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CianBellano
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#721 Messaggio da CianBellano »

tiffany rayne ha scritto:cazzo che giornata per Balkan....un negro presidente USA e la Juve che vince 2-0 in casa del Real Madrid :lol:
Maledetto tiff :)

Purtroppo la tua precede la mia di 9 minuti...vai a leggere il topic del calcio :lol:
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pan
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#722 Messaggio da pan »

...e con doppietta di Del Piero...

sto fresco a votare Shyla Stylez la gnorantona là  da sandocan pe faje dà  na ripijatina... :lol: Manco se n'è accorto...

tiffany rayne
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#723 Messaggio da tiffany rayne »

CianBellano ha scritto:
tiffany rayne ha scritto:cazzo che giornata per Balkan....un negro presidente USA e la Juve che vince 2-0 in casa del Real Madrid :lol:
Maledetto tiff :)

Purtroppo la tua precede la mia di 9 minuti...vai a leggere il topic del calcio :lol:
mi ero preparato tutto dalla mattinata caro Cian, non aspettavo altro :lol:

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balkan wolf
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#724 Messaggio da balkan wolf »

è un mondo difficile ragazzi...

ad essere proprio malizoso direi che più che io che rosiko siete voi che godete col cazzo altrui...

calcio elezioni usa no no cose importanti concrete... intanto maganellate ai 68ini e il grembiule ai vostri figli il tutto con l'approvazione del governo demokratiko e di una bella fetta della polazione

a ognuno le sue amarezze

è un mondo difficile per tutti
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#725 Messaggio da tiffany rayne »

un Balkan amareggiato e disilluso....su con la vita vecchio lupo balcanico

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CianBellano
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#726 Messaggio da CianBellano »

balkan wolf ha scritto:siete voi che godete col cazzo altrui...
Allora Alex ha un'anaconda nelle mutande.

Nonostante le malelingue.
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#727 Messaggio da balkan wolf »

raga manco ho voglia di mandarvi a fare in culo ormai :-)

titoli del portale internet

-è obama mania il mondo festeggia

-il cumenda del GF innamorato

dai dai che il livello è bassino suvvia :-)

ovv. voi siete sempre l'eccezzione ci mancherebbe quelli che rielaborano profondissimamente e pensano con la loro testa ci mancherebbe altro...

domanda stronza

quanti degli obamiani de fero hanno letto "the audacity of hope"?? come manco sapete cosa è?? no non vale usare internet :-)
cazzo sta a vedere che l'unico che lo ha almeno sfogliato è quel pirla nazista di BW...

no no obama è un grande si si si ... perchè?? e perchè si cazzo lo dicono tutti no?

cazzate a parte al di la delle minkiate ideologiche io sono veramente ma veramente preoccupato dalle capacità  gnoseologice del sapiens medio e da come la gente sveglia e stronza ne possa facilmente approfittare

nulla di trascendentale alla fine ma pochi cazzi ... se chi di dovere dice "salta" qua 9 su 10 saltano is a fact

le mie perplessità  recenti sono un pó più vissute del puro cabaret telematico :-) cazzo se è proprio inevitabile vivere tra pecore perchè non fare il pastore?? prob. perchè mi fa abbastanza schifo manipolare inculare e ste merdate da ebreo ( purtroppo essenziali per il controllo ) ma cristo santo gli esseri umani paiono proprio senza speranza...

bon vo a meditare nel tempio

saluti Profanacci

:-)
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dostum
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#728 Messaggio da dostum »

Soros, Brzezinski e Rohjatyn, i manovratori di Obama


Uno di questi "manovratori" è Zbigniew Brzezinksi, co-fondatore della Trilateral Commission, già  Segretario di Stato sotto la presidenza di Jimmy Carter e autore di "The Grand Chessboard" [La grande scacchiera, ndt], un piano per la conquista mondiale ad opera degli Stati Uniti in cerca delle ultime gocce di petrolio rimaste sulla Terra.

Non facciamoci ingannare! Il richiamo di Barak Obama alla National Infrastructure Reinvestment Bank (NIRB) non significa il ritorno del Partito Democratico ai valori di Franklin Delano Roosvelt e il ripristino della prerogativa costituzionale di "promuovere un welfare generalizzato", ma garantirà  piuttosto un aumento del welfare per Wall Street ed anche peggio. Il piano di Obama non è altro che il mezzo diretto per sviluppare il piano della Rohatyn-Rudman National Investment Corporation (NIC) invocato nel 2005, che essenzialmente costituisce un revival dei metodi mussoliniani di controllo corporativista dello stato, presentati in uno stile post-moderno e politicamente corretto.

