al Sandro Pertini, senza avere mai la possibilità di essere visitato dai parenti.
Solo dopo il decesso i genitori e la sorella hanno potuto vedere Stefano. All'obitorio, hanno denunciato il volto tumefatto, pieno di segni e il corpo martoriato. Secondo la ricostruzione, Stefano aveva un occhio rientrato, la mascella fratturata e la dentatura rovinata certamente non causati da una malattia bensì da percosse e botte.
http://www.agenziami.it/articolo/7784/S ... la+verita/
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#650 Messaggio da criptico »

El Diablo ha scritto:Stefano Cucchi, verso la verità
Il 24 marzo, avvio al processo davanti la terza Corte d'Assise di Roma.
Ci avviciniamo. :furioso:

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Lonewolf
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#651 Messaggio da Lonewolf »

CC AGGREDITI AL RAVE PARTY,
GIP: "FEROCIA INAUDITA"
Martedì 26 Aprile 2011 - 18:11

GROSSETO - Il gip di Grosseto ha convalidato l'arresto di Matteo Gorelli, l'unico maggiorenne dei quattro giovani arrestati ieri per l'aggressione dei due carabinieri nel Grossetano. Per Gorelli, 19 anni, il giudice ha poi disposto la custodia cautelare in carcere. La procura dei minori di Firenze ha intanto chiesto la convalida degli arresti anche per i tre diciassettenni, che adesso sono al Centro di prima accoglienza di Firenze. Per loro non è stata ancora fissata l'udienza, che potrebbe svolgersi domani.
«Un'esplosione di ferocia inaudita» che mette in evidenza «la spietatezza e la lucidità successiva» nonchè «l'altissima pericolosità del soggetto». È quanto scrive il gip di Grosseto nell'ordinanza con cui convalida l'arresto di Matteo Gorelli, per l'aggressione dei due militari, ieri, nel Grossetano. Davanti al gip Gorelli si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha chiesto informazioni sulle condizioni di salute dei militari feriti. Gorelli è accusato di concorso in duplice tentato omicidio, concorso in rapina, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
IERI IL MASSACRO «Ci dispiace, l'alcoltest è positivo, ti dobbiamo togliere la patente». E parte il massacro con calci, pugni ed un paletto usato come arma. Ora un appuntato è in pericolo di vita, un altro carabiniere rischia di perdere un occhio. Quattro giovanissimi - solo uno ha 19 anni, gli altri sono minorenni, tra loro c'è una sedicenne - sono stati arrestati per tentato omicidio. Quello che doveva essere un normale controllo stradale presso un rave party in Maremma, si è trasformato stamani in un pestaggio furioso contro due carabinieri. Intorno alle 9 l'appuntato scelto Antonio Santarelli, 43 anni di Teramo, sposato con un figlio di 13, e il carabiniere scelto Domenico Marino, 34 anni di Caserta, fermano il conducente di una Renault Clio, Matteo Gorelli, 19 anni, studente di Cerreto Guidi (Firenze). Con lui due amici e un'amica. Provengono da Vinci, Capraia e Limite, Lastra a Signa, nel Fiorentino. La ragazza è una studentessa, gli altri due sono barista e carrozziere. Per la pattuglia sono stati al rave, 600 persone accampate in tende e roulotte da tre giorni in un campo vicino al fiume Fiora. Musica alta 'no stop', alcol, quasi certamente droghe. L'area è privata e il sindaco di Sorano (Grosseto), Pierandrea Vanni, non poteva impedirlo. Comunque le autorità hanno stabilito di fare controlli accurati sulle strade. Nessuno si deve fare male. Ma dagli esami emerge che Gorelli è positivo all'alcol. Ha un tasso dello 0,86 (0,5 il limite consentito), condizione per cui scatta la revoca del permesso di guida ai neo-patentati. Appena Santarelli e Marino glielo spiegano, si scatena l' aggressione. Accanita. Calci, pugni e colpi con un paletto preso da una recinzione sul posto, sono sferrati con violenza contro i due carabinieri.
Non ci sono testimoni diretti,èaperta campagna e il traffico è scarso. Ma si pensa che tutti i quattro giovani abbiano partecipato all'aggressione. Una bastonata sferrata col paletto raggiunge la testa, fra collo e nuca, di Santarelli, forse mentre stava scrivendo il verbale. È un colpo quasi mortale. Santarelli perde conoscenza, i soccorritori lo troveranno con la testa aperta da una brutta ferita. Marino invece aveva il volto totalmente tumefatto: pur cosciente non riusciva a parlare. I due corpi feriti, distesi sull'asfalto, vengono notati quasi subito da un'altra pattuglia in servizio nella zona. Intuita l'aggressione e vista la Clio in fuga, scatta l'inseguimento. I quattro scappano verso S. Martino sul Fiora. I carabinieri sparano quattro colpi in aria per avvertimento, ma non serve, i giovani non si fermano. Allora sparano ancora, bucando una gomma posteriore, ma l'auto continua comunque la sua corsa. Un altro colpo è necessario per bucare un secondo pneumatico. Allora la vettura finalmente si ferma. C'è una colluttazione, alla fine i quattro giovani vengono arrestati. In auto e nelle case di alcuni di loro perquisite i carabinieri trovano droga. Chi li vede subito dopo l'arresto li descrive impassibili, solo la ragazza piangeva.
A Pitigliano, al comando compagnia dell'Arma, sono interrogati. Viene perfino chiarito che dopo aver massacrato i carabinieri hanno avuto la freddezza di rubare il verbale prima di scappare. Ora Gorelli è in carcere a Grosseto, gli altri tre in una struttura minorile a Firenze. Tra i carabinieri, Santarelli è sottoposto a intervento chirurgico a Le Scotte di Siena e lotta nel reparto di rianimazione per non morire. E il suo collega è comunque grave. Hanno ricevuto la visita del comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli; il comandante di Grosseto, colonnello Rocco Carpenteri ha parlato di «aggressione inaudita e vigliacca». Ferma condanna anche dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. E sdegno è stato espresso dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Come al solito, un tutore della legge massacrato, non fa notizia...specie qui dentro. Quattro figli di puttana, fatti come troie di droga e alcol, sono già diventati dei miti per altri aborti della società. Solo per il maggiorenne è stato per ora convalidato l'arresto.......solo per il maggiorenne?! Come se gli altri fossero stati dei bimbi di 12 anni su uno scuola bus : porca troia! Non gli faranno un cazzo, mi ci gioco qualsiasi cosa, come al solito non gli faranno un cazzo, in sta società di merda, visto che stanno già parlando di richiesta di convalida dell'arresto per i minorenni: ma che richiesta?! Dentro subito e buttare via le chiavi, che il mondo è migliore senza sti quattro cancri della società.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#652 Messaggio da vertigoblu »

