detesto l'Italia ma non condivido le critiche: siamo un paese conservatore e la nazionale non fa eccezione. Siamo poco propositivi, "andiamo" poco senza palla, giochiamo sotto-ritmo, in contropiede. Storicamente il nostro obiettivo è non prendere gol. Poi ci affidiamo a qualche punzione o calcio d'angolo. E non è detto che questo atteggiamento non paghi. La mia preplessità è che negli anni passati attuavamo questa tattica con Baresi, Maldini, Nesta, Cannavaro, Totti, Del Piero, Inzaghi ecc.; fare questo con Cassano, Balotelli, Chiellini ecc. per me è più difficile.
Censurabili i fischi a Blotelli che poteva riparmiarsi il "tutti figli di puttana" e il calcione rifilato da Andrews verso Prandelli.
Sempre di alto livello il commento RAI con "Gvecia squadva di mevda" di Collovati. Piz, tu che sei esperto di cinema, sicuro non fosse Collovati il doppiatore?

La partita dei nani era troppo condizionata dal risultato dell'Italia. Mi ha ricordato quella dei crukki contro i danesi, massimo risultato con minimo sforzo e qualche rischio nel finale. La Spagna ragioniera, a tratti superficiale, contro una squadra di cagnacci. Vale il discorso dei tedeschi: è dal controllo che esercitano in partite insidiose come queste che si può apprezzare l'eccezionale forza di Spagna e Germania, assai più che dalle goleade.