Quando il senatore Obama afferma che la sua National Investment Reinvestment Bank moltiplicherà  magicamente 60 miliardi di dollari in trilioni [migliaia di miliardi n.d.r.], come ha annunciato nel discorso tenuto il 13 febbraio a Jamesville, Wisconsin, si capisce facilmente che il solo modo in cui ció possa accadere è attraverso il perverso potere magico di Wall Street.

Ció che si verificherebbe è che le obbligazioni emesse dalla NIRB verrebbero acquistate sul libero mercato per essere soggette ad operazioni speculative, sarebbero titolarizzate come derivati, scambiate ed in definitiva utilizzate come garanzia collaterale per le infrastrutture recentemente costruite. Assisteremmo così all'emergere di una bolla speculativa sulle infrastrutture, che andrebbe a sostituire la bolla speculativa sui mutui, sostenuta all'inizio dalla spesa pubblica verso le infrastrutture. Questo è solo l'inizio perchè Obama finanzierà  poi l'illusorio scambio dei "crediti di emissioni" quale successiva corrente di aria calda che farà  girare la testa a Wall Street. Questa intuizione è fondamentale per la reale comprensione di ció che si sta verificando, vale a dire il salvataggio dei poteri finanziari attraverso un piano ingegnoso che permetterà  di raccogliere denaro per accaparrare in seguito beni capitali, cioè il patrimonio rimanente della nazione, man mano che aumenterà  il crack catastrofico da oltre un quadrilione [milioni di milardi n.d.r.] di perdite dei derivati.

Oltre a sostenere artificialmente i mercati, la NIRB di Obama, come inizio del modello Rohatyn/Rudman di investimenti in infrastrutture, aprirà  la porta alla privatizzazione dei beni pubblici. I predatori internazionali e gli asset-strippers mirano ad acquistare le autostrade pubbliche e ad imporre pedaggi capestro, come sta già  avvenendo in molti stati. Successivamente gestiscono le strade a pedaggio come cash cows [mucche da mungere, ndt], truffando gli utenti implacabilmente. La privatizzazione è l'obiettivo primario dei finanzieri angloamericani che stanno dietro a questo piano. La NIC e la NIRB fanno entrambe affidamento sul nuovo prodotto favorito dai mercati, le PPP, ossia le partnership tra pubblico e privati. Le PPP sono il mezzo attraverso il quale le forze di mercato detteranno l'attuazione di questi progetti. Il nodo della questione è che le PPP manterranno sì i costi bassi, ma in realtà  solo perchè le corporazioni private, che ora controllerebbero il settore pubblico, possiederanno il capitale di ció che viene costruito. Il modello PPP non è altro che il modello applicato da Mussolini nel suo stato corporativo fascista. La creazione dei fondi NIRB ricorda le obbligazioni MEFO di Hjalmar Schacht che, dando vita ad una bolla speculativa monetaria, permisero ai nazionalsocialisti di riarmare la Germania per combattere la Seconda Guerra Mondiale.

Dall'11 settembre l'America si è indubbiamente trasformata in uno stato di polizia gerarchico, ma per arrivare al potere il vero fascismo post-moderno ha bisogno di un movimento popolare che lo accompagni. Bush ha fatto della presidenza una dittatura, ora il passo successivo verso il fascismo viene messo sul mercato sfruttando il desiderio di cambiamento. Il sentimento di frustrazione nazionale, dovuto alla guerra e alla recessione/depressione economica, ha compromesso la sana capacità  di ragionamento e l'opposizione coraggiosa di cui c'è adesso bisogno più che mai. Si sono perció create le condizioni per l'arrivo prodigioso di un nuovo venuto, veicolatore di un messaggio di speranza attraverso il mantra "Change", avvolto da una febbre estatica che ha infettato i giovani ed ha abbandonato le organizzazioni-pretesto come "Move on" che non sono mai state serie nell'intento di fermare Bush/Cheney e la guerra.