Lonewolf ha scritto:CC AGGREDITI AL RAVE PARTY,
GIP: "FEROCIA INAUDITA"
Martedì 26 Aprile 2011 - 18:11

GROSSETO - Il gip di Grosseto ha convalidato l'arresto di Matteo Gorelli, l'unico maggiorenne dei quattro giovani arrestati ieri per l'aggressione dei due carabinieri nel Grossetano. Per Gorelli, 19 anni, il giudice ha poi disposto la custodia cautelare in carcere. La procura dei minori di Firenze ha intanto chiesto la convalida degli arresti anche per i tre diciassettenni, che adesso sono al Centro di prima accoglienza di Firenze. Per loro non è stata ancora fissata l'udienza, che potrebbe svolgersi domani.
«Un'esplosione di ferocia inaudita» che mette in evidenza «la spietatezza e la lucidità successiva» nonchè «l'altissima pericolosità del soggetto». È quanto scrive il gip di Grosseto nell'ordinanza con cui convalida l'arresto di Matteo Gorelli, per l'aggressione dei due militari, ieri, nel Grossetano. Davanti al gip Gorelli si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha chiesto informazioni sulle condizioni di salute dei militari feriti. Gorelli è accusato di concorso in duplice tentato omicidio, concorso in rapina, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
IERI IL MASSACRO «Ci dispiace, l'alcoltest è positivo, ti dobbiamo togliere la patente». E parte il massacro con calci, pugni ed un paletto usato come arma. Ora un appuntato è in pericolo di vita, un altro carabiniere rischia di perdere un occhio. Quattro giovanissimi - solo uno ha 19 anni, gli altri sono minorenni, tra loro c'è una sedicenne - sono stati arrestati per tentato omicidio. Quello che doveva essere un normale controllo stradale presso un rave party in Maremma, si è trasformato stamani in un pestaggio furioso contro due carabinieri. Intorno alle 9 l'appuntato scelto Antonio Santarelli, 43 anni di Teramo, sposato con un figlio di 13, e il carabiniere scelto Domenico Marino, 34 anni di Caserta, fermano il conducente di una Renault Clio, Matteo Gorelli, 19 anni, studente di Cerreto Guidi (Firenze). Con lui due amici e un'amica. Provengono da Vinci, Capraia e Limite, Lastra a Signa, nel Fiorentino. La ragazza è una studentessa, gli altri due sono barista e carrozziere. Per la pattuglia sono stati al rave, 600 persone accampate in tende e roulotte da tre giorni in un campo vicino al fiume Fiora. Musica alta 'no stop', alcol, quasi certamente droghe. L'area è privata e il sindaco di Sorano (Grosseto), Pierandrea Vanni, non poteva impedirlo. Comunque le autorità hanno stabilito di fare controlli accurati sulle strade. Nessuno si deve fare male. Ma dagli esami emerge che Gorelli è positivo all'alcol. Ha un tasso dello 0,86 (0,5 il limite consentito), condizione per cui scatta la revoca del permesso di guida ai neo-patentati. Appena Santarelli e Marino glielo spiegano, si scatena l' aggressione. Accanita. Calci, pugni e colpi con un paletto preso da una recinzione sul posto, sono sferrati con violenza contro i due carabinieri.
Non ci sono testimoni diretti,èaperta campagna e il traffico è scarso. Ma si pensa che tutti i quattro giovani abbiano partecipato all'aggressione. Una bastonata sferrata col paletto raggiunge la testa, fra collo e nuca, di Santarelli, forse mentre stava scrivendo il verbale. È un colpo quasi mortale. Santarelli perde conoscenza, i soccorritori lo troveranno con la testa aperta da una brutta ferita. Marino invece aveva il volto totalmente tumefatto: pur cosciente non riusciva a parlare. I due corpi feriti, distesi