Famo a capisse, anton.
Eri serio perchè effettivamente esprimevi attraverso il sarcasmo la tua visione delle cose, ma con tutta probabilità inconsapevolmente.
La mia visione delle cose è questa: non ci sono complotti.
Lascio a te il ragionare in termini di buoni e cattivi, cosa che non ho fatto in questa discussione, nonostante mi sia stata più volte attribuita.
Ho già spiegato che per me non esistono buoni e cattivi. Se ho tirato dentro alla discussione il "bene" e il "male" l'ho fatto "sarcasticamente" solo per indicare che quella è la strada sbagliata (quella morale, appunto) per arrivare alla soluzione dei problemi e alla comprensione delle cose. Tu non l'hai fatto, te ne do atto.
E' inutile che mi citi Maldera, perchè non parlo da tifoso quando parlo di Facchetti.
Anch'io quando parlo di Facchetti non ne parlo da tifoso. Non mi piacciono le santificazioni. Era un uomo, non un Dio o un Profeta, e come tale aveva i suoi difetti. E anche qualche scheletro nell'armadio. Avendo fatto poi il dirigente di calcio per vent'anni, la possibilità che si sia dovuto sporcare le mani è altamente probabile, conoscendo il sottobosco di compromessi indicibili cui si deve arrivare per far navigare la propria barca in quel mare poco limpido che è il nostro sport pallonaro. Detto questo, l'odio degli juventini per Facchetti non lo capirò mai. Così' come non capirò mai i riferimenti polemici e un po' gratuiti alla sua figura di giocatore di calcio e sportivo. Stento a ricordare una decina di grandi personaggi di quell'ambiente superiori, moralmente e sportivamente, a Giacinto Facchetti. Ma, forse, qui parlo un po' col cuore.
Notare bene:
sei tu e sempre tu che, al legittimo interrogativo sulla reale colpevolezza o meno di Bonucci&co, hai sclerato con il pezzo su Calciopoli.
Nota bene: io non ho mai detto che Bonucci&co siano colpevoli. Ho detto che lo sostiene l'accusa... e non per ragioni morali, ma in base a qualche carta o a qualche interrogatorio. Auguro a Bonucci e a Conte di uscirne immacolati. Se così non fosse, amen.
Io tutto ho avuto tranne che un atteggiamento fanatico, impetuoso forse sì, ma tutt'altro che fanatico, è una parola che ha tutt'altro significato.
Non era riferito a te. Il termine "fanatico" si riferiva all'atteggiamento con il quale, spesso, anche inconsapevolmente, si commentano le vicende processuali di Tizio o Caio. Siamo sempre il paese degli "innocentisti" e dei "colpevolisti" a prescindere. E, spesso, meno ne sappiamo, più pretendiamo di essere nel giusto. Mangiamo pane e dietrologia a pranzo e a cena. La sentenza giusta è solo quella che ci piace, tutte le altre sono sempre figlie del "complotto"... catto-comunista, giudaico-massonico o anti-juventino che sia.
questa discussione si è trasformata in una palude

Vero.

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.