Dopo aver superato l'audizione alla convention dei Democratici nel 2004, il senatore Obama è stato pilotato da Gorge Soros e da altri milionari dei fondi speculativi per lanciare dal nulla una campagna basata solo sulla retorica e sui milioni di Wall Street. In qualità  di prediletto dell'ala elitaria del partito democratico, che fa capo a Kennedy, Kerry e Dean, lo pseudo Bengodi di Obama consegnerà  i patrimoni a Wall Street ed ai finanzieri angloamericani, il tutto camuffato con una patina di rivestimento razziale e falso populismo da parte dell'alta società . Ma andando alla sostanza, dov'è la proposta di legge di Kennedy/Kerry/Obama al Senato per il blocco di tutti i pignoramenti? Dov'è la loro opposizione alla guerra? Dov'è la proposta di un salario minimo reale, nella forma di un salario sufficiente per vivere? Dov'è la denuncia di Bush e Cheney? Perchè il senatore Obama si è opposto all'aumento degli aiuti ai poveri per il riscaldamento abitativo nella recente legge di spesa pubblica?

La risposta a quest'ultima domanda è data, oltre che da Rohatyn, dal controllore economico principale di Obama, Austan Goolsbee, un sinistro economista della Friedmanite Chicago School, membro della Skull & Bones, sostenitore del libero commercio e libero mercato, il quale ha fornito la vera risposta alla domanda sulla differenza tra il senatore Obama e la senatrice Clinton. Goolsbee ha affermato sulla CNBC che Obama è più favorevole ai mercati, più manovrabile da Wall Street. E la paura segreta dell'establishment verso Hillary Clinton è precisamente che quest'ultima possa agire emulando la sua eroina Eleanor Roosevelt, per attuare un New Deal post-moderno contrario alle misure di austerità  che ostacolano i programmi di aiuto ai poveri, paura che possa finanziare servizi pubblici essenziali come ospedali e scuole e fornire a tutta la popolazione l'assistenza sanitaria. Il timore più grande è che agisca come Franklin Delano Roosevelt e cominci a regolamentare i mercati iniziando da una Tobin tax dell'1%, che permetterebbe di eliminare la tassazione sul reddito per coloro che guadagnano meno di 125.000 $ l'anno, garantendo denaro abbondante per il finanziamento dei programmi sociali basilari in una società  civilizzata e realmente decente.

Obama ha consiglieri economici del calibro di David Cutler, convinto che l'aumento del costo dell'assistenza sanitaria sia un bene per l'economia, e Jeffrey Liebman, che vorrebbe privatizzare parzialmente la sicurezza sociale. E' chiaro quindi che le MBA di Obama sarebbero ottime per attuare la visione del padrino democratico, Felix Rohatyn (ex- Lazard Freres) e del repubblicano Warren Rudman, un fautore dell'austerità  selvaggia e della distruzione dei diritti sociali acquisiti. La loro ossessione per il bilancio in pareggio, per la privatizzazione e le cessioni di rami aziendali avrà  una nuova maschera, mentre gli Stati Uniti verranno dissolti in una grande PPP corporativistica.

Certo abbiamo bisogno di infrastrutture, ma la ragione per cui stiamo attraversando una crisi infrastrutturale è perchè personaggi come Rudman e Rohatyn hanno influenzato l'atteggiamento ostile ai progetti di infrastrutture in quanto avrebbero intralciato la loro mania per il bilancio in pareggio ed i loro piani per depredare l'economia. Ora dispongono di una nuova soluzione e di un nuovo rappresentante, stiamo attenti!

Ricordiamo che Rudman è stato una figura chiave della rivoluzione conservatrice attorno a Gingrich. L'interesse nefando di Rohatyn è ancora più pericoloso se si considera che questo personaggio ha fatto parte del team internazionale che ha supportato il dittatore fascista Augusto Pinochet in Cile, dove il piano di privatizzazione della sicurezza sociale di Rohatyn è stato tentato per la prima volta. Ben presto una versione leggermente riveduta della privatizzazione sociale sarebbe introdotta da Obama, durante una sua eventuale presidenza, non appena un segnale d'allarme fosse premuto da Wall Street. Negli anni '70 Rohatyn divenne il vero dittatore di New York attraverso la Big Mac (la Municipal Assistance Corporation del 1975), imponendosi sul governo cittadino come uno zar finanziario che aveva a cuore più la quotazione obbligazionaria della città  che la vita dei suoi cittadini, e tagliando servizi essenziali, tra cui numerosi ospedali del centro, in un folle esempio di PPP. Rohatyn, che è anche riconosciuto come la borsa di denaro dietro al Consiglio Democratico per la Leadership di Obama, è anche un grande sostenitore della privatizzazione militare, che rappresenta un altro passo verso il fascismo feudale. Non c'è da meravigliarsi che i Democratici non abbiano fermato la guerra, essa fa comodo anche ai loro disegni affaristici.