sull'asfalto, vengono notati quasi subito da un'altra pattuglia in servizio nella zona. Intuita l'aggressione e vista la Clio in fuga, scatta l'inseguimento. I quattro scappano verso S. Martino sul Fiora. I carabinieri sparano quattro colpi in aria per avvertimento, ma non serve, i giovani non si fermano. Allora sparano ancora, bucando una gomma posteriore, ma l'auto continua comunque la sua corsa. Un altro colpo è necessario per bucare un secondo pneumatico. Allora la vettura finalmente si ferma. C'è una colluttazione, alla fine i quattro giovani vengono arrestati. In auto e nelle case di alcuni di loro perquisite i carabinieri trovano droga. Chi li vede subito dopo l'arresto li descrive impassibili, solo la ragazza piangeva.
A Pitigliano, al comando compagnia dell'Arma, sono interrogati. Viene perfino chiarito che dopo aver massacrato i carabinieri hanno avuto la freddezza di rubare il verbale prima di scappare. Ora Gorelli è in carcere a Grosseto, gli altri tre in una struttura minorile a Firenze. Tra i carabinieri, Santarelli è sottoposto a intervento chirurgico a Le Scotte di Siena e lotta nel reparto di rianimazione per non morire. E il suo collega è comunque grave. Hanno ricevuto la visita del comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli; il comandante di Grosseto, colonnello Rocco Carpenteri ha parlato di «aggressione inaudita e vigliacca». Ferma condanna anche dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. E sdegno è stato espresso dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
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Come al solito, un tutore della legge massacrato, non fa notizia...specie qui dentro. Quattro figli di puttana, fatti come troie di droga e alcol, sono già diventati dei miti per altri aborti della società. Solo per il maggiorenne è stato per ora convalidato l'arresto.......solo per il maggiorenne?! Come se gli altri fossero stati dei bimbi di 12 anni su uno scuola bus : porca troia! Non gli faranno un cazzo, mi ci gioco qualsiasi cosa, come al solito non gli faranno un cazzo, in sta società di merda, visto che stanno già parlando di richiesta di convalida dell'arresto per i minorenni: ma che richiesta?! Dentro subito e buttare via le chiavi, che il mondo è migliore senza sti quattro cancri della società.
in questo caso ti quoto,4 bimbiminkia esaltati che ammazzano quasi per gioco.dentro subito.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#653 Messaggio da Pasko »

Lonewolf ha scritto: Come al solito, un tutore della legge massacrato, non fa notizia...specie qui dentro. Quattro figli di puttana, fatti come troie di droga e alcol, sono già diventati dei miti per altri aborti della società. Solo per il maggiorenne è stato per ora convalidato l'arresto.......solo per il maggiorenne?! Come se gli altri fossero stati dei bimbi di 12 anni su uno scuola bus : porca troia! Non gli faranno un cazzo, mi ci gioco qualsiasi cosa, come al solito non gli faranno un cazzo, in sta società di merda, visto che stanno già parlando di richiesta di convalida dell'arresto per i minorenni: ma che richiesta?! Dentro subito e buttare via le chiavi, che il mondo è migliore senza sti quattro cancri della società.
Wolf hai pienamente ragione, ma vaglielo a dire a chi ha scelto come eroe personale i vari Giuliani, Cucchi e via dicendo... a me spiace che hanno sparato alle gomme. Alla testa, dovevano mirare.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#654 Messaggio da El Diablo »