Mentre da una parte il senatore Obama afferma che porrà  fine alla guerra ed utilizzerà  il denaro per finanziare inizialmente la NIRB e le sue iniziative ambientali, non farà  nulla per fermare le forze speculative che stanno causando l'attuale bolla iperinflazionistica. Obama opporrà  resistenza agli speculatori, i giochi d'azzardo dei quali sono responsabili del 40% del prezzo di ogni gallone di benzina? Improbabile.

Sicuramente la NIRB creerà  un certo numero di posti di lavoro a basso salario, ma il sistema delle PPP garantirà  che il lavoro organizzato non possa rivendicare paghe decenti e benefit, il tutto mentre le aziende private favoriranno una forza lavoro composta da immigrati clandestini che realizzeranno la maggior parte del lavoro per paghe praticamente da schiavi, come già  si sta verificando.

Allora, cosa dobbiamo fare? Per prima cosa c'è bisogno di un dibattito reale circa l'elezione di un Presidente e di un Congresso che affrontino la crisi, le cause reali che stanno dietro all'attuale crollo della bolla dei derivati e cosa questo significa per l'intera economia. Il collasso dei mutui sub-prime è solo la punta dell'iceberg. Se Obama prevale, gli americani scopriranno che, come il Titanic, gli USA non dispongono di sufficienti scialuppe di salvataggio che non siano già  state accaparrate dai banchieri. Il Congresso deve riuscire a riaffermare la sua sovranità  sancita dalla Costituzione, prendendo iniziative per federalizzare la Federal Reserve, regolamentare i mercati, mettere in salvo gli interessi bancari essenziali dei cittadini e creare quindi denaro con cui effettuare investimenti onesti nelle infrastrutture nazionali, promuovendo in questo modo il benessere generalizzato di tutti.

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#729 Messaggio da balkan wolf »

che tenerezza cazzo...

quel culo rosso di dostum che posta "i classici dell'antilobbysmo" mentre quel culo nero di BW preticamente firma la sua resa incondizionata ...

nun c'è un cazzo da fare el pueblo vuole campanilismo semplicità  e l'effimera soddisfazione di sentirsi un pó più giusta del proprio avversario

in itaGlia berluskoni nel mondo obama ma non cambia un cazzo prendete uno stronzo che dice alla gente esattamente quello che vuole sentirsi dire e tutto filerà  liscio la merda diveterà  oro e tutti vissero felici e contenti

depression :-(
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#730 Messaggio da phoenix »

zio lupo, ti capisco e ti sono vicino :(

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#731 Messaggio da Scorpio »

Rookie ha scritto:Obama, gaffe sprint di Gasparri: "Al Qaeda ora forse è più contenta"
ROMA - Barack Obama aveva conquistato da poche ore la certezza della vittoria elettorale e già  il Pdl commetteva una grave gaffe, dalle possibili ripercussioni nei rapporti diplomatici tra Italia e Stati Uniti. "Sulla lotta al terrorismo internazionale - è stato infatti il commento espresso questa mattina al Gr3 dal presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri - vedremo Obama alla prova, perchè questo è il vero banco di prova. Gli Stati Uniti sono la democrazia di riferimento, portatrice di valori minacciati dal terrorismo e dal fondamentalismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta".

Mamma mia, Gasparri continua a vivere con il cervello spento! :o
bellissima la battuta/commento di Dario Vergassola a "Parla con Me":

"Onorevole, guardi che ha vinto Obama, non Osama" !
:DDD
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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#732 Messaggio da balkan wolf »

copia-incolla ( da vero grillino lobotomizzato :-) ) da retropensiero liberale


"Ha vinto la bontà  statalmente assistita, l'arroganza pacifinta che ha reso Mc Cain the nigger of the world. Si attendono da Obama Hussein misure da Zimbabwe e conseguente inflazione Varenne tra gli applausi dei burattini politically correct. That's it."

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#733 Messaggio da CianBellano »

Ma io non sono un fan di Obama, proprio per un cazzo...men che meno conosco la realtà  statunitense, solo che:

1- Dal poco che so preferisco un democrat rispetto a un republican.

2- E' nero!! è sopratutto perchè è nero!!...lo dimostra il tuo scazzo che è importante avere un nero alla casa bianca.
Cerchi di tirare fuori i media gli ebrei mtv etc..(con una certa capacità  lo ammetto) ma il fatto che ha più melanina di te crea una serie di inquietudini interiori che la fanno da padrone nella scelta di disprezzarlo, io non lo trovo corretto...ebrei lavacervello o meno.
Anche il tuo neo "eroe contemporaneo" darkside sai come ha esordito in questo topic?
Dark Side ha scritto:Sara' scontata la vittoria di Obama, ma rimane sempre un personaggo ambicuo oltretutto se dicono che e' musulmano di conseguenza odiera' l'ITALIA su tutti gli altri.
Poi non vorrei fare il paranoico ma stiamo attenti a questa Russia "oscura" che ha dichiarato ufficialmente che lavorera' al nucleare per i prossimi anni.
Non c'è male...almeno te ammetti di essere razzista punto stop.

3- Del Piero quest'anno è un cecchino nelle punizioni :)
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#734 Messaggio da Mr. Viz »

bella dostum...grazie.

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#735 Messaggio da Scorpio »

Tratto dal Blog di Travaglio, Gomez e Corrias.
Non so se metterlo nel toppic su MT ma è , come sempre, eccezionale!

[color=#ff0000:01ffe33c6d]5 novembre 2008, in Marco Travaglio
Quelli che l'avevano detto
196
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Il primo a sbilanciarsi, il 7 marzo, fu Gianfranco Fini: "Gli Stati Uniti non sono ancora pronti per un presidente nero". Ma il momento decisivo per le sorti delle elezioni americane fu la discesa in campo di Giuliano Ferrara, stregato da Mc Cain, ma soprattutto da Sarah Palin: "L'abbiamo scoperta noi", gongolava il Platinette Barbuto, noto esperto in fiaschi, esaltando le virtù profetiche del suo talent scout addetto alle catastrofi, Christian Rocca, già noto per aver annunciato il trionfo in Irak e per aver scoperto i neocon quando negli States non osavano più mettere il naso fuori di casa. Ecco, quello fu il momento della svolta per Obama. Lì fu chiaro a tutti che McCain era spacciato.

Per chi avesse ancora dei dubbi, provvidero a dissiparli gli interventi in extremis di due noti analisti padani, Roberto Castelli ("Mc Cain è una garanzia per la difesa della civiltà cristiana sotto attacco dei musulmani") e Roberto Cota ("John offre maggiore sicurezza contro l'Islam"), nonché del noto stratega Maurizio Gasparri ("Dovesse vincere Obama, prenderei le distanze della Casa Bianca"). Non che la palma delle previsioni sballate sia un'esclusiva italiana. Ancora il 2 novembre John Zogby, "il guru dei sondaggi", comunicava che "Mc Cain è in rimonta e può vincere, ormai ha superato Obama, 48 a 47%". Ma i provincialotti italioti che scambiano le speranze per la realtà e pensano di orientare dall'Italia il voto americano, non ci han fatto mancare proprio nulla. Soprattutto sugli house organ di Berlusconi, che solo un mese fa passeggiava mano nella mano con l'amico Bush, lo sguardo rapito, il cuore palpitante, ripetendogli che "sei stato un grande, presto ti verrà riconosciuto, passerai alla Storia", mentre persino George lo guardava scettico e persino McCain pregava il presidente più impopolare del secolo di non farsi vedere dalle sue parti.