Un mio collega diceva sempre "Meglio un brutto processo che un bel funerale".
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#655 Messaggio da Parakarro »

Pasko ha scritto:
Lonewolf ha scritto: Come al solito, un tutore della legge massacrato, non fa notizia...specie qui dentro. Quattro figli di puttana, fatti come troie di droga e alcol, sono già diventati dei miti per altri aborti della società. Solo per il maggiorenne è stato per ora convalidato l'arresto.......solo per il maggiorenne?! Come se gli altri fossero stati dei bimbi di 12 anni su uno scuola bus : porca troia! Non gli faranno un cazzo, mi ci gioco qualsiasi cosa, come al solito non gli faranno un cazzo, in sta società di merda, visto che stanno già parlando di richiesta di convalida dell'arresto per i minorenni: ma che richiesta?! Dentro subito e buttare via le chiavi, che il mondo è migliore senza sti quattro cancri della società.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#656 Messaggio da jhonnybuccia »

l'assassino in divisa tende a scocciare di più per la disparità nel confronto quando non si tratta di criminali di professione.

lo sbirro è enormemente avvantaggiato sullo sbandato di turno mi pare tanto ovvio.

sarò scorretto ma per quel che ho potuto leggere la ps aveva abbondante margine per difendersi (leggesi 9x19 of course).

a margine rilevo che roba del genere succede veramente solo in itaglia. in usa il bulletto sarebbe morto ancora prima di scendere dalla macchina.

(non è un giudizio di merito s'intende ma una mera constatazione fattuale).
incerto al 76%.

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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#657 Messaggio da El Diablo »

Sì ma se gli sbirri avessero sparato ai bulletti, sai che casino!
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#658 Messaggio da kisho »

e già... un cane che si morde la coda... qualcuno si deve far male per forza. e comunque sti ragazzi son dei folli.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#659 Messaggio da Plo Style »

Pasko ha scritto:
Lonewolf ha scritto: Come al solito, un tutore della legge massacrato, non fa notizia...specie qui dentro. Quattro figli di puttana, fatti come troie di droga e alcol, sono già diventati dei miti per altri aborti della società. Solo per il maggiorenne è stato per ora convalidato l'arresto.......solo per il maggiorenne?! Come se gli altri fossero stati dei bimbi di 12 anni su uno scuola bus : porca troia! Non gli faranno un cazzo, mi ci gioco qualsiasi cosa, come al solito non gli faranno un cazzo, in sta società di merda, visto che stanno già parlando di richiesta di convalida dell'arresto per i minorenni: ma che richiesta?! Dentro subito e buttare via le chiavi, che il mondo è migliore senza sti quattro cancri della società.
Wolf hai pienamente ragione, ma vaglielo a dire a chi ha scelto come eroe personale i vari Giuliani, Cucchi e via dicendo... a me spiace che hanno sparato alle gomme. Alla testa, dovevano mirare.
A seguito di questi fatti si levano sempre, più o meno timidamente, questi vorrei ma non posso.

Sparare alla testa diamine, alla testa! Ucciderli questi farabutti, non tanto perchè li si odia nello specifico o perchè potrebbero commettere altri crimini (basta l'ergastolo per renderli inoffensivi), ucciderli per veicolare un messaggio di morte: chi ammazza, viene ammazzato.
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Re: [O.T.] Assassini in divisa

#660 Messaggio da Lonewolf »

Plo Style ha scritto:A seguito di questi fatti si levano sempre, più o meno timidamente, questi vorrei ma non posso.

Sparare alla testa diamine, alla testa! Ucciderli questi farabutti, non tanto perchè li si odia nello specifico o perchè potrebbero commettere altri crimini (basta l'ergastolo per renderli inoffensivi), ucciderli per veicolare un messaggio di morte: chi ammazza, viene ammazzato.
che poi l'epilogo violento in sè, è solo l'apice (o l'abisso, come volete). Io, personalmente, in quanto Cobra ovviamente, una valanga di mazzate gliele avrei tirate già al momento del blocco e della constatazione che erano strafatti...specie per quanto concerne l'idiota maggiorenne alla guida dello scuolabus (o meglio, del pulmino dell'istituto). Chi si mette al volante da fatto, è una minaccia per la società e in quanto tale, va estirpata.
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