Sull'immancabile sconfitta di Obama, il Giornale ha dato il meglio di sé. Mauro della Porta Raffo, il "gran pignolo" che fa le pulci ai giornali e ci azzecca sempre, ma con gli oracoli un po' meno, non aveva dubbi: "Adesso vi dico: John Mc Cain il prossimo 4 novembre vincerà ". E Paolo Granzotto, entusiasta: "Resto anch'io dell'opinione che il vecchio eroe sbaraglierà il giovane vagheggino... Sarah Palin trascinerà Mc Cain alla vittoria", anche per via della "veltronizzazione della campagna del damerino Obama: e con Veltroni, si sa, si va dritti alla sconfitta". Insomma, "Mc Cain gli farà la festa". Mario Giordano, rabdomante dal fiuto infallibile, produceva titoli del tipo: "Ecco perché la strana coppia Mc Cain-Palin può arrivare alla Casa Bianca". E rimbeccava i lettori rassegnati alla vittoria di Obama: "Ma lei è così sicuro che vincerà Obama? Io ho qualche dubbio". Immediatamente avvertito a Chicago, Barak faceva i debiti scongiuri. Anche perché, ad allarmarlo vieppiù, c'erano gli editoriali di Maria Giovanna Maglie, che ha con i dati elettorali lo stesso rapporto elastico dimostrato con le note spese alla Rai. La generalessa, che scrive con l'elmetto e il colpo in canna, non ci poteva proprio credere che gli americani votassero per quell'"estremista inesperto e poco capace", "contrario infantilmente alle centrali nucleari", uno che "ritirerebbe incoscientemente le truppe dall'Irak", che "rappresenta solo una fetta minoritaria di radicali", per giunta negro, tant'è che "gli elettori democratici sono i primi a dubitarne", ma "dubitano pure gli indecisi, gli indipendenti, i fan di Hillary". Mentre "Old John" (così lei chiama McCain, nell'intimità ) "parla da Presidente", "può vincere le elezioni perché è un candidato credibile" e poi "ha trovato un vice ideale in Sarah Palin, la donna tutta valori, determinazione e capacità oratoria", ma soprattutto "è pronto a costruire 45 centrali nucleari e aumenterebbe le truppe in Irak", dunque "io dico che ce la fa", "nonostante il can can dei media nazionali e internazionali", tutti in mano al Comintern. Se invece "dovesse farcela Obama, sarà una vittoria di misura" (infatti avrà la maggioranza parlamentare più ampia dalla notte dei tempi). La Maria Giovanna lo vedeva già alla Casa Bianca, l'amato Old John: "Da presidente ridurrà il potere di Washington e, da vero patriota, difenderà la sicurezza degli Usa". Pazienza, la difenderà da casa. Ma, nei momenti di sconforto, potrà sempre consolarsi con qualche visita di Maria Giovanna Maglie.

Anche il Foglio ci ha lasciato pagine indimenticabili, tutte sull'inevitabile disfatta del nero Barak. Il Platinette, dall'America, ispirava titoli tambureggianti: "Ed è subito Sarah", "Vi fareste governare da Obama?", "Perché l'idraulico Joe è il miglior alleato del soldato Mc Cain". Sotto, le meglio firme del bigoncio si esercitavano nell'arte dell'oracolo.

Marina Valensise, altra neocon de noantri, credendo di farle un complimento, scriveva che "la Palin somiglia alla nostra Gelmini: una tigressa dura, determinata, sicura di sé, temprata dal gelo polare, travolgente come un animale selvaggio... una mamma che si batte contro un parolaio idealista". Stefano Pistolini la definiva "l'ultima arrivata, forse la predestinata". Infatti, è stata la palla al piede del povero McCain. Ma Christian Rocca, lo scopritore: "La Palin è un Obama al quadrato", donna dall'"appeal a tratti profetico e messianico", un incrocio fra "Bob Dylan e Erin Brockovich", come pure il suo presunto gemello Barak, insomma "pare lei la candidata presidente e Mc Cain il suo vice". E Obama: per l'esperto Rocca, "il candidato perfetto per una serie televisiva", "elitario, intellettuale, troppo di sinistra e incapace di connettersi con il paese", una "bolla che potrebbe sgonfiarsi rapidamente" visto che "da mesi viene rifiutato stato dopo stato, primaria dopo primaria, dalla working class del suo stesso partito, dai poveri, dagli ispanici, dai cattolici, dagli anziani, dalle donne, dagli ebrei e da qualsiasi categoria sociale e razziale a cui non appartengano afroamericani, studenti, intellettuali, miliardari, divi di Hollywood e fighetti". E queste - si badi bene - "non sono opinioni". Tiè. Resta da capire chi diavolo abbia votato per Obama. All'insaputa di Rocca fra l'altro.[/color:01ffe33c6d][color=#ff0000:01ffe33c6d][/color:01ffe33c6d